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1) Dizion. 5° Ed. .
CONDURRE, ed anche alla latina, con forma riservata oggi alla poesia, CONDUCERE.
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CONDURRE, ed anche alla latina, con forma riservata oggi alla poesia, CONDUCERE.
Definiz: Att. Menar seco, servendo altrui di guida; ed anche semplicemente Guidare, Servir di scorta, Dirigere l'altrui cammino.
Dal lat. conducere. –
Esempio: Dant. Purg. 1: Dell'alto scende virtù che m'aiuta Conducerlo a vederti e ad udirti.
Esempio: E Dant. Purg. 13: Ed Ella a me: Chi t'ha dunque condotto Quassù tra noi, se giù ritornar credi?
Esempio: E Dant. Parad. 26: Perchè la Donna, che per questa dia Regïon ti conduce, ha nello sguardo La virtù ch'ebbe la man d'Anania.
Esempio: Vill. G. 187: E giunti i Franceschi alla città di Parma, furono ricevuti graziosamente, e li usciti Guelfi di Firenze e di Toscana.... andaron loro incontro infino a Mantova.... I detti nostri usciti poi li scorsono, e condussono per la Lombardia a Bologna.
Esempio: Petr. Rim. 2, 197: Così caldo, vermiglio, freddo e bianco, Or tristo, or lieto infin qui t'ho condutto Salvo (ond'io mi rallegro), benchè stanco.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 198: Essendo adunque libero Aldobrandino con gran letizia di lui e della sua donna e di tutti i suoi amici e parenti, e conoscendo manifestamente ciò essere per opera del peregrino avvenuto, lui alla lor casa condussero.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 156: Fui mandato.... a Lucca, a papa Gregorio XII, per cercare di levarlo di quivi, e conducerlo fuor de' nostri confini sicuro verso Siena.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 439: Condurgli in casa queste genti, e vendergli Lucciole per lanterne?
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 311: Or qua venite, Madri, e a me conducete i vostri figli.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Dant. Purg. 13: O dolce lume, a cui fidanza i' entro Per lo nuovo cammin, tu ne conduci, Dicea, come condur si vuol quinc'entro.
Esempio: E Dant. Parad. 10: Lo raggio della grazia.... Che ti conduce su per quella scala U' senza risalir nessun discende.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Dant. Parad. 2: L'acqua, ch'io prendo, giammai non si corse: Minerva spira, e conducemi Apollo, E nuove Muse mi dimostran l'Orse.
Esempio: Petr. Rim. 1, 108: L'aura soave, a cui governo e vela Commisi entrando all'amorosa vita, E sperando venire a miglior porto; Poi mi condusse in più di mille scoglj.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 308: Riconoscere Lui sommo bene, il quale vi ha condotto fino a qui con adiuto particolare.
Esempio: Segner. Op. 4, 623: Quando le sentenze amorevoli conducano quasi per mano il vostro penitente alla osservanza della legge, praticatele pure con esso lui, che non si disdice.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 46: Io conduco voi per le vie lunghe e cimentose e difficili de' miei tanti sudori e delle mie tante fatiche, ma da' miei tanti sudori e dalle mie tante fatiche rese brevi e sicure e agevolissime a trapassarsi.
Esempio: Mont. Poes. 1, 389: Ma te qual caso, o sospirato e pianto Caro fratello, con intatta salma Per questi luoghi di dolor conduce?
Esempio: Pindem. Poes. 6: Se un sentiero Muto e solingo a me s'apria, per esso Mi lasciava condur dal mio pensiero.
Definiz: § III. E per estensione riferito ad animali. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 187: Quando noi abbiamo cenato, conduciamo quest'orsa a Santa Maria in Campo.
Esempio: Car. Long. 44: Si sentì di cima allo scoglio squillare un suono di sampogna, non più battaglievole e pauroso, ma boscareccio ed allegro, qual usano i pastori a condur le greggi alla pastura.
Esempio: Crudel. Rim. 49: Can da fermo e levrieri E cavalli.... Tutti conduce il buon Signor con sè.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 259: Un contadino conducea a Bagdad una capra.
Esempio: E Gozz. Op. scelt. 5, 315: Fu ben somma la mia maraviglia, quando nel giorno della mia partenza mi fu condotto innanzi un bellissimo cavallo ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 18: Era appunto sì vano e sì merlotto Nella sua prima etade un asinello, Cui per suoi fatti un giorno avea condotto Alla città vicina un villanello.
Definiz: § IV. E in locuz. figur. –
Esempio: Mont. Poes. 1, 351: Quel divino, occulto, Non mai fallace e sempre vivo istinto, Che con tacito cenno imperïoso Ciò che nuoce insegnando e ciò che giova, Dirittamente il bruto alla verace Sua natural felicità conduce.
Definiz: § V. E per semplicemente Menar seco accompagnando, ed altresì Fare andar seco alcuno per propria compagnia, o per qualsivoglia altro fine. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 108: Ciascuno condusse nove altri cavalieri, e ciascuno cavaliero aveva due signori per padrini.
Esempio: Tass. Lett. 2, 554: Le ricordi la grazia tanto benignamente promessami, di condurmi con esso nel suo ritorno a Mantova.
Esempio: E Tass. Lett. 3, 10: Ma io ho trovata così bella stanza, e così libera, che non penso al partire, se 'l signor Prencipe non mi conduce seco in altra parte.
Esempio: Fag. Comm. 5, 93: Condurrogli alle Cascine, all'Imperiale e ad altre ville e luoghi deliziosi fuori delle porte.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 209: Si risolvette nel Consiglio, che il Re si ritirasse in Sicilia, che seco conducesse la famiglia, i ministri, e quanti soldati e denari potesse.
Definiz: § VI. E Condursi alcuno dietro, o semplicemente Condursi alcuno, vale Fare che esso ci segua per alcuna nostra occorrenza, e anche ci accompagni; e riferiscesi a persona inferiore o comecchessia da noi dipendente. –
Esempio: Crudel. Rim. 49: Can da fermo.... e lacchè Tutti conduce il buon Signor con sè.
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 2, 233: Si usa la voce κατόπιν per dinotare il servo che ne' conviti stava d'appresso al padrone, come si pratica anche oggidì in alcuni paesi, dove il convitato si conduce il domestico, e in tempo della tavola sel tiene d'appresso.
Definiz: § VII. E per Far sì che uno ci segua, venga con noi, in alcun luogo, valendoci, secondo i casi, dell'autorità, del consiglio, della istigazione e simili. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 31: Ordinarono o procurarono i Guelfi Neri, che messer Carlo di Valos, che era in Corte, venisse in Firenze: e fecesi il diposito, pel soldo suo e de' suoi cavalieri, di fiorini settantamila; e condussonlo a Siena.
Esempio: E Comp. Din. Cron. 33: Quelli, che 'l conduceano, s'affrettarono, e di Siena il trassono quasi per forza.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 148: Tu non mi ci conducerai più [nella casa]; andianne e usciamo fuori.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 46 t.: Attone, che era astutissimo, e non teneva conto se non dello utile: State, disse, di buona voglia; presto vi leverò questo impaccio; e perchè a me basta l'animo di condurre Alberto al cospetto vostro, pensate voi a fare di maniera che e' non possa poi tornarsene.
Esempio: Sassett. Lett. 275: Ricordogli a non si sviare dietro a gente che non facciano nulla, che conducono i giovani per le taverne e ne' luoghi disonesti, dove si giuoca e si fanno mille ribalderie.
Definiz: § VIII. E per Costringere alcuno a seguirci, Farlo venire per forza, in quel luogo dove vogliamo, o dove egli deve andare. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 141: Tantochè, essendo su la nona, non avendolo [i famigli] potuto conducere a mezza via, mandarono per un asino e a traverso ve lo legarono su.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 280: Deva bene il detto magistrato.... farli catturare [i falliti] e pigliare così nelle loro proprie case, come in qualsivoglia luogo esente e privilegiato, e condurli nelle pubbliche carcere, nel modo e forma che può essere preso e condottovi un pubblico ladro.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 313: Mamun mi commise che io guardassi a vista cotesto prigione, e che nella vegnente mattina glielo conducessi innanzi.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 144: Il Consesso nazionale, udite queste novità,... decretava, essere cassa la consulta di Corsica, si arrestasse Paoli, si conducesse alla sbarra dell'Assemblea.
Definiz: § IX. E in locuz. figur. –
Esempio: Cas. Rim. 1, 15: Altri due lustri, e più, nel mio cor regni, E mi conduca alla prigion seconda Amor, che i passi miei sempre circonda Co i più pericolosi suoi ritegni.
