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1) Dizion. 5° Ed. .
INTELLETTO
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pag.982


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INTELLETTO.
Definiz: Sost. masc. Potenza dell'anima, con la quale s'intende o si conosce, Facoltà delle idee, Facoltà dell'apprendere l'essere delle cose; Intelligenza, Mente.
Dal lat. intellectus. –
Esempio: S. Bern. Lett. F. 158: Intelletto è quello il quale in ciò che gli è appiccato, o in bene o in male, naturalmente aopera.
Esempio: Dant. Inf. 3: Noi sem venuti al luogo ov'io t'ho detto Che tu vedrai le genti dolorose, Ch'hanno perduto il ben dello intelletto.
Esempio: E Dant. Purg. 6: A così alto sospetto Non ti fermar se quella nol ti dice Che lume fia tra il vero e l'intelletto.
Esempio: E Dant. Conv. 332: Dico intelletto, per la nobile parte dell'anima nostra, che di comune vocabolo Mente si può chiamare.
Esempio: Petr. Rim. 2, 238: Qui non palazzi, non teatro, o loggia, Ma 'n lor vece un abete, un faggio, un pino Tra l'erba verde e 'l bel monte vicino, Onde si scende poetando, e poggia, Levan di terra al ciel nostr'intelletto.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 163: Voi non v'accorgete, animali senza intelletto, quanto di male sotto quella poca di bella apparenza sta nascoso.
Esempio: Sacch. Op. div. 6: E ancora il migliore intelletto del mondo, quanto più è sottile, tanto più tosto o per troppo studio o per malattia si perde.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 768: Iddio non è contenuto da luogo, ed è immenso; sicchè non si può circuire se non co lo intelletto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 20: Fece il destrier, ch'avea intelletto umano, Non per vizio seguirsi tante miglia, Ma ec.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 12: Bisogna che spesso si dimostrino segni della debolezza dell'intelletto umano.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 171: Questo nome intelletto significa più cose..., ed è propiamente in noi quella parte più nobile dell'anima, per la quale noi intendiamo, e si chiama molte volte mente.
Esempio: Galil. Op. V, 326: Bisognerebbe che fusse lor mostrato il modo di far che le potenze dell'anima si comandassero l'una all'altra, e le inferiori alle superiori; sì che l'immaginativa e la volontà potessero e volessero credere il contrario di quel che l'intelletto intende.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 12: Cotal discorso si fa coll'aiuto de' sensi, i quali in un certo modo potrebbon dirsi ministri.... dello 'ntelletto.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 2: Le potenze più sovrane di quest'anima ragionevole sono la memoria, l'intelletto e la volontà.
Esempio: Fag. Comm. 5, 454: Credo che v'abbiate poca memoria, manco intelletto, e punta di volontà.
Esempio: Leopard. Poes. 142: Questo se all'intelletto Appar felice, invade D'alta pietade ai più costanti il petto.
Esempio: Giobert. Bell. 22: Questo intervento della fantasia è affatto subordinato all'intelletto.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 516: Cose per sè non troppo famigliari a' loro intelletti.
Definiz: § I. E in locuzioni figurate. –
Esempio: Dant. Purg. 18: Drizza.... ver me l'acute luci Dello intelletto, e fieti manifesto L'error de' ciechi che si fanno duci.
Esempio: E Dant. Purg. 28: Luce rende il Salmo Delectasti, Che puote disnebbiar vostro intelletto.
Esempio: S. Cater. Lett. 2, 17: E però apre l'occhio dell'intelletto nell'obietto suo, Cristo crocifisso.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 89: Io ti voglio empier fino all'orlo il vaso Dell'intelletto, anzi colmar lo staio.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 48: L'odor solo di tali operazioni [carnali], macchia la candidezza dell'intelletto.
Esempio: Leopard. Paralip. 5, 23: Commendò Rodipan questo concorde Voler del popol suo con molte lodi, Morte imprecando a quelle bestie sorde Dell'intelletto e pur destre alle frodi.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 469: Tese a tutta forza l'arco dell'intelletto, cercò, frugò, sentì di dentro un cozzo d'idee monche e di mezze parole.
Definiz: § II. E figuratam., parlandosi di Dio. –
Esempio: Bibb. N. 5, 562: Egli fece li cieli nell'intelletto; per che in eterno è la sua misericordia.
