1)
Dizion. 5° Ed. .
GRATO.
Apri Voce completa
pag.535
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
GRATO. Definiz: | Sost. masc. Gradimento, Piacere; ed altresì Volontà, Talento; comunemente Grado, usato, come questa voce, per lo più in certe locuzioni, e nel sing. |
Dall'add. neutro lat. gratum, Cosa grata. – Esempio: | Dant. Purg. 26: Io, che due volte avea visto lor grato, Incominciai: O anime sicure, ec. | Esempio: | E Dant. Rim. 201: Poscia ch'Amor del tutto m'ha lasciato, Non per mio grato, Chè stato non avea tanto gioioso, Ma perocchè, ec. | Esempio: | Senec. Declam. 29: E però tu debbi volere quello che a me è grato e contentamento. | Esempio: | But. Comm. Dant. 3, 94: Contra suo grado; cioè contra suo piacere: grado si dice, cioè grato; e grato significa piacere o piacevole. |
Definiz: | § I. Grato si usò anche per Gratitudine. – |
Definiz: | § II. A grato, posto avverbialm., vale In modo da incontrare il gradimento, il piacere, di alcuno; Secondo il piacere, o il genio, di alcuno. – | Esempio: | Rim. Ant. F. Rinald. Aquin. 1, 216: Vuol che fallenza Non aggia l'uomo, poich'è suo servente; Ma sia piacente Sì che piaccia alli buoni e serva a grato. |
Definiz: | § III. A grato o Di grato, pure posto avverbialm., si disse per Senza ricompensa o premio alcuno, Gratuitamente. – | Esempio: | Fr. Guitt. Rim. 2, 221: Fermo e lial di voi servo m'appello, E parmi bello di servire a grato. | Esempio: | Cavalcant. Rim. 18: Già però fede il cor non abbandona, Anzi ragiona di servire a grato Al dispietato core. | Esempio: | Vill. M. 4, 324: Lo re di Francia, per mostrare sua magnificenza, sopra i patti della pace di grato donò al re d'Inghilterra la Rocella. |
Definiz: | § IV. A mio, tuo, suo, ec., mal grato, che anche trovasi scritto congiuntamente A mio, tuo, suo, ec. malgrato, vale Contro il mio, tuo, suo, ec., gradimento, piacere, volontà; Contro mia, tua, sua, ec., voglia. – | Esempio: | Fr. Guitt. Rim. 1, 211: D'ogni parte guerra evvi venuta, E voi pace tenuta Avete a suo malgrato. | Esempio: | Deput. Decam. 53: Legato dal contratto del matrimonio, se per tempo alcuno gli fusse rincresciuta, che egli tiene per impossibile, gli conveniva, ancor che a suo mal grato, ed in somma volesse o non volesse, ritenerla in casa, e come donna, che così chiamavano allora la padrona. |
Definiz: | § V. Contro a grato, o Contra grato, vale Contro la volontà propria, il proprio gradimento. – | Esempio: | Dant. Parad. 4: Molte fïate già, frate, addivenne Che, per fuggir periglio, contro a grato Si fe' di quel che far non si convenne. | Esempio: | But. Comm. Dant. 3, 121: Contra grato; cioè contra suo piacere e volere assoluto. |
Definiz: | § VI. Di buon grato, vale Di buona voglia, Volentieri. – | Esempio: | Fr. Guitt. Rim. 1, 208: Ma di vostro dolor sentir deo gioia, E della gioi' dolore, Maginando vigore E senno bono in voi più di bon grato. |
Definiz: | § VII. Per di grato, si usò per Senza ragione o cagione alcuna. – | Esempio: | Vill. M. 4, 153: Certo egli è cosa inenarrabile e incredibile a pensare, che questa malvagia gente, rinnovandosi di tempo in tempo, sotto nuovo governo e sotto diversi e varj titoli di compagnie, senza trovare contrasto o resistenza, abbia corsi i paesi cristiani, e fatto ricomperare i signori e' comuni, avendo ognuno per di grato a nemico. |
Definiz: | § VIII. Aver grato checchessia, o il fare checchessia, o Avere a grato, o in grato, checchessia, o il fare checchessia, vale Gradirlo, Averne o Sentirne piacere. – | Esempio: | Gell. Lettur. N. 2, 86: E quanto io lo abbia in grato, cioè mi sia grato, convien che si scerna, e conosca per la mia lingua. |
Definiz: | § IX. Avere checchessia contra grato, vale Sentirne dispiacere. – |
Definiz: | § X. Essere a grato, o in grato, ad alcuno, vale Piacergli, Essergli gradito o caro, Andargli a genio. – | Esempio: | Rim. Ant. P. Gall. Pis. 1, 370: A dirlomi mandao per suo celato, Ch'ogni mio buon servir l'è tanto in grato. | Esempio: | E Monald. Soff. 2, 341: Se s'attutasse [l'amoroso foco], non mi fòra in grato, Sì come consumar sì dolcemente. | Esempio: | Giamb. Oros. 97: Che altro ne possiamo cogliere abominando catuno il tempo a lui presente, se non che sempre ee il tempo buono, ma non èe in grato a colui, che l'altrui tempo fa migliore. | Esempio: | Fr. Iac. Tod. 104: Ciò che fa lo mio Signore, Si è giusto ed èmmi a grato. | Esempio: | Dant. Parad. 21: Qual sapesse qual era la pastura Del viso mio nell'aspetto beato, Quand'io mi trasmutai ad altra cura, Conoscerebbe quanto m'era a grato Ubbidire alla mia celeste scorta, Contrappesando l'un con altro lato. | Esempio: | E Dant. Parad. 25: Emmi a grato che tu diche Quello che la speranza ti promette. | Esempio: | E Dant. Rim. 193: S'ello v'è a grato, Io parlerò di voi in ciascun lato. | Esempio: | Bocc. Teseid. 2, 8: E poi dispose del regno lo stato Per modo che alle donne fu a grato. |
|