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Dizion. 1° Ed. .
DENTE
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pag.254
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DENTE.
Definiz: | uno di que' piccoli ossi, che sono in bocca, fitti nelle gengive, co' quali si mastica il cibo. Lat.
dens. |
Esempio: | Bocc. intr. n. 9. Prima molto col grifo, e poi co' denti presigli, e scossiglisi
alle guance. |
Esempio: | Dan. Purg. c. 7. Quivi sto io co' parvoli innocenti Da' denti morsi della morte
avanti. |
Esempio: | Petr. Son. 83. Rode se dentro, e i denti, e l'unghie indura, Per vendicar suo'
danni. |
Definiz: | ¶ Mostrare i denti, cioè mostrarsi ardito, coraggioso, e sanza paura. |
Esempio: | Dan. Par. 16. L'oltracotata schiatta, che s'indraca Dietro a chi fugge, e a chi
le mostra il dente, O ver la borsa, come agnel si placa. |
Esempio: | M. V. 9. 31. Tal gente, ec. furono per natura, vile, e codarda: cacciare dietro
a chi fugge, e dinanzi si dilegua a chi mostra i denti. |
Definiz: | ¶ Diciamo proverbialmente, Darsene infino a' denti, ch'è quando due tencionano aspramente, e
ruvidamente insieme, senza rispetto. |
Definiz: | ¶ Tener l'anima co' denti, si dice d'uno mal cubato, o mal concio da infermità.
Plauto disse ossa, atque pellem esse. E anche noi, diciamo
Egli è l'ossa, e la pelle essere l'ossa e la pelle. |
Definiz: | ¶ Pigliarla co' denti: mettersi a far qualche cosa contra uno rabbiosamente, e con ogni sforzo.
Lat. obnixè aliquid aggredi. |
Definiz: | ¶ Pigliare il morso co' denti: stare ostinatissimo. metaf. presa da' cavalli. Lat.
mordicus tenere. |
Definiz: | ¶ E quell'altro. La lingua va dove 'l dente duole, che è ragionar volentieri delle cose, che
premono, o che dilettano. Lat. Ubi quis dolet, ibidem, atque manum habet.
Fl. 257. |
Definiz: | E sopraddente, diciamo al dente nato fuor di squadra tra l'un dente, e l'altro. |
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