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Dizion. 4° Ed. .
FORTE
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FORTE.
Definiz: | Avverb. Di cui v. più particolarmente il Cinon. Fortemente, Gagliardamente,
Grandemente. Lat. vehementer, valdè, magnoperè. Gr. δεινῶς,
σφόδρα. |
Esempio: | Bocc. nov. 14. 11. Tenendo forte con amendue le mani gli orli della cassa ec.
pervenne al lito. |
Esempio: | E Bocc. nov. 43. 3. E biasimarongli forte ciò, che egli
voleva fare. |
Esempio: | E Bocc. nov. 48. 6. E così dicendo, i cani presa forte la
giovane ne' fianchi, la fermarono. |
Esempio: | E Bocc. nov. 49. 6. Avendo veduto molte volte il falcone
di Federigo volare, istranamente piacendogli, forte disiderava d'averlo. |
Esempio: | Filoc. 6. 256. Ascalione, tratta la spada, il ferì sopra il sinistro omero sì
forte, che di poco non lo braccio con tutto lo scudo gli mandò a terra. |
Esempio: | E Filoc. 260. Venendo Menedon da traverso con una scure in
mano ec. quella alzando, sì forte diede sopra la testa al Turco, che feritolo a morte, e stordito, tutto sopra il
collo del cavallo caduto stette grande otta. |
Esempio: | Dant. Inf. 3. Ed io: maestro, che è tanto grave A lor, che lamentar gli fa sì
forte? |
Esempio: | E Dan. Inf. 13. Ed ecco duo ec. fuggendo sì forte, Che
della selva rompieno ogni rosta. |
Esempio: | E Dan. Purg. 17. Surse in mia visione una fanciulla
Piangendo forte. |
Esempio: | E Dan. Purg. 21. Come? diss'egli, e perchè andate
forte? |
Esempio: | Cas. lett. 72. A M. Stefano ec. raccomando Grillo di un poco di gramatica, o
qualche limosina, e lo saluto forte. |
Definiz: | §. I. Forte, Ad alta voce. Lat. elata voce. Gr. μεγαλοφόνως. |
Esempio: | Dant. rim. 36. Color, che tua ragione intendon bene, Tanto lor parli faticoso, e
forte. |
Definiz: | §. II. Per Fisamente, Profondamente. Lat. altiùs. Gr. βαθέως. |
Esempio: | Bocc. nov. 22. 12. Comechè ciascuno altro dormisse forte, colui, che colla Reina
era stato, non dormiva ancora. |
Esempio: | E Bocc. nov. 68. 4. Avvisò ec. d'andargli ad aprire, ed a
starsi alquanto con esso lui, mentre il marito dormiva forte. |
Definiz: | §. III. Per Attentamente, Intensamente. Lat. attentè, animo attento. |
Esempio: | Dant. Purg. 27. In sulle man commesse mi protesi, Guardando il fuoco, e
immaginando forte Umani corpi già veduti accesi. |
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