Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
DARE
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pag.245


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DARE.
Definiz: trasferire una cosa da se in altrui, per farnelo posessore, donare. Lat. dare, donare, largiri.
Esempio: Bocc. n. 15. 12. E possessioni, e case ci ha date, e da continuamente al mio marito, e tuo cognato, che è buona provvisione.
Esempio: E Bocc. n. 16. 3. Furono per prigioni dati al Re Carlo.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 16. Rispose di sì, e con lagrime gliele diede.
Esempio: E Bocc. nov. 93. 2. Cautamente a dargliele si disponesse.
Esempio: E Bocc. nov. 65. 11. Io gli darò quello, che egli va cercando.
Esempio: Cavalc. fr. ling. Presto si perde, se non lo guarda colui, che lo diede.
Definiz: ¶ Per pagare, cioè dare in pagamento.
Esempio: Bocc. nov. 62. 10. Mia mogliere l'ha venduto sette, dove tu non me ne davi altro, che cinque.
Esempio: Com. Inf. 19. Nullo maggiore strazio puote huomo fare della sua donna, che sottometterla per moneta a chi più ne da.
Definiz: ¶ In vece di permettere, concedere. Lat. dare, concedere, permittere.
Esempio: Petr. Son. 275. E agli amanti è dato, Sedersi insieme.
Definiz: ¶ Per assegnare. Lat. assignare, constituere.
Esempio: Dan. Par. 3. E questa sorte, che par giù cotanta, Però n'è data.
Definiz: ¶ In vece di percuotere. Lat. verberare, percutere.
Esempio: Boc. n. 15. 34. Noi ti darem tanto d'uno di questi pali di ferro sopra la testa, che, ec.
Esempio: E Bocc. n. 73. 19. Tanto le diè per tutta la persona pugna, e calci.
Esempio: Dan. Purg. c. 9. Misericordia chiesi, che m'aprisse, Ma pria nel petto tre volte mi diedi.
Definiz: In questo significato si pone anche assolutamente.
Esempio: Esempio del Compilatore Chi t'ha dato? dal Gr. δαίρειν.
Definiz: ¶ Per dimorare, palesare. Lat. ostendere, indicare.
Esempio: Fav. Esopo. Il colore del tuo abito da, che tu sij fornaciaio, o carbonaio.
Definiz: ¶ E da DARE SDARSI, che è annighittirsi, impigrirsi, e, per infingardaggine, cessar dall'operazione. Lat. pigrescere.
Definiz: ¶ Abbiamo da questo verbo molti modi di favellare, come. Dar benifici, che è far benifici, benificare. Lat. beneficium conferre.
Esempio: Bocc. proem. n. 4. Non perciò è la memoria fuggita de' benifici già ricevuti, datimi da coloro, ec.
Definiz: Dar licenzia: permettere, ch'altri faccia. Lat. sinere, veniam dare.
Esempio: Bocc. n. 4. 7. Volentier prese la chiave, e similmente gli diè licenzia.
Definiz: Dar licenzia, commiato, licenziare, accommiatare. Lat. aliquem dimittere.
Esempio: Bocc. introd. num. 56. Data a tutti licenzia, i tre giovani, ec.
Esempio: E Bocc. n. 23. 14. E brutto commiato datole.
Definiz: Dar consolazione, conforto: consolare, confortare. Lat. consolationem afferre.
Esempio: Bocc. n. 30. 7. Tu mi darai grandissima consolazione.
Esempio: Rim. ant. P. N. Rosso da Messina. Che io non trovo aiuto, Ne chi mi dar conforto.
Definiz: Dare il battesimo: battezzare. Lat. initiare, sacra aqua lustrare. Baptizare dicono i teologi dal Gr. βαπτίζειν.
Esempio: Bocc. n. 2. 6. Non credi tu trovar qui, chi 'l battesimo ti dea.
Definiz: Dar sententia: sentenziare. L. sententia ferre.
Esempio: Boc. g. 6. p. 6. Farai, ec. Che tu, sopr'essa, dei sentenzia finále.
Esempio: E Bocc.n. 47. 13. Data dal fiero padre questa crudel sentenzia contro alla figliuola.
Definiz: Dar principio, cominciamento: principiare, cominciare. Lat. inchoare, incipere.
Definiz: Dar compimento, fine: compíre, finíre. Lat. absolvere, perficere.
