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Dizion. 1° Ed. .
DARE
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pag.248
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DARE.
Definiz: | trasferire una cosa da se in altrui, per farnelo posessore, donare. Lat. dare, donare,
largiri. |
Esempio: | Bocc. n. 15. 12. E posessioni, e case ci ha date, e da continuamente al mio
marito, e tuo cognato, che è buona provvisione. |
Esempio: | E Bocc. n. 16. 3. Furono per prigioni dati al Re Carlo.
|
Esempio: | E Bocc. nov. 18. 16. Rispose di sì, e con lagrime gliele
diede. |
Esempio: | E Bocc. nov. 93. 2. Cautamente a dargliele si disponesse.
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Esempio: | E Bocc. nov. 65. 11. Io gli darò quello, che egli va
cercando. |
Definiz: | ¶ Per pagare, cioè dare in pagamento. |
Esempio: | Bocc. nov. 62. 10. Mia mogliere l'ha venduto sette, dove tu non me ne davi altro,
che cinque. |
Esempio: | Com. Inf. 19. Nullo maggiore strazio puote huomo fare della sua donna, che
sottometterla per moneta a chi più ne da. |
Definiz: | ¶ In vece di permettere, concedere. Lat. dare, concedere, permittere. |
Esempio: | Petr. Son. 275. E agli amanti è dato, Sedersi insieme. |
Definiz: | ¶ Per assegnare. Lat. assignare, constituere. |
Esempio: | Dan. Par. 3. E questa sorte, che par giù cotanta, Però n'è data. |
Definiz: | ¶ In vece di percuotere. Lat. verberare, percutere. |
Esempio: | Bocc. n. 15. 34. Noi ti darem tanto d'uno di questi pali di ferro sopra la testa,
che, ec. |
Esempio: | E Bocc. n. 73. 19. Tanto le diè per tutta la persona pugna, e
calci. |
Esempio: | Dan. Purg. c. 9. Misericordia chiesi, che m'aprisse, Ma pria nel petto tre volte
mi diedi. |
Definiz: | In questo significato si pone anche assolutamente. |
Definiz: | ¶ Per dar dimostrazione, palesare. Lat. ostendere, indicare. |
Esempio: | Fav. Esopo. Il colore del tuo abito da, che tu sij fornaciaio, o carbonaio.
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Definiz: | E da DARE SDARSI, che è annighittirsi, impigrirsi, e, per infingardaggine, cessar
dall'operazione. Lat. pigrescere. |
Definiz: | Abbiamo da questo verbo molti modi di favellare, come. Dar benifici, che è far benifici,
benificare. Lat. beneficium conferre. |
Esempio: | Bocc. proem. n. 4. Non perciò è la memoria fuggita de' benifici già ricevuti,
datimi da coloro, ec. |
Definiz: | Dar licenzia: permettere, ch'altri faccia. Lat. sinere, veniam
dare. |
Esempio: | Bocc. n. 4. 7. Volentier prese la chiave, e similmente gli diè licenzia.
|
Definiz: | E dar licenzia, commiato, licenziare, accommiatare. Lat. aliquem dimittere.
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Esempio: | Bocc. introd. num. 56. Data a tutti licenzia, i tre giovani, ec. |
Esempio: | E Bocc. n. 23. 14. E brutto commiato datole. |
Definiz: | ¶ Dar consolazione, conforto: consolare, confortare. Lat. consolationem
afferre. |
Esempio: | Bocc. n. 30. 7. Tu mi darai grandissima consolazione. |
Definiz: | ¶ Dare il battesimo: battezzare. Lat. initiare, sacra aqua
lustrare. Baptizare dicono i teologi dal Gr. βαπτίζειν. |
Esempio: | Bocc. n. 2. 6. Non credi tu trovar qui, chi 'l battesimo ti dea. |
Definiz: | ¶ Dar sentenzia: sentenziare. Lat. sententiam ferre. |
Esempio: | Bocc. g. 6. p. 6. Farai, ec. Che tu, sopr'essa, dei sentenzia finále.
