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1) Dizion. 4° Ed. .
FAVELLARE
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FAVELLARE.
Definiz: Manifestare i concetti dell'animo colle parole, Parlare, Dire. Lat. loqui, fari. Gr. μυθεῖσθαι.
Esempio: Arrigh. 49. In cotal modo favella scrittura, che furono li compagni ec. i quali il vero amore con diritto legame congiunse.
Esempio: Albert. 37. Lo pigro pare a se, che egli sia più savio di sette savj uomini, che favellino sentenze.
Esempio: Bocc. nov. 13. 3. Piacendo alla nostra Reina, che sopra ciò si favelli ec. aggiugnerò alle dette una mia novella.
Esempio: E Bocc. nov. 26. 15. E quivi senza favellare, in guisa che iscorger si potesse la voce, per grandissimo spazio ec. stettero.
Esempio: Dant. Par. 5. Sì preciso di sopra si favella.
Esempio: E Dan. Par. 12. L'amor, che mi fe bella, Mi tragge a ragionar dell'altro Duca, Per cui del mio sì ben ci si favella.
Esempio: Petr. son. 182. Amor par, ch'all'orecchie mi favelle.
Esempio: Pass. 142. E benignamente favellandogli, e confessandolo, solamente gl'impuose per penitenza, che ec.
Esempio: Varch. Ercol. 49. Perchè de' gerundj, come favellando, e parlando, e de' participj come favellante, e parlante, non occorre ragionare se non di rado.
Definiz: §. I. Favellare per metaf.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 12. Non ti fa mestieri il dirlo, il viso tuo favella egli (cioè: il manifesta)
Definiz: §. II. Favellare in sul saldo. Lat. seriò loqui, loqui extra iocum. Gr. ἐν σπουδῇ λέγειν.
Esempio: Varch. Ercol. 93. Favellare in sul saldo, o di sodo, consideratamente, e da senno, è come dicevano i Latini extra iocum, cioè fuor di baia.
Definiz: §. III. Favellare in sul quamquam, detto per ischerzo.
Esempio: Varch. Ercol. 93. Favellare in sul quamquam, gravemente, e con eloquenza.
Definiz: §. IV. Favellare rotto, cincischiato.
Esempio: Varch. Ercol. 94. Favellare rotto, cincischiato, onde si dice anche cincischiare, e addentellare, il che è proprio delli innamorati, o di coloro, che temono, è quello, che Vergilio nel quarto libro dell'Eneida favellando di Didone disse: Incipit effari, mediaque in voce restitit.
Definiz: §. V. Favellare colla bocca piena, vale Favellare cautamente, e con rispetto. Lat. cautè loqui. Gr. εὐλαβῶς λέγειν.
Definiz: §. VI. Favellare colle mani, Dare.
Esempio: Varch. Ercol. 93. Favellar colle mani, significando dare, è cosa da bravi, onde si chiamano maneschi.
Definiz: §. VII. Favellare senza barbazzale. Lat. liberè loqui. Gr. παῤῥησιάζεσθαι.
Esempio: Varch. Ercol. 93. Favellare senza barbazzale, il che i Greci dicevano con maggior traslazione, senza briglia, è dire tutto quello, che più ti piace, o torna bene, senza alcun risguardo, e come dice il volgo, alla sbracata.
Definiz: §. VIII. Favellar per cerbottana, vale Favellar per interposta, e segreta persona; o con difficultà, o alla sfuggita, o furtivamente.
Esempio: Varch. Ercol. 93. Favellare per cerbottana, per interposta, e segreta persona.
Definiz: §. IX. Favellare come gli spiritati. Lat. ut aedituum responsa numinis praedicare.
Esempio: Varch. Ercol. 94. Favellare come gli spiritati; è favellare per bocca d'altri.
Definiz: §. X. In molte altre somiglianti maniere si usa questo verbo, delle quali v. il Varch. Ercol. 93. 94. 95. e seguenti.
Definiz: §. XI. Non favellare ad alcuno, vale Essere adirato seco, Avere stizza con lui, Tenergli favella.
Esempio: Cron. Vell. Non so che perciò dovessi avere commesso fallo, per lo quale mi mettesse a sì fatta strettezza di non favellarmi nè egli, nè i figliuoli ec.