Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
ANCORA.
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ANCORA.
Definiz: Coll'accento sulla sillaba penult. Particella copulativa, che significa continuazione, vale lo stesso, che Di più, Parimente, Altresì, Eziandío. Latin. etiam, quoque.
Esempio: Boc. Nov. 25. 15. Come che buona opinione avesse della donna, ancóra ne la prese miglióre.
Esempio: E Bocc. Nov. 7. 5. E appresso soprastando ancóra molto piú, convenne, ec.
Esempio: Dan. Inf. 8. Che Dio ancor ne lodo, e ne ringrazio.
Esempio: E Dan. Inf. Can. 11. Ancor un poco indietro ti rivolvi.
Esempio: Petr. Son. 123. Ancor torna sovente a trarne fuori.
Esempio: Boc. Nov. 17. 39. Da quegli, che quivi al servigio di lui erano, fu lietamente ricevuto, e ancóra dalla donna.
Esempio: E Bocc. Nov. 10. 5. Acciocchè, come per nobiltà d'animo dall'altre divise siete, ancóra per eccellenza di costúmi separate dall'altre vi dimostriate.
Esempio: Petr. Son. 133. E le cose presenti, e le passate, Mi fanno guerra, e le future ancóra.
Definiz: §. Vale eziandio In questa ora, in questo tempo, in questo punto. E in questo significato pare, che dimostri la sua etimología, cioè anche, e ora. Lat. vel nunc, nunc quoque.
Esempio: Dan. Inf. Cant. 15. Sieti raccomandato il mio tesoro, Nel quale io vivo ancóra.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 22. Così foss'io ancor con lui coverto.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 18. Quanto spirto reale ancor ritiene.
Esempio: Boc. Nov. 10. 5. Egli non sono ancóra molti anni passati, che, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 11. 14. Il quale colóro, che per lui andarono, trovarono ancóra in camicia.
Esempio: Petr. Son. 16. Per mirar la sembianza di colui, Ch'ancór lassù nel Ciel vedere spera.
Esempio: Dan. Inf. 18. E fa, che feggia Lo viso in te di questi altri mal nati, A' quali ancor non vedesti la faccia.
Definiz: §. In vece d'Ancorchè.
Esempio: Dan. Inf. 8. Ch'i' ti conosco, ancor sie lordo tutto.
Definiz: §. Ancóra ancóra, replicato come molte altre particelle, ha forza di superlat.
Esempio: Esempio del Compilatore E non ha avuto ancóra ancór quelch'e' pensa.
Definiz: §. Per lo stesso, che Nuovamente, di nuovo. Lat. iterum.
Esempio: Vit. Cr. Ora è menato ad Anna, ora a Caifa, ec. ora a Pilato, e ancóra a Pilato.
Esempio: E Vit. Cr. appresso. La Maddalena si stava a' piedi del monimento, e piangeva, e guardando ancóra nel monimento, sì vide due Angioli.
Definiz: §. Per mai.
Esempio: Vit. S. G. B. Io andái più adentro, che io facessi ancóra.