Esempio: Bocc. n. 1. 1. Ciascheduna cosa la quale l'huomo fa, dall'ammirabile, e santo nome di colui, il quale di tutte fu fattore, le dea principio. Perchè dovendo io al vostro novellare dar cominciamento, intendo, ec.
Esempio: E Bocc. nov. 23. 18. Andasse in alcuna parte, per dare all'opera compimento.
Esempio: E Bocc. g. 1. f. 9. Piacque alla Reina di dar fine alla prima giornata.
Definiz: Dar la benedizione: benedíre. benedicere, dicono i Teologi latini.
Esempio: Bocc. n. 1. 15. Gli fece l'assoluzione, e diedegli la sua benedizione.
Definiz: Dare indugio: indugiar d'operare, metter tempo in mezzo. Lat. moram interijcere.
Esempio: Bocc. Introd. n. 46. E senza dare alcuno indugio all'opera.
Definiz: Dare ordine: ordinare. Lat. constituere, statuere.
Esempio: Bocc. Introd. n. 46. Diedono ordine a ciò, che a fare avessono in sul partíre.
Esempio: E Bocc. num. 53. E questi ordini sommariamente dati.
Esempio: E Bocc. g. 1. f. 4. Dato dunque ordine a quello, ec.
Definiz: Dar termine: impor termine. Lat. tempus constituere.
Esempio: Bocc. n. 33. 10. Quella segretamente armaron di gran vantaggio, e aspettarono il termine dato.
Definiz: Dar testimonianza, far testimonianza. Lat. testari, testimonium dare.
Esempio: Bocc. g. 2. p. 1. Cantando piacevoli versi, ne davano agli orecchj testimonianza.
Definiz: Dar pruova: addurre, o produr pruove, provare. Lat. probare, probationem implere.
Esempio: Bocc. n. 11. 12. E che io dica il vero, questa pruova ne posso dare.
Definiz: Dar legge, impor legge. Latin. legem dicere, praescribere.
Esempio: Bocc. proem. n. 3. Diede per legge incommutabile a tutte le cose aver fine.
Definiz: Dar fede, Dar credenza: prestar fede, credere altrui. Lat. fidem habere.
Esempio: Bocc. nov. 18. 12. Per quello dieder fede alle sue parole.
Esempio: E Bocc. n. 27. 36. E per darle di ciò più intera credenza [cioè per fargliele meglio credere] Lat. persuadere.
Definiz: Dar noia, briga: noiare, infastidire. Lat. molestiam inferre, molestia afficere.
Esempio: Bocc. nov. 30. 7. Perciocchè se questo, ec. pur mi darà noia.
Esempio: E Bocc. nov. 59. 8. Allora ciascuno intese, ec. e vergognossi, ne mai più gli diedero briga.
Definiz: Dare esemplo: essere il primo a operare, per dare occasion d'essere imitato. Lat. docere aliquem exemplo, exemplum praebere.
Esempio: Bocc. Introd. n. 51. Acciocchè io prima esemplo dea a tutte voi.
Definiz: Dar segno: dimostrare. Lat. indicare, patefacere.
Esempio: Boccac. n. 5. 1. Con onesto rossore, ne' lor visi apparito, ne dieder segno.
Definiz: Dare spazio: conceder tempo. Lat. dare tempus, spatium dare.
Esempio: Bocc. n. 5. 7. L'aver davanti significato la sua venuta alla donna, spazio le avesse dato.
Definiz: Dare opera: fare in maniera, operare. Lat. efficere.
Esempio: Bocc. n. 29. 21. Onesta cosa era il dare opera, che la buona donna riavesse il suo marito.
Definiz: Dar forma, formare. Lat. dare formam, formare.
Esempio: Bocc. g. 3. p. 8. Non sapevano conoscere, che altra forma, che quella di quel giardino gli si potesse dare.
Definiz: Dar luogo: porgere occasione. Latin. occasionem praebere.
Esempio: Bocc. nov. 73. 3. Pensò essergli dato luogo, e tempo alla sua intenzione.
Definiz: Lo diciamo anche nel significato di Far luogo, che è dare il passo. Lat. cedere, dare locum.
Definiz: Dar cagione: porgere occasione. Lat. Dare occasionem, occasionem offèrre.
Esempio: Bocc. n. 69. 16. Le diè cagione di mandare ad effetto la seconda cosa.
