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1) Dizion. 5° Ed. .
FAVELLARE.
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FAVELLARE.
Definiz: Neutr. Proferire, Pronunziare, parole, Articolare la voce.
Dal lat. fabulari. –
Esempio: Colonn. E. Gov. Princ. volg. 56 t.: Dicemo che, così come naturale cosa è che l'uomo favelli, e la natura lo 'nsegna all'uomo; ma la favellatura, qual sia o tedesca o francesca o toscana, la natura non la 'nsegna.
Esempio: Dant. Inf. 28: Questi è desso, e non favella.
Esempio: E Dant. Parad. 26: Opera naturale è ch'uom favella; Ma, così o così, natura lascia Poi fare a voi, secondo che v'abbella.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 147: E quivi, senza favellare, in guisa che iscorger si potesse la voce, per grandissimo spazio.... stettero.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 256: Giovanni della Luna duo dì sono gli cadde la gocciola: ha perduto tutto il lato ritto, e non favella.
Esempio: Cas. Pros. 3, 381: Se tutti gli uomini avessero sempre favellato, e favellassono al presente d'un linguaggio medesimo, non bisognerebbe ora che voi v'affaticaste d'apprendere le lingue.
Esempio: Varch. Ercol. 123: Favellare rotto, cincischiato, onde si dice ancora cincischiare; e addentellato, il che è proprio degli innamorati o di coloro che temono.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 60: Stupiron quei che favellar l'udiro, Ed in diverse lingue esser sì presto, Ch'egizio in Menfi o pur fenice in Tiro L'avria creduto e quel popolo e questo.
Definiz: § I. E per similit., detto di animali. –
Esempio: Domen. Plin. 307: Trovasi nell'istorie, come.... nella villa di Galerio un gallo favellò una volta sola, ch'io sappia.
Esempio: E Domen. Plin. 319: Dicono, che non favellano se non quegli uccegli, che si pascon di ghiande; e fra gli altri più facilmente quegli, ch'hanno cinque dita ne' piedi; nè anco questi favellano, se non ne' primi due anni.
Definiz: § II. Vale altresì Manifestare i concetti dell'animo; Parlare, Dire. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 3: Di po' la dottrina, ti dissi ch'era mestiere lo favellare; lo qual favellare vien dallo spirito, e per lo spirito si conduce alla bocca.
Esempio: Pucc. A. Canz. 13: Sopra ogni altra donna ella favella Dolce benigna, ec.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 234: Ancora dice Cecco: Dov'è? Giannino si dispera, e dice: Favell'io greco, o ècci così buio?
Esempio: Gell. Lettur. 1, 195: Usando spessissime volte quegli, che hanno perturbato ed alterato grandemente l'animo da qualche affetto e da qualche passione, favellare confusamente e rottamente.
Esempio: Cas. Pros. 3, 301: Quando favella, non dee punzecchiare altrui col gomito, come molti soglion fare ad ogni parola, dicendo: non dissi io vero?
Esempio: Varch. Ercol. 123: Favellare in sul saldo, o di sodo, consideratamente, e da senno, e come dicevano i Latini, extra jocum, cioè fuor di baia.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 82: Così favella; e seco in chiaro suono Tutto l'ordine suo concorde freme.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 32: Con dispettoso atto superbo Sovra il caduto cavalier favella: Renditi vinto.
Definiz: § III. E figuratam., detto di scrittura, per Narrare, Dire. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 49: In cotal modo favella la scrittura, che furono li compagni,... i quali il vero amore con diritto legame congiunse.
Esempio: Tass. Lett. 1, 32: Si dee credere,... che l'inconstanza di questo clima sia in buona parte cagione de l'inconstanza di questa nazione; la quale io per me non attribuisco loro, se non quanto l'istorie ne favellano.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 119: Perchè giudica de' morti? perchè favella con le frasi de' Cristiani, i quali non può nè vedere nè patire?
Definiz: § IV. E pur figuratam., detto di volto, o simile, vale Manifestare, Dare a conoscere. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 153: Non ti fa mestiero il dirlo; il viso tuo favella egli.
Definiz: § V. Favellare, costruito con la particella A o Con, reggente un termine denotante persona, vale Volgere ad essa persona la parola, Parlarle, o Conferire, Parlare, con essa. –
Esempio: Dant. Inf. 16: Fa' che di noi alla gente favelle.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 104: E benignamente favellandogli, e confessandolo, solamente gl'impose per penitenza, che ec.
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 39: Favellerò con teco familiarmente e rozzamente, e senza curiosità di sermoni.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 134: Acciocch'io rapporti vero iudicio contro a lui, e ch'io gli favelli a faccia.
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 234: Va', figliuolo, e chiama i venti Zefiri, e discorri coll'ale, e favella al duca troiano.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 53: Pare.... a Matteo di Giorgio, che qui è stato a favellare co' lei insieme con Soldo, ch'ella soprastia un poco a mandarmi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 40: La donna umanamente gli favella.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 3: A sè dunque li chiama, e lor favella.
Esempio: E Tass. Gerus. 14, 54: Oltre che con gli spirti anco favella Sovente, e fa con lor lungo soggiorno.
Esempio: Fag. Rim. 6, 100: Il favellare a cotesto signore È in vero un gran favor, ma costa caro.
