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ANCORA. Con l'accento sulla prima sillaba.
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ANCORA. Con l'accento sulla prima sillaba.
Definiz: Sost. femm. Istrumento di ferro con raffi uncinati, col quale, gittato ne' fondi dell'acque, legato ad una gomena, si fermano i navigli.
Dal lat. ancora, e questo dal grec. ἄγκυρα. –
Esempio: Dant. Inf. 16: Sì come torna colui, che va giuso, Talora a solver ancora ch'aggrappa O scoglio od altro, che nel mare è chiuso.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 294: La quarta cosa, a che è affigurata la croce di Cristo, si è l'ancora; chè siccome l'ancora conserva la nave dalla fortuna del mare,.... così quest'ancora spirituale ec.
Esempio: Bocc. Comm. Dant. 3, 328: L'ancora è uno strumento di ferro, il quale dall'un de' lati ha più rampiconi, e dall'altro ha un anello, per lo quale si lega alla fune, che il manda giù nel fondo del mare, e di quello il tira su.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 43: Fune non lega quì, nè col tenace Morso le stanche navi ancora frena.
Esempio: Fosc. Poes. 355: E la profonda Ancora e il fune le raffrena il corso.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Acciocchè quando la tempesta della paura lo tirava nel pelago del peccato, vi fosse presente l'ancora della dolcezza, che 'l ritenesse.
Esempio: Segner. Op. 4, 473: Voglio che ci mettiam di proposito a scandagliare ancor col discorso la sicurezza del fondo a cui siamo giunti, prima di gettarvi un'ancora, qual'è questa, di sì gran peso.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 255: L'ancore qui dell'abbattuto ingegno Gitto.
Definiz: § II. Ancora di speranza, o Ancora di o da rispetto, si dice l'Ancora maggiore di ogni nave, di cui si fa uso ne' più grandi pericoli. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 143: Chi l'ancore apparecchia da rispetto, E chi al mainare e chi alla scotta è buono, Chi ec.
Esempio: Bonc. Disc. pol. 29: Il prudente principe si riserva sempre qualche ancora di rispetto (qui figuratam.).
Definiz: § III. Gettare l'ancora o le ancore, vale Fermare la nave. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 109: Ch'i' sarei vago di voltar la vela, E l'ancore gittar in qualche porto (locuz. figur.).
Esempio: Lampred. Comm. neutr. 1, 161: Son giunti a credere e a sostenere che specialmente le navi da guerra si debbono reputare territorio della nazione,.... anche quando hanno gettate l'ancore nei porti ec.
Definiz: § IV. Levare l'ancora, o le ancore, vale Mettere in corso la nave. –
Esempio: Bemb. Stor. 1, 146: Ciò la maggior nave de' nimici.... vedendo, mutatosi un poco il vento, levate le ancore, per soccorrere la sua compagna nave, verso le galee viniziane fece vela.
Definiz: § V. Chiamasi Ancora una maniera di palo fitto ne' fiumi, a guardia dei ponti. –
Esempio: Lorin. Fortif. 246: E quando ch'il corso del fiume fusse veloce, e che si dubitasse che portasse materie di legname o altro, si fortificherà esso ponte con spesse ancore, ovver pali fitti verso il corso delle acque, con sicurissimi canapi attaccati al ponte.
Definiz: § VI. Ancora è anche un Pezzo d'orologeria, che trovasi nello scappamento, il quale ha due braccia simili a quelle di un'ancora da navi; onde Orologio ad ancora, ed anche semplicemente Un'ancora, dicesi l'oriuolo che è munito di un tal pezzo.
Definiz: § VII. Ancora chiamasi dai fisici Quel pezzo di ferro dolce, o piccola sbarra, che sta immediatamente attaccata ai poli della calamita, ed alla quale si appendono i pesi.
Definiz: § VIII. Dicesi proverbialm. d'uno che abbia il cervello grosso ed indocile: Egli è come l'ancora, che sta sempre nel mare, e non impara mai a nuotare.