Definiz: § X. E figuratam., Condurre ad un luogo una persona, un esercito e simili, dicesi talora per Narrare come ella andasse al tal luogo, come un esercito facesse una spedizione e simili; quasi Condurre narrando. –
Esempio: Dant. Purg. 22: E pria ch'io (Stazio) conducessi i Greci a' fiumi Di Tebe, poetando, ebb'io battesmo.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 531: E pria ch'io, cioè Stazio, conducesse i Greci ai fiumi Di Tebe; cioè, inanti ch'io avesse fatto lo poema mio, infine a la venuta de l'esercito de' sette Re di Grecia, che funno nominati.
Esempio: Pulc. L. Morg. 10, 1: Donami grazia, Signor, se ti piace, Ch'io conduca a Parigi le mie squadre, E tragga Carlo fuor di contumace, E ch'io ritorni ov'io lasciai il mio canto, Colla virtù dello Spirito Santo.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 145: Di ciò avremo a ragionar più al disteso nel libro seguente, colà ove condurremo il P. Ricci ad inchinarsi al trono del Re.
Definiz: § XI. E pur figuratam., e detto di cose morali, Condurre alcuno in un luogo vale, Esser cagione che esso vi vada, Indurlo, Stimolarlo ad andarvi. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 266: Rettor del ciel, io cheggio, Che la pietà che ti condusse in terra Ti volga al tuo diletto almo paese.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 155: Io non so come Domeneddio mi si concederà che io possa sopportare la 'ngiuria, e lo 'nganno che fatto m'hai: non voglio gridar qui, dove la mia simplicità e soperchia gelosia mi condusse.
Esempio: Grazz. Rim. 2, 284: O sommo eterno Re, che 'n cielo stai, Non risguardare i nostri gravi errori, Ma la pietà che ti condusse in terra.
Definiz: § XII, Condurre trovasi detto per Far venire alcuno in luogo, ove è colui che lo fa venire. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 268: Bernabò da Genova, da Ambrogiuolo ingannato, perde il suo, e comanda che la moglie innocente sia uccisa. Ella scampa, ed in abito d'uomo serve il Soldano; ritrova lo 'ngannatore, e Bernabò conduce in Alessandria, dove ec.
Definiz: § XIII. E figuratam., detto di Dio. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 234: Poi che Dio Con quest'occcasïon m'ha qua condotto Dov'io ho duo figliuoli ec.
Definiz: § XIV. Riferito a schiere, eserciti, armate e simili, vale Capitanarli, Esser loro duce. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 282: Chiamando a sè due suoi parenti,... diede loro a conducere la prima schiera.
Esempio: Liv. Dec. 1, 303: Quando le legioni furono scritte, i dieci compagni deliberaro intra loro chi le osti dovesse conducere.
Esempio: Bern. Orl. 35, 59: Innanzi a tutti vien quella donzella, E veramente il suo fratel somiglia.... Costei conduce questa schiera bella, E Rodomonte levando le ciglia Vede ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 69: Ei.... tragge dietro a sè schiera infinita, Come conduce il capitan lo stuolo De' suoi guerrier ec.
Definiz: § XV. E riferito a qualsivoglia altra moltitudine, vale Esserne capo, Dirigerla, Guidarla. –
Esempio: Pap. L. Coment. PP. 1, 146: Un soldato parigino, per nome Brunout, che conduceva uno stuolo di quelle donne, volendo con esse avvicinarsi a un cancello del Castello, fu dalle guardie del corpo ributtato indietro.
Definiz: § XVI. E per Ridurre checchessia in un sol luogo, detto di cose sparse che si raccolgano. –
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 607: Or ch'ha dentro al suo tetto il buon cultore Salvi condotti omai tanti bei frutti,... Renda grazie a Colui ec.
Definiz: § XVII. Condurre, riferito a persona, e con un compimento significante stato, condizione, evento e simili, per lo più non buono, vale figuratam. Esser cagione che essa persona si riduca a quella condizione o stato, ovvero che le accada quel dato evento; e dicesi tanto di persone, quanto di cose morali, come qualità, occasione, cagione e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Amor condusse noi ad una morte, Caina attende chi 'n vita ci spense.
Esempio: E Dant. Purg. 22: Ed egli a me: Sì tosto m'ha condotto A ber lo dolce assenzio de' martiri La Nella mia col suo pianger dirotto.
Esempio: Petr. Rim. 2, 212: Ma Nino, ond'ogn'istoria umana è ordita, Dove lasc'io? E 'l suo gran successore, Che superbia condusse a bestial vita?
Esempio: Bocc. Decam. 1, 160: Che vero sia che la sciocchezza di buono stato in miseria alcun conduca, per molti esempli si vede.
Esempio: Pulc. L. Morg. 1, 8: Dodici paladini aveva in corte Carlo, e 'l più savio e famoso era Orlando; Gan traditor lo condusse alla morte In Roncisvalle, un trattato ordinando.
Esempio: Machiav. Princ. 24: Seppe [il Duca] tanto dissimulare l'animo suo, che gli Orsini mediante il signore Paolo si riconciliarono seco; con il quale il Duca non mancò d'ogni ragione di ufizio per assicurarlo,... tanto che la semplicità loro li condusse a Sinigaglia nelle sue mani.
Esempio: Car. Lett. ined. 2, 94: Penso d'essere scusato appresso di Lei per l'infermità che a questi giorni m'ha condotto in assai mal termine.
Esempio: Cellin. Vit. 297: Venne a questo vecchio un flusso sì grande di corpo, che lo condusse vicino alla morte.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 263: Verrà la rotta di Zabaras, che, dato il crollo alla grandezza della Pollonia, la condusse in lungo corso d'anni in tanto pericolo, che ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 115: La sedizione vi condurrà alla guerra, la guerra alla rovina.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 1, 121: Da questa prima cagione sorse la rovina della Repubblica [di Venezia]; e se per l'oscurità e l'incertezza degli eventi umani non si potrebbe affermare che il consiglio contrario l'avrebbe condotta a salvamento,... certo è almeno ec.
Definiz: § XVIII. E per Ridurre, Far divenire. –
Esempio: Machiav. Princ. 48: Tutte queste cose erano permesse ne' loro ordini militari, e trovate da loro per fuggire, com'è detto, e la fatica ed i pericoli; tanto che essi hanno condotta Italia schiava e vituperata.
Definiz: § XIX. E riferito a cosa, vale Fare che essa riesca a quell'effetto, si riduca a quello stato, termine e simili, che è espresso dal compimento. –
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 2: Alma cortese Dea, che 'l verde e i fiori Con l'aurato color conduci al frutto, E dai larga mercede a chi bene opra, Porgi aiuto al mio dir.
Definiz: § XX. E per Indurre, Persuadere a checchessia; e dicesi anche di cose morali. –
Esempio: Dant. Inf. 18: Io fui colui che la Ghisola bella Condussi a far la voglia del Marchese, Come che suoni la sconcia novella.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 128: La gentil donna con lei rimasa, avendo prima molto con madama Beritola pianto de' suoi infortunj, fatti venire vestimenti e vivande, colla maggior fatica del mondo a prendergli ed a mangiare la condusse.
Esempio: Pitt. B. Cron. 16: Perdona'li liberamente, e dipoi molti anni, egli a gran preghiere mi condusse a perdonare a la madre, e volle ch'io perdonassi a' Mannelli suoi cugini.
Esempio: Giannott. Op. 1, 317: Nè trovò il Re molta difficoltà nel condurre il Papa alle sue voglie.
Esempio: Caran. Polien. Strat. 149: Propostogli di gran doni, lo condusse a tradire la città.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 52: E in ultimo diverrebbero terribili e spaventose [le conseguenze], perocchè vi condurrebbero a confessar questa proposizione che ec.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 224: La sola stima che facea di lui, la conduceva a non tenergli occulto questo segreto.
Esempio: Tos. Pruov. 15: Costui vorrebbe condurci bel bello con questo discorso a farci credere aver lui letto ec.
Definiz: § XXI. E per Incitare, Stimolare; detto anche di cose. –
Esempio: Pallad. Agric. 34: Aglj e ceci arrostiti gli conducono [i pavoni] a lussuria, se per cinque dì si dieno loro tiepidi.
Definiz: § XXII. Riferito a cose in movimento, vale Regolarne il movimento stesso. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Colui, lo cui saver tutto trascende, Fece li cieli e diè lor chi conduce (qui usato assolutam.).