Esempio: Galil. Op. VII, 129: L'intelletto divino con la semplice apprensione della sua essenza comprende, senza temporaneo discorso, tutta la infinità di quelle passioni [del cerchio].
Definiz: § III. E per Facoltà, e anche Abito, di rettamente intendere e giudicare; onde D'intelletto, aggiunto di uomo d'intelletto, vale Che dirittamente intende, giudica, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Però se l'avversario d'ogni male Cortese fu,... Non pare indegno ad uomo d'intelletto.
Esempio: Manett. A. Op. stor. 3: In casa di Tomaso Pecori, uomo molto dabbene e sollazzevole e d'intelletto.
Esempio: Castigl. Corteg. 233: Molti si vergognavano per quella vergogna che esso meritamente arìa sentita, se mai per tempo alcuno avesse preso tanto d'intelletto, che avesse potuto conoscere un suo così vituperoso fallo.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 7: Voi, per cui d'un Mentore la mano Suda a formarvi e l'intelletto e il core,... Facile orecchio almeno ora porgete Alla mia favoletta, e risolvete.
Definiz: § IV. E per Ispirazione. –
Esempio: Dant. Purg. 22: Elli givan dinanzi, ed io soletto Diretro, ed ascoltava i lor sermoni, Ch'a poetar mi davano intelletto.
Definiz: § V. Vale anche Apprendimento, Conoscenza, Intellezione, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 18: Là onde vegna lo intelletto Delle prime notizie, uomo non sape; E de' primi appetibili l'affetto, Che sono in voi ec.
Esempio: E Dant. Rim. 96: Donne, ch'avete intelletto d'amore, Io vo' con voi della mia donna dire.
Esempio: E Dant. Conv. 201: Dunque se 'l pensiero nostro, non solamente quello che a perfetto intelletto non viene, ma eziandio quello che a perfetto intelletto si termina, è vincente del parlare, non semo noi da biasimare, perocchè non semo di ciò fattori.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 191: E sì profondo intelletto avea della divina Scrittura, che ec.
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 100: Che furono le pietre, altro che li cuori de' gentili insensibili all'intelletto dell'onnipotente Iddio?
Esempio: Domin. Gov. Fam. 135: Nella lingua de' quali [predicatori] ballano filosofi poeti con favole, e non vi s'appicca verità con intelletto di Scrittura santa.
Esempio: Giord. Op. 2, 136: Può ora parere assurdo o prosuntuoso ch'io discorra di cosa la quale in duemila e più luoghi diversi potrà ad un medesimo tempo vedere chiunque voglia, e da' proprj occhi prenderne intelletto e piacere.
Definiz: § VI. Vale altresì Opinione, Concetto. –
Esempio: Dant. Rim. 197: Dico, che nobiltate in sua ragione Importa sempre ben del suo suggetto, Come viltate importa sempre male: E virtute cotale Dà sempre altrui di sè buono intelletto.
Definiz: § VII. E per Intenzione, Pensiero, e simili. –
Esempio: Medit. Pov. 4: Non era ne' figliuoli d'Adamo questo parlare nè questo intelletto, che eglino volessono considerare o parlare della povertà in fra loro, ma avevanla sommamente in odio.
Definiz: § VIII. E per Senso, Significato, Intendimento, Sentimento, detto di parola, discorso, scrittura, autore, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 226: Lo 'ntelletto della quale [canzone] a più agevolmente dare ad intendere, mi conviene in tre particole dividere.
Esempio: Stat. Art. Calim. G. 367: Recato il detto statuto in volgare sermone per li detti officiali, come detto è, abbia e avere debbia il detto statuto intelletto mercantile; e altro statuto non debbia avere nè tenere la detta Arte, il quale sia scritto in grammatica.
Esempio: Petr. Rim. 1, 259: Col dir pien d'intelletti dolci ed alti; Coi sospir soavemente rotti; Da questi magi trasformato fui.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 43: Se si facesse trasponimento delle parole, tantochè mutassono lo 'ntelletto, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 85: Non vuol già dire l'autore che li paia duro l'intelletto delle parole; ma che ec.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 15: Or, anima cara allo eterno amore, benchè tu non abbi a predicare, pure ho scritto questo come richiede lo 'ntelletto del testo apostolico.
Esempio: S. Antonin. Lett. 77: Parmi ricordare avermi scritto lo intelletto di quello verso del cantico magnifico della gloriosa Vergine madre, cioè: Exultavit spiritus meus in Deo salutari meo.
