Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
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PER.
Definiz: Preposizione locale, che s'adatta co' verbi di moto. Lat. per. Gr. διά.
Esempio: Dant. Purg. 1. Lasciane andar per li tuo' sette regni.
Esempio: E Dan. Purg. 5. Quando s'accorser, ch'i' non dava loco Per lo mio corpo al trapassar de' raggi.
Esempio: Petr. son. 81. Pianse per gli occhi fuor, siccome è scritto.
Esempio: E Petr. canz. 3. 6. Ch'Apollo la seguía quaggiù per terra.
Esempio: Bocc. nov. 1. 5. E a lui non andava per la memoria chi tanto malvagio uom fosse.
Esempio: E Bocc. nov. 14. 7. Le cocche per ponente vegnendo, fer vela.
Esempio: E Bocc. nov. 93. 4. Cominciò a fare le più smisurate cortesíe, che mai facesse alcuno altro, a chi andava, e veniva per quindi.
Definiz: §. I. Per, in vece di In. Lat. in.
Esempio: Bocc. introd. 6. Le quali (macchie) nelle braccia