Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MORSO
Apri Voce completa

pag.551


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» MORSO
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
MORSO.
Definiz: Sost. masc. Il mordere; La stretta che si dà coi denti a checchessia.
Dal lat. morsus. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 59: Con un repentino morso gittò Balacio a terra del suo cavallo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 33: Il leon, l'orso, Venga e la tigre e ogn'altra fera brava, Di cui l'ugna mi stracci e franga il morso.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 157: Ma s'io piglio co' denti quel coraccio, Io gli darò de' morsi come cane.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 161: Stimava io, quel Pegaso generoso cavallo essere stato imputato aver l'ali, per la tema de' focosi morsi della Chimera.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 79: Perciò appunto, dimenticatasi ogni altra cosa che hanno d'intorno, non vedendo più punto bellezze nè di terra nè di cielo, hanno posto il cuore a voler entrare in quel castello, e si conciano co' graffj e co' morsi per essere i primi.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 12: E pugni e calci e sputi e morsi e sgraffj.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 437: Un suo cagnaccio grosso.... famoso per morsi e per ispaventi.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Dant. Inf. 29: Come ciascun menava spesso il morso Dell'unghie sovra sè.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 315: Questo è il nettare mio, che ad ogni sorso Soave sulla lingua imprime un morso.
Esempio: E Chiabr. Rim. 2, 340: Meco ber t'assicura Manna, che ad ogni sorso Bacia la lingua sì, che imprime il morso.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 160: Questo (supplizio) è.... abbocconare il reo a morsi di tanaglie.
Definiz: § II. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 3: Ei mi parea da se stesso rimorso: O dignitosa coscienzia e netta, Come t'è picciol fallo amaro morso!
Esempio: Petr. Rim. F. 124: Ratto a questa penna la man porsi, Per far voi certo che gli estremi morsi Di quella ch'io con tutto 'l mondo aspetto Mai non senti'.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 5: Nè per tutto ciò.... e tutto da' morsi della invidia esser lacerato, non ho potuto cessare.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 230: Con be' motti e con risposte pronte, o con avvedimenti presti, molti hanno già saputo con debito morso rintuzzare gli altrui denti, o i sopravvegnenti pericoli cacciar via.
Esempio: E Bocc. Com. Dant. M. 1, 94: La quale (la coscienza di ciascuno) sedendo nella nostra mente, è prima e avveduta giudicatrice delle nostre operazioni, e di quelle col morso suo ci affligge e tormenta.
Esempio: Machiav. Disc. 96: Dico bene a quel capitano, giudicando che non possa fuggire i morsi della ingratitudine, che faccia una delle due cose ec.
Esempio: Mart. L. Op. 66 t.: Mal conosce il ben chi pria non pruova Gli acuti morsi del destino avverso.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 45: In questo caso sono più gagliardi e' morsi de' principi, perchè più facilmente assai vengono al coltello e alle esecuzioni forti, che non fa il populo.
Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. Ded. 4: Senza tener altrimenti conto de' maligni ma freddi morsi di chi non pregia se non se stesso.
Esempio: Varch. Boez. 79: Qual dunque potenza è questa, la quale non può nè scacciare da sè i morsi delle sollecitudini, nè schifare le punture e trafitte delle paure?
Esempio: Tass. Lett. 1, 276: Con una tacita dissimulazione sopportava i morsi de l'altrui maledicenza.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 550: I morsi della coscienza punitrice, l'ardore delle passioni insaziabili, e il terrore della divina vendetta convertono a tali uomini le rose in serpi e le porpore in carboni.
Esempio: Segner. Pred. 533: E quasi in vago mazzettino di fiori porgiate loro (ai giovanetti) frattanto ravvolto l'aspido, il qual con morso inavveduto e insensibile gli avveleni.
Definiz: § III. Ed altresì figuratam., per Impulso, Incitamento, Stimolo, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 26: Tutti quei morsi, Che posson far lo cuor volger a Dio, Alla mia caritate son concorsi.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 694: Tutti quei morsi; cioè tutti quelli movimenti e pungimenti, Che ec.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 199: Due sorti d'uomini massimamente non sentono il morso della compassione: l'una è di quegli i quali sono in estrema miseria e che per perduti si mettono;... l'altra è di coloro, a i quali pare essere felicissimi.
Definiz: § IV. E per L'effetto del mordere, Il segno che ne rimane, Lacerazione prodotta dal mordere su qualche parte del corpo. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 140: La sua lagrima (della vite).... a' morsi velenosi soccorre.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 348: Il porro crudo, impiastrato sopra 'l morso de' serpenti, fa utilitade.
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 95: Il frusso del sangue fatto dalle mignatte si ferma mettendo su quel morso una mezza fava sanza guscio.