Definiz: § XXIII. Riferito a qualsivoglia veicolo, vale Guidarlo, Dirigerlo per cammino; e col termine espresso di moto, Far giungere, Pervenire. –
Esempio: Senec. Declam. 151: Lo mise in una nave sanza vela, o timone, o remi, o niuna altra cosa da poterla conducere.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 89: Giannetto.... fe' tanto con uno de' suoi nocchieri, che una notte condusse la nave nel porto di questa gentildonna.
Esempio: Passav. Specch. Penit. Prol. 2: E se si conduce [questa navicella],.... porterà sani e salvi al porto di vita eterna coloro che dentro vi perseverranno.
Esempio: Bart. D. Cin. 4, 209: Arredata.... a sue spese una barca, la diè a condurre al piloto dell'infelice nave.... infrantasi alle costiere della provincia di Ranràn.
Definiz: § XXIV. Poeticam. , Condurre, riferito a stato, città, popolo e simili, vale Reggerlo, Governarlo. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Le città di Lamone e di Santerno Conduce il Leoncel dal nido bianco (cioè Mainardo Pagani, la cui impresa era un lioncello azzurro in campo bianco).
Definiz: § XXV. E figuratam., detto di cose morali. –
Esempio: Dant. Inf. 16: Se lungamente l'anima conduca Le membra tue.
Esempio: E Dant. Rim. 191: La sua anima pura, Che riceve da lei questa salute, Lo manifesta in quel (nel corpo) ch'ella conduce, Chè sue bellezze son cose vedute.
Esempio: E Dant. Conv. 211: Onde conciossiachè in costei si veggiano, quanto è dalla parte del corpo, maravigliose cose, tanto che fanno ogni guardatore disioso di quelle vedere, manifesto è che la sua forma, cioè la sua anima, che lo conduce siccome cagione propia, riceva miracolosamente la graziosa bontà di Dio.
Definiz: § XXVI. Riferito a negozj, matrimonj, imprese e simili, vale Menare a fine, a capo, ad effetto, Recare a buon esito; e riferito a pratiche, affari, Trattare. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 198: Volendo appiccare cosa veruna di momento, con quanta più reputazione si trattasse, meglio e con più vantaggio si condurrebbe.
Esempio: E Machiav. Princ. 19: È necessario,... volendo discorrere bene questa parte, esaminare se questi innovatori stanno per lor medesimi, o se dipendono da altri, cioè se per condurre l'opera loro bisogna che preghino, ovvero possono forzare. Nel primo caso capitano sempre male, e non conducono cosa alcuna.
Esempio: E Machiav. Comm. 292: Chi ha buona sorte, e non sia senza ingegno, Conduce quel che vuole.
Esempio: Car. Eneid. 2, 106: Avea Di salvare il destrier, d'aprir lor Troia, Assunto impresa, e per condurla, a tempo Ascosto, a tempo a quei pastori offerto S'era per sè medesmo.
Esempio: Giannott. Op. 1, 122: Perdette [Niccolò Capponi] interamente tutta quella fede e riputazione con la quale era stato fatto gonfaloniere, e non potette conducere alcuna di quelle cose che egli desiderava per benefizio della Repubblica.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 249: Scacchia, Se e' ci va tanto tempo a conchiudere Gli altri tuoi parentadi, in quattro secoli Tu ne potresti aver condotti dodici.
Esempio: Dav. Scism. 358: Parve al Re di farsi giurare l'ubbidienza ancora nelle cose spirituali:... e che, per esser cosa pure molto nuova, la proponesse uno di molta autorità, e fosse Giovanni Fishero vescovo Roffense, attissimo a condurla.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 3, 332: Sarebbe stato un prudente artificio il suo, in aver condotto le cose tanto innanzi, col fingere di non saperle.
Esempio: Bart. D. Ital. 1, 7: Or a condurre impresa di cotanto affare.... Iddio destò ec.
Definiz: § XXVII. E pur riferito a negozj, trattati e simili, vale anche Stabilire, Concludere, Fermare di comune accordo. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 81: E dette la città, Chè tutto avean per lettere condotto.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 475: Dicesi che il Papa ha mandato uno a Consalvo per condurre una triegua fra loro; e se non nasce in questo mezzo qualche sdrucito, se ne sta con buona speranza.
Definiz: § XXVIII. Riferito a guerra, vale Amministrare, Governare. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 64: Anco regnò ventiquattr'anni, iguale a tutti i re ch'erano stati dinanzi da lui, e a mantenere pace e a conducere guerra.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 486: Hiller avvisava di condurre per modo la guerra, che.... desse continuamente timore al Vicerè di essere circuito.
Definiz: § XXIX. Per semplicemente Fare, Eseguire. –
Esempio: Car. Eneid. 6, 311: Non s'intermise di Miseno in tanto Condur l'esequie.
Definiz: § XXX. E in costrutto con la congiunzione Che, trovasi per Far sì, Operare in modo, e simili. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 368: Lasciato le pratiche teneva [il Cardinal di Volterra] per condurre che detta lettera si soscrivessi, fece intendere a Roano ec.
Definiz: § XXXI. Per Disporre, Ordinare checchessia, con molta arte, ovvero con malizia. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 42: Per scoccar dunque i lacci, che condotti Avea sì cheti, andò al rivale, e disse ec. (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XXXII. Riferito a qualsivoglia lavoro letterario o musicale, vale Venir facendolo secondo le regole; o semplicemente Farlo, Comporlo. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 328: La quale [commedia] noi abbiam condotta in manco di otto dì.
Esempio: Martin. G. B. Contrapp. 2, 10: Il quale [duo], ben ponderato unitamente coll'antecedente, potrà servire di gran lume al giovane compositore per apprendere in quanti modi possa condursi un duo.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 422: Una parte Ho dell'opra condotta.
Definiz: § XXXIII. E riferito ad opere d'arte, vale Fare, Eseguire, Comporre. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 9: E poi gentilmente disegna, e vieni conducendo le tue chiare, mezze chiare e scure a poco a poco, colla penna più volte ritornandovi.
Esempio: Varch. Oraz. Buonarr. 13: La prima cosa che egli, ancora fanciullo, disegnò e colorì, fu.... la Storia di Santo Antonio;... e la condusse con tanta diligenza e sì fatta maestria,... che ec.
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 8: Prepari tutti i ferramenti atti a ciò,... essendochè per condurre le dette foglie.... bisogna sottoporsi ad una infinita diligenza.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 11: Per un arciprete della pieve d'Arezzo condussono una testa d'argento, grande quanto il vivo, nella quale fu messa la testa di san Donato vescovo.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 2, 132: Perchè egli, dato a diversi maestri d'intaglio, avuti di più paesi, a fare tutte l'altre cose, attese con il suo fratello a condurre tutte le figure dell'opera.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 12, 24: Michelagnolo nel condurre le statue del duca Lorenzo e Giuliano si servì molto del Frate nel rinettarle.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 154: Raccontano che Protogene in dipigner quest'opera si cibasse di lupini indolciti.... E ciò sarebbe stata gran cosa, perchè si legge che in condurla consumasse sett'anni.
Esempio: Baldin. Art. Int. 83: Perchè egli (Pietro Testa) si dilettò assai di far ritratti al naturale, molti ne condusse a olio, con pastelli, e molti anche con penna.
Definiz: § XXXIV. E per similit. –
Esempio: Segn. A. Mem. Fest. 55: La Natura, diligente maestra in condurre le sue fatture.
Definiz: § XXXV. E riferito a qualsivoglia altro lavoro, vale Farlo con arte, con industria e simili; e per estensione dicesi talora anche degli animali. –
Esempio: Red. Poes. 45: Ape gentil che... Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori; Se di tempre più fine e più perfette Brami condurgli, e di più freschi odori, Vanne ec.
Definiz: § XXXVI. Condurre, vale anche Ridurre checchessia alla forma, stato e simili, che vogliamo. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 45: Di tutte le miniere de' metalli si fa saggio per mezzo della fusione, e con quello ordine si conduce alla finezza sua, come se fusse d'assai quantità.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 45 t.: Così fatto nel mezzo aponto (appunto) del fondo della coppella dove l'argento si reduce, acciò che quando è condotto al fino, più nettamente si stacchi.
Esempio: Cellin. Pros. 26: Con le dette pietre, con l'acqua fresca, si cominciano a spianare (gli smalti), e si fanno unitamente eguali, conducendola (la tazza) a quella grossezza che e' parrà che la stia bene.
Esempio: E Cellin. Pros. 48: E di poi che l'hai condotta sottile (la verga), avvertisci di farla quadra quanto esce del tuo verguccio.