Definiz: Dar baldanza, porgere animo, ardire. Latin. animos reddere.
Esempio: Petrar. Son. 11. Pur mi darà tanta baldanza Amore.
Definiz: Dar la mala ventura: cagionare altrui male. Latin. aliquem perdere.
Esempio: Bocc. n. 86. 13. Questo tuo vizio, ec. ti darà una volta la mala ventura.
Definiz: Dare il mal'anno, e simile, si dice per modo d'imprecazione.
Esempio: Esempio del Compilatore Dio ti dea il mal'anno. Lat. Deus te perdat.
Esempio: Bocc. n. 2. 11. Parmene male, che Iddio dea a quanti sono.
Definiz: Dar le vele a' venti: cominciare a navigare. Latin. vela dare.
Esempio: Bocc. n. 17. 6. I marinari, come videro il tempo ben disposto, diedero le vele a' venti.
Definiz: Dar l'acqua alle mani: versar l'acqua sopra le mani altrui, perch'e' se le lavi. Lat. dare aquam manibus.
Esempio: Bocc. n. 7. 8. Perciocchè ora era di mangiare, comandò, che l'acqua si desse alle mani.
Definiz: Dar l'occhio: volger lo sguardo. Lat. aspicere.
Esempio: Dan. Purg. 32. La mente, e gli occhj, ov'ella volle, diedi.
Definiz: Dar d'occhio: volgerlo cautamente, e con destrezza, e prestezza. Lat. cautè inspicere.
Definiz: Dare il viso: voltarlo. Lat. se convertere.
Esempio: Dan. Purgat. 3. E diedi il viso mio incontra 'l poggio.
Definiz: Dare il cuore: bastar l'animo. Lat. animus valet.
Esempio: Bocc. n. 28. 7. Pur che a voi dea il cuore di tener segreto ciò, ch'io vi dirò.
Esempio: E Bocc. n. 33. 7. Mi da il cuore di trovare assai dolce, e piacevol rimedio.
Esempio: E Bocc. n. 42. 12. S'io potessi parlare al Re, mi da il cuore, che io, ec.
Esempio: N. ant. 60. 2. Lo Re Marco diede lo cuore a crederlo [cioè volse il pensiero] Lat. animum inducere.
Definiz: Dar di mano, Dar della mano, Dar di piglio: pigliar con prestezza. Latin. arripere.
Esempio: Passav. 141. Diede di mano al coltello, e sì l'uccise.
Esempio: N. ant. 41. 1. Diede della mano nella guastada, e disse.
Esempio: Dan. Par. c. 1. Lo Duca mio allor mi diè di piglio.
Esempio: Ar. Fur. Gli diede a prima giunta ella di piglio in mezzo 'l petto, e da terra levollo.
Definiz: Dar di cozzo: opporsi, contrastare. Lat. obstare, adversari.
Esempio: Dan. Infer. c. 9. Che giova nelle fata dar di cozzo.
Definiz: ¶ Dar di cozzo il diciamo per riscontrare, intoppare. Lat. offendere.
Esempio: Ar. Fur. Venne in quel, che cercava a dar di cozzo.
Definiz: Dar de' remi in acqua: cominciare a remare. Lat. solvere, remigio aquam findere.
Esempio: Bocc. n. 14. 6. Dato de' remi in acqua, si mise al ritornare.
Esempio: E Bocc. nov. 33. 11. Dier de' remi in acqua, e andar via.
Definiz: Dar delle coltella: ferire. Lat. sauciare, vulnerare. Gr. πληγὴν διδόναι.
Esempio: Bocc. nov. 40. Dare gli aveva voluto delle coltella.
Definiz: Dar per Dio: far limosine. Lat. stipem mendicis conferre.
Esempio: Bocc. n. 1. Del cui avere, come egli fu morto, diedi la maggior parte per Dio.
Definiz: Onde il proverbio. Tanto è mio, quanto io godo, e do per Dio.
Definiz: Dar da mangiare, e bere: porgere il cibo, e la bevanda ad altrui, perch'e' mangi, e bea, o menarlo a mangiare, o ber seco. Lat. alere, pascere.
Esempio: Bocc. n. 7. 10. Vedi a cui io do mangiare il mio?
Definiz: Dar beccare: è dar mangiare agli uccelli, imbeccare. Lat. cibum praebere.
