1)
Dizion. 4° Ed. .
VEDERE
Apri Voce completa
pag.208
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
VEDERE.
Definiz: | Verbo, che si supplisce, e si confonde, e si multiplica in alcune delle sue voce con quelle del verbo Latino
videre, e dell'antico disusato VEGGERE. Comprender coll'occhio l'obbietto illuminato,
che ci si para davanti. Lat. videre, cernere. Gr. βλέπειν, ὁρᾶν.
|
Esempio: | Amm. ant. 1. 1. 8. Se gli uomini avessono lo vedere del lupo cerviere, e
passassono dentro alle cose, chi vedesse nel corpo umano, qualunque fosse il più bello, parrebbe il più sozzo.
|
Esempio: | Bocc. nov. 77. 32. Ella vide l'aurora apparire. |
Esempio: | E Bocc. num. 34. Poi riguardando, se via alcuna da scender vi
fosse, e non veggendola ec. entrò in uno amaro pensiero. |
Esempio: | E Bocc. nov. 85. 12. Ora io vorrò, che tu mi vegghi un poco
colla ribeba. |
Esempio: | Petr. son. 209. E chi nol crede, venga egli a vedella. |
Esempio: | E Petr. cap. 3. Ve l'altro, che in un punto ama, e disama,
Vedi Tamar. |
Esempio: | Dant. Par. 1. E siccome veder si può cadere Fuoco da nube. |
Esempio: | E Dan. Par. 3. Ma visione appparve, che ritenne A se me tanto
stretto per vedersi, Che di mia confession non mi sovvenne. |
Esempio: | Stor. Eur. Che per molti secoli avanti non si era vista, nè conosciuta.
|
Esempio: | Morg. 27. 178. Disse Terigi: se tu avessi visti Gli Angeli, i quali il portarno
su in Cielo ec. |
Definiz: | §. I. Vedere, per Conoscere, Comprendere. Lat. percipere, cognoscere. Gr.
γινώσκειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 89. 12. Tosto vedremo chente sia stato il consiglio di Salamone.
|
Esempio: | E Bocc. g. 6. f. 4. Non veggo con che argomento da concedere
vi possa nello avvenire riprendere alcuno. |
Esempio: | G. V. 7. 20. 2. E questo vedemo per esempli provati. |
Esempio: | Dant. Par. 20. Io veggio, che tu credi queste cose, Perch'io le dico, ma non vedi
come. |
Definiz: | §. II. Vedere, per Considerare, Avvertire, Por mente; e in questo significato si usa frequentemente
nell'imperativo. Lat. animadvertere. Gr. διανοεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 27. 24. Ma veggiamo, forse che Tedaldo meritò queste cose; certo non
fece. |
Esempio: | E Bocc. nov. 78. 6. Vedi, donna, tu hai fatto male.
|
Esempio: | E Bocc. nov. 86. 5. Al qual Pinuccio disse: vedi, a te
conviene stanotte albergarci. |
Esempio: | E Bocc. num. 9. Oimè, cattiva a me, vedi a quel, che io
faceva. |
Esempio: | Franc. Barb. 223. 7.Ma cautamente a suo stato vedere, Vegghiare, e provvedere.
|
Esempio: | Capr. Bott. 1. 4. Poniam caso, che io non sia Giusto, come tu di'; ma vedi, io
non te lo concedo. |
Esempio: | E Capr. Bott. 1. 5. Nè il corpo, nè l'anima è l'uomo, ma
quello composto, che risulta di tutti e due, e vedi, che, quando l'anima è separata dal corpo, e' non si chiama più
uomo, ma un cadavero. |
Esempio: | E Capr. Bott. 1. 13. Facciam dunque a cotesto modo, ma con
questo, vedi, che tu non ti parta da me. |
Esempio: | E Capr. Bott. 1. 17. Se io mi moriva allora, io me
n'andava, ve', senza pensarvi punto. |
Esempio: | Fir. Trin. 2. 5. Vedi ve', che se io non faceva intendere a madonna Violante
questa giarda, che Giovanni ce l'attaccava. |
Definiz: | §. III. Veder lume, vale Avere il senso della vista; e anche Essere in luogo illuminato, sicchè la
vista possa operare. |
Esempio: | Franc. Barb. 259. 11. Vede lume Colui, che più fornisse, Che men non li venisse.
|
Definiz: | §. IV. Veder chiaro, vale Vedere bene, o distintamente, Aver buona vista. |
Definiz: | §. V. Veder chiaro in checchessia, figuratam. vale Profondarsi, Accertarsene, Levarne ogni
sospetto. |
Esempio: | Esp. Pat. Nost. Altresì è egli gran mestieri, che l'uomo vegga chiaro.
|
Definiz: | §. VI. Veder torto, vale Non estimar con dirittura la cosa veduta. |
Esempio: | Petr. son. 206. Che te ne 'nganna Amore, Che spesso occhio ben san fa veder torto.