Definiz: § VI. Figuratam. –
Esempio: Libr. Ruth 13: M'hai molto consolata, e hai favellato al cuore della tua serva.
Esempio: Bibb. N. 5, 29: Favelleroe nella tribulazione del spirito mio; e confabulerò con l'amaritudine dell'anima mia.
Esempio: Petr. Rim. 1, 266: Amor par ch'all'orecchie mi favelle.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 67: Fra sè co' suoi pensier par che favelle.
Esempio: Fosc. Poes. C. 71: Piamente a queste Dee non favella chi la patria obblia.
Definiz: § VII. E Favellare con uno, si usò per Rivolgergli la parola, Fargli motto, a fine di mostrargli non aver noi con esso alcun risentimento. –
Esempio: Vell. Cron. 28: La notte e' passò di questa vita, e 'l detto Gherardo, nè nostre donne a suo corpo o sepoltura non fu; anzi indi a certi dì co' detti Berignalli favellò, e mai contro a loro non prontò.
Definiz: § VIII. Reggente un termine di persona o di cosa, mediante le particelle Di, Sopra, Intorno, e simili, e talora anche In, con un compimento di cosa, vale Tener discorso, ragionamento, Discorrere, Ragionare, intorno ad essa, anche per iscrittura. –
Esempio: Dant. Inf. 33: Disperato dolor che il cor mi preme, Già pur pensando pria ch'io ne favelli.
Esempio: E Dant. Parad. 5: Ed intorno di lei Sì preciso di sopra si favella.
Esempio: E Dant. Parad. 12: L'amor, che mi fa bella, Mi tragge a ragionar dell'altro duca, Per cui del mio sì ben ci si favella.
Esempio: Libr. Eccl. 50: Non favellare disavedutamente ne le cose di messer Domenedio.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 41: Piacendo alla nostra Reina che sopra ciò si favelli,... aggiugnerò alle dette una mia novella.
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 53: I tempi sono sei senza più, de' quali tutti sei favellaremo oggi, se il tempo ne basterà.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 15: Dell'ingegno più o men vivace degli uomini, nel discorso di questa porzione superiore voi non ne avete favellato punto nè poco.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 221: Che disse in primo luogo l'Apostolo là dove favellò della Carità sì sublimemente?
Esempio: Maff. Veron. ill. 1, 9: L'unico raggio è da Plinio,... niun altro avendosi che, per quanto appartiene all'istoria partitamente e con fondamento di soda autorità, n'abbia favellato.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 5: Pigliarono animo a favellar dell'independenza.
Definiz: § IX. Att. Proferire, od anche Esprimere, parlando: ma è maniera poco usata. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 79: Lo pigro pare a sè ch'egli sia più savio di sette savj uomini, che favellino sentenze, ec.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 190: Gli fu veduto visibilmente lo Spirito Santo in ispezie d'una colomba, che gli favellava nell'orecchie la sapienzia.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 57: Contrìstati per lui, e con lagrime gli favella una parola o vero due.
Esempio: Varch. Ercol. 198: Le discordie loro non consistono nelle sentenze, intendendo amenduni una cosa medesima; ma nelle parole, favellandole in diversi modi.
Definiz: § X. Favellare come gli spiritati, si disse per Favellare per bocca d'altri, al modo che gli ossessi per bocca del demonio. –
Esempio: Varch. Ercol. 123: Favellare come gli spiritati, è favellare per bocca d'altri.
Definiz: § XI. Favellare con la bocca piccina. –
V. Bocca, § XXXIX.
Definiz: § XII. Favellare con le mani, vale Gesticolare, Accompagnare coi gesti le parole. –
Esempio: Cecch. Stiav. 5, 2: E' vien molto favellando con le mani.
Definiz: § XIII. E Favellare con le mani, vale Esser manesco. –
Esempio: Varch. Ercol. 123: Favellare colle mani, significando dare, è cosa da bravi, onde si chiamano maneschi.
Definiz: § XIV. Favellare in bigoncia, vale Parlare a una moltitudine adunata, Arringare. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 238: Quello che i Latini dicevano habere concionem o veramente orare, cioè parlare nel senato o in pubblico, che gli antichi nostri dicevano fare una diceria, e noi usiamo in quella vece dire: il tale favellò in bigoncia.
Definiz: § XV. Favellare in maschera. –
V. Maschera.
Definiz: § XVI. Favellare per cerbottana. –
V. Cerbottana, § III.
Definiz: § XVII. Favellare senza barbazzale. –
V. Barbazzale, § I.
Definiz: § XVIII. Non favellare ad alcuno, vale Essere adirato seco, Non parlargli. –
Esempio: Vell. Cron. 11: Non so che perciò dovessi avere commesso fallo, per lo quale mi mettesse a sì fatta strettezza di non favellarmi nè egli nè' figliuoli, ec.
Definiz: § XIX. In proverbio: Chi favella erra, a denotare Non essere uomo che non erri. –
Esempio: Varch. Ercol. 125: Chi in favellando ha fatto qualche scappuccio, e gli è uscito alcuna cosa di bocca, della quale vien ripreso, suole a colui, che lo riprende, rispondere: chi favella erra; egli erra il prete all'altare; e' cade un cavallo, che ha quattro gambe.