Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
COVARE
Apri Voce completa

pag.235


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
» COVARE
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
COVARE.
Definiz: propriamente lo star degli uccelli in su l'uova, per riscaldarle, acciocch'elle nascano. Lat. incubare, fovere.
Esempio: Tes. Br. 5. 31. E sì dicono molti di loro malizie, ch'elle furano l'uova l'una all'altra. E quando, ec. si si partono da quella, che l'ha covate, e vannosene.
Definiz: E da COVARE COVATA, che è quella quantità d'uova, che gli uccelli covano in una volta. Lat. pullatio.
Definiz: ¶ Per metaf.
Esempio: Dan. Inf. 27. L'Aquila da Polenta là si cova [cioè domina, e tien soggetta]
Esempio: G. V. 12. 32. 2. E de' più forti castelli, e rocche di Toscana, e cova, e soprastà a Poppi al di sopra poco d'un miglio. Qui è sinonimo di soprastare.
Definiz: ¶ Per istare acquattato. Lat. cubare, incubare.
Esempio: Lab. n. 253. Col mantel foderato covare il fuoco, in su le calcagna sedendosi.
Definiz: ¶ Per metaf. ordire, e perfezionare. Lat. ordiri.
Esempio: Pet. Son. 106. Nidio di tradimenti, in cui si cova Quanto mal per lo Mondo oggi si spande.
Definiz: E COVARE si dice dell'acqua stagnante, che non ha esito, e sta ferma. Lat. stagnare.
Esempio: Cr. lib. 11. 9. 2. Il sito della terra non sia sì piano, che l'acqua vi covi, nè sì repente, che tutta se n'esca.
Definiz: E COVARE diciamo d'una fabbrica, quando non ha altezza proporzionata alla sua larghezza.