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1) Dizion. 4° Ed. .
AFFOGARE.
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AFFOGARE.
Definiz: Uccider altrui col chiudergli la respirazione, il che più comunemente s'intende dell'acqua, perchè non vi si può morire altrimenti. Lat. suffocare, spiritum praecludere. Gr. πνίγειν.
Esempio: G. V. 2. 7. 5. Fu per forza preso, e affogato nel fiume del Po.
Esempio: Bocc. nov. 23. 14. Io ho tante borse, e tante cintole, che io ve l'affogherei entro.
Esempio: Dant. rim. 10. Perocchè gli occhi mi farebber rei Molte fiate più, ch'io non vorría, Lasso di pianger sì la donna mia, Ch'affogherieno il cor, piangendo lei.
Definiz: § I. E neutr. pass. e per metaf.
Esempio: Cron. Morell. Della dota volere per ingordigia del danaio affogarti, perochè di mai si fece bene niuno.
Definiz: §.II. E per similit.
Esempio: G. V. 9. 78. 2. Allora le terre affogarono sì, che più anni appresso quasi non fruttarono (così i buoni T. a penna) quì neutr. assolut.
Definiz: §. III. E in signif. neutr. Morire per soffogazione. Lat. suffocari. Gr. πνίγεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 14. 9. Sperando che forse Iddio, indugiando egli l'affogare, gli mandasse qualche aiuto allo scampo suo.
Esempio: E Bocc. num. 12. A quella guisa, che far veggiamo a coloro, che per affogar sono, quando prendono alcuna cosa.
Definiz: §. IV. Diciamo in proverbio, a chi in poco pericolo succeda gran danno, Affogare in un bicchier d'acqua, che vale appunto il medesimo, che quell'altro, Romper il collo in un fil di paglia.
Esempio: Salv. Gran. 3. 8. E si rompe il collo in un filo Di paglia, e s'affoga in un bicchiere D'acqua.
Esempio: Varch. Ercol. 57. Tu affogheresti alla porticciuola, o in un bicchier d'acqua.
Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 2. Ma quelli, a cui crudel volta le punte Questa assassina micidiale, affoga N'un bicchier d'acqua, rompe N'un fil di paglia il collo.
Definiz: §. V. Si dice anche di chi per ogni piccolo intoppo si sgomenta: Egli affogherebbe in un bicchier d'acqua.
Definiz: §. VI. Affogare una fanciulla, si dice, quando ella si marita male.
Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 64. Maladivano ec. chi aveva la destinata già per mogliere di L. Cesare, e per nuora d'Augusto, affogata a cotal vecchio senza reda, contadino.
Esempio: Lasc. Sei contento affogarla, e sotterrarla in tutto.
Esempio: Lor. Med. canz. Figlia mia, io t'ho affogata, So, ch'io t'ho mal maritata.
Definiz: §. VII. Affogar nelle faccende, Aver moltissime faccende.
Esempio: Fir. Trin. Io sono tutto in faccende, e affogo, e dò ordine tuttavia.
Definiz: §. VIII. Affogar ne' mocci, dicesi d'uomo dappoco, che s'avviluppi, e si perda per ogni piccola faccenda.
Esempio: Fir. disc. anim. Tanto pauroso, e pigro, che sempre pareva, ch'affogasse ne' mocci.
Definiz: §. IX. Affogar in checchè sia, come ne' debiti, nella roba, ne' danari ec. vale Averne grande abbondanza.
Definiz: §. X. Affogar nella bonaccia; Perdersi nelle felicità.
Esempio: Disc. Calc. 102. Fare come certi, che affogano nella bonaccia.
Esempio: Alleg. 245. Sì m'abbagliava Amor soavemente, Ch'io feci (ed affogai nella bonaccia) Come 'l barbier, che cava un altro dente.
Definiz: §. XI. Affogar una cosa, Celarla, Sopprimerla.
Definiz: §. XII. Affogar di sete; Aver grandissima sete.
Esempio: Morg. 10. 77. Disse Rinaldo io affogo di sete.
Esempio: Fir. As. 26. Come ebbe mangiato molto bene, cominciò affogar di sete.
Definiz: §. XIII. Bisogna bere, o affogare: si dice di chi si trova in estrema angustia, e in necessità di risolvere di maniera che a qualunque partito s'appigli, o grande, o piccol danno è costretto a sofferire: detto da quelli, che tuffati nell'acqua, necessariamente, o bevono, o affogano. Lat. inter sacrum, saxumque stare.