Esempio: E Cellin. Pros. Oref. 9: Essendosi poi condotta sottile [la foglia] quanto due costole di coltello, radasi con un rasoio tondo e gagliardo.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 122: E ravviserete altresì, come per entro le interiora della terra con incomparabil potere le gemme più preziose si formino, e con qual saggio artifizio si conducano poi al lor perfetto lavoro, e a sì splendido pulimento, che le fa rifulgere tra i diademi più maestosi de' grandi.
Definiz: § XXXVII. Riferito a diamanti od altre gemme, vale Lavorarle, Conciarle; ma è maniera oggi poco usata. –
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 11: I diamanti non si possono acconciare soli, cioè uno per volta, ma è necessario di condurne due a un tratto, perchè essendo essi di tanto maravigliosa durezza, nè altra cosa essendo che in ciò lor sia superiore, nè che gli possa rodere e consumare, è necessario che l'uno consumi l'altro.
Esempio: E Cellin. Pros. Oref. appr.: Si mettono [i diamanti] sopr'una ruota d'acciaio,... e tenendosi dal manico con certe tanagliette fatte a posta, colla detta polvere mescolata con olio si conducono, come s'è detto.
Definiz: § XXXVIII. Condurre vale anche Trasportare da luogo a luogo cose o persone, per lo più su veicolo; e dicesi anche del veicolo stesso. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 153: Alla perfine il vestirono la sera al tardi, ed a braccia il condussono a casa sua.
Esempio: Dat. L. Sfer. 3, 18: Quivi vengon dall'India e d'Etiopia Le molte spezierie a quella gente Che van per esse quando n'hanno inopia Per conducerle verso l'Occidente.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 490: Dimandatolo dell'ire avanti, dice che, con tutto che Consalvo sia ritirato, se il terreno non soda, e se non provveggono, quando fosse rassodato il terreno, di bufali o bovi,... sarà loro impossibile condurre l'artiglieria.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 128: Ad uso de l'esercito condutto Da molti lochi vettovaglie avieno, Perchè in poter de' Mori era ridutto.
Esempio: Cellin. Vit. 2, 329: Lattanzio avea condotto pietra, rena, calcina.
Esempio: Adr. G. B. Stor. 467: A condurvi [a Sarteano] artiglieria vi voleva molto di tempo e di disagio.
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 14: Successivamente son condotti [gli schiavi] nella predetta isola di S. Iacopo, di dove i negozianti di Spagna gli levano per contanti, e gli conducono con la licenza del Re di Spagna all'Indie occidentali.
Esempio: Lorin. Fortif. 120: E quando che il sito, o per natura o per arte, ne concedesse di poterci servire di canali navigabili, si doveranno fare, non riguardando a spesa, per il molto beneficio che apporteranno alla fabrica nel potere con le barche condurre tutte le cose necessarie.... per la commodità della fortezza.
Esempio: Pindem. Poes. 106: Pallida, immota, su funèbre letto Condotta fosti alla tua tomba.
Definiz: § XXXIX. Riferito a mercanzie, vale Introdurle in un dato paese, territorio e simili. –
Esempio: Legg. Tosc. 6, 177: Avendo l'illustrissimo ed eccellentissimo signor Principe.... più volte inteso che da certo tempo in qua si conduce e smaltisce in questa città.... coiame forestiero,... e volendo ec.
Esempio: E Legg. Tosc. 6, 178: Sua Eccellenza illustrissima vuole, e così fa comandare e pubblicamente bandire a qualsivoglia persona,... che non ardisca.... condurre in questo dominio, per mare e per terra, coiame da suola concio fuori delli suoi Stati.
Definiz: § XL. Condurre trovasi detto anche semplicemente per Portare, Trasportare, ed altresì per Arrecare. –
Esempio: Alam. L. Colt. 4, 875: Non si dee in ozio star sotto al suo tetto; Ma le corti sgombrar, mondar gli alberghi Delle gregge, e de i buoi, condur la paglia Nel fosso a macerar per quello eletta, Il vomero arrotar.
Esempio: Car. Long. 61: Per il soverchio peso [l'aquila] non la potendo condurre [l'oca] in su quel cucuzzolo del monte,... s'è gettata con essa a piè di questa selvetta.
Esempio: Grazz. Pros. 152: Ad ogn'ora visitava tutte le taverne di Firenze per trovarlo buono (il vino); e per sodisfare ai compagni, sempre ne conduceva di due o tre sorti.
Esempio: E Grazz. Pros. 201: Lorenzo, dato commissione all'orafo che conducesse da mangiar per lui e per l'ammalato,... se n'andò al suo viaggio.
Esempio: Baldin. Decenn. 1, 50: Con tal occasione dunque fu trovato in esso sepolcro o cassa il nominato ritratto di mano di Giotto, che da' Cerchi fu condotto in essa lor casa.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 13: Dove non avevano condotto altro che una grande coperta di velluto, fornita e trapuntata d'oro, che copriva la cassa e tutto il feretro.
Definiz: § XLI. E per Trasportare per mezzo di argani, funi, o altro strumento; riferito a corpo pesante, come pietra, trave e simili. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 190: Condotto che e' sia (il sasso) in alto, si scioglie; e volendone sollevare un altro, di nuovo si cala [il canapo] fino in terra, si lega, e si conduce sopra nell'istessa maniera.
Definiz: § XLII. Condurre, riferito a cosa materiale, e congiunto con la preposizione Dentro, vale Introdurla con una certa arte in checchessia, Far che vi entri; oppure, costruito con la particella Fuori, vale Estrarnela, Cavarnela, Fare che essa n'esca. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 131: Pare adunque fin qui, che quando una cosa fuori d'un'altra deve condursele dentro, ci voglia infallibilmente sempre qualche apertura, per la quale ella possa condursi.
Definiz: § XLIII. Detto di fiume, corrente o simile, vale Portare con la sua corrente checchessia; ed anche Travolgere. –
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 610: Torrente alpestre, che repente cade Di salto in salto, e che spumoso e torbo Quanto truova in cammin, l'abete, il faggio, L'antichissime pietre, i colli colti, Con tal orrendo suon conduce al piano, Ch'empie tutti i vicin di doglia e tema.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 4: Che poi, oltre al sasso e alla ghiaia che le piene depongono in que' greti, esse vi conducano ancora gran copia di rena e di terra, non si può dubitare.
Definiz: § XLIV. Detto di fossi, canali e simili, e riferito alle acque, vale Servire a queste di scolo, Affluirvi le acque per andare a scaricarsi dove che sia. –
Esempio: Perell. Relaz. Idr. 132: Tutti questi quattro fossi, che conducono le acque della campagna interposta fra Arno e Fiume Morto,... si trovarono sommamente ripieni.
Definiz: § XLV. Riferito a chiose, autorità e simili, trovasi per Allegare, Addurre, Produrre. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 115: In questa (chiosa di Dante) meglio apparirà lo intendimento suo, che s'io conducessi l'altrui chiose, o mia chiosa.
Definiz: § XLVI. Condurre vale anche Fare arrivare, giungere, checchessia ad un termine di tempo; e riferito a provvisione, danaro e simili, vale Fare che essi bastino a' nostri bisogni fino a un tempo determinato. –
Esempio: Bertin. R. Rim. burl. 260: La mia provvisïone Non la posso condurre al fin del mese, Per aver sempre addosso tante spese.
Definiz: § XLVII. Condurre, il danaro, la provvisione, le entrate e simili, alcuno ad un dato tempo o luogo, vale Sopperire essi al suo campamento fino a quel dato tempo, alle spese occorrenti per andare, viaggiare, fino ad un dato luogo. –
Esempio: Empol. Gir. Vit. 24: Se io mi conduco là, o in questa ragione o in altra, non mi mancherà partito. E così si mise a ordine, e comperò cavallo e veste a uso del paese, con tanti danari lo conducessino insino in Fiandra.
Esempio: Cellin. Vit. 293: Volevo un servitore con esso noi a cavallo per mio servizio, e tanti danari che bastassino a condurmivi (in Francia).
Esempio: Grazz. Comm. 413: Io so che [quei giulj] mi condurranno un pezzo in là.
Definiz: § XLVIII. Riferito a tempo, o a spazio determinato di tempo, vale Passarlo. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 222: Quasi sanza dormire, o con picciolo sonno, conduceva le notti.
Esempio: Pindem. Poes. 27: Dalla sua grotta,... Ove condusse il dì chiuso e lontano, Esce il Silenzio.
Esempio: E Pindem. Poes. 275: Marco, è ver ciò ch'io sento? I giorni tutti Pensi condur nella tua villa, e nuova Già v'innalzi magion?