|
Esempio: | E Bocc. n. 47. 13. Data dal fiero padre questa crudel
sentenzia contro alla figliuola. |
Definiz: | ¶ Dar principio, cominciamento: principiare, cominciare. Lat. inchoare,
incipere. |
Definiz: | ¶ Dar compimento fine: compíre, finire. Lat. absolvere,
perficere. |
Esempio: | Bocc. n. 1. 1. Ciascheduna cosa la quale l'huomo fa, dall'ammirabile, e santo
nome di colui, il quale di tutte fu fattore, le dea principio. Perchè dovendo io al vostro novellare dar cominciamento,
intendo, ec. |
Esempio: | E Bocc. nov. 23. 18. Andasse in alcuna parte, per dare
all'opera compimento. |
Esempio: | E Bocc. g. 1. f. 9. Piacque alla Reina di dar fine alla
prima giornata. |
Definiz: | ¶ Dar la benedizione: benedíre. benedicere, dicono i Teologi
latini. |
Esempio: | Bocc. n. 1. 15. Gli fece l'assoluzione, e diedegli la sua benedizione.
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Definiz: | ¶ Dare indugio: indugiar d'operare, metter tempo in mezzo. Lat. moram
interijcere. |
Esempio: | Bocc. Introd. n. 46. E senza dare alcuno indugio all'opera. |
Definiz: | ¶ Dare ordine: ordinare. Lat. constituere, statuere. |
Esempio: | Bocc. Introd. n. 46. Diedono ordine a ciò, che a fare avessono in sul
partíre. |
Esempio: | E Bocc. num. 53. E questi ordini sommariamente dati.
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Esempio: | E Bocc. g. 1. f. 4. Dato dunque ordine a quello, ec.
|
Definiz: | ¶ Dar termine: impor termine. Lat. tempus constituere. |
Esempio: | Bocc. n. 33. 10. Quella segretamente armaron di gran vantaggio, e aspettarono il
termine dato. |
Definiz: | ¶ Dar testimonianza, far testimonianza. Lat. testari, testimonium
dare. |
Esempio: | Bocc. g. 2. p. 1. Cantando piacevoli versi, ne davano agli orecchi
testimonianza. |
Definiz: | ¶ Dar pruova: indurre, o produr pruove, provare. Lat. probare, probationem
implere. |
Esempio: | Bocc. n. 11. 12. E che io dica il vero, questa pruova ne posso dare.
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Definiz: | ¶ Dar legge, impor legge. Lat. legem dicere, prescribere. |
Esempio: | Bocc. proem. n. 3. Diede per legge incommutabile a tutte le cose aver fine.
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Definiz: | ¶ Dar fede, Dar credenza: prestar fede, credere altrui. Lat. fidem habere. |
Esempio: | Bocc. n. 18. 12. Per quello dieder fede alle sue parole. |
Esempio: | E Bocc. nov. 27. 36. E per darle di ciò più intera credenza
[cioè per fargliele meglio credere] Lat. persuadere. |
Definiz: | ¶ Dar noia, briga: noiare, infastidire. Lat. molestiam inferre, molestia
afficere. |
Esempio: | Bocc. nov. 30. 7. Perciocchè se questo, ec. pur mi darà noia. |
Esempio: | E Bocc. n. 59. 8. Allora ciascuno intese, ec. e
vergognossi, ne mai più gli diedero briga. |
Definiz: | ¶ Dare esemplo: essere il primo a operare. Lat. docere aliquem exemplo,
exemplum praebere. |
Esempio: | Bocc. Introd. n. 51. Acciocchè io prima esemplo dea a tutte voi.
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Definiz: | ¶ Dar segno: dimostrare. Lat. indicare, patefacere. |
Esempio: | Bocc. n. 5. 1. Con onesto rossore, ne' lor visi apparito, ne dieder segno.
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Definiz: | ¶ Dare spazio: conceder tempo. Lat. dare tempus, spatium dare.
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Esempio: | Bocc. n. 5. 7. L'aver davanti significato la sua venuta alla donna, spazio le
avesse dato. |
Definiz: | ¶ Dare opera: fare in maniera, operare. Lat. efficere. |
Esempio: | Bocc. n. 29. 21. Onesta cosa era il dare opera, che la buona donna riavesse il
suo marito. |
Definiz: | ¶ Dar forma, formare. Lat. dare formam, formare. |
Esempio: | Bocc. g. 3. p. 8. Non sapevano conoscere, che altra forma, che quella di quel
giardino gli si potesse dare. |
Definiz: | ¶ Dar luogo: porgere occasione. Lat. occasionem praebere. |
Esempio: | Bocc. nov. 73. 3. Pensò essergli dato luogo e tempo alla sua intenzione.