Esempio: Bocc. g. 4. p. 12. Fate, che noi ce ne meniamo una colassù di queste papere, e io le darò beccare.
Definiz: ¶ Diciamo proverbialmente. Dar beccare alla putta, quando, nel giucare, si ripon nascosamente parte di que' danari, che sono obbligati a stare in giuoco.
Definiz: Dar da ridere, di che ridere, o che ridere, e simili.
Esempio: Bocc. n. 85. 24. Avendo molto dato da ridere a' suo' compagni, e alla Niccolosa, e a Filippo.
Esempio: E Bocc. g. 2. f. 1. Questa novella diè tanto, che ridere alla brigata, che, ec.
Definiz: Dar da parlar di se: porgere occasion, ch'e' si parli, e pigliasi in mala parte. Lat. populo sermonem dare.
Esempio: Boccac. n. 7. 2. La viziosa, e lorda, vita di molti, ec. da di se da parlare, da mordere, e da riprendere.
Definiz: Dare a vedere, e Dare ad intendere: persuadere, far credere. Lat. persuadere.
Esempio: Bocc. n. 65. tit. Alquale ella da a vedere, che ama un prete.
Esempio: E Bocc. num. 21. E a me credi aver dato a vedere, che tu altrove andato sij a cena.
Esempio: E Bocc. nov. 91. 4. Dandogli a vedere, che esso veniva verso Italia.
Esempio: E Bocc. nov. 23. 9. Sì come ella gli aveva dato ad intendere.
Esempio: E Bocc. nov. 52. 6. Chente è Cisti? è buono? Messersì, ma quanto non vi potrei io dare ad intendere.
Esempio: Passav. 299. E ciò dava ad intendere, per similitudine, Isaia Profeta.
Definiz: Avere a dare: dover dare, esser debitore. Lat. pecuniam debere.
Esempio: Bocc. n. 60. 10. Egli aveva de' fiorini più di millantanove, senza quegli, ch'egli aveva a dare altrui.
Esempio: E Bocc. n. 1. Danari, che egli mi doveva dar di panni.
Definiz: Darsi a che che si sia: destinarsi, e mettersi, impiegarsi. Lat. aliquid aggredi, se addicere.
Esempio: Bocc. g. 3. f. 4. Filomena, e Panfilo si diedono a giucare a scacchi.
Esempio: Bocc. n. 73. 8. Diessi adunque a cercar di costoro.
Esempio: E Bocc. n. 14. 5. Diessi a far sua della roba d'ogni huomo.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 15. Si diedono ad andar limosina addimandando.
Esempio: Petr. canz. 48. 6. Questi, in sua prima età, fu dato all'arte Di vender parolette.
Definiz: Darsi attorno: mettersi ad andare attorno. Lat. obire, lustrare, ambire.
Esempio: Bocc. n. 11. 13. Con ogni sollecitudine dandosi attorno, e l'oste loro ritrovato.
Definiz: Darsi a credere: darsi ad intendere, persuadersi. Lat. arbitrari, sibi persuadere.
Esempio: Bocc. n. 20. 2. Quello si danno a credere, che esso di creder mostrava.
Definiz: Darsi di Monte morello in testa. Cercare d'avere, o di far cosa, che si tratti dello 'mpossibile. Lat. toto caelo errare. Flos. c. 25.
Esempio: Pataff. E dommi in testa di Monte morello.
Definiz: Darsi impaccio, Darsi briga: travagliarsi, e ingerirsi in che che si sia, prendersene la cura. Lat. curare, onus suscipere.
Esempio: Bocc. nov. 17. 33. Avvisando, che occultamente in alcuna parte andato fosse, ec. più non si dierono impaccio.
Esempio: Passav. 346. Impaccianmi ne' fatti loro, de' quali io non mi darei briga.
Definiz: Darsi pace: quietarsi, racconsolarsi. Lat. acquiescere, quiescere.
Esempio: Bocc. n. 38. 7. S'ingegnò di darsene pace.
Esempio: E Bocc. nov. 48. 16. La giovane, datasi pace di ciò, gli pregò, ec.
Esempio: G. V. 6. 91. 2. Datti pace, che io ti farò tosto maggior Reina di loro.
Definiz: Darsi a' diletti: immergersi ne' diletti. Lat. voluptatibus indulgere.
Esempio: Bocc. introd. n. 35. Datesi a' diletti carnali, in tal guisa avvisando scampare.