Esempio: Leopard. Poes. 105: Qual dell'età decrepita L'avanzo ignudo e vile, Io conducea l'aprile Degli anni miei così.
Definiz: § XLIX. E riferito a vita, vale Menarla in questa o quella condizione, secondo che è determinato dall'aggiunto. –
Esempio: Belc. F. Pros. 3, 202: Andrò nell'eremo, e conducerò la vita solitaria.
Definiz: § L. Condurre, riferito a muro, fosso, via e simili, vale Fare, Costruire, Scavare, e propriamente fino ad un dato punto; e riferito ad edifizio, fabbrica e simili in costruzione, Alzare fino ad un dato punto. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 79: Consagravano mediante gli augurj dentro da certi termini, per dove avevano a condurre le mura.
Esempio: Vill. M. 102: Non ostante l'ordine delle battaglie, i conducitori dell'oste con gran costo e con molto studio conducevano una cava sotterra, per abbattere le mura della Scarperia.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 200: Giovannandrea... voleva condurre nelle sue possessioni uno acquidotto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 35: In dieci giorni e in manco fu perfetta D'opra del ponticel che passa il fiume; Ma non fu già il sepolcro così in fretta, Nè la torre condutta al suo cacume.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 352: Non lungi dal lido batavo condussero una gran fossa.
Definiz: § LI. E riferito a linea, cerchio e simili, vale Tirare, da un punto ad un altro, Descrivere. –
Esempio: Mascher. Geom. Compass. 62: Poichè da un punto D ad una retta A B non si possono condurre due perpendicolari.
Esempio: Piazz. Lez. Astron. 1, 11: Vi saranno tanti meridiani diversi, quanti saranno i diversi punti della terra, pei quali si potranno condurre dei cerchj dal polo all'equatore.
Definiz: § LII. E riferito ad altre cose, come fiume, corda, filo e simili, vale Farle giungere, arrivare, da un punto ad un altro, facendo ad essi percorrere uno spazio, per tutta la loro lunghezza. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 261: Divisò di mandare uno spaghetto, fuori della finestra della camera, il quale con l'un de' capi vicino alla terra aggiugnesse, e l'altro capo mandatol basso infin sopr'al palco, e conducendolo al letto suo, quello sotto i panni mettere.
Esempio: Bald. Eron. 41: Dopo l'esser tirata un'altra corda, che è posta intorno al toracio o cassettino, la condurrà intorno, finchè arrivi nel medesimo luogo donde si era partita.
Definiz: § LIII. E riferito ad alberi, piante, rami e simili, vale Far con arte che essi prendano quella direzione che vogliamo. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 337: Si potranno.... quattro arbori piantare e conducergli su diritti, e tagliargli a ogni dieci piedi.
Definiz: § LIV. Condurre, riferito ad acqua, aria, vapore e simili, vale Far venire, Fare scorrere, Far andare, da un luogo ad un altro, regolando il corso per mezzo di canali, fossi, tubi, e simili; e riferito a' fossi stessi, canali, tubi e simili, vale Rivolgerne l'andamento o il corso verso una data parte o punto. –
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 28: Per ciò quel luogo, a cui la natura ha dato qualche fiume o ruscello, sarà commodo a molte cose, perchè mai gli mancherà acqua da condur per gli acquedotti di legno ne' lavatoj e ne le fucine:... e che finalmente, comportandolo la qualità del luogo, condur si possa ne le cave per far girar quelle machine e ruote che si fanno sotto terra.
Esempio: Ross. P. Sveton. 204: Aveva ancora disegnato di tirare le mura della città insino ad Ostia; e quindi per un canale, o vero fossa, condurre il mare infino alle mura vecchie di essa città.
Esempio: Perell. Relaz. Cont. 227: Che poi conducendo il Reno a scaricarsi nel Po grande sia impossibile il riparare alle inondazioni ec.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 8: Quando anche, con grandi spese, le riuscisse condurre per mezzo di fossi le sue acque della pianura fino al mare, che otterrebbe Pietrasanta? non certamente lo scarico di tali acque ec.
Esempio: E Targ. Viagg. 7, 190: Mons. Colonne, cioè Francesco Colonna Romano,... descrive un Monte vicino a Cesi nella Campagna Romana, il quale nell'ore che è battuto dal Sole, tramanda da certe fessure de' suoi massi un vento impetuoso, il quale certi abitanti comodi di Cesi per via di canali lo conducono nelle loro case per rinfrescare le stanze.
Esempio: Lastr. Agric. 5, 36: Da Asciano in poi, si conducono le dette acque per uso della città di Pisa.
Definiz: § LV. E riferito a origine, discendenza e simile, vale Trarre, Derivare; ma è modo oggi poco usato. –
Esempio: S. Ag. C. D. 7, 139: Regnavano li Laurenti in Italia, dalli quali si conduce più apertamente la origine romana.
Definiz: § LVI. Riferito a lume, trovasi detto poeticamente per Diffondere, Spandere e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 4: Se Castore e Polluce Fossero in compagnia di quello specchio (del sole) Che su è giù del suo lume conduce, Tu vedresti ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 88: Del suo lume conduce: imperò che l'uno emisperio e l'altro illumina col suo lume.
Definiz: § LVII. Condurre, detto di corpi, e riferito ad elettricità, calorico e simili, vale Aver essi la proprietà di farli scorrere e passare in altri corpi.
Definiz: § LVIII. E riferito particolarm. a passo, cammino e simili, vale Dirigerlo, Volgerlo ad un luogo. –
Esempio: Pindem. Poes. 24: Là 've gode uno stuol di folti piante Ramo con ramo unir, fronda con fronda, Ora condur mi piace il passo errante E del fiume vicin premer la sponda.
Definiz: § LIX. Condurre, detto di albero, pianta, terreno e simili, vale Produrre; ma oggi è maniera più propria del linguaggio poetico. –
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 512: L'arbore in ver che dal suo seme nasce... Di sì stanco sapor conduce i frutti, Che ec.
Esempio: Soder. Coltiv. 123: Di questa lambrusca n'è un'altra razza, che è propriamente la vite salvatica, che conduce l'uva sempre agrestina, minuta e rossiccia.
Definiz: § LX. E vale altresì Portare a perfezione, Maturare. –
Esempio: Sassett. Lett. 132: L'infelice pianta dell'ulivo che qui si mette a fiorir due volte l'anno, e condurrebbe il frutto, mi cred'io, è ridotto da questi sciagurati di maniera, che ogni quattro anni ec.
Esempio: Soder. Coltiv. 39: Quelle [viti] poi, che per troppe foglie non conducono il frutto, si curano coll'aver considerato al maggio le loro messe, e lasciar loro pochi tralci ec.
Definiz: § LXI. E per Produrre un dato effetto, od alcun che come effetto. –
Esempio: Dant. Conv. 245: Amore manifesto è nell'uso della sapienzia; il quale uso conduce mirabili bellezze; cioè contentamento in ciascuna condizione di tempo, e dispregiamento di quelle cose che gli altri fanno lor signori.
Esempio: Liv. Dec. Prol. 4: Le ricchezze hanno condotta avarizia.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 137: Che diremo adunque de' casi e degli avvenimenti che Amore conduce?
Definiz: § LXII. Condurre, riferito a bambino, fanciullo e simili, trovasi detto per Allevare, Nutrire, Averne cura. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 130: Quando la madre di beata Margherita fue passata di questa vita, con maggiore desiderio era condotta dalla sua balia, imperocch'ell'era molto bellissima e graziosa, e 'l nome di Dio invocava.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 37: Novelle ebbe [il pastore] che la sua propia donna avea partorito uno maschio figliuolo; onde... alla donna sua presenta il trovato fanciullo, e a lei comanda che lo nutrisca come il suo; ma quella il suo dona ad altra notrice, e per comandamento del marito questo conduce come se suo propio fosse.
Definiz: § LXIII. E riferito ad animali, trovasi per Nutrirli, Mantenerli, Allevarli a fine di averne utile. –
Esempio: Legg. Band. C. 18, 24: Non possa incettare, nè comprar per incetta, o barullar foglia di mori, o vero di gelsi, per rivenderla, ma solo sia lecito comprarne a quelli e a quelle persone, che porranno e averanno posto seme da bachi, per quanto gli sarà bisogno per condurre tali bachi.
Esempio: Legg. Tosc. 7, 178 t.: Nessuna persona.... si faccia lecito d'incettare foglia di gelso, ma solo sia permesso di comprarne a quelli che porranno o averanno posto seme da bachi, per quanto gli farà di bisogno per condurgli.