Esempio: Gell. Circ. 56: Le testuggini non medicono i nostri morsi con la cicuta?
Esempio: Car. Eneid. 7, 1153: Con gl'incanti.... De gl'idri, de le vipere, e de gli aspi Placava l'ira, raddolciva il tosco, E risanava i morsi.
Esempio: Red. Esp. nat. 3: Servivano (certe pietre) d'antidoto sicurissimo poste sul morso delle vipere.
Esempio: E Red. Osserv. Vip. 30: Non si sarebbe lasciato uscir dalla penna che.... il cappero sia per essere sommo e possente medicamento da guarire i morsi viperini.
Definiz: § V. E per similit. –
Esempio: Alam. L. Gir. 1, 73: No 'l lassa riposar, ma nuovo morso Della tagliente spada ognor gli aggiunge.
Definiz: § VI. In locuz. figur. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 332: Tal è il morso dell'odio: onde vi vuole un balsamo molto eletto a rimarginar questa piaga, e vi vuole un cerusico molto esperto, che sappia spremerne tutta fuori la marcia ch'è giù sepolta.
Esempio: Leopard. Poes. 99: Al duro morso Della brama insanabile che invano Felicità richiede, esso da tutti Lati cercando, mille inefficaci Medicine procaccia.
Definiz: § VII. E per Quel tanto di cibo che si spicca in una volta dal pezzo coi denti; Boccone. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 331: I' giuocherei la vita contro a un morso di berlingozzo, che non ha a far nulla seco.
Definiz: § VIII. Poeticam. per Dente. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 3: In tanto al Leon d'òr l'artiglio e 'l morso Fu da voi rotto sì, che più molesto Non l'ho sentito da quel giorno a questo.
Definiz: § IX. Parlandosi di tanaglie, dicesi La parte di esse con la quale si afferrano e si stringono gli oggetti.
Definiz: § X. E poeticam. per L'uncino dell'ancora. –
Esempio: Tass. Gerus. S. 15, 43: Fune non lega qui, nè co 'l tenace Morso le stanche navi àncora frena.
Esempio: Salvin. Eneid. 1, 255: Qui le stanche navi Veruni non ritengono legami, Non con adunco morso àncora lega.
Definiz: § XI. Prendesi per Puntura, Bucatura, prodotta dal pungiglione di certi animali, come api, vespe, zanzare, e simili. –
Esempio: Tass. Rim. 2, 158: Nei vostri dolci baci Dell'api è il dolce mele, E vi è il morso dell'api anco crudele.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 534: Non permetterebbe [Dio] che alcun di loro patisse tanta molestia, quanta ne dà il morso d'una zanzara.
Definiz: § XII. Per Dolore acuto, Trafitta, Puntura, e simili. –
Esempio: Span. Tes. Pov. volg. 18: Anco delle melagrane agre e del sugo con la farina d'orzo fa' impiastro in sulla bocca dello stomaco: caccia li morsi dello stomaco.
Definiz: § XIII. Morso, chiamasi Quell'arnese di ferro che fa parte della briglia del cavallo o del mulo, e che gli si pone in bocca per dirigerlo e per dominarlo; ed è composto dell'imboccatura, del barbazzale e della catenella. –
Esempio: Libr. Mascalc. F. R. 154: E lo morso del freno è posto a modo d'anello fabbricato, lo quale è più forte e più da ritenere che alcuno di quelli che detti sono di sopra.
Esempio: Alam. L. Colt. 6, 64: Solo è 'l tempo a domar co 'l nuovo giogo L'aspro torvo giovenco, e con lo sprone E co 'l morso al caval frenar l'orgoglio.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 95: Null'altro mancavale che quella spuma, la quale, mischiata col sangue per l'agitazione del morso e per la fatica, suole abbondar nella bocca a' destrieri.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 265: La via di mezzo è fallace; la ferocia del destriere sboccato non frenano fili di seta, ma morsi di ferro.
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 348: Il vicerè v'aggiunse del suo il guernimento de' cavalli: selle di velluto tutte fiorite a fregi d'oro trapunto, e freni con morso d'argento, e borchie a lato e su per le redini.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 298: Si truovano ben degli uomini così destri, che mentre un cavallo libero, non pur corre, ma quasi vola, hanno tal arte che con un salto.... vi giungono a montar su; ma che a veruno riuscisse in quel tempo di mettergli il morso in bocca, non l'udii mai.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 13, 45: Un barbero destrier veloce al corso Frenava, del color che dicon falbo, Di puro argento avea le staffe e il morso, Ed ogni arnese albiccio o del tutto albo.
