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1) Dizion. 5° Ed. .
MASCHIO e, con forma popolare, MASTIO
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MASCHIO e, con forma popolare, MASTIO.
Definiz: Add. Di sesso mascolino.
Dal lat. masculus. –
Esempio: Span. Tes. Pov. volg. 36: Lo cuore di cornacchie maschie portato ec.
Esempio: Bocc. Amet. 71: Con maschia progenie poi dal peso deliberandomi.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 180: Nelle faine maschie il colore della pelle è un poco più scuro che nelle femmine.
Esempio: E Targ. Viagg. 7, 182: Variano molto nell'intensione del colore le pelli di martore secondo l'età, perchè le più giovini e le maschie hanno sempre un colore più scuro.
Esempio: Giust. Vers. 227: E un corpo maschio, defunto di corto, Scavar di notte, in giorno di digiuno.
Esempio: E Giust. Vers. 228: L'ultima carne maschia seppellita Era il prete.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 329: I romanzi (quelli almeno di dozzina), per cento lettrici, avranno appena un lettore maschio.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 22: Verte la prima [questione] sull'esservi, o no, differenza alcuna di genere nelle lettere tra loro, cioè se maschie tutte quante sieno, o femmine tutte: e conchiude.... che le due vocali A ed E femmine sieno;... l'I poi, l'O e l'V maschi si debbano reputare ec.
Definiz: § II. E detto di piante e di fiori, per lo stesso che Maschile. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 116: E 'l canape il qual fa seme è detto maschio, e quello che non fa seme è detto femminino.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 196: Allora cominciò (una palma) a maturare i suoi datteri e portarli vegeti e pieni, quando crebbe tanto da superar le cime degli alberi della foresta, e scoprir da lontano quella di altra palma maschia.
Esempio: E Lastr. Agric. 3, 160: Ànno veduto le piante femmine, come lo spinacio e la canapa, produr nei giardini delle semenze feconde e perfette, senza il soccorso della pianta maschia.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 186: Le cucurbitacee sono, come il granturco, piante monoiche: vi ricorderete il significato della parola, piante producenti fiori maschi e femminei separati fra loro, ma portati dallo stesso individuo.
Definiz: § III. E per Quale si conviene a sesso maschile, Piuttosto grosso, Fatticcio. –
Esempio: Dant. Purg. 7: Quel che par sì membruto, e che s'accorda Cantando con colui dal maschio naso, D'ogni valor portò cinta la corda.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 164: Ebbe grande naso, e però dice del maschio naso, perchè li omini ànno maggior naso che le femmine.
Definiz: § IV. E per Che ha della natura maschile, Virile. –
Esempio: Car. Dicer. 47: Fu una viragine, cioè una donna maschia di costumi.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 87: Donne con certe facce maschie, e con certe braccia nerborute, buone da venire in aiuto della lingua, quando questa non bastasse.
Definiz: § V. E per Proprio di maschio, Da maschio; e figuratam., Forte, Generoso, Virile. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 171: Nel mezzo è un ombroso e verde colle Con sì soavi odor, con sì dolci acque, Ch'ogni maschio pensier dell'alma tolle.
Esempio: E Petr. Uom. fam. R. 1, 427: Intra queste maschie e magnanime sentenze, la terza fu pigra e vile.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 54: E però sono da riprendere questi scioperati, i quali consumano tutto il dì tralle femmine in casa, e mettono l'animo in cotali pensieruzzi casalinghi e femminili, e non hanno il cuore maschio.
Esempio: Poliz. Rim. C. 13: Con essi [inganni] gli occhi giovenili invesca Amor, che ogni pensier maschio vi fura.
Esempio: Segner. Mann. marz. 30, 2: Questo è ciò che, con senso più maschio, vuol dir l'Apostolo.
Esempio: Vallisn. Op. 2, 147: Siccome è temerità insoffribile, negar subito le cose nuove, così non è maschia prudenza abbracciarle, prima di non averle più e più volte disaminate.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 377: Maschia eloquenza, A cui madre è la Bibbia, il Vangel padre!... Somigliante io voglio A tai padri la figlia.
Esempio: Leopard. Poes. 49: Di sua codarda etate indegno Allobrogo feroce, a cui dal polo Maschia virtù, non già da questa mia Stanca ed arida terra, Venne nel petto.
Esempio: Giobert. Introd. 2, 111: Il suo ingegno maschio non potea gustare quei giochetti, poco più sodi e sustanziosi delle bolle di sapone.
Esempio: Capp. Longob. 148: Avea la Francia disdetto allora quanto di maschio e di severo ella produsse nel suo gran secolo.