Definiz: § LXIV. E riferito ad animali da soma e da tiro, vale Prenderli in prestito, Servirsi di essi, pagando al loro proprietario una pattuita mercede; ma trovasi usato soltanto nelle maniere Condurre a prezzo, o a vettura. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. 1, 84: Condusse a prezzo un cammello, e venne ad una terra della marina.
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 389: Si guadagnava il vitto e col dare e condurre cammelli a vettura.
Definiz: § LXV. Condurre, riferito a fondo, podere, casa e simili, vale Prendere in affitto o a pigione; e trovasi detto anche Condurre a pigione. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 434: Cioè se abbi lunga vita.... E ben dice conduca, che è vocabolo grammaticale, e significa tenere a prezzo le cose altrui: e veramente l'anima nostra sta nel corpo nostro come sta l'uomo in casa altrui.
Esempio: Stat. Calim. I, 1, 15: Ciascuno anno possano conducere a pigione, per la detta Arte, casa o vero bottega o luogo sofficiente, ove i consoli e officiali della detta Arte stiano a fare lo loro ufficio.
Esempio: Stat. Art. Por S. Mar. 2, 78: Nissuna persona in alcun modo possa condurre, avere o tenere per sè o per altri per qualsivoglia effetto, alcuna bottega o fondaco, nè magazzino, terreno, o altro luogo e sito congiunto ad alcuna delle dette botteghe o fondachi.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 15: Statuirono e ordinarono che qualunque de' detti contadini o lavoratori avessi condotto o tenessi beni d'altri in affitto, a terratico, o in altro modo,... non possa essere rimosso da tale conduzione.
Definiz: § LXVI. E riferito ad azienda, traffico e simili, vale Prendere sopra di sè quella data azienda o traffico, retribuendo al proprietario il prezzo pattuito. –
Esempio: Legg. Band. C. 16, 270: I molini delle Comunità e di altre persone particulari, che si allocano a tempo, sono condotti da mugnaj ed altre persone facultose.
Definiz: § LXVII. E riferito a milizie, soldati, capitani e simili, vale Prendere, Fermare al soldo, Arrolare; ed anche Tenere al soldo. –
Esempio: Vill. G. 170: I sopraddetti Tedeschi non erano pagati per più di tre mesi,... e moneta non aveano più da conducerli.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 115: Peggio fanno spesse volte a chi dà loro i soldi, che non fanno a' soldati dell'altra parte; perocchè.... maggior bene si vogliono insieme, che non vogliono a quelli che gli hanno condotti alli loro soldi.
Esempio: Docum. Miliz. Ital. 258: Se un conestabile è per condursi, è necessario la prima cosa d'intendere la fama sua, e che tempo ha esercitato il mestiere de l'armi.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 529: Nelle mille lance.... che vogliono condurre in Lombardia, ve ne avrebbono più di quattrocento Italiani; e per questo volle quasi inferire, che a questa parte dell'assoldar gente Italiana avevano fatta la loro parte, e che toccava agli amici loro fare il resto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 17: Finita che d'accordo è poi la guerra, Per cui stato Falanto era condutto, E lo stipendio militar ec.
Esempio: E Ar. Sat. 1, 160: Se 'l Svizzero condurre o l'Alemanno Si dee, bisogna ritrovare i nummi.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 253: I Pisani, intesi gli apparati nostri,... avuto, credo, qualche danaio da' Lucchesi, condussono il Fracasso, che si stava a Sacchetto in quello di Mantova senza danari e avviamento.
Esempio: Varch. Stor. 1, 39: Voleva [Malatesta] per maggior sua reputazione.... essere ancora condotto dal Re Cristianissimo.
Esempio: Giannott. Op. 1, 310: Il Re [di Francia] non si può valere se non de' denari loro, co' quali egli ingrassa quelle genti che egli conduce per fare la guerra.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 3, 352: Si crede ch'egli (l'Ambasciator veneto) e i Savoiardi abbiano fatto istanza di aiuti per le cose d'Alemagna in favore di Savoia, e, in ogni caso, che di qua si lasci condurre qualche numero di questa gente che si licenzia.
Definiz: § LXVIII. E riferito a lavoranti, artigiani e simili, vale Prenderli a lavorare per una pattuita mercede. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 54: Niuno conduce l'operaio nella sua vigna ad intenzione di pagarlo pur se non li la guasta, ma perchè la lavori, e acconci lo meglio che può.
Esempio: E Cavalc. Dial. S. Greg. 220: Volendo egli riedificare e racconciare la chiesa di San Lorenzo martire,... condusse molti maestri e lavoratori alle sue spese.
Esempio: Stat. Art. Por S. Mar. 2, 62: In prima, che ciascuna persona... possa condurre uno o più lavoranti, fattori e garzoni, secondo che ciascuno vorrà, per quelli tempi e con quei patti ec.
Definiz: § LXIX. E per Fermare con provvisione, riferito ad alcun professore d'arte o di scienza, a pubblico ufficiale e simili. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 478: Tutto si fece per ordine di Nicolao; e quando s'aveva a spendere, sapeva dire a più cittadini: Io voglio che voi conduciate o Manuello [Grisolora], o degli altri; e poneva quello che gli avessino a dare tutti.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 322: Parlando ieri coll'Eccellenza del Duca, messer Agapito, suo primo segretario, mi si accostò, e pregommi scrivessi a Vostra Signoria, e la pregassi, fussi contenta operare che messer Lodovico Archilegio da Amelia fussi condotto per giudice all'Arte della Lana.
Esempio: Ar. Comm. 2, 223: E venni a Padoa prima; ed indi a leggere Fui qui condotto.
Esempio: Bemb. Lett. 2, 165: Non dubito punto che i Bolognesi non conduchino lo Spagnuolo con tutto quello che egli chiederà.
Esempio: E Bemb. Lett. appr.: Nel quale caso se sono in tanto conto cento fiorini, che per essi si debba lasciar lo Spagnuolo, conducasi con gli ottocento, che io mi profero.... di pagarne cento del mio.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 51: Fondò in Ossonia lo Studio publico, e condusse in quello molti uomini singulari.
Esempio: Red. Lett. 3, 143: In questo Studio vi sarebbe bisogno di condurre un medico per la cattedra ordinaria di Pratica.
Definiz: § LXX. Neutr. pass. condursi Andare o Recarsi comecchessia in un dato luogo, o presso una data persona. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 77: Di quindi (da Brindisi), marina marina, si condusse infino a Trani.
Esempio: Vill. M. 1, 262: E stretti insieme, si condussono in su la piazza gridando.
Esempio: Sannazz. Lett. 446: Se in questo tempo che vi trovate libero,... volete venire a starvi qua qualche mese per vedere Napoli,... me ne farete singulare piacere.... Non vi bisogna pensare a cosa del mondo, se non a condurvi qui.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 331: E perchè quella rocca era la chiave del Mugello, non gli parve da trasferirsi in Modigliana, dove solo il signor Ottaviano si condusse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 18: E quindi a Logistilla si condusse D'un'ora prima che Rugger vi fusse.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 37: La sera Brandimarte si conduce Là dove i Saracin sono alloggiati.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 41: Io mi trovo così malata, che non posso condurmi alle grate.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 488: Facevano sembianza [gli Austriaci] di condursi, per Tolmino, nelle regioni superiori del Friuli.
Definiz: § LXXI. E detto anche di animali. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 6: Il bue, restato alla campagna libero e sciolto,.... si condusse in una prateria ivi vicina.
Esempio: E Firenz. Pros. 1, 60: Questo animale, come sentirà l'odore del pesce, uscirà fuori, e comincerà a mangiarsi que' pesciolini; e seguitando l'un dopo l'altro, si condurrà alla stanza della serpe.
Definiz: § LXXII. E per Giungere, Arrivare, ed anche Ridursi, a un dato luogo o punto, con qualche disagio, difficoltà, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 57: Dico di lui che poi che fuor del legno Si fu condutto in più sicura arena, Dio ringraziando che tutto il disegno Gli era successo, al mar voltò la schena.
Definiz: § LXXIII. E per Andare a stare, Ridursi ad abitare in alcun luogo. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 1: Il padre del quale [Giuliano da Maiano] essendo lungamente vivuto nel poggio di Fiesole, dove si dice Maiano, con lo esercizio di squadratore di pietre, si condusse finalmente in Fiorenza, dove fece una bottega di pietre lavorate.