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Definiz: | Lo diciamo anche nel significato di Far luogo, che è dare il passo. Lat. cedere, dare
locum. |
Definiz: | ¶ Dar cagione: porgere occasione. Lat. Dare occasionem, occasionem
offerre. |
Esempio: | Bocc. n. 69. 16. Le diè cagione di mandare ad effetto la seconda cosa.
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Definiz: | ¶ Dar baldanza, porgere animo, ardire. Lat. animos reddere.
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Esempio: | Petr. Son. 11. Pur mi darà tanta baldanza Amore. |
Definiz: | ¶ Dar la mala ventura: cagionare altrui male. Lat. aliquem
perdere. |
Esempio: | Bocc. n. 86. 13. Questo tuo vizio, ec. ti darà una volta la mala ventura.
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Definiz: | ¶ Dare il mal'anno, e simile, si dice per modo d'imprecazione. |
Esempio: | Bocc. n. 2. 11. Parmene male, che Iddio dea a quanti sono. |
Definiz: | ¶ Dar le vele a' venti: cominciare a navigare. Lat. vela dare.
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Esempio: | Bocc. n. 17. 6. I marinari, come videro il tempo ben disposto, diedero le vele a'
venti. |
Definiz: | ¶ Dar l'acqua alle mani: versar l'acqua sopra le mani altrui, perch'e' se le lavi. Lat.
dare aquam manibus. |
Esempio: | Bocc. n. 7. 8. Perciocchè ora era di mangiare, comandò, che l'acqua si desse alle
mani. |
Definiz: | ¶ Dar l'occhio: volger lo sguardo verso un'oggetto. Lat. aspicere. |
Esempio: | Dan. Purg. 32. La mente, e gli occhi, ov'ella volle, diedi. |
Definiz: | E Dar d'occhio: volgerlo cautamente, e con destrezza, e prestezza. Lat. caute
inspicere. |
Definiz: | ¶ Dare il viso: voltarlo. Lat. se convertere. |
Esempio: | Dan. Purg. 3. E diedi il viso mio incontra 'l poggio. |
Definiz: | ¶ Da il cuore: basta l'animo. Lat. animus valet. |
Esempio: | Bocc. n. 28. 7. Pur che a voi dea il cuore di tener segreto ciò,
ch'io vi dirò. |
Esempio: | E Bocc. n. 33. 7. Mi da il cuore di trovare assai dolce, e
piacevol rimedio. |
Esempio: | E Bocc. n. 42. 12. S'io potessi parlare al Re, mi da il
cuore, che io, ec. |
Esempio: | N. ant. 60. 2. Lo Re Marco diede lo cuore a crederlo [cioè volse il
pensiero] Lat. animum inducere. |
Definiz: | ¶ Dar mano, Dar della mano, Dar di piglio: pigliar con prestezza.
Lat. arripere. |
Esempio: | Passav. 141. Diede di mano al coltello, e sì l'uccise. |
Esempio: | N. ant. 41. 1. Diede della mano nella guastada, e disse. |
Esempio: | Dan. Par. c. 1. Lo Duca mio allor mi diè di piglio. |
Esempio: | Ar. Fur. Gli diede a prima giunta ella di piglio In mezzo 'l petto, e da terra
levollo. |
Definiz: | ¶ Dar di cozzo: opporsi, contrastare. Lat. obstare, adversari.
|
Esempio: | Dan. Inf. c. 9. Che giova nelle fata dar di cozzo. |
Definiz: | E dar di cozzo il diciamo per riscontrare intoppare. Lat. offendere. |
Esempio: | Ar. Fur. Venne in quel, che cercava a dar di cozzo. |
Definiz: | ¶ Dar de' remi in acqua: cominciare a remare. Lat. solvere, remigio aquam
findere. |
Esempio: | Bocc. n. 14. 6. Dato de' remi in acqua, si mise al ritornare. |
Esempio: | E Bocc. n. 33. 11. Dier de' remi in acqua, e andar via
|
Definiz: | ¶ Dar delle coltella: ferire. Lat. sauciare, vulnerare. Gr.
πληγὴν
διδόναι. |
Esempio: | Bocc. nov. 40. Dare gli aveva voluto delle coltella.
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Definiz: | ¶ Dar per Dio: far limosine. Lat. stipem mendicis conferre.
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Esempio: | Bocc. nov. 1. Del cui avere, come egli fu morto, diedi la maggior parte per Dio.
