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1) Dizion. 5° Ed. .
CORO.
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CORO.
Definiz: Sost. masc. Un certo numero di persone raccolte insieme a cantare; e per estensione Tutti insieme coloro che cantano, o che secondano altrui cantando.
Dal lat. chorus, e questo dal greco χορός. –
Esempio: Ord. Comp. Fior. Ven. 479: Sia lor cura (dei cerimonieri) ancora nel salmeggiare de l'ufficio, di far sedere quella parte del coro che debbe, e fare stare in piede quella a chi tocca.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 5: Va Piero solo innanzi, e spiega al vento Il segno riverito in paradiso: E segue il coro a passo grave e lento, In duo lunghissimi ordini diviso.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 24: S'udia quella gioconda Strana armonia di canto e di querele: Ma il coro uman ch'ai cigni, all'aura, all'onda Facea tenor, non sa dove si cela (qui per similit.)
Esempio: Don. Comp. Music. 96: Per tal nome [di coriche] debbiamo intendere veramente quelle musiche che si cantano da più cantori; il che significa la voce Coro, in qualunque modo ciò si faccia.
Esempio: Casott. Mem. Impr. 237: Fu cantata solenne messa davanti al venerabile Tabernacolo dal padre confessoro, rispondendo il coro delle divote religiose.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 32: L'altro significato della parola Coro è lo stesso che presso noi pure ritiene questa medesima voce: il Coro è una moltitudine di cantori.
Definiz: § I. Per similit., detto di strumenti sonati insieme in concerto. –
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 385: Un concerto d'otto viole diviso in due cori; cioè con tutte le parti duplicate.
Definiz: § II. E pure per similit. e poeticam., detto di animali. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 16: Concorde degli augelli il coro.... il canto indi ripiglia.
Definiz: § III. E figuratam. riferiscesi a Più persone che dicano la cosa stessa, parlino al modo medesimo, consentendo fra loro. –
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 30: Egli è un piacere l'udire copiosissimo coro di Professori delle leggi, che a vele gonfie si stendono nelle lodi del corpo legale di Giustiniano.
Definiz: § IV. E pel Canto stesso che si eseguisce da un coro, o in coro. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 507: Una volta erano a cantare soli due. A uno di questi due sopraggiunse la tosse; toccò all'altro a regger tutto il coro.
Definiz: § V. E figuratam. ed in ischerzo, Coro d'ingiurie, d'improperj e simili, vale le Ingiurie dette da più persone insieme contro alcuno. –
Esempio: Bern. Orl. 40, 14: Malvagia, le dicea, per qual cagione M'hai qua passata; per pormi in prigione? Rispondevale l'altra; ed un bel coro D'ingiurie insieme avevan cominciato.
Definiz: § VI. Coro vale anche Il cantare che si fa in coro gli ufficj divini; onde le maniere Andare a coro, Entrare coro, Esserci coro, e simili. –
Esempio: Rim. Ant. P. Bonich. Bind. 3, 152: Qual cherco scorda coro, Quand'è solennitade.
Esempio: Calzol. Stor. Monast. 559: Così vecchio leggeva, scriveva, ed esercitava il coro, come gli altri monaci.
Definiz: § VII. Coro, in senso particolare, dicesi Un certo numero di persone che in alcuni drammi, e più specialmente in quegli greci antichi e negli odierni in musica, fanno collettivamente la parte di attore destinato a esprimere le opinioni, le passioni, e simili, del popolo, o d'un dato ordine di persone. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 14: Come star suol sopra una scena un coro, Ch'or parla, or sta a vedere, or si rallegra, Ora s'attrista, come porge 'l caso.
Esempio: Don. Music. Scen. 95: È ben più certo che i cori ora cantavano stando ritti e fermi; ora passeggiando con ballo, e rivolgendosi attorno attorno nell'orchestra.
Esempio: E Don. Music. Scen. 96: Altri movimenti e attitudini saranno dicevoli, per esempio, ad un coro di soldati, altre a un coro di pastori.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 15: Pittor, sarto, soffione, buttafuori, Guardie, comparse, figuranti, cori: – Comandi – vengan tutte le mie genti.
Esempio: E Panant. Poet. Teatr. 69: Ci son qui tutti.... Cori, comparse ec.
