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1) Dizion. 5° Ed. .
AFFOGARE.
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AFFOGARE.
Definiz: Att. Uccidere sommergendo nell'acqua, o in altro fluido; Far perire sommerso.
Da faux, fauce; donde, come si formò in latino suffocare, così pare che anche si formasse affocare, da cui il nostro affogare. −
Esempio: Vill. G. 49: Fu per forza preso e affogato nel fiume del Po.
Esempio: Stor. S. Silv. 25: Per la superbia di Farraone, Iddio l'affogò nel mare Rosso con tutta la sua compagnia.
Esempio: Cellin. Vit. 209: Io mi pensai, alle bestialità che io vedevo fare a coloro, che quelle acque tedesche non affogassino, come fanno le nostre della Italia.
Esempio: Grazz. Pros. 80: Temendo.... che la gente non dicesse che da lui fusse stato affogato per rubarlo.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 347: Affogò [Iddio] tutti gli uomini ch'eran fuori dell'arca.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 20, 86: Prima del mar m'affoghin l'acque,.... Che far mi veda affronto sì villano.
Definiz: § I. E per Far morire soffogato, Uccidere togliendo altrui comecchessia la respirazione. −
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 191: Dicesi che Manfredi suo bastardo, essendo Federigo infermo, gli gittò uno guanciale in su la bocca, e affogollo.
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 33: È materia tant'aspra e tanto risecca, che par sempre ch'appiccandosi alla gola t'affoghi.
Esempio: Dav. Tac. 1, 290: Radamisto.... fuori non trasse nè ferro nè veleno, contro la sorella e 'l zio; ma quelli, gittati in terra, affogò in molti panni.
Esempio: Parin. Poes. 38: Violenta Convulsïone a lui deformi il volto, E lo affoghi aspra tosse.
Definiz: § II. Per Ricoprir d'acqua, Allagare, Inondare. −
Esempio: Borgh. Disc. 2, 520: La parola uomo, dopo quelle gran piene de' barbari che affogaron l'Italia,.... cominciò a valere propria spezie di servitù (qui figuratam.).
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 347: Ma di più affogò [Iddio].... tutti i monti dell'universo; sicchè innalzò la piena quindici cubiti su le vette dell'alpi più innaccessibili.
Definiz: § III. Per Opprimere affollandosi o stringendosi dintorno ad alcuno, per modo da farlo quasi perir soffogato. −
Esempio: Sacch. Nov. 1, 79: Costui [il predicatore] avea prima gli uditori sì radi, che dall'uno all'altro avea parecchie braccia; ora v'erano sì stretti che affogava l'un l'altro.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 219: Costui sendo affogato intorno dai nimici,.... gittò panni e paglia da quella parte che ancora non ardeva.
Esempio: Dav. Scism. 417: La calca de' concorrenti affogava i vescovi.
Definiz: § IV. E figuratam., parlandosi di piante, semi, e simili, vale Farle perire, Far che non possano germogliare. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 1, 17: Il rovo, avvegnachè faccia assai forte siepe, tuttavolta consuma e affoga l'altre piante.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 5, 163: La terra non più matre, anzi matrigna,.... Fa che l'inespugnabile gramigna, E che 'l loglio e la veccia affoghi il grano.
Definiz: § V. E pur figuratam., per Opprimere, Sopraffare comecchessia. −
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 6: Far vuole [l'uomo] sè bestia;.... chè se lo corso gli è fatto ritto, ingobbisce lo spirito e l'intelletto, e tutto il suo pensieri in terra affoga.
Esempio: S. Ag. C. D. 3, 77: Quella infima turba degli altri [dii] essa oscurità gli coperse, che non fossono affogati dalli obbrobrj.
Esempio: Borgh. Lett. 1, 180: Benchè in questo genere io vaglia pochissimo, e questo pochissimo sia affogato da molte occupazioni ch'io ho.
Esempio: Magal. Lett. At. 125: Soddisfarmi come vedo soddisfarsi certi, e affogare certe poche verità in un mare di verisimili, non me ne dà il cuore.
Esempio: Mont. Iliad. 17, 880: All'annunzio crudel, muto d'orrore Antiloco restò, di pianto un fiume Gli affogò la parola.
Esempio: Leop. Poes. 47: Men grava e morde Il mal che n'addolora Del tedio che n'affoga.
Definiz: § VI. Affogare, dicesi figuratam. in belle Arti, quando ad alcuna parte dell'opera togliesi, per eccesso di un'altra, luce ed effetto. −
Esempio: Rucell. Anat. 10, 250: Il colore più oscuro affogherebbe il più chiaro.
Esempio: Salvin. Lett. IV, 2, 251: Una bella mano di solenne artefice [non ha] di bisogno d'accattare lo splendore dalla dorata cornice, che traendo a sè l'occhio come più vistosa, affoga la varietà, semplicità e maestà de' colori.
