Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
MACULA, e MACOLA
Apri Voce completa

pag.112


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
MACULA, e MACOLA.
Definiz: Macchia, da Macchiare, per Imbrattare; anche si trasferisce a Bruttura d'animo. Lat. macula, labes, nota. Gr. κηλὶς, λύμη, στιγμή .
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Mondo in se di vizj debb'esser colui, il quale vuol correggere gli altri; perciocchè l'occhio lordo l'altrui macula ben non vede, e la mano lotosa l'altrui macula ben non netta.
Esempio: Vit. Cr. P. N. Ma voi, Signor mio, siete potente di rendermelo senza alcuna macula.
Esempio: Pallad. Agost. 10. L'acqua nuova pruova in questo modo; mettila in un vaso nuovo di rame, e s'ella non fa macola, o limo, è buona.
Esempio: Bocc. nov. 98. 36.Io non cercai, nè con ingegno, nè con fraude d'imporre alcuna macula all'onestà, ed alla chiarezza del vostro sangue nella persona di Sofronia (cioè: infamia, disonore. Lat. dedecus, probrum, macula. Gr. αἰσχύνη, ὄνειδος, ψόγος)
Esempio: Cron. Morell. 255. E non abbiano alcuna macula, come di traditore, o di ladro, o di micidio, ec. (quì pure: disonore)
Esempio: Pass. 90. Purgasi la macola della colpa, la quale l'anima, peccando, contrasse.