Definiz: § VIII. E pel Componimento poetico cantato o da cantarsi da un coro; e in senso speciale, Quello de' drammi così antichi come moderni. –
Esempio: Varch. Ercol. 321: Le tragedie di Seneca sono.... tenute bellissime, e messer Giovambatista Cintio ferrarese dice,... che i cori di Seneca soli sono molto più degni di loda che quelli di tutti i Greci.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 295: Dionisio Lemneo.... fu il primo che trovò i cori delle tragedie.
Esempio: Vett. Colt. 8: Nel primo coro della quale tragedia, lodando Sofocle Atene, fra l'altre lodi che dà a quel paese, egli lo commenda molto dal produrre questa pianta.
Esempio: Don. Music. Scen. 92: Quanto alla favella de' cori,... bisogna avvertire che ella deve essere, se è possibile, più dolce e sonora della scenica.
Esempio: E Don. Music. Scen. appr.: Gli antichi Greci.... composero tuttavia i cori in gran parte nella favella Doria, la quale.... ha più del sonoro e musicale dell'altre.
Definiz: § IX. E per Quella Composizione musicale cantata da varie voci all'unisono, ovvero da più parti, ciascuna delle quali è affidata a un certo numero di voci cantanti all'unisono. –
Esempio: Don. Music. Scen. 90: La maniera con che si cantano i cori, è malissimo intesa.
Esempio: E Don. Music. Scen. 97: Ma per dire alcuna cosa della melodia de' cori, mi parrebbe che non si potesse errare a farla variata assai d'aria, e ricca d'intervalli.
Esempio: E Don. Music. Scen. 103: Ne' cori, tutti devono parlare congiuntamente, riportando tutto il concento in una persona sola, cioè come se fosse un solo che cantasse, ovvero ec.
Definiz: § X. Si disse per Il complesso delle quattro parti, soprano, contralto, tenore e basso. –
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 323: Niun altro componimento di contrappunto sciolto ed ampio rimasto essendoci, oltre i rinomatissimi a sei cori, vale a dire a ventiquattro parti.
Esempio: E Martin. G. B. Contrapp. 2, 279: Questo è uno di quei singolari artificj,... praticato singolarmente nelle composizioni a 2, 3, 4 e più cori da Orazio Benevoli, e a' giorni nostri lodevolmente da Gregorio Ballabene nella sua laboriosissima composizione dei Kyrie e Gloria in excelsis a quarantotto voci distribuite in dodici cori.
Definiz: § XI. Coro dicesi quel Ricinto fatto di muramento o di legname nelle chiese, ovvero quella Parte di chiesa posta dietro o intorno all'altar maggiore, dove si raccolgono i preti e i frati a cantare i divini ufficj, e spesso altresì i sonatori e i cantanti ad eseguire musiche sacre. –
Esempio: Rinaldesch. Espos. Salm. 73: Quella parte dove stanno i preti, che noi diciamo coro.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 34: Non perseverava in orazione con gli altri, detto l'ufficio, ma usciva di coro incontenente.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 261: Coro è detto quello luogo nel quale stanno nelle chiese coloro che cantano, il quale ha figura di mezzo cerchio.
Esempio: Savonar. Pred. 9: Non vogliono li sacerdoti le tende, nè el muro alto a torno al coro: fatelo suso alto, cittadini, chè li sacerdoti non hanno a vedere le donne per chiesa quando sono in coro.
Esempio: Cellin. Vit. 467: Voleva che io facessi certe storie di basso rilievo di bronzo intorno al coro di Santa Maria del Fiore; e per essere il detto coro impresa del Bandinello, io non volevo arricchire le sue operacce con le fatiche mie.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 6, 34: Dinanzi al detto piano dell'altare maggiore, appoggiandosi a detto tramezzo, era un coro di legname di noce e d'ordine dorico, molto ben lavorato.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 40, 2: Coro. Luogo dove si cantano i divini uficj.
Definiz: § XII. E trovasi usato a denotare Quel luogo elevato nelle chiese, che chiamasi Cantoria. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 6, 34: E sopra la porta principale della chiesa era un altro coro che posava sopra un legno armato, e di sotto faceva palco ovvero soffittato con bellissimo spartimento, e con un ordine di balaustri che faceva sponda al dinanzi del coro che guardava verso l'altar maggiore; il qual coro era molto commodo per l'ore della notte ai frati di quel convento.
