Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
COLLARE
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COLLARE.
Definiz: Tormentare con fune, colle braccia legate dietro, sospendendo, e dando de' tratti. Lat. fune torquere. Gr. κολάζειν.
Esempio: Din. Comp. 1. 17. Feciollo collare, e per sua confessione seppono delle cose, che a molti cittadini ne seguì vergogna assai, e assai pericolo.
Esempio: E Din. Comp. 2. 44. Collavano gli uomini in casa loro ec. e di mezzo dì gli metteano al tormento.
Esempio: Bocc. nov. 11. 13. Il giudice del Podestà fieramente contro a lui procedeva, e già l'avea collato.
Esempio: E Bocc. nov. 22. 15. Un altro gli avrebbe voluti far collare, martoriare, esaminare, ec.
Definiz: §. I. Per Calar con fune. Lat. fune demittere. Gr. χαλᾷν.
Esempio: Bocc. nov. 15. 30. Diliberarono di legarlo alla fune, e di collarlo nel pozzo.
Definiz: §. II. E neutr. pass. vale lo stesso.
Esempio: Bocc. nov. 31. 8. Ed accomandato bene l'un de' capi della fune ad un forte bronco, per quello si collò nella grotta.
Esempio: M. V. 8. 49. Assai volte quelli, che v'erano messi alle guardie delle mura, se ne collavano a terra, e fuggivansi la notte a' nemici.
Definiz: §. III. Per Tirar su. Lat. tollere, efferre. Gr. ἐξαίρειν.
Esempio: Bocc. nov. 17. 19. Già aveva collata la vela, per doversi, come buon vento fosse, partire.
Esempio: Vit. S. Eufr. Poichè l'ebbero acconcio tutto, sì lo collarono suso, per metterlo nel luogo, là dove fallava; e quando e' l'ebbero collato suso, ed e' trovarono, ch'egli era un gomito più, e tre volte lo collarono, e niuna volta non venía appunto.
Definiz: §. IV. Per metaf.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Benificj continui, che ne fa Iddio, tutti son funi, e taglie per collarti in cielo.