Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
CONDURRE
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CONDURRE.
Definiz: menare, guidare, essere scorta. Lat. conducere, ducere, perducere.
Esempio: Bocc. n. 15. 6. La onde la fanciulla a casa di costei il condusse.
Esempio: Petr. canz. 7. 4. Ch'amor condusse a piè del duro lauro.
Esempio: E Petr. can. 19. 1. Che mi mostra la via, ch'al Ciel conduce.
Esempio: Bocc. n. 27. 9. Con testimoni non veri averlo condotto a dover morire.
Esempio: E Bocc. nov. 3. 2. Che la sciocchezza di buono stato in miseria alcun conduca, ec.
Esempio: Petr. Son. 8. Ma del misero stato, ove noi semo Condotte dalla vita altra serena.
Esempio: Dan. Inf. can. 7. Fece li Cieli, e diè lor chi conduce.
Esempio: E Dan. Par. 2. Minerva spira, e conducemi Apollo.
Esempio: E Dan. Inf. c. 16. Se lungamente l'anima conduca le membra tue.
Esempio: Buti sopra questo luogo. Cioè se abbi lunga vita: e ben dice conduca, che è vocabolo gramaticale, e significa tenére a prezzo le cose altrui: e veramente l'anima nostra sta nel corpo nostro, come sta l'huomo in casa altrui, che gliene conviene uscire, quando il Signor della Casa vuole: così l'anima esce, quando vuole Iddio, che le ha prestato, e accomodato così fatto albergo.
Esempio: Bocc. nov. 14. 15. E di quindi, marina marina, si condusse infino a Trani [cioè arrivò]
Esempio: E Bocc. nov. 68. 5. E l'altro capo, mandatol basso, infin sopra 'l palco, e conducendolo al letto suo, ec. [cioè faccendolo arrivare]
Definiz: ¶ Per indurre. Lat. inducere, persuadere.
Esempio: Bocc. Introd. nov. 3. Quasi, da necessità costretto, a scriverle mi conduco.
Esempio: E Bocc. nov. 16. 11. Con la maggior fatica del mondo a prendergli, e a mangiar la condusse.
Esempio: Dan. Inf. 32. Non senza tema a dicer mi conduco.
Esempio: E Dan. Inf. can. 5. Per torre il biasmo in che era condotta [cioè nel quale si trovava]