Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
COVARE
Apri Voce completa

pag.852


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» COVARE
Dizion. 5 ° Ed.
COVARE.
Definiz: Propriamente Lo star degli uccelli in sull'uova per riscaldarle, acciocch'elle nascano. Lat. incubare, fovere. Gr. θάλπειν.
Esempio: Tes. Br. 5. 31. Dicono molti di loro malizie (delle pernici) ch'elle furano l'uova l'una all'altra; e quando sono nate, udendo la boce della diritta madre sì si partono da quella, che l'ha covate.
Esempio: Cr. 9. 82. 3. Se l'uova de' pavoni alle galline si pongono, scusa le madri dal covare.
Definiz: §. I. Per similit.
Esempio: Varch. Suoc. 2. 1. Stava sempre a covarla, e far pissi pissi con esso lei.
Esempio: Red. lett. 1. 106. Se ne stia un'ora, o due a dormire, e non potendo dormire, stia nulladimeno a letto a poltrire, ed a covare se medesima.
Definiz: §. II. Per Riscaldare semplicemente. Lat. fovere. Gr. θάλπειν.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 90. Cavano loro gli occhi (le mulacchie) e covangli fino a tanto, che le penne sono loro rimesse.
Definiz: §. III. Per metaf. Dominare, Sovrastare.
Esempio: Dant. Inf. 27. L'Aquila da Polenta la si cova.
Esempio: But. La si cova, e questo dice, perchè la signoreggia.
Esempio: G. V. 12. 32. 2. È (Fronzuole) de' più forti castelli, e rocche di Toscana, e cova, e soprasta a Poppi al di sopra poco più d'un miglio.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Che negli assalti la fortuna cova.
Definiz: §. IV. Per Racchiudere neutr. pass.
Esempio: Petr. son. 105. Nido di tradimenti, in cui si cova Quanto mal per lo mondo oggi si spande.
Definiz: §. V. Covare neutr. per Istare acquattato. Lat. cubare, incubare. Gr. ἐπίκεισθαι.
Esempio: Varch. stor. 7. Dopo la quale, la pestilenza, che prima avea più tempo covato, e pareva, che s'andasse spegnendo, crebbe.
Esempio: E Varch. stor. 12. 473. S'appiccò in Firenze (la peste) e andò covando, morendone sempre qualcuno.
Definiz: §. VI. Covare, dicesi anche d'una fabbrica, quando non ha altezza proporzionata alla sua larghezza. Lat. subsidere. Gr. ὑποκαθίζειν.
Definiz: §. VII. Covare il male, vale Tenerlo occulto, Soffrirlo. Lat. morbum occulere. Gr. νόσον κρύπτειν.
Esempio: Libr. cur. malatt. Questi malori non bisogna covarli.
Esempio: E Libr. cur. malatt. appresso: La febbre, quando è covata, più dura.
Definiz: §. VIII. Covare il fuoco, dicesi di chi sta di continuo presso al fuoco per iscaldarsi. Lat. assiduum ad focum sedere. Gr.
Definiz: συνεχῶς τῇ ἐσχάρᾳ παρακαθίζεσθαι.
Esempio: Lab. 253. Se tu ec. veduta l'avessi ec. col mantel foderato covare il fuoco.
Definiz: §. IX. Covar la cenere.
Esempio: Galat. 9. Gli racconta, come ella covava la cenere sedendosi in sulle calcagna.
v. CENERE.
Definiz: §. X. Covare, si dice anche dell'acqua stagnante, che non ha esito, e sta ferma. Lat. stagnare. Gr. λιμνάζειν.
Esempio: Cr. 11. 9. 2. Il sito della terra non sia sì piano, che l'acqua vi covi, ne sì repente, che tutta se n'esca.
Esempio: Dav. Colt. 152. O acquitrino, o vena vi cova.
Definiz: §. XI. In proverb. Gatta ci cova, o simile; che dicesi per esprimere, essere in alcuna cosa qualche occulta frode, o malizia, che non apparisce. Lat. latet anguis in herba, equus Troianus. Gr. δούρεος ἵππος.
Esempio: Pataff. 4. Adagio pur, che cova la mucina.
Esempio: Ambr. Cof. 4. 2. Non posso credere, Che gatta non ci covi.