Definiz: § LXXIV. E per semplicemente Giungere, Arrivare, Pervenire, od anche Ridursi; e dicesi figuratam. anche di cosa materiale. –
Esempio: Segn. A. Mem. Fest. 24: In breve ne' contorni di Casteldif si condussero le galee.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 114: E posto eziandio, che per inudito esempio la fede dei Governi sia pura; chi vi assicura, che se la guerra si conduce sui vostri confini, bande armate.... non corrano le vostre terre?
Definiz: § LXXV. E pur figuratam., detto di cose morali. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 71: Che non avendo luce, L'immagin lor poco alta si conduce.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 56: Sovra i bassi confin del mondo angusto, Ove senso o ragion non si conduce.
Definiz: § LXXVI. E per semplicemente Andare, Camminare, Far cammino. –
Esempio: Dant. Purg. 5: Una [delle ombre] gridò: Ve', che non par che luca Lo raggio da sinistra a quel disotto, E come vivo par che si conduca.
Esempio: Belc. F. Pros. 3, 197: Errammo la via, e conducemmoci per una lunga solitudine dello eremo.
Definiz: § LXXVII. Condursi, unito a un termine di tempo mediante la preposizione A, vale figuratam. Avere tanto di vita da giungere ad esso termine; e dicesi così di persone, come di piante, alberi, e simili. –
Esempio: Grazz. Rim. 2, 254: S'io feci da dover, padre Stradino, Quel mio capitol contro all'Armadiaccio, Ch'io non possa condurmi a Berlingaccio, Nè mangiar mai popon, nè ber mai vino.
Definiz: § LXXVIII. E Condursi a far checchessia, vale Aver tanto di vita, di forze, di vigore e simili, da arrivare al tempo di farlo; e dicesi così di persone, come di animali, piante e simili. –
Esempio: Red. Esp. Insett. 125: Se i bachi son cavati dalle pere prima del lor necessario e perfetto crescimento, non si conducono altrimenti a fare il bozzolo.
Definiz: § LXXIX. Detto di storico, narratore e simili, vale Giungere, narrando, ad un dato tempo, a cose, fatti accaduti in un tempo. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 38: E come da questi tempi indietro non si è mai fatta menzione di nipoti o di parenti di alcuno Pontefice, così per l'avvenire ne fia piena l'istoria, tanto che noi ci condurremo ai figliuoli.
Definiz: § LXXX. Condursi a checchessia, detto di persona, vale Giungere al possedimento di esso, Conseguirlo. –
Esempio: Giacomin. Esort. Vit. crist. 44: Non potrà giammai l'anima acquietarsi, sino che non si conduce a un bene universale e infinito.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 233: Nè pure alla stessa gloria è credibile che mi conduca innanzi alla morte.
Definiz: § LXXXI. Riferito a cosa, termine, condizione e simili, per lo più grave, misera, dolorosa e simili, vale Ridursi ad essa. –
Esempio: Dant. Purg. 11: E lì, per trar l'amico suo di pena, Che sostenea nella prigion di Carlo, Si condusse a tremar per ogni vena.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 311: La donna non potè mai menarvi Salvestro [al bagno]:... e da ivi a poco tempo si morì, e Salvestro si rimase, e non andò al bagno, per non conducersi a morte.
Definiz: § LXXXII. E per Indursi, Risolversi, Determinarsi. –
Esempio: Nov. ant. B. 79: Molte volte si conduce l'uomo a ben fare, a speranza di merito.
Esempio: Dant. Inf. 32: I' premerei di mio concetto il suco Più pienamente; ma perch'io non l'abbo, Non senza tema a dicer mi conduco.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 63: Quasi da necessità costretto, a scriverle (le cose che appresso si leggeranno) mi conduco.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 231: La donna.... si condusse a fare il voler suo.
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 2, 176: L'una cagione era povertà, per la quale si conducevano a ogni baratteria; l'altra a cagione ec.
Esempio: Machiav. Disc. 109: Quando e' si è detto che una autorità data da suffragj liberi non offese mai alcuna repubblica, si presuppone che un popolo non si conduca mai a darla, se non con le debite circostanze e ne' debiti tempi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 8: E per notizia averne, si conduce A dargli uno o duo colpi de la spada.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 335: E poi credete voi che messer Curzio Si conducessi a quel cimento, essendoci Menzogna sotto?
Definiz: § LXXXIII. Condursi, detto di cosa, vale Andarsi formando. –
Esempio: Red. Cons. 1, 147: Fa di mestiere supporre o stabilire in prima, in che maniera si conduca e si faccia la generazione umana negli uteri delle donne.
Definiz: § LXXXIV. Condursi dicesi anche per Comportarsi, Governarsi, Procedere in un dato caso e in una data maniera. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 41: Il quale (Otto) andò loro (a' Saracini e a' Greci) incontro co' Romani e Tedeschi, Lombardi e Pugliesi; ma per male conducersi fue sconfitto.
Esempio: Machiav. Princ. 19: Però questi tali [innovatori] hanno nel condursi gran difficultà, e tutti i loro pericoli sono tra via, e conviene che con la virtù li superino.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 192: I Franzesi, non confidando più della virtù de' fanti proprj, si conducevano timidamente.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 238: Ricorrerò prima al suo consiglio, dichiarandomi di volere interamente condurmi secondo il suo indirizzo.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 446: Noi dichiamo affogare in un bicchiere d'acqua, allorchè uno non sa condursi bene in uno affare, per altro facile, e v'affoga.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 79: Qui cosa vi farei? non so più come M'abbia a condur; son tutti visi nuovi.
Definiz: § LXXXV. Quindi la maniera Condursi bene o male, che vale Comportarsi, Contenersi, bene o male nella pratica della vita; Avere, Tenere, una buona o cattiva condotta.
Definiz: § LXXXVI. E Condursi bene o male con alcuno, vale Tenere, o Non tenere, verso di esso quei modi che il dovere, o la convenienza, richiede.
Definiz: § LXXXVII. Condursi, trovasi detto anche per Mantenere la propria vita, Avere il necessario a vivere. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 251: Ma curi giustamente a guadagnare, Sicchè si possa in vecchiezza condurre, O possa sovra sè poi anche stare.
Definiz: § LXXXVIII. Condursi, detto di capitano, soldato e simili, si usò per Mettersi al soldo di qualche Principe o di qualche Stato. –
Esempio: Docum. Miliz. Ital. 218: Sua Signoria cum debita esaminazione, e di commune concordia, se conduce cum la prefata magnifica ed escelsa Communità de Firenza.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 302: Il sig. Paolo Orsini ultimamente che egli è stato qui, mi ha detto che i tuoi signori li hanno mandato a Urbino due uomini a fargli intendere, che se voleva condursi o lui o suo figliuolo, che gli darebbero condizione, quando egli operasse qualche cosa a benefizio vostro circa le cose di Pisa.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 301: Il Marchese di Mantova stato rimosso disonorevolmente, quando vincitore ritornò del Reame di Napoli, dagli stipendj de' Veneziani (per sospetto che e' trattasse di condursi col Re di Francia), trattava ora veramente di ricevere soldo da lui.
Definiz: § LXXXIX. Condurre a bene checchessia, vale, Fare in guisa che riesca a buon fine, a salvamento, che abbia buon successo, e simili. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 48: Miglior mi parrebbe che noi cercassimo luogo più sicuro che non è questo, acciocchè senza sospetto noi potessimo condurre a bene i nostri figliuoli.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Dicono che una a ben non ne conduco.
Definiz: § XC. Condurre a bene, o Condurre al tempo, riferito a feto, vale Recarlo che fa la femmina sino alla maturità del parto. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 115: Sarà bastardo questo che nascerà, se noi avremo tanta pazienza, che noi te lo lasciamo condurre al tempo.
Esempio: Med. Aridos. 2, 7: La poverina s'affligge tanto, che io non penso mai ch'ella lo conduca a bene (il figliuolo).
Definiz: § XCI. Condurre a compimento, a capo, a fine o al fine, a termine, a perfezione e simili, un lavoro, un'opera od un'azione e simili, vale Dare ad essa compimento, Ridurla a fine, a perfezione, Finirla, Terminarla, Perfezionarla. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 332: La guerra si può dilungare e la battaglia indugiare a nostro salvamento, e tosto si può a fine conducere.
Esempio: Barber. Docum. Am. 1: Io, che da lui ho la vita e l'onore, Ciò fedelmente ad effetto condussi.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 137: Berto condusse a fine il suo lavorìo.
Esempio: Bemb. Lett. 2, 321: Non mancherà di condurre a fine la sua bene incominciata opera.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 881: Or ch'ha l'opre miglior condotte a fine L'esperto giardinier ec.
