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Dizion. 4° Ed. .
MACULA, e MACOLA
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MACULA, e MACOLA.
Definiz: | Macchia, da Macchiare, per Imbrattare; anche si trasferisce a Bruttura d'animo. Lat. macula, labes, nota. Gr. κηλὶς,
λύμη, στιγμή . |
Esempio: | Cavalc. Frutt. ling. Mondo in se di vizj debb'esser colui, il quale vuol
correggere gli altri; perciocchè l'occhio lordo l'altrui macula ben non vede, e la mano lotosa l'altrui macula ben non
netta. |
Esempio: | Vit. Cr. P. N. Ma voi, Signor mio, siete potente di rendermelo senza alcuna
macula. |
Esempio: | Pallad. Agost. 10. L'acqua nuova pruova in questo modo; mettila in un vaso nuovo
di rame, e s'ella non fa macola, o limo, è buona. |
Esempio: | Bocc. nov. 98. 36.Io non cercai, nè con ingegno, nè con fraude d'imporre alcuna
macula all'onestà, ed alla chiarezza del vostro sangue nella persona di Sofronia (cioè: infamia,
disonore. Lat. dedecus, probrum, macula. Gr. αἰσχύνη,
ὄνειδος, ψόγος)
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Esempio: | Cron. Morell. 255. E non abbiano alcuna macula, come di traditore, o di ladro, o
di micidio, ec. (quì pure: disonore) |
Esempio: | Pass. 90. Purgasi la macola della colpa, la quale l'anima, peccando, contrasse.
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