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Definiz: | Onde il proverbio. Tanto è mio, quanto io godo, e do per Dio. |
Definiz: | ¶ Dar da mangiare, e bere, è porgere il cibo, e la bevanda ad altrui, perch'e' mangi, e bea, o
menarlo a mangiare, o ber seco. Lat. alere pascere. |
Esempio: | Bocc. n. 7. 10. Vedi a cui io do mangiare il mio? |
Definiz: | ¶ Dar beccare: è dar mangiare agli uccelli, imbeccare. Lat. cibum
praebere. |
Esempio: | Bocc. g. 4. p. 12. Fate, che noi ce ne meniamo una colassù di queste papere, e
io le darò beccare. |
Definiz: | Diciamo proverbialmente. Dar beccare alla putta, quando, nel giucare si ripon nascosamente parte
di que' danari, che sono obbligati a stare in giuoco. |
Definiz: | ¶ Dar da ridere, di che ridere, o che ridere, e simili. |
Esempio: | Boc. n. 85. 24. Avendo molto dato da ridere a' suo' compagni, e alla Niccolosa, e
a Filippo. |
Esempio: | E Bocc. g. 2. f. 1. Questa novella diè tanto, che ridere
alla brigata, che, ec. |
Definiz: | ¶ Dar da parlar di se: porgere occasion, ch'e' si parli, e pigliasi in mala parte. Lat.
populo sermonem dare. |
Esempio: | Bocc. n. 7. 2. La viziosa, e lorda, vita di molti, ec. da di se da parlare, da
mordere, e da riprendere. |
Definiz: | ¶ Dare a vedere, e Dare ad intendere: persuadere, far credere. Lat.
persuadere. |
Esempio: | Bocc. n. 65. tit. Alquale ella da a vedere, che ama un prete. |
Esempio: | E Bocc. num. 21. E a me credi aver dato a vedere, che tu
altrove andato sij a cena. |
Esempio: | E Bocc. nov. 91. 4. Dandogli a vedere, che esso veniva verso
Italia. |
Esempio: | E Bocc. nov. 23. 9. Sì come ella gli aveva dato ad
intendere. |
Esempio: | E Bocc. nov. 52. 6. Chente è Cisti? e buono? Messersì, ma
quanto non vi potrei io dare ad intendere. |
Esempio: | Passav. 299. E ciò dava ad intendere per similitudine, Isaia Profeta.
|
Definiz: | ¶ Avere a dare: dover dare, esser debitore. Lat. pecuniam debere.
|
Esempio: | Bocc. n. 60. 10. Egli aveva de' fiorini più di millantanove, senza quegli,
ch'egli aveva a dare altrui. |
Esempio: | E Bocc. nov. 1. danari, che egli mi doveva dar di panni.
|
Definiz: | ¶ Darsi a che che si sia: destinarsi, mettersi. Lat. aliquid aggredi, se
addicere. |
Esempio: | Bocc. g. 3. f. 4. Filomena, e Panfilo si diedono a giucare a scacchi.
|
Esempio: | Bocc. n. 73. 8. Diessi adunque a cercar di costoro. |
Esempio: | E Bocc. nov. 14. 5. Diessi a far sua della roba d'ogni
huomo. |
Esempio: | E Bocc. nov. 18. 15. Si diedono ad andar limosina
addimandando. |
Esempio: | Petr. canz. 48. 6. Questi, in sua prima età, fu dato all'arte Di vender
parolette. |
Definiz: | ¶ Darsi attorno: mettersi ad andare attorno. Lat. obire, lustrare,
ambire. |
Esempio: | Bocc. n. 11. 13. Con ogni sollecitudine dandosi attorno, e l'oste loro ritrovato.
|
Definiz: | ¶ Darsi a credere: darsi ad intendere, persuadersi. Lat. arbitrare, sibi persuadere. |
Esempio: | Bocc. n. 20. 2. Quello si danno a credere, che esso di creder mostrava.
|
Definiz: | ¶ Darsi impaccio, Darsi briga: travagliarsi, e ingerirsi in che che si sia,
prendersene il fastidio, la cura, la noia. Lat. curare, onus suscipere. |
Esempio: | Bocc. n. 17. 33. Avvisando, che occultamente in alcuna parte andato fosse, ec.
più non si dierono impaccio. |
Esempio: | Passav. 346. Impaccianmi ne' fatti loro, de' quali io non mi darei briga.
|
Definiz: | ¶ Darsi pace: quietarsi, racconsolarsi. Lat. acquiescere,
quiescere. |
Esempio: | Bocc. nov. 38. 7. S'ingegnò di darsene pace. |
Esempio: | E Bocc. nov. 48. 16. La giovane, datasi pace di ciò, gli
pregò, ec. |
Esempio: | G. V. 6. 91. 2. Datti pace, che io ti farò tosto maggior Reina di loro.