|
Definiz: | §. VII. Veder diritto, Contrario di Veder torto. |
Definiz: | §. VIII. Vedere in viso, vale Vedere, e Conoscere chiaramente. |
Esempio: | Dav. Camb. 101. Ora perchè ogni parte del cambio meglio s'intenda, e quasi si
vegga in viso, io vi porrò l'esemplo di sopra innanzi agli occhi nelle due seguenti figure. |
Definiz: | §. XI. Vedere a faccia a faccia, vale Vedere scopertamente, e dirittamente. |
Esempio: | E Esp. Pat. Nost. altrove: Certo beato sarà quegli, che sanza
nubilo a faccia a faccia vedrà la gloria di Dio. |
Definiz: | §. X. Vedere il bello, vale Conoscer la congiuntura, Osservar l'occasione. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 190. Sapendo la volubil gente, che ella è, a' pericoli tarda,
vedendo il bello, traditora. |
Esempio: | Fir. As. 221. Lo scelerato Scannadio in questo, veduto il bello, perdonando alla
fiera, diede nelle gambe di dietro del cavallo ec. un colpo sì fatto, che ec. |
Definiz: | §. XI. Veder le stelle, o le lucciole, vale Sentir gran dolore. |
Esempio: | Bern. rim. 1. 92. Entra uno stecco al villanel nel piede, Che le stelle di dì gli
fa vedere. |
Esempio: | Malm. 9. 60. Getta nel muso al medico da succiole L'unguento, che le fa veder le
lucciole. |
Esempio: | E Malm. 11. 53. Ond'ei 'n quel punto andando all'occidente,
Vede le stelle, e l'una, e l'altra sfera ec. |
Definiz: | §. XII. Veder di là da' monti, figuratam. vale Antivedere, e anche Conoscer l'interno. |
Esempio: | Buon. Fier. 2. 4. 20. Vede di là da' monti, Penetra ogni pensier, spia tutti i
cuori. |
Definiz: | §. XIII. Vedere un bufol nella neve. |
v. BUFOLO §. II.
Definiz: | §. XIV. Vederla fil filo, o quanto la canna. |
v. CANNA §. XII. e FILO §. XXXI.
Definiz: | §. XV. Vedere, e non vedere, si dice ad alcuno, che sia in qualche prossimo pericolo. |
Esempio: | Fir. Luc. 2. 4. Eh povero padrone, i' vi veggio, e non vi veggo.
|
Definiz: | §. XVI. Dal vedere al non vedere, e simili, posti avverbialm. vagliono In un tratto,
Impensatamente. Lat. ictu oculi. Gr. ἐν
ἀτόμῳ. |
Esempio: | Varch. Suoc. 2. 1. Io non ho bisogno della nimicizia di persona, e di essere una
sera sfregiata a vedere, e non vedere, senza sapere nè perchè, nè per come. |
Esempio: | Fir. As. 306. Tu vedesti quattro bellissime fantesche a vedere, e non vedere avere
disteso un letto di mirabilissimi materassi. |
Esempio: | Ambr. Furt. 3. 6. Dal vedere, e non vedere io mi trovo manco le pezze, e lui non
riveggo. |
Definiz: | §. XVII. Dare a vedere, vale Far conoscere. |
Esempio: | Bocc. nov. 65. tit. Al quale ella dà a vedere, ch'ella ama un prete.
|
Esempio: | Lab. 301. Te a dito mostrava, per dare a vedere a quelle, alle quali ti
dimostrava, se ancora essere da tener bella, e da aver cara, poichè ancora trovava amadore. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 2. 58. E dandogli a veder quanto in ciò erra, Sperano d'acquistarne
gloria, e fama. |
Definiz: | §. XVIII. Dare a vedere, per Dare ad intendere, Far parere. Lat. persuadere.
Gr. πείθειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 37. 6. La Simona disse, che le piaceva, e dato a vedere al padre una
domenica dopo mangiare, che andar voleva alla perdonanza a san Gallo, con una sua compagna ec. al giardino ec. se ne
andò. |
Esempio: | E Bocc. g. 6. p. 4. Mi vuol dare a vedere, che la notte
prima, che Sicofante giacque con lei, messer Mazza entrasse in Monte Nero per forza. |
Esempio: | E Bocc. nov. 65. 21. A me credi aver dato a vedere, che tu
altrove andato sii a cena. |
Esempio: | E Bocc. nov. 91. 4. Dandogli a vedere, ch'esso veniva verso
Italia. |
Esempio: | Fr. Iac. T. Il mondo si mostra piacente, Per darti a vedere, che sia buono, Ma
non dice, com'è niente, E come ti tolle gran dono. |
Definiz: | §. XIX. Far vedere, vale Operare, ch'altri vegga. Lat. committere, ut
aliquis videat. |
Esempio: | Bern. rim. 1. 1. I' ho un vin, che fa vergogna al Greco ec. Da far vedere un
morto, andare un cieco (quì detto alla rovescia in ischerzo) |
Definiz: | §. XX. Far vedere, vale anche Insegnare, Mostrare. Lat. docere, ostendere. Gr.