Esempio: Cas. Pros. 2, 15: Acciocchè quello, che noi giudichiamo che sia stato ben consigliato,... sia ancora ben guidato e condotto ad effetto.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 97: A' dì nostri non s'è mai condotto pietre di questa sorte a perfezione alcuna, per avere gli artefici nostri perduto il modo del temperare i ferri, e così gli altri strumenti da condurle.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 434: Da lui (il vescovo Ildebrando) nacque il pensiero (di fabbricare la chiesa di S. Miniato al Monte); ed egli solo imprese tutto, e condusse a perfezione.
Esempio: Stat. Art. Por S. Mar. 2, 23: Possa lecitamente lavorarli (i filaticci ec.) per condurr'a fine la tela predetta.
Esempio: Bald. Eron. 37: Bisogna poi fare in questo il fregio, che intagliato tondeggi, acciò che faccia bella vista; ed in tal maniera queste cose si conducono a fine.
Esempio: Bart. D. Ital. 1, 11: Niun'altro basterebbe a condurre a tanta perfezione [il lavoro] in così disadatta materia.
Esempio: Bertin. A. F. Fals. scop. 10: Le necessarie notizie per ben condurre a capo una sì lodevole impresa.
Definiz: § XCII. Condurre alcuno agli stipendj, soldo, paga, servigio, riferito specialmente a soldati, vale Stipendiarli, Prenderli al soldo. –
Esempio: Docum. Miliz. ital. 501: Non possan [gli officiali della Condotta] conducere ad soldi e ad servigj d'esso Comune oltra nomero e quantità di ottocento cavalieri ec.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 337: E così soldato un numero di cinquemila fanti, gli dirizzarono tutti all'obbedienza del Conte Ranuccio, che si trovava al Borgo a S. Lorenzo; e scrissero a lui e al Signore di Piombino, il quale avevano condotto con dugento uomini d'arme agli stipendj loro, a comune con il Duca di Milano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 66: Se tu fossi (dicea) Pallade o Marte, E conducessi gente alla tua paga Più che non ha il re Carlo e il re Agramante, Non dureresti contra il Negromante.
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 1, 32: I Viniziani.... avvezzi a superare con la prudenza e con la forza le cose difficili,... condussero agli stipendj loro molti capitani di grido.
Definiz: § XCIII. Condurre alcuna persona o cosa a virtù, gloria, onore, perfezione e simili, Fare che si riduca, pervenga, a stato d'onore, virtù, perfezione e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 20: Esso parlava ancor della larghezza Che fece Niccolao alle pulcelle, Per condurre ad onor lor giovinezza.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 469: Sicchè lo gentile omo maritò tutte le filliuole, e condussele ad onore per la larghezza di S. Nicolao, che non fu avaro.... E però dice l'autore, Per condur ad onor lor giovinezza; cioè, ad onor di matrimonio, e levarle del biasmo del meretricio.
Definiz: § XCIV. Condurre a Dio, in linguaggio mistico, vale Fare che altri inalzi a Dio i proprj pensieri e in lui raccolga gli affetti. –
Esempio: Segner. Sentim. Oraz. 63: In un caso solo ho sperimentato, che mi conducono a Dio anche i beni umani, anche i gusti umani; ed è quando si considerino come ricevuti da lui, e che però m'infiammano all'amor suo Ma nondimeno più a lui conduce il considerare di non avere, ed il contentarsene, che il considerare d'avere, ed il ringraziarlo.
Definiz: § XCV. Condurre alcuno a morte, vale Ucciderlo, od anche Ridurlo in termine di morte; ma è maniera più propria del linguaggio poetico. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 7: Sì ch'io penso, Signore, e temo forte, O che sian presi, o sian condotti a morte.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 13, 75: E dui giganti di crudele aspetto Intorno avea, che lo stringean sì forte, Ch'era vicino esser condotto a morte.
Esempio: Tass. Gerus. 20: 77: E in condur loro a morte è sì veloce, Ch'uom non gli vede uccidere, ma uccisi.
Definiz: § XCVI. Condurre alla morte, al supplizio e simili, un condannato, vale Menarlo, Trarlo, che fanno i ministri della giustizia al luogo ove deve ricevere la pena capitale.
Definiz: § XCVII. Condurre alcuno nella propria opinione, sentenza e simili, vale Fare che quegli la partecipi, che pensi, giudichi, o senta, nel modo stesso che noi.
Definiz: § XCVIII. Condurre alla mazza. –
V. Mazza.
Definiz: § XCIX. Condurre colonie. –
V. Colonia, § III.
Definiz: § C. Condurre in lungo. –
V. Lungo.
Definiz: § CI. Condurre a porto, o a buon porto. –
V. Porto.
Definiz: § CII. Condurre fuori, e trovasi anche detto solamente Condurre, riferito a giovinetto o simili, vale Accompagnarlo per lo più al passeggio. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 37: Avere un garzonetto, che sia bello, Da insegnargli dottrina e da condullo.
Definiz: § CIII. Condurre alcuno per quinci e quindi. –
V. Quinci.
Definiz: § CIV. Condurre il discorso, il ragionamento e simili a checchessia, vale Venire a parlare di esso.
Definiz: § CV. Condurre il passo o i passi altrui ad un luogo, e poeticam. Condurre il piede, altrui ad un luogo, vale Dirigerne il cammino ad esso; ed anche Fare comecchessia che alcuno pervenga fino ad esso: e trovasi riferito poeticam. pure ad animali. –
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 34: Or quivi un villanello Avea tesi i lacciuoli.... E per condurre il piede Delle sue prede Là dove avea più d'un inganno ordito, Il panico in buondato Avea versato Intorno intorno a periglioso sito.
Definiz: § CVI. Condurre moglie. –
V. Moglie.
Definiz: § CVII. Condurre una via, una strada e simili, alcuno a qualche luogo, vale Esser quella la via, la strada, per la quale alcuno può andare ad esso luogo. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 47: Il garzone, udendo questo, non sapea che si fare; e stando così fuor di sè, e volgendosi se vedesse via che 'l potesse conducere a migliore porto, sentì urlare un lupo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 14: La donna al fraticel chiede la via Che la conduca ad un porto di mare.
Esempio: Tass. Amint. 4, 2: Pastor, ma quale strada Ci conduce alla valle, ove il dirupo Va a terminare?
Esempio: Targ. Viagg. 1, 141: La strada si divide in due; una delle quali a levante conduce al castello di S. Gervasio, l'altra a ponente conduce a Forcoli.
Esempio: E Targ. Viagg. 7, 2: Giunto a Pietrasanta, presi la via di Lucca, la quale si chiama Via Francesca, vale a dire strada di Francia, perchè da Firenze conduceva in Francia.
Esempio: Mont. Poes. 1, 387: Ecco lungo la via, che spazïosa Dall'Egizio Acherusio declinando, Sotto il Libico mar conduce a Dite, Ecco ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 108: Siegui il cammin che a Bangor ti conduce; E la scena vedrai farsi alta e tetra.
Definiz: § CVIII. E in locuz. figur. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 93: Gentil mia donna, i' veggio Nel mover de' vostr'occhi un dolce lume, Che mi mostra la via ch'al ciel conduce.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 20: Sappi che ciascuna creatura è fatta, o vero creata, perchè ci guidi a Dio, e come una via ci conduca a esso.
Definiz: § CIX. Condursi bene, trovasi detto di cavallo per Andare come e dove deve andare. –
Esempio: Dant. Conv. 381: Questo appetito conviene essere cavalcato dalla ragione, chè, siccome uno sciolto cavallo, quanto che ello sia di natura nobile, per sè, sanza il buono cavalcatore bene non si conduce; e così questo appetito, che irascibile e concupiscibile si chiama, quanto ch'ello sia nobile, alla ragione ubbidire conviene.
Definiz: § CX. Condursi male, detto di persona, trovasi per Venire in cattivo stato, a mal termine e simili. –
Esempio: Cellin. Vit. 55: Tutti quelli, che egli avea medicati, si condusson tanto male, che ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 8, 3: Ora lo Scricca s'è condotto male Per l'arrivo de' forti Paladini.
Definiz: § CXI. Mal condurre alcuno, od alcuna cosa, vale Ridurla a cattivi termini, in pessimo stato, Malmenare, o simili; ma non trovasi usato che nei tempi composti. –
Esempio: Ar. Sat. 1, 189: Che spaventato e messo in fuga, e morso Gli l'avea dianzi [il gregge], e l'avría mal condotto, Se non venía dal ciel giusto soccorso.