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1) Dizion. 4° Ed. .
MORSO
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MORSO.
Definiz: Sust. Il mordere. Lat. morsus. Gr. δῆγμα, δῆξις, δηγμός.
Esempio: Pass. 243. Egli si pose in sull'uscio della cella sua, e dava il morso in questo pane, e in questo cacio.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 59. Con un repentino morso gittò Balacio a terra del suo cavallo.
Esempio: Red. Vip. 1. 31. Un cane, al quale feci attaccare il morso nella punta del naso, tanto se la sorbì colla lingua, che campò da morte.
Definiz: §. I. Morso, per la Parte ferita col morso.
Esempio: Red. Esp. nat. 3. Servivano d'antidoto sicurissimo poste sul morso delle vipere.
Esempio: E Red. Esp. nat. 9. Anco a i mortiferi morsi delle vipere non portano giovamento.
Definiz: §. II. Per metaf. Lat. morsus, morsiuncula. Gr. δῆγμα, δῆξις.
Esempio: Bocc. g. 4. p. 2. E tutto da' morsi della invidia esser lacerato.
Esempio: E Bocc. g. 5. f. 2. Molti hanno già saputo con debito morso rintuzzare gli altrui detti, o i sopravvegnenti pericoli cacciar via.
Esempio: Petr. son. 97. Per far voi certo, che gli estremi morsi Di quella, ch'io con tutto 'l mondo aspetto, Mai non sentíi.
Esempio: Dant. Inf. 29. Come ciascun menava spesso il morso Dell'unghie sopra se.
Esempio: E Dan. Par. 26. Però ricominciai: tutti quei morsi, Che posson far lo cuor volgere a Dio, Alla mia caritate son concorsi (cioè: movimenti, e pungimenti)
Esempio: Lod. Mart. egl. 1. 66. Che mal conosce il ben, chi pria non prova Gli acuti morsi del destino avverso.
Esempio: Boez. Varch. 3. pros. 5. Qual dunque potenza è questa, la quale non può nè scacciare da se i morsi delle sollecitudini, nè schifare le punture, e trafitte delle paure?
Definiz: §. III. Per Rimorso, Rimordimento. Lat. morsus, conscientiae vis. Gr. συνειδήσεως δῆγμα.
Esempio: Sen. Prov. Sempre esser felice, e senza morso d'animo passare vita.
Esempio: Dant. Purg. 3. O dignitosa coscienza, e netta, Come t'è picciol fallo amaro morso.
Definiz: §. IV. Primo morso, o Secondo morso, si dicono Certi denti del cavallo.
Esempio: Cr.9. 1. 3. I primieri denti, i quali mutano, sono due di sopra, e due di sotto, i quali s'appellano il primo morso, e allora s'appella puledro di primo morso ec. e poi muta gli altri quattro denti prossimani, cioè due di sopra, e due di sotto, i quali si chiamano mezzani, cioè il secondo morso, e allora si chiama puledro di secondo morso.
Definiz: §. V. Morso, per tutto 'l Ferro della briglia, Freno; e dividesi in Guardia, e in Imboccatura. Lat. lupatum. Gr. χαλινός.
Esempio: Petr. cap. 7. Talor ti vidi di tali sproni al fianco, Ch'io dissi: quì convien più duro morso.
Definiz: §. VI. E per metaf.
Esempio: Tass. Ger. 4. 53. E confortando mi rendè sì ardita, Che del timor non mi ritenne il morso.
Esempio: E Tass. Ger. 15. 7. Come la nobil coppia ha in lui raccolta, Spinge la ripa, e gli rallenta il morso.
Definiz: §. VII. Morso, per quella Quantità di cibo, che si spicca in una volta co' denti. Lat. buccella. Gr.ψωμίον.
Esempio: F. Giord. Pred. R. Avete voi mai dato un morso di pane per amor mio?
Esempio: Fir. Trin. 1. 1. Io giucherei la vita contro a un morso di berlingozzo, ch'ella non ha a fare nulla seco.