διαδάσκειν,
δεικνύειν. |
Esempio: | Franc. Barb. 62. 1. E faccioti vedere, Che questi sono spiacevoli detti.
|
Definiz: | §. XXI. Far vedere il nero per bianco, vale Mostrare altrui una cosa per un'altra. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 1. 15. 15. Guardati da barattiere, Che 'l ner per bianco fa vedere.
|
Definiz: | §. XXII. Farla vedere altrui, vale Far che succeda alcuna cosa contro l'altrui desiderio. |
Esempio: | Malm. 4. 32. Perch'egli allor, per farmela vedere, Stizzato meco se n'andò con
Dio. |
Definiz: | §. XXIII. Farla vedere in candela, vale lo stesso, ma ha in se più di forza. |
Definiz: | §. XXIV. Far le viste di non vedere, vale Dissimulare. Lat. dissimulare. Gr. ἀποπροσποιεῖσθαι,
εἰρωνεύεσθαι. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 4. 36. Se ella sarà picciola, chiuderemo gli occhi, faccendo le
viste di non vedere. |
Definiz: | §. XXV. Stare a vedere, vale Essere spettatore. Lat. spectare.
Gr. θεᾶσθαι. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 7. 11. Io ho nel teatro un luogo per i cavalieri, non che io
possa o venderlo, o appigionarlo, o abitarvi, ma solo per istare a vedere le feste. |
Definiz: | §. XXVI. Stare a vedere, figuratam. Stare ozioso. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 6. 15. Hagli rotto il bastone smisurato, E non crediate, che e' si
stia a vedere. |
Definiz: | §. XXVII. Volersi veder con alcuno, vale Volergli parlare, e anche Voler battersi con lui. |
Esempio: | Pecor. Sono venuti quì per volersi vedere con noi, e per provare le persone loro
colle nostre. |
Definiz: | §. XXVIII. Non veder più avanti, Non veder nè più quà, nè più là, Non veder
oltre, o simili, si dicono di Chi sia fortemente innamorato. Lat. misere, vel perdite
amare. Gr. ἐρωτομανεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 18. 20. Sì forte di lei s'innamorò, che più avanti di lei non vedeva.
|
Esempio: | E Bocc. nov. 74. 3. Di lei s'innamorò sì forte ec. che più
quà, nè più là non vedea. |
Esempio: | Filoc. 5. 142. E di tanto amor l'amava, che oltre a lei non vedeva, nè niuna cosa
più disiderava. |
Esempio: | Ar. Fur. 19. 34. Più lungi non vedea del giovinetto La donna, nè di lui potea
saziarsi. |
Definiz: | §. XXIX. Esser veduto, o viso, maniera Latina, vale Parere. Lat. videri. Gr. φαίνεσθαι. |
Esempio: | Dant. Par. 7. Fu viso a me cantare essa sustanza, Sopra la qual doppio lume
s'addua. |
Definiz: | §. XXX. Esser veduto d'alcun magistrato, dicevano i nostri antichi dell'Esser tratto delle borse
per risedere di quel magistrato, benchè per età minore, per assenza, per divieto, o per qualsisia altro impedimento
attualmente poi tal magistrato non si esercitasse. |
Esempio: | Fir. nov. 7. 261. Costui adunque desiderando d'esser veduto de' Consoli dell'arte
sua ec. |
Definiz: | §. XXXI. Veder volentieri, vale Amare, Accarezzare. Lat. benigne
excipere. Gr. φιλεῖν. |
Esempio: | Cas. lett. 7. Prego V. E. che si degni prestargli fede, e per amor mio vederlo,
e aiutarlo volentieri. |
Esempio: | Varch. Ercol. 56. Far carezze, il che diciamo ancora far vezzi, e vedere alcuno
volentieri, cioè fargli buona cera, cioè buon viso, accoglierlo, o accorlo lietamente. |
Definiz: | §. XXXII. Esser ben veduto, vale Essere amato, onorato, accarezzato. Lat. amari, in honore haberi. Gr. θεραπεύεσθαι,
φιλεῖσθαι. |
Esempio: | G. V. 7. 88. 3. Vi traevano buffoni, e bigherai, e uomini di corte, ed erano ben
veduti. |
Definiz: | §. XXXIII. Esser mal veduto, vale il contrario, cioè Essere odiato, o maltrattato. Lat.
odio haberi. Gr. μισεῖσθαι. |
Esempio: | G. V. 8. 81. 3. Così bene i Cardinali, come gli altri, furon mal veduti.
|
Esempio: | M. V. 1. 70. Per levare ogni soccorso a messer Bernabò, il quale era dentro in
gran soffratta di vettuvaglia, e di strame, e male veduto da' cittadini. |
Definiz: | §. XXXIV. Vello vello, vale Vedilo vedilo; e talora si dice per ischernir colui, a cui si accenna.
|
Esempio: | Bern. rim. 1. 22. Quand'io veggio Nardin con quel piattello Venire a casa, o colla
sua balestra, Io grido, com'un pazzo: vello, vello. |
Esempio: | Lasc. rim. Tu sarai messo da i fanciulli in baia, E diranno: ecco Alfonso, vello
vello, Che proprio par la Biliorsa gaia. |
Esempio: | Malm. 9. 66. Ognun lo burla, e dice: vello, vello. |
|