Esempio: Fag. Rim. 3, 146: Quai cani o cavalli Portin ben cinti e museruola e morso.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 374: Morsi di ferro, da frenar mascelle A focoso destrier.
Esempio: Martin. T. V. Not. 10, 155: Non siate simili a un indomito cavallo, o ad un mulo ricalcitrante, bestie prive di ragione, le quali han bisogno di morso e di briglia e di sprone, perchè al loro padrone obbediscano.
Definiz: § XIV. E per estensione La intera briglia del cavallo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 66: Ma prima vuol che se gli faccia un morso, Con che lo volga e gli raffreni il corso.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 12, 32: I lor cavalli con la sella al tergo, Pendendo i morsi da l'arcion, pasceansi In una stanza che ec.
Definiz: § XV. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Rim. sacr. 355: Non meriti che lo tuo morso e 'l freno Per forza gli costringa le mascelle?
Esempio: Petr. Trionf. 305: Talor ti vidi tali sproni al fianco, Ch'i' dissi: qui conven più duro morso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 1: Quantunque debil freno a mezzo il corso Animoso destrier spesso raccolga, Raro è però che di ragione il morso Libidinosa furia a dietro volga.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 26, 91: Fin ch'al campo si fosse soccorso, A cui Carlo era appresso a porre il morso.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 67: Ma il santo vecchio, ch'alla lingua ha il morso, Non di quanto egli sa però favella.
Esempio: Tass. Gerus. S. 3, 2: Il saggio capitan con dolce morso I desiderj lor guida e seconda.
Esempio: E Tass. Gerus. 4, 53: E confortando mi rendè sì ardita, Che del timor non mi ritenne il morso.
Esempio: Dav. Tac. 1, 315: Conviene metter loro (ai liberti) un morso che lo temano.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 442: Ira è breve furor: l'animo reggi; S'ei soggetto non è, signore insorge: Con morso lui, lui con catene, affrena.
Esempio: Martin. T. V. 10, 155: Stringi col morso e colla briglia le mascelle di coloro che si ritiran da te.
Esempio: Giust. Vers. 38: Di Grecia, di Roma I regi sapienti Piantavan la soma Secondo le genti; E a norma del vizio, Il morso o lo sprone.
Definiz: § XVI. Di primo morso, dicesi del cavallo a cui sono caduti i denti lattaiuoli; Di secondo morso, quando ha mutato anche i denti mezzani; e Di terzo morso, quando tutti i denti incisivi gli si sono mutati, ed allora il poledro è veramente cavallo. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 397: Ancora i primieri denti, i quali mutano, sono due di sopra e due di sotto, i quali s'appellano il primo morso, e allora s'appella puledro di primo morso; la qual cosa dice il predetto che si fa l'anno secondo. E poi muta gli altri quattro denti prossimani, cioè due di sopra e due di sotto, i quali si chiamano mezzani, cioè il secondo morso; e allora si chiama puledro di secondo morso. Appresso muta gli altri quattro, cioè due di sopra e due di sotto, i quali si chiamano quadrati, cioè il terzo morso; e allor s'appella cavallo.
Esempio: Bart. D. As. 4, 155: Avea cert'uomo un bellissimo cavallo, puledro di primo morso.
Definiz: § XVII. A morsi, col verbo Mangiare, e simili, vale Staccando coi denti i pezzi di ciò che si mangia, senza l'aiuto di alcun arnese.
Definiz: § XVIII. Morso d'animo, vale Rimorso. –
Esempio: Senec. Provvid. 427: Sempre esser felice, e sanza morso d'animo passare vita, è non sapere l'altra parte della natura delle cose.
Definiz: § XIX. Allentare il morso, Lentare, e simili, il morso, vale Allentare al cavallo le briglie perchè corra; e Raccogliere il morso, Stringere, e simili, il morso, vale il contrario. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 78: E vede quello..., che veloce Sprona il cavallo e gli rallenta il morso.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 22, 13: Ma or lentando or raccogliendo il morso, Se ne va di galoppo e di buon trotto.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 11, 67: Ed al destrier di nuovo allenta il morso, E in quattro salti.... Nella città l'alta donzella arriva.
Definiz: § XX. In locuz. figur. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 86: Ma che puote a fortuna esser disdetto, Ch'a nostre cose allenta e stringe il morso?
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 33: Astringe e lenta a questa terra il morso Un cavallier giovene, ricco e bello.
Definiz: § XXI. Attaccare un morso a checchessia o a chicchessia, vale Addentarlo, Morderlo. –
Esempio: Red. Osserv. Vip. 24: Un cane, al quale feci attaccar il morso (dalla vipera) nella punta del naso, tanto se la forbì colla lingua, che campò da morte.
