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MORSO, e talvolta anche MORDUTO
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MORSO, e talvolta anche MORDUTO.
Definiz: Partic. pass. di Mordere.
Lat. morsus. –
Esempio: Dant. Purg. 7: Quivi sto io co' parvoli innocenti, Da' denti morsi della morte, avante Che fosser dall'umana colpa esenti.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 50: Quella triema; siccome la paurosa agnella, la quale, prima morsa, è scampata dalla bocca del canuto lupo, e ancora no le pare essere sicura.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 2: E non può aver più ferma e maggior cura, Morso dal tuo mortifero veleno, Ch'unir tesoro.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 17: I cavalli morduti dal lupo, diventano più veloci nel corso, e più potenti nel generare.
Esempio: Cesar. Fatt. Ap. 2, 194: Le serpi di quell'isola nel detto tempo dovettero essere velenosissime; perocchè quegli isolani, pratichissimi della natura del loro paese, aspettavano che Paolo così morduto dovesse gonfiare e morire.
Definiz: § In forma d'Add. Offeso con morso o morsi. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 6: Subito.... colla destra mano corsi al morso lato.
Esempio: Ar. Sat. 1, 206: E quel che dalle morse fronde Par che poeta in Ascra divenisse.