Lessicografia della Crusca in rete

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B,
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B
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B,
Definiz: lettera labiale, la seconda dell'alfabeto e la prima delle consonanti, che i grammatici dicono mute, assai simile nel suono al P al V, dicendosi molte voci coll'una o coll'altra scambievolmente, come Serbare e Servare, Nerbo e Nervo, Corbo e Corvo, Barco e Parco. Pronunziasi Bi, e si fa tanto masc., quanto femm. Delle consonanti riceve dopo di sè nella medesima sillaba la L e la R, e vi perde alquanto di suono, come Oblio, Pubblico, Braccio, Ombra, benchè colla L di rado si trovi appresso i Toscani, e rarissimo in principio di parola, come pronunzia a loro più strana, salvo alcune voci per lo più latine, quali sono Blando, Blandimento, Bleso. Consente avanti di sè in mezzo di parola, ma in diversa sillaba, la L, M, R, S, come Albume, Lembo, Erba, Usbergo; quantunque si trovi di rado colla S in mezzo della parola, e per lo più ne' verbi composti colla preposizione Dis, come Disbrigare, e più frequentemente nella prima sillaba, come Sbandito, Sbattere; e deesi sempre la S avanti al B pronunziare col suono più sottile o rimesso, come nella voce Accusa; di che si dirà nella lettera S.
Definiz: § I. B molle. Lo stesso che Bimolle o Bimmolle. –
Esempio: Pazz. Rim. burl. 380: E qual fu primo sì borgio cantore, Che cantò per b quadro o per b molle.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 30: E giunto a Campi, lì fermar si volle A bere e far la zolfa per b molle.
Esempio: Not. Malm. 1, 172: Il b molle è chiave musicale o segnatura di semituono; ma qui dicendo far la zolfa per b molle, si serve della voce molle per intendere Ammollare la bocca, cioè Bere.
Definiz: § II. B quadro. Lo stesso che Biquadro o Biqquadro. –
Esempio: Pazz. Rim. burl. 351: Varchi, tu canti per natura grave, Ed io l'intuono per b quadro acuto (qui locuz. figurat.).
Esempio: E Pazz. Rim. burl. 380: E qual fu primo sì borgio cantore, Che cantò per b quadro, o per b molle.