Definiz: § VII. Affogare, dicesi comunemente anche per Maritar male, parlandosi specialmente di donne. −
Esempio: Med. L. Canz. ball. 25: Figlia mia, io t'ho affogata, So ch'io t'ho mal maritata.
Esempio: Cecch. Donz. 3, 4: Per avanzar duo bianchi, Affoga e getta via una fanciulla.
Esempio: Grazz. Comm. 2, 20: Vedi ingorda cupidità de' mortali! più tosto consente affogarla, sotterrarla in tutto: povera figliuola!
Esempio: Dav. Tac. 1, 125: Maladivano.... chi avevala destinata già per mogliere di L. Cesare e per nuora d'Agusto, affogata a cotal vecchio senza reda, contadino.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 289: Non guardano ad affogare le femmine con poca dote.
Definiz: § VIII. Affogare uno nella roba, ne' danari, o in altra cosa qualunque, vale Dargliene, Somministrargliene sovrabbondantemente. −
Esempio: Bocc. Decam. 3, 82: La mercè di Dio e del marito mio, io ho tante borse e tante cintole, ch'io ve l'affogherei entro.
Esempio: Bern. Lett. fam. 45: Per le prime che monsignore scriverà doveremo intendere il tutto, ed io allora.... vi affogherò negli avvisi.
Esempio: Cellin. Vit. 370: Mi comandò [il re] con una grande e paventosa voce, che io non parlassi più parola, chè guai a me; e poi aggiunse, che mi affogherebbe nell'oro.
Definiz: § IX. Affogare una cosa, vale Celarla, Sopprimerla; che più comunemente dicesi Abbuiarla abbuiare una cosa. −
Crusc. Vocab. IV.
Definiz: § X. Affogare, Neutr., vale Morire sommerso nell'acqua o in altro fluido. −
Esempio: Bocc. Decam. 2, 74: A quella guisa che far veggiamo a coloro che per affogar sono, quando prendono alcuna cosa.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 57: Nel trattare della qual guerra, passando Sforza il fiume di Pescara, affogò.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 12: Misero! o si convien tra via affogare, O nel lito affrican passare il mare.
Esempio: Varch. Stor. 2, 128: Quante volte l'acqua la respingeva in su a galla, tante ella [la Mazzanti], mettendosi la mano al capo, s'attuffava giù nel fondo; e così, innanzichè fussero a tempo a riaverla, affogò.
Esempio: Forteguerr. Cap. 246: La corte è un ampio mare, ove si nuota Da tutti noi, e affoganvi parecchi (qui in locuz. figurata).
Esempio: Targ. Asfiss. 81: Nella nostra lingua vale il medesimo annegare che affogare, anzi più comunemente s'usa affogare.
Definiz: § XI. Talora si accompagna colla particella si, puramente espletiva. −
Esempio: Colonn. Guid. 337: Incontanente l'assaliscono, e con naufragio l'attuffano, sì che li loro navicatori dormienti con sventurato naufragio s'affogano.
Esempio: Tolom. Lett. 9: Di cui [d'Eraclito] disse Socrate, che avea bisogno d'Apolline notatore, per non s'affogar ne' suoi libbri (qui figuratam.).
Definiz: § XII. E per Morire soffogato comecchessia. −
Esempio: Leggend. B. Umil. 50: Il diavolo si dipartì confuso, e spesse volte le strinse la gola sì fortemente, che ebbe paura d'affogare; ma Iddio nol permise.
Esempio: Vill. G. 5, 176: Uscirono addosso a messer Marco, e sanza fedirlo il presono e strangolarlo, sì che affogò.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 191: Fecegli rinchiudere nelle stufe, come per guardargli, ove poi pel vapore e pel caldo affogando, crudelmente espirarono.
Esempio: Dav. Tac. 1, 288: Tremoti rovinarono molte case, e nella calca de' fuggenti spaventati affogarono i più deboli.
Esempio: Targ. Asfiss. 81: Affogare.... si stende anche ad altre specie di apnea, cioè morte per impedito respiro.
Definiz: § XIII. Affogare dal caldo, dicesi per Provare un caldo affannoso e soffogante.
Definiz: § XIV. E per Restar coperto dalle acque. −
Esempio: Vill. G. 4, 79: Allora le terre affogarono sì, che per più anni appresso quasi non fruttarono.
Esempio: Albizz. L. Ragion. 6: Dico che il pensiere che mi venne su quel monte di S. Giuliano fu di liberar Pisa dalle inondazioni, ed il piano e il paese basso dall'affogare, come si dice volgarmente.
Definiz: § XV. Detto di piante, semi e simili, vale Restare oppresso dall'acqua, dalla terra, dall'uggia, in modo che non possano germogliare. −
Esempio: Pallad. Agric. 177: Si mondi d'ogni erba, sì che la tenera medica non affoghi.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 24: Se hanno acqua troppa dopo seminati, o quando vogliono nascere, i fagiuoli infradiciano facilmente; e il panico e il miglio essendo nato, affoga e si perde; chè quel pelo del miglio, pigliando la terra o rena, affoga com'è detto.