Esempio: Scal. Claustr. 436: Poco di savore dà la lezione della lettera di fuori a chi legge, se non riceve in cuore lo intelletto della glossa e dell'allegoria d'essa lettera dentro.
Esempio: S. Greg. Omel. 2, 290: Tutti avete udita una voce quando io parlo, e nondimeno non tutti pigliate il senso di essa voce la quale avete udita. Adunque, conciosia cosa che la voce non sia disuguale, perchè è disuguale ne' vostri cuori l'intelletto della voce?
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 245: Fu battuta [quella medaglia] da' Ciziceni, e se quell'altre lettere vi fussero tutte,... si potrebbe facilmente penetrare nel vero l'intelletto e la cognizione di tutta la medaglia.
Esempio: Buomm. Lez. II, 5, 253: Gli espositori bene spesso s'inducono ad esplicare non poco diversamente il vero intelletto dell'autore.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 300: Le cose dette dal signor Nestore mi chiamano a discutere il principio dell'egualità tra l'azione e la reazione.... Egli può ricevere molti e varj intelletti ec.
Definiz: § IX. E secondo la dottrina platonica, si disse per Mondo intelligibile, ossia per Quell'ente nel quale Platone poneva le idee o le forme delle cose. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 501: Dopo questa impensabile non che indicibile sostanza chiamata Dio, poneva Platone quella mente chiamata da lui intelletto, ovvero mondo intelligibile, nel quale sono bene tutte le cose come in Dio; ma non vi sono sì nobilmente ed in modo sì perfetto.
Esempio: E Varch. Lez. Pros. var. 1, 502: Da Platone piglia (Dante) il nono cielo, nel quale dice esser tutte le cose virtualmente, a similitudine dell'intelletto che poneva Platone.
Definiz: § X. Prendesi anche per L'uomo stesso intelligente, o fornito d'intelletto. –
Esempio: Giacomin. Nobilt. lett. 1: Tali suggetti richieggono intelletti più e meglio esercitati che non sono io.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 305: Così, procedendo.... a poco a poco, e per opera ed esempio di altri intelletti mediocri, gli uomini compiono finalmente ec.
Esempio: E Leopard. Pros. 1, 314: Ma certo elle furono (le opere di Galileo) al suo tempo mirabilissime; nè forse migliori, nè più degne di un intelletto sommo,... si potevano allora scrivere in quelle materie.
Definiz: § XI. E per Qualunque essere fornito di intelletto, e segnatamente gli Angeli. –
Esempio: Dant. Parad. 8: Ciò esser non può, se gl'intelletti Che muovon queste stelle non son manchi, E manco il primo, che non gli ha perfetti.
Esempio: E Dant. Parad. 28: E dei saver che tutti hanno diletto, Quanto la sua veduta si profonda Nel ver in che si queta ogn'intelletto.
Esempio: E Dant. Rim. 191: Ogni intelletto di lassù lo mira.
Esempio: E Dant. Conv. 208: Ciascuno intelletto di sopra, secondoch'è scritto nel libro delle Cagioni, conosce quello ch'è sopra sè, e quello ch'è sotto sè; conosce dunque Iddio siccome sua cagione; conosce dunque quello ch'è sotto sè, siccome suo effetto.
Definiz: § XII. Divino intelletto, o Primo intelletto, dicesi Dio. –
Esempio: Dant. Inf. 11: Natura lo suo corso prende Dal divino intelletto e da sua arte.
Esempio: Verin. Lez. II, 1, 236: Volle dire questo divin filosofo, che Dio non intende in quei modi che intendono l'altre nature intellettrici che dal primo intelletto dipendono.
Definiz: § XIII. Intelletto, nella dottrina cattolica, è Uno dei sette doni dello Spirito Santo. –
Esempio: Dant. Conv. 356: E perocchè da ineffabile carità vengono questi doni, e la divina carità sia appropiata allo Spirito Santo, quindi è che chiamati sono doni di Spirito Santo, li quali, secondochè li distingue Isaia profeta, sono sette, cioè: Sapienzia, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timor di Dio.
Esempio: Cavalc. Esp. Pat. 97: E incontanente nasce nell'anima nostra uno dono di Spirito Santo, che si chiama dono d'intelletto.... E di questo dono d'intelletto nasce una beatitudine, che si chiama mondizia di cuore.