Definiz: § XIII. E ne' monasteri delle donne, dicesi Quella specie di cappella, attigua o annessa alla chiesa, e che comunica con essa per mezzo delle grate, dove stanno a salmeggiare le monache. –
Esempio: Red. Lett. 3, 183: Una di queste religiose.... fa la elemosina di scudi secento per cominciare la fabbrica del coro.
Esempio: E Red. Lett. 3, 184: Rappresentai umilmente a S. A. S. il bisogno grande che avevano queste povere monache della fabbrica di un coro.
Definiz: § XIV. Coro, riferito ad angeli, spiriti, ovvero a genj, esseri mitologici e simili, accolti insieme, e come in cerchio, vale Stuolo, Schiera, Moltitudine. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Mischiate sono a quel cattivo coro Degli angeli che non furon ribelli.
Esempio: E Dant. Purg. 29: Urania m'aiuti col suo coro.
Esempio: E Dant. Parad. 10: L'altro ch'appresso adorna il nostro coro, Quel Pietro fu ec.
Esempio: Poliz. Rim. C. 72: I' ho tolto dal coro di Dïana El primo conduttor, la prima guida.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 4: Veronica da Gambera è con loro, Sì grata a Febo e al santo Aonio coro.
Esempio: Car. Eneid. 11, 852: Diana intanto timorosa e mesta Favellando con Opi, una del coro De le sue Ninfe, in tal guisa le disse.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 7, 101: Evvi un coro di Angeli sopra la capanna che cantano, che son tanto ben fatti.
Esempio: Borgh. R. Rip. 149: Ora ne segue.... la tavola dello Spirito Santo di Giorgio Vasari, dove si veggono molte buone teste, ed un coro d'Agnoli alquanto abbagliati.
Esempio: Fosc. Poes. 296: Gloria il precede, e de' marziali il coro Genj l'accerchia.
Definiz: § XV. Quindi Coro beato, celeste, divino, Coro de' celesti e simili, vale poeticam. l'Unione de' beati spiriti, per i Cristiani; e appresso i Pagani, il Consesso degli Dei. –
Esempio: Dant. Parad. 27: La Provedenza, che quivi comparte Vice ed uficio, nel beato coro Silenzio posto avea da ogni parte.
Esempio: Poliz. Rim. C. 60: Or trasformarsi in aquila si vede [Giove], Come Amor vuole, e nel celeste coro Portar sospeso il suo bel Ganimede.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 71: Se dolce mi saria L'inferno teco, in ciel dunche che fora? Beato a doppio allora Sare' a godere i' sol nel divin coro Quel Dio che 'n cielo e quel che 'n terra adoro.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 2: Ma su nel cielo infra i beati cori Hai di stelle immortali aurea corona.
Esempio: Fosc. Poes. 307: Per questi fatti de' Celesti al coro Sacrata, io sciolgo con novello ufficio I primi voti.
Definiz: § XVI. E Term. usato da' Teologi. Ciascuno de' nove ordini degli Angeli. –
Esempio: Dant. Parad. 28: Io sentiva osannar di coro in coro.
Esempio: Tratt. Mess. 10: Quando si dice chirie eleison, il quale si dice nove volte a commemorazione de' nove cori degli Angioli, pensa con ferma credenza che di ciascheduno coro alquanti ne discendono alla detta Messa.
Esempio: S. Bern. Pist. 22: Gustando solamente le cose di sopra, e non quelle della terra; dove Cristo siede ad dexteram Patris, sopra li ordini e cori di tutti li spiriti beati.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 13: Essere in più alto stato sola esaltata [la Vergine Maria] sopra i cori angelici a' regni celestiali.
Esempio: Benc. Pimandr. Mercur. 31: Non vedi tu, o figliuol mio, quanti corpi e' ci bisogna salendo passare? E quanti cori d'angeli?
Esempio: Calzol. Stor. Monast. 260 t.: Raccomandavasi ancor alle sacre Vergini, ed a tutti i cori de' beati spiriti.
Definiz: § XVII. Pure per Stuolo, Schiera e simili, riferito ad esseri umani; ma è di uso più che altro poetico. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 121: Volgare esempio all'amoroso coro.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 261: Coro si dice propriamente un'adunazione d'uomini, li quali in figura di cerchio sieno congiunti insieme.