Definiz: § XXII. Dare di morso a, o in, checchessia o chicchessia, vale Addentarlo, Morderlo. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 340: Per non vedere questo, volse innanzi morire, e morendo diede di morso alla terra.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 176: Egli si puose in su l'uscio della cella sua, e dava di morso in questo pane e in questo cascio.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 228: Due di quelli giovani.... danno di morso a gran bocconi ciascuno in una (delle pallottole), e subito l'uno sputa fuori, e dice ec.
Esempio: Savonar. Pred. 12: Piglia el serpente per la coda..., ti vorrà dare di morso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 22: Si vede ch'all'astuto gatto Scherzar col topo alcuna volta aggrada, E poi che quel piacer gli viene a noia, Dargli di morso, e al fin voler che muoia.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 20: Vi dà nè più nè men drento di morso, Come se fussi un pezzo di pane unto.
Esempio: Cas. Pros. 3, 295: E molto meno si dee porgere pera, o altro frutto, nel quale tu arai dato di morso.
Esempio: Dav. Tac. 2, 174: Venne fino a rinfacciargli d'aver dato danari dopo la morte di Galba a chi uccise Pisone, e dato di morso nel teschio suo.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 55: Ed io, che allora avrei mangiato i sassi, M'accomodai per darvi su di morso.
Esempio: Red. Esp. nat. 102: Forse in quelle stesse (erbe) diede di morso quell'antico Glauco delle favole.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 191: Caricando acqua d'ambra a poco a poco, si ridusse così arrabbiata, che a dar di morso a un limoncellino verde, non si sente a un gran pezzo quell'acido invelenito che si sentiva in quell'acqua.
Definiz: § XXIII. Figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 18: Vedine due All'accidia venir dando di morso.
Definiz: § XXIV. Pur figuratam., per Offendere, Oltraggiare. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 21, 49: Scomunicò il Paglialoco e' Greci, Ch'a Santa Chiesa avien dato di morso.
Definiz: § XXV. Fare a' morsi, vale Mordersi l'un l'altro; anche figuratam. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 83, 32: E' Fiorentini fecer le promesse Per ciascheduno, ed a' morsi ed a' graffj Fér poi; e poco par, che s'attenesse.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 409: Egli erono amendue tanto accaniti, Che volentieri arebbon fatto a' morsi.
Esempio: Varch. Ercol. 99: Dicesi ancora (per Tenzonare, Altercare), ma più volgarmente, Fare una batosta, Darsene infino a' denti, e Fare a' morsi, e a' calci, e Fare a' capelli.
Definiz: § XXVI. Mettere il morso a passioni, a sentimenti, Porre, e simili, il morso a passioni, a sentimenti, e simili, vale figuratam. Contenerli, Frenarli, e simili. –
Esempio: Tass. Rinald. S. 6, 62: Chè se 'l frenare i subiti del core E primi moti non è in nostra mano, Può bene il saggio con miglior discorso Porre a gli effetti rei poi duro morso.
Definiz: § XXVII. Porre il morso ad un popolo, vale figuratam. Soggiogarlo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 35: Avrà preso ogni luogo vicino, E posto agli Umbri e alli Piceni il morso.
Definiz: § XXVIII. Prendere il morso, coi denti, o con la bocca, Pigliare, il morso, coi denti, o con la bocca, ed anche semplicemente Prendere il morso, detto di cavallo, vale Prendere, Vincer, la mano. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 12, 55: Ma sappi ch'e' rimedj son sì scarsi Di questa alfana a frenare il furore, Quand'ella piglia colla bocca il morso, Che ec.
Esempio: Bern. Orl. 69, 16: Un destrier d'Andologia, Che non trovava paragone al corso,... e un sol difetto avia: Se poteva pigliar co i denti il morso, Portava l'uomo a suo dispetto via.
Definiz: § XXIX. E figuratam. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 9: Questo può essere uno perpetuo esemplo agli uomini singolari nella città, che non patiscano il movimento e l'armi venire nell'arbitrio della moltitudine: perocchè non si possono ritenere quando hanno preso il morso, e intendono poter più perchè sono maggior numero.
Esempio: Bemb. Stor. 2, 37: E temea eziandio, che se la Germania, udendo le terre del suo Re torresegli e saccheggiarsi, avesse il morso co' denti preso; a così forte e gagliarda nazione e a tanta moltitudine resistere, e la guerra di quelle ferocissime genti sostenere, non potesse la Repubblica.
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 3, 3: Ma in quanto alla signora Fidenzia, io so perchè ha preso il morso co' denti, e ha detto: di qua s'ha a ire.
Definiz: § XXX. Provare il morso del lupo. –
V. Lupo, § XXI.