Definiz: § XIV. Intelletto agente, dicevasi dagli Scolastici L'intelletto avente la facoltà di astrarre le idee, o specie intellettuali, dai fantasmi; e Intelletto possibile, o, come anche trovasi, Intelletto passibile, dicevasi L'intelletto che le idee, astratte dall'intelletto agente, riceve in sè, passando allora dalla potenza all'atto. –
Esempio: Dant. Purg. 25: Sì che, per sua dottrina, fe' disgiunto Dall'anima il possibile intelletto, Perchè da lui non vide organo assunto.
Esempio: E Dant. Conv. 353: La quale [anima] incontanente produtta, riceve dalla vertù del motore del Cielo lo intelletto possibile; il quale potenzialmente in sè adduce tutte le forme universali.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 536: Stazio, apparito ora loro di novo.... significa lo intelletto passibile che è accompagnato co la ragione, lo quale è necessario ingiummai a considerare le materie de le quali s'è a parlare.
Esempio: E But. Comm. Dant. 2, 602: Il passibile intelletto, cioè intelletto umano lo quale si chiama passibile, in quanto è eccitato e commosso a fare l'operazione sua de le cose apprese per li sentimenti.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 147: L'uomo mediante gli abiti delle virtù e delle scienze, può copulare l'intelletto possibile coll'agente, cioè fare che siano un medesimo.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 69: Questo medesimo intelletto, se si considera quando da principio è dato all'uomo, si chiama intelletto possibile, quasi che allora non sia in esso alcuna attualità di notizia, ma sola la possibilità di riempirsi delle notizie di mano in mano.
Esempio: Giacomin. Nobilt. lett. 83: Sebbene le sustanzie immateriali non possono essere dallo intelletto comprese, avezzo a ricevere le spezie astratte dai fantasmi per virtù dello intelletto agente; nondimeno non è falso il dire che ec.
Definiz: § XV. Intelletto speculativo, dicesi L'intelletto che ha per fine la semplice conoscenza delle cose; Intelletto pratico, dicesi L'intelletto che ha per fine di governare o regolare le operazioni dell'uomo. –
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 70: Puossi ancora in due altri modi considerare questo intelletto nostro, cioè come pratico, e come speculativo.
Esempio: E Piccolom. Instit. mor. appr.: Così ancora è necessario che in due modi si possa trovar disposto il nostro intelletto, acciochè nell'un modo sia intento ed atto all'intendimento delle cose naturali e divine, e allora si domanda intelletto speculativo, e nell'altro modo divenga idoneo alla cognizione dell'azioni umane, che da libera volontà nostra dipendano, ed allora pratico intelletto si domanderà.
Definiz: § XVI. A puro intelletto; modo avverbiale, che trovasi per Con l'intelletto scevro di qualsiasi preoccupazione, turbamento, alterazione, e simili. –
Esempio: Buonarr. Aion. 1, 31: Che fosse il vino o fosse un'altra cosa, Quivi.... A Gambasso Figlin promesse sposa; Ma a puro intelletto e sana mente, Conobbe ch'ella fu volenterosa, E tentò di stornare il negoziato.
Definiz: § XVII. Di mio intelletto, suo di suo intelletto, loro di loro intelletto, e simili, intelletto, vale Di mia, sua, loro propria, e simili, scienza o esperienza. –
Esempio: Dant. Rim. 100: Ma poichè (gli occhi) sepper di loro intelletto, Che per forza di lei M'era la mente già ben tutta tolta, Con le insegne d'Amor dieder la volta.
Definiz: § XVIII. Aprire l'intelletto a checchessia. –
V. Aprire, §§ LIII e LIV.
Definiz: § XIX. Essere alcuno fuori dell'intelletto, vale Esser pazzo, demente, Aver perduto il senno, la ragione. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 50: Pensar potrian tutte le cose, eccetto Che fosse Orlando fuor dell'intelletto.
Definiz: § XX. Mettere intelletto, vale Far senno, Metter giudizio. –
Esempio: Bracciol. Schern. 4, 3: À cominciato a mettere intelletto, E sempre a migliorar d'oggi in domani.
Definiz: § XXI. Porre intelletto, o l'intelletto, a checchessia, vale Considerare con attenzione checchessia, Porvi ben mente. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 95: Ancor vo' che qui ponga intelletto.
Esempio: E Barber. Docum. Am. 158: Chi porrà ben la mente E lo intelletto a le chiose vedere, Porrà di lor onor e frutto avere.