Definiz: § VI. Quindi Il maschio di checchessia, trovasi, figuratam., per Il forte, Il nervo, La sostanza, di quella data cosa. –
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 124: Il maschio della dottrina dell'ingegnoso Mairan sta posto in queste due proposizioni.
Definiz: § VII. Poeticam., detto di vino, per Gagliardo, Generoso. –
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 48: Incoronare di vin maschio l'urne, E a ciascun degli Dei sempre viventi Libaro.
Definiz: § VIII. E detto di calore, per Forte, Intenso. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 121: Vien quindi april, che porta al piano e al colle Maschio calor.
Definiz: § IX. Detto di fabbrica, architettura, e simili, vale Robusto, Gagliardo. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 228: Le cose d'architettura vogliono essere maschie, sode e semplici, ed arricchite poi dalla grazia del disegno e da un suggetto vario nella composizione, che non alteri col poco o col troppo nè l'ordine dell'architettura, nè la vista di chi intende.
Definiz: § X. Aggiunto di una qualità, di sabbione maschio, vale Mescolato con argilla, Che ha del ferruginoso ed è perciò di colore rossiccio. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 52: Nel fare i mattoni, bisogna lodare quella terra che tiene di creta e biancheggia. Lodasi ancora la rossiccia e quella che si chiama sabbione maschio.
Esempio: Domen. Plin. 1114: I mattoni e simili cose non si fanno di terra arenosa, e molto meno sassosa, ma di terra cretosa e bianca, o rossa: e se pure si fanno di sabbione, si toglie il maschio.
Esempio: Soder. Op. 1, 99: Ma le nobili acque semplici, di perfezione e commendatissime, sogliono per lo più sorgere, gocciare o scorrere, da terre dense, da ghiaia, da sabbione maschio e da arena dura, perchè di così fatte materie non ne possono molto radere o levare.
Esempio: E Soder. Op. 1, 125: Il sabbione maschio e l'arena domandata carbonaia abbondantemente danno sane e perpetue acque.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 92, 2: In Toscana i migliori [mattoni] formansi di terra che tien di creta, e che biancheggia, ed anche di sabbione maschio, che è una qualità di terra la quale pende in rosso.
Esempio: Galian. B. Vitr. 55: Si hanno perciò a fare (i mattoni) di terra bianchiccia cretosa, o rossa, o di sabbione maschio; perciocchè queste due specie di terra per la loro pastosità hanno consistenza, non sono pesanti, e conseguentemente ec.
Esempio: E Galian. B. Vitr. 305: Nel sabbione maschio, nell'arena, e nella incarbonchiata, sono vene (di acqua) più certe e stabili, e di buono sapore.
Definiz: § XI. È anche aggiunto dato a una qualità di sasso di fiume, e vale Tondo e di natura silicea e vetrina. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 95: Veggeasi ne' fiumi sassi che si chiamano maschi, come sono quelli che sono tondi, che tengono di selice e di vetrina, che subito fuori dell'acqua si seccano.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 141, 2: Sasso maschio. Una qualità di sassi tondi che si trovano ne' fiumi, e tengono di selice e di vetrina. Questi appena usciti dell'acqua si seccano; e dove sotto gli ammattonati si faranno alcuni suoli di questo sasso, non potrà mai l'umidità che esce dalla terra giugnere all'ammattonato.
Definiz: § XII. Trovasi per Maschile o Mascolino, secondo il linguaggio dei Grammatici. –
Esempio: Bellin. Lett. IV, 1, 255: Si dee ben notare che i nomi d'Apollo e Amore forse si deono porre fra i nomi proprj, i quali non sogliamo usar con l'articolo (male la stampa senza articolo) mai nel caso retto e nell'accusativo, essendo mastj, non si dicendo mai il Giovanni, il Piero, l'Alessandro, e simili, ma bensì si dice la Francesca, la Bartolommea, la Menica, ec.
Definiz: § XIII. Detto di chiave maschia, denota Che ha il cannello pieno, e terminante in forma di bottone o pallino, il quale entra nel cavo o buco della toppa senz'ago. –
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 555: Sarà somigliante alla chiave mastia, la quale i superstiziosi mettono addosso a quei che cascano, come noi dichiamo, di quel male.
Definiz: § XIV. E detto di vite maschia, denota Che entra nella sua madrevite. –
Esempio: Grand. Instit. mecc. 53: Nel piano fisso D E sieno scavate alcune spire che si chiamano madrevite, e dentro di esse sia inserita la vite maschia B G.
Definiz: § XV. Detto figuratam., e a maniera proverbiale, di parole, in contrapposizione di Femmina, vale Sincero, Veritiero. –
Esempio: Cecch. Ass. 2, 7: Ora si vedrà se le parole di madonna Anfrosina sono mastie o femine, e che fondamento io posso fare su queste sue promesse.