Esempio: Targ. Alimurg. 28: Il miglio ed il panico, sendo nati di poco, affogano nel terreno, e restano acciecati dalla terra o melletta, che la pioggia vi carica sopra.
Definiz: § XVI. Affogare nelle faccende, ne' debiti e simili, vale Esserne sopraffatto, oppresso. −
Esempio: Machiav. Stor. 1, 167: Quelli, i quali o per poca prudenza o per troppa sciocchezza fuggono questi modi, nella servitù sempre e nella povertà affogano.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 338: Io sono tutto in faccende e affogo, e do ordine tuttavia.
Esempio: Panciat. scritt. var. 235: Affogo nelle visite de' cardinali.
Definiz: § XVII. Affogare nella roba, ne' danari, e simili, vale Averne sovrabbondanza. −
Esempio: Vasar. Lett. 1440: Ecco, io mi partii di casa, dove io affogavo nelle comodità e nella quiete.
Esempio: Fag. Comm. 4, 341: Pensa solamente a risparmiare,.... affoga ne' quattrini, e non discorre di mandare a scuola questo ragazzo.
Definiz: § XVIII. Affogare nella corvatta, nella parrucca, nel cappello, e simili, dicesi familiarmente e per ischerzo, di chi porti corvatta, cappello ec. soverchiamente larghi.
Definiz: § XIX. Affogare di sete, dalla sete, o per la sete, e anche semplicemente Affogare, vale Aver grandissima sete. −
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 40: Venuta meno l'acqua, gli uomini e il cammello affogavano di sete.
Esempio: Pulc. L. Morg. 10, 77: Rinaldo disse: io affogo di sete.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 18: Com'ebbe mangiato molto bene, cominciò affogar di sete.
Esempio: Grazz. Rim. 2, 31: Non ch'il vin pretto e l'acque dolci e chiare, Ma gli sciroppi fa parer trebbiano La sete, quando stiam per affogare.
Esempio: Luchin. S. Gris. e Bas. 18: Affogando per la gagliarda sete, in fresche fontane s'abbatterono, un gran condimento l'aver sete stimando.
Definiz: § XX. Affogare adoperasi anche per Sentire internamente sdegno, dolore, invidia, o simili, quasi come dicesi da scoppiarne; onde il modo S'io non verso, affogo; che vale, S'io non mi sfogo, scoppio. −
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 7: Deh! che se quella il piglia [marito], Forse prima che questa, crederò ch'ella affoghi.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Bisogna, disse, ch'io faccia uno sfogo;.... Ne ho fino agli occhi, e s'io non verso, affogo.
Definiz: § XXI. Neutr. pass. affogarsi Uccider se stesso, sommergendosi nell'acqua, o in altro modo soffogandosi. −
Esempio: Giamb. Oros. 301: Altri per ferro, altri affogandosi col lacciuolo, altri non manicando, se medesimi si consumaro.
Esempio: S. Ag. C. D. 7, 138: Ino e 'l suo figliuolo Melicertes s'affogarono spontaneamente in mare, e perirono.
Definiz: § XXII. Figuratam. dicesi Affogarsi per Rovinarsi, facendo un cattivo negozio, e più specialmente un cattivo matrimonio. −
Esempio: Morell. Cron. 256: Non volere per ingordigia del danaio affogarti, perocchè di dota mai si fece bene niuno.
Definiz: § XXIII. O bere o affogare; modo proverbiale, che dicesi di chi si trova in estrema necessità di risolvere per modo, che a qualunque partito s'appigli ne risenta danno. −
Esempio: Grazzin. Comm. 358: La fortuna mi ha pur condotto in termine, ch'io son forzato o bere o affogare.
Esempio: Bertin. R. Rim. burl. 250: Signor, mi pare strano D'avere a mandar giù questo bicchiere; E pur bisogna o affogare o bere.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 195: Così convenendomi bere o affogare, io sono come vedete nel marcio impegno di far qui la seconda cicalata.
Esempio: Targ. Asfiss. 81: Fu costantemente adottata.... l'erronea opinione, che gli annegati morissero per ragione della troppa acqua bevuta;.... e da tale opinione nel nostro paese ebbe origine il dettato: bisogna bere o affogare.
Definiz: § XXIV. Affogare alla porticciuola. Modo proverbiale in oggi poco usato. Lo stesso che Affogare in un bicchier d'acqua. −
Esempio: Varch. Ercol. 73: Tu affogheresti alla porticciuola, o in un bicchier d'acqua.
Definiz: § XXV. Affogare il can colle lasagne. −
V. Cane.
Definiz: § XXVI. Affogare il mugnaio. −
V. Mugnaio.
Definiz: § XXVII. Affogare in un bicchier d'acqua. −
V. Acqua.
Definiz: § XXVIII. Affogar nella bonaccia. −
V. Bonaccia.