|
Definiz: | ¶ Darsi a' diletti: immergersi ne' diletti. Lat. voluptatibus
indulgere. |
Esempio: | Bocc. introd. n. 35. Datesi a' diletti carnali, in tal guisa avvisando scampare.
|
Definiz: | ¶ Darsi a uno: cioè darglisi in preda. Lat. alicui se dedere.
|
Esempio: | N. ant. 77. 1. Le Dee delle scienze stavano nel mal luogo, e davansi a chi le
volea. |
Definiz: | ¶ Darsi in uno: rimettersi in lui. Lat. alicuius fidei se
mandare. |
Esempio: | Dan. Par. 6. A Dio per grazia piacque di spirarmi L'alto lavoro, e tutto in lui
mi diedi. |
Definiz: | ¶ Darsi buon tempo: stare allegramente, festeggiare. Lat. genio
indulgere. |
Esempio: | Bocc. n. 43. 18. Intorno alquale trovò pastori, che mangiavano, e davansi buon
tempo. |
Definiz: | ¶ Darsi maraviglia: maravigliarsi. Lat. admirari, admiratione
affici. |
Definiz: | ¶ DALLE: raddoppiato, e triplicato, posto quasi avverbialmente, denota una certa continuata
frequenza d'operazione. In latino si potrebbe dire. continenter, perpetim, nulla
intermissione, e i Greci dicevano συνεχῶς. |
Esempio: | Lab. n. 239. La quale di cicalare mai non resta, mai non molla, mai non fina,
dalle, dalle, dalle, dalla mattina infino alla sera. |
Esempio: | Bern. rime. Menava legni, e sassi aspri, e taglienti: tutta mattina dalle, dalle,
dalle. |
Esempio: | Ar. Fur. In casa non restò gatta, ne topo Al suon, che par che dica, dalle,
dalle. |
Definiz: | ¶ Aviamo nell'uso molti altri modi di favellare, come Dar di becco, preso da Dante in significato di mangiar con avidità. Lat. ligurire,
vorare. |
Esempio: | Dan. Purg. 23. Quando Maria nel figlio diè di becco.Oggi s'usa
proverbialmente, in senso metaforico, e si dice, quando, in qual si voglia ragionamento, uno vuole interporvi, senza
esservi chiamato, la sua opinione, o la sua sentenzia. Lat. se sponte interponere.
|
Definiz: | ¶ Dar di becco, di ladro, a uno, e simili: è dire a uno becco, e ladro. Lat.
aliquem furem appellare. |
Definiz: | ¶ Dare addietro, Darla a gambe: fuggire. Lat. solum
vertere. |
Definiz: | ¶ Dar de' calci al vento, che 'l Boc. disse. n. 12. 19. dar de'
calci a rovaio: essere impiccato. Lat. laqueo, suspendi, Aliqui laqueo animum
perstringi. |
Esempio: | Bocc. n. 12. 19. I tre masnadieri, il dì seguente, andarono a dar de'
calci a rovaio. |
Esempio: | Morg. Io vi prometto, Ch'al vento tutti de' calci darete. |
Definiz: | ¶ Darla pe' chiassi: nascosamente fuggire, uscendo delle vie maestre. Lat. se clàm subducere. |
Esempio: | Orlan. Ber. Che s'una parte all'altra un po' prevale, Quella, che manco può la da
pe' chiassi. |
Definiz: | E darla pe' chiassi: in senso metaforico, proverbialmente, uscir del tema, per isfuggir le difficultà. |
Definiz: | ¶ Dar la caccia, far fuggire, correndo dietro a chi fugge. Lat. aliquem in
fugam conijcere. |
Definiz: | ¶ Dar la stretta, Dare il mattone, che anche diciamo,
Calarla, Caricarla, Barbarla, che è fare
altrui, o inganno, o scherzo, o male. Lat. Manticulari, in aliquem tragulam
conijcere. |
Definiz: | Dar di naso, Dar di ceffo: il voler vedere, e fiutare ogni cosa: metaf. presa da'
cani, e dalle gatte. Lat. omnibus se immiscere. |
Definiz: | ¶ Dar di penna: scancellare, cassare. Lat. delere. |
Definiz: | ¶ Dar nel buono, Dar nel vivo, che è trovare il modo, e la ragion delle cose, che
anche diremmo Trovar la stiva, Trovar la gretola. Lat. rimam
reperire. |
Definiz: | ¶ Dar nel tisico: intisichire, come anche dar nell'idropico, e così d'ogni altra
infermità. Lat. in phthisin, in hydropin incidere. |
Definiz: | ¶ Dar campo: è dar di vantaggio a uno alquanto spazio di via nel camminare. |
Definiz: | ¶ Dare in uno: abbattersi in lui. Lat. Aliquem nancisci. |
Definiz: | ¶ Dar lingua: avvisare, significare. Lat. certiorem facere.
|
Definiz: | E aviamo eziandio molti proverbi, e detti proverbiali, come. Dar nella ragna: che è rimaner colto,
preso, ingannato. Lat. in casses incidere. Onde il |
Definiz: | Al qual detto allude Dante Par. 9. in queste parole. |
Esempio: | Dan. Par. 9. Tal signoreggia, e va con la testa alta, Che già per lui
carpír si fa la ragna. |
Definiz: | ¶ Dare a due tavole, metaf. tolta dal giuoco di sbaraglìno, che vale Fare un viaggio, e due
servigi, e, come pur diciamo in proverbio. Pigliar due colombi a una fava. Lat. in saltu uno capere duos apros. |
Definiz: | ¶ Dar del culo in terra, Dar del culo in sul lastrone: atto ignominioso, che eran
costretti a far coloro, che cedevano i beni a' lor creditori. Lat. decoquere. |
Definiz: | ¶ Dar del buon per la pace: raccomandarsi con umiltà. Lat. humiliter
aliquem demisse precari. |
Definiz: | ¶ Dare il pepe: scherníre, scotendo la mano dietrogli, a guisa, che si fa la pepaiuóla sopra le
vivande. Lat. ciconia irridere. |
Definiz: | ¶ Dare il suo maggiore: far tutto quel ch'altri può: metaf. tolta dal giuoco de' tarocchi. |
Definiz: | ¶ Dare il giambo, Dar la quadra: che è motteggiare, uccellare, e beffare
copertamente: e Dar la baia, e Dar la berta, che è lo stesso. Lat.
irridere, illudere. |
Definiz: | ¶ Dar la soia, che non solamente val questo, ma anche, piaggiare. Lat. blandiri. |
Definiz: | ¶ Dar l'erba cassia: privar d'uficio, alludendo alla voce, cassare. Lat. ab officio dimovere. |
Definiz: | Dar nelle vecchie, Dar nelle scartate: mancar di virtù, di vivezza. |
Definiz: | Dare in cotenne, in budella, in paréte, in ceci, in ispaniato: detti della plebe: non conchiudere,
dare in non nulla, che anche diremmo non attecchire, e non annodare. Lat.
nihil agere. E lo stesso vale. Hic funis, nihil
attraxit: detto de' Greci. |
Definiz: | ¶ Dar nel matto, ne' lumi, all'arme: adirarsi infuriando. Lat. furore
percipi. |
Definiz: | ¶ Dare il vino: è insegnare, e dire a uno quello, che tu vuoi espressamente, ch'e'
faccia, o dica. Lat. aliquem subornare. |
Definiz: | ¶ Dar lo 'ncenso a' grilli: far cosa, che non serva a niente. Lat. inaniter aquam consumere. |
Definiz: | ¶ Dar del capo nel muro: fare uno sproposito, una pazzía. |
Definiz: | ¶ Dar cartaccia: ritirarsi da una cosa, senza espressamente negarla, non darvi orecchie. |
Definiz: | ¶ Dare una bórniola: non giudicar rettamente. Lat. temerè sententiam
ferre. |
Definiz: | ¶ Dare attraverso: opporsi senza rispetto. Lat. adversari palam.
|
Definiz: | ¶ Dar le carte alla scoperta: dirla liberamente, come tu la 'ntendi. Lat. libere loqui. |
Definiz: | Darla pel mezzo: darsi in preda a suoi capricci, senza ritegno. |
Definiz: | Egli ha dato nel buedare nel bue: diciamo di chi non può intender bene una cosa, che anche
diremmo, E' c'è incaponito incaponirsi in una cosa. Lat. nihil
intelligit. |
Definiz: | ¶ Da che non dolga, e di, che non dispiaccia: cioè non offendere altrui ne in fatti, ne in detti.
Lat. nec re, nec verbis quempiam laeseris. |
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