Lessicografia della Crusca in rete

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ADOMBRARE, e AOMBRARE.
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ADOMBRARE, e AOMBRARE.
Definiz: Coprendo fare ombra, e parare il lume, offuscare. Lat. obumbrare, umbras offundere. Gr. ἐπισκιάζειν.
Esempio: Petr. Son. 284. Come e noi 'l Sol se sua soror l'adombra.
Esempio: Cr. 12. 8. 2. Ne' luoghi caldi s'adombrano l'uve, acciocchè, per la forza del Sole, non si secchino.
Esempio: E Cr. lib. 4. 17. 8. Le viti, ec. Son sì liete, e grasse, che per la grandezza de' pampani, le vigne chiuggono, e aombrano.
Esempio: Dan. Purg. 31. La dove armonizzando il Ciel t'adombra.
Esempio: E Dan. Purg. c. 3. Ora se innanzi a me nulla s'adombra.
Esempio: P. Petr. canz. 1. De' be' vostri occhi il dolce lume adombra.
Definiz: ¶ Per metaf.
Esempio: Boc. 77. 40. Le tue lusinghe non m'adombrerranno gli occhi dello 'ntelletto.
Definiz: ¶ Per immaginare, e figurare, metaf. tolta dal disegno, composto di lume, e d'ombra. Lat. figurare, exprimere. Gr. σχηματίζειν.
Esempio: Petr. canz. 30. 4. Tanto più bella il mio pensier l'adombra.
Definiz: ¶ E in signif. neut. in vece d'ombrare. Lat. consternari. Gr. πτύρεσθαι
Esempio: Bocc. n. 89. 9. Per ventura v'ebbe un mulo, il quale adombrò, sì come sovente gli veggiam fare.
Esempio: Petr. Son. 192. Come animal, che spesso adombre, e 'ncespe.
Esempio: M. V. 3. 8. Certe donne gittarono sopra lui, dalle finestre, rose, e fiori, ec. Il destriere aombrò, ed erse.
Esempio: Franc. Sacch. Soffiando, come un cavallo quando aombra.