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COVARE
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COVARE.
Definiz: Propriamente lo star degli uccelli in su l'uova, per riscaldarle, acciocch'elle nascano. Lat. incubare, fovere.
Esempio: Tes. Br. 5. 31. E sì dicono molti di loro malizie, ch'elle furano l'uova l'una all'altra. E quando, ec. si si partono da quella, che l'ha covate, e vannosene.
Esempio: Cr. 9. 82. 3. Se l'uova de' pavoni alle galline si pongono, scusa la madre dal covare.
Definiz: ¶ Da COVARE COVATA, che è quella quantità d'uova, che gli uccelli covano in una volta. Lat. pullatio.
Definiz: ¶ Per metaf.
Esempio: Dan. Inf. 27. L'Aquila da Polenta là si cova [cioè domina, e tien soggetta]
Esempio: G. V. 12. 32. 2. E de' più forti castelli, e rocche di Toscana, e cova, e soprastà a Poppi al di sopra poco più d'un miglio. Qui è sinonimo di soprastare.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Che negli assalti la Fortuna cova.
Definiz: ¶ Per istare acquattato. Lat. cubare, incubare.
Esempio: Lab. n. 253. Col mantel foderato covare il fuoco, in su le calcagna sedendosi.
Definiz: ¶ E scovare. Cavar del covo, e dicesi di fiere. Lat. e lustrum educere.
Definiz: E scovare uno, ritrovare i suoi andamenti, e conoscere i suo' pensieri.
Esempio: Petr. Son. 106. Nidio di tradimenti, in cui si cova Quanto mal per lo mondo oggi si spande. [cioè s'origina, si fabbrica]
Definiz: ¶ COVARE si dice dell'acqua stagnante, che non ha esito, e sta ferma. Lat. stagnare.
Esempio: Cr. lib. 11. 9. 2. Il sito della terra non sia sì piano, che l'acqua vi covi, nè sì repente, che tutta se n'esca.
Definiz: ¶ COVARE diciamo d'una fabbrica, quando non ha altezza proporzionata alla sua larghezza.