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Dizion. 1° Ed. .
VOGLIA
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VOGLIA.
Definiz: | Il volere, disiderio, volontà, appetito, brama. Lat. voluntas, cupiditas. gr.
βούλησις. |
Esempio: | Dan. Inf. 9. Perchè ricalcitrate a quella voglia, A cui, ec. |
Esempio: | E Dan. Par. 15. Per darmi voglia, Ch'io le pregassi, a
tacer fur concorde. |
Esempio: | Petr. son. 222. E se mia voglia in ciò fosse compíta. |
Esempio: | Boc. n. 83. 9. Ella se ne potrà ben prima morir di voglia, ec. Avevan si gran
voglia di ridere, che scoppiavano. |
Esempio: | E Bocc. nov. 92. 7. L'Abate, che maggior fame aveva, che
voglia di motteggiare. |
Esempio: | E Bocc. nov. 88. 11. Biondello, che conosceva, che contro
a Ciacco egli poteva aver più mala voglia, che opera. |
Definiz: | ¶ Buona voglia, e mala voglia, buona o cattiva disposizion di corpo.
Lat. mala valetudo. |
Esempio: | Nov. ant. 38. 3. trovolli nelle letta, e confortolli, e dimandolli di lor mala
voglia. |
Definiz: | Col segno del secondo caso diviene avverbio, e vale bramosamente, e volentieri. Lat. cupidè. |
Esempio: | Bocc. n. 12. 12. Ed egli questo, senza più inviti aspettare, di
voglia fece. |
Esempio: | G. V. 12. 107. 4. Di buona voglia fece i sopraddetti tre delli Ambasciadori,
Cavalieri di sua mano. |
Definiz: | ¶ Diciamo in proverbio, una voglia non è mai cara. |
Definiz: | E VOGLIA diciamo a quella macchia, o variamento di colore, nato all'huomo nella pelle, indizio di cibo, o bevanda
appetita dalla madre nella gravidanza. Lat. stigma. gr. στίγμα. |
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