Esempio: Pindem. Poes. 49: Vagar tra un coro di fanciulle amiche La vidi, e vidi allor quanto era bella.
Definiz: § XVIII. E figuratam. –
Esempio: Cic. Ufic. 138: Or può adunque essere alcuna cosa utile, la quale sia contraria a questo coro di tali virtù?
Definiz: § XIX. E poeticam., riferito a cose inanimate, e più specialmente agli astri, in quanto si vedono come disposti in cerchio nel cielo, o in quanto ce gl'immaginiamo come danzanti. –
Esempio: Varch. Boez. 43: Quando Febo dal ciel col carro d'oro Muove a sparger la luce,... Tutto l'ardente coro Delle stelle, sbiancato, a pena luce.
Esempio: Tass. Mond. cr. 101: Mancavan le carole e 'l suono e i cori E delle stelle fisse e dell'erranti.
Esempio: E Tass. Mond. cr. 118: Degli elementi il coro e 'l ballo Si gira 'n cerchio, ed in sè stesso ei riede.
Definiz: § XX. E poeticam., per Danza, Ballo. –
Esempio: Beniv. Eglogh. 90: Fuggien le Ninfe e, l'intrecciati cori Subito rotti, ec.
Definiz: § XXI. A coro, e con maggiore intensità, A pieno coro, ed anche A pieni cori, posto avverbialmente, vale Tutti insieme come in un coro, e con la medesima intonazione. –
Esempio: Savonar. Poes. 44: A coro cantiamo, Amor Jesù!
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 38: Perchè elle già mai si rimangano di lodare chi le creò, chè in questo la lor musica è a coro pieno, e non ha interrompimenti nè pause.
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 1, 10: Da prima si canta tutt'insieme, di poi uno alla volta; eccetto che l'intercalare, che vien cantato a coro.
Esempio: Segner. Mann. magg. 25, 4: Non altro fanno mai che ripetere [i Serafini] a cori pieni Sanctus.
Esempio: E Segner. Mann. ott. 16, 4: Addimandiamo similmente per tutti, orando sempre in plurale, come si fa quando cantasi a coro pieno.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 246: Vedrai tanto essere superati gli altri da me nelle grida, quanto dalla tromba i flauti, dalla cicala le api, e da cantatori a coro coloro che intuonano.
Definiz: § XXII. Per similit., detto delle corde di uno strumento musicale. –
Esempio: Bart. D. Suon. 115: Gittando un grido sopra un liuto, tutte le sue corde risuonano a coro pieno.
Definiz: § XXIII. E figuratam., vale A una voce, Concordemente, e simili. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 13: Quid feci? io grido; e tutti a pieno coro, Siete un uomo di cabale e d'inganni.
Definiz: § XXIV. A coro a coro, vale L'un coro dopo l'altro; riferito specialmente ad angeli, spiriti, genj e simili. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 233: Gli angioli, al canto suo, sanza dimoro, Scendon tutti del cielo a coro a coro.
Definiz: § XXV. In coro, e In pieno coro, vale lo stesso che A coro, e A pieno coro.
Definiz: § XXVI. Cantare fuori di coro, detto proverbialmente, vale Parlare fuor di proposito. –
Esempio: Lam. Dial. 75: Oh gli è chiaro bene che costoro camminano fuor di strada e cantano fuor di coro.
Definiz: § XXVII. Far coro, propriamente vale Ripetere in coro ciò che è stato cantato a una voce; ed altresì Cantare insieme col coro.
Definiz: § XXVIII. E figuratam., e in linguaggio familiare, Far coro ad alcuno, o alle parole, d'alcuno, dicesi del Ripetere che molti fanno approvando in modo clamoroso quel che altri dice, Mostrare d'approvare l'altrui opinione.
Definiz: § XXIX. Molti a tavola e pochi in coro; proverbio che vale, Che più volentieri si partecipa dagli uomini ai benefizj che ai carichi di una data condizione di vita, di un collegio, e simili. –
Esempio: Coltell. Cical. III, 2, 71: Ma o vecchia o nuova ch'ella si sia, è egli vero quel che si dice: Molti a tavola e pochi in coro?
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 507: Ma mi avveggio i proverbj esser veri, e quello in particolare: Molti a tavola e pochi in coro.