Definiz: Darsi a uno: cioè darglisi in preda. L. alicui se dedere.
Esempio: N. ant. 77. 1. Le Dee delle scienze stavano nel mal luogo, e davansi a chi le volea.
Definiz: Darsi in uno: rimettersi in lui. Latin. alicuius fidei se mandare:
Esempio: Dan. Parad. 6. A Dio per grazia piacque di spirarmi L'alto lavoro, e tutto in lui mi diedi.
Definiz: Darsi buon tempo: stare allegramente, festeggiare. Lat. genio indulgere.
Esempio: Bocc. n. 43. 18. Intorno alquale trovò pastori, che mangiavano, e davansi buon tempo.
Definiz: Darsi maraviglia: maravigliarsi. Lat. admirari, admiratione affici.
Esempio: Soliloq. S. Agost. D. Pare, che m'allunghi la vita, e dommene maraviglia.
Definiz: DALLE raddoppiato, e triplicato, posto quasi avverbialmente, denota una certa continuata frequenza d'operazione. In latino si potrebbe dire, continenter, perpetim, nulla intermissione, e i Greci dicevano συνεχῶς.
Esempio: Lab. n. 239. La quale di cicalare mai non ristà, mai non molla, mai non fina, dalle, dalle, dalle, dalla mattina infino alla sera.
Esempio: Bern. rime. Menava legni, e sassi aspri, e taglienti: tutta mattina dalle, dalle, dalle.
Esempio: Ariost. Fur. In casa non restò gatta ne topo Al suon, che par che dica, dalle, dalle, cioè percuoti, percuoti.
Definiz: ¶ Aviamo nell'uso molti altri modi di favellare, come Dar di becco, preso da Dante in significato di mangiar con avidità. Lat. ligurire, vorare.
Esempio: Dan. Purg. 23. Quando Maria nel figlio diè di becco.
Definiz: Oggi s'usa proverbialmente, in senso metaforico, e si dice, quando, in qual si voglia ragionamento, uno vuole interporvi, senza esservi chiamato, la sua opinione, o la sua sentenzia. Lat. se sponte interponere.
Definiz: Dar di becco, di ladro, a uno, e simili: è dire a uno becco, e ladro. Lat. aliquem furem appellare.
Definiz: Dare addietro, Darla a gambe Dar de' piè in terra: fuggire. Lat. solum vertere.
Definiz: Dar de' calci al vento, che 'l Bocc. disse. n. 12. 19. dar de' calci a rovaio: essere impiccato. Lat. laqueo suspendi, Aliqui laqueo animum perstringi.
Esempio: Bocc. n. 12. 19. I tre masnadieri, il dì seguente, andarono a dar de' calci a rovaio.
Esempio: Morg. Io vi prometto, Ch'al vento tutti de' calci darete.
Definiz: Darla pe' chiassi: nascosamente fuggire, uscendo delle vie maestre. Lat. se clàm subducere.
Esempio: Orl. Ber. Che s'una parte all'altra un po' prevale, Quella, che manco può la da pe' chiassi.
Definiz: ¶ Darla pe' chiassi: in senso metaforico, proverbialmente, uscir del tema, per isfuggir le difficultà.
Definiz: Dar la caccia: far fuggire, correndo dietro a chi fugge. Lat. aliquem in fugam conijcere,
Definiz: Dar la stretta, Dare il mattone, che anche diciamo. Calarla, Caricarla, Attaccarla, Barbarla, che è fare altrui, o inganno, o scherzo, o male. Lat. Manticulari, in aliquem tragulam conijcere.
Definiz: Dar di naso, Dar di ceffo: il voler vedere, e fiutare ogni cosa: metaf. presa da' cani, e dalle gatte. Lat. omnibus se immiscere.
Definiz: Dar di penna: scancellare, cassare. Latin. delere.
Definiz: Dar nel buono, Dar nel vivo, che è trovare il modo, e la ragion delle cose, che anche diremmo Trovar la stiva, Trovar la gretola. Latin. rimam reperire.
Definiz: Dar nel tisico: intisichire, come anche dar nell'idropico, e così d'ogni altra infermità. Lat. in phthisin, in hydropin incidere.
Definiz: Dar campo: è dar di vantaggio a uno certo spazio di via, nel camminare.
Definiz: Dare in uno: abbattersi in lui. Latin. Aliquem nancisci.
Definiz: Dar lingua: avvisare, significare. Lat. certiorem facere.
Definiz: Dare in non nulla. Non conchiuder niente.
Definiz: ¶ Aviamo eziandio molti proverbi, e detti proverbiali, come. Dar nella ragna: che è rimaner colto, preso, ingannato. Lat. in casses incidere. Onde il
Esempio: Salv. Comm. Granch. E' da talor tale uccel nella ragna, che è fuggito di gabbia.
Definiz: Alqual detto allude Dante Par. 9. in queste parole.
Esempio: Dan. Par. 9. Tal signoreggia, e va con la testa alta, Che già per lui carpír si fa la ragna.
Definiz: Dare a due tavole, metaf. tolta dal giuoco di sbaraglíno, che vale Fare un viaggio, e due servigi, e, come pur diciamo in proverbio. Pigliar due colombi a una fava. Lat. in saltu uno capere duos apros.
Definiz: Dar del culo in terra, Dar del culo in sul lastrone: atto ignominioso, che eran costretti a far coloro, che cedevano i beni a' lor creditori. Lat. decoquere.
Definiz: Dar del buon per la pace: raccomandarsi con umiltà. Lat. humiliter aliquem demissè precari.
Definiz: Dare il pepe: scherníre uno, scotendo la mano dietrogli, a guisa, che si fa la pepaiuóla sopra le vivande. Lat. ciconia irridere.
Definiz: Dare il suo maggiore: far tutto quel ch'altrui può: metaf. tolta dal giuoco de' tarocchi.
Definiz: Dare il giambo, Dar la quadra: che è motteggiare, uccellare, e beffare copertamente: e Dar la baia, e Dar la berta, che è lo stesso. Lat. irridere, illudere.
Definiz: Dar la soia, che non solamente val questo, ma anche, piaggiare. Lat. blandiri.
Definiz: Dar l'erba cassia: privar d'uficio, alludendo alla voce, cassare. Lat. ab officio dimovere.
Definiz: Dar nelle vecchie, Dar nelle scartate: mancar di virtù, di vivezza.
Definiz: Dare in cotenne, in budella, in paréte, in ceci, in ispaniato: detti della plebe: non conchiudere, dare in non nulla, che anche diremmo non attecchire, e non annodare. Lat. nihil agere. E lo stesso vale. Hic funis, nihil attraxit: detto de' Greci.
Definiz: Dar nel matto, ne' lumi, all'arme: adirarsi infuriando. Lat. furore percipi.
Definiz: Dar che dire. Fare, o dire in maniera, ch'e' s'abbia occasion di favellar sinistramente di te. Lat. dare sermonem.
Definiz: Dare il vino: è insegnare, e dire a uno quello, che tu vuoi espressamente, ch'e' faccia, o dica. Lat. aliquem subornare.
Definiz: Dar lo 'ncenso a' grilli: far cosa, che non serva a niente. Lat. inaniter aquam consumere.
Definiz: Dar del capo nel muro: fare uno sproposito, una pazzía.
Definiz: Dar cartaccia. Ritirarsi da una cosa, senza espressamente negarla, non darvi orecchie.
Definiz: Dare una bórniola: non giudicar rettamente, e più propriamente nel giuoco. Lat. temerè sententiam ferre.
Definiz: Dare attraverso: opporsi senza rispetto. Lat. adversari palàm.
Definiz: Dar le carte alla scoperta: dirla liberamente, come tu la 'ntendi. Lat. libere loqui.
Definiz: Darla pel mezzo: darsi in preda a' suoi capricci, senza ritegno.
Definiz: Dar nelle scartate. Dire, o far cose triviali, e che sieno state rifiutate dagli altri.
Definiz: Dar giù. Dar del ceffo in terra. Fallire, perdere il credito. Latin. decoquere.
Definiz: Dare il pepe, o ver lo spezio. Modo d'uccellare, o sbeffare alcuno. Latin. subsannare. V. Varch. ercol.
Definiz: ¶ Egli ha dato nel bue dare nel bue: diciamo di chi non può intender bene una cosa, che anche diremmo, E' c'è incaponito incaponirsi in una cosa . Lat. nihil intelligit.
Definiz: Da che non dolga, e di, che non dispiaccia: cioè non offendere altrui ne in fatti, ne in detti. Lat. nec re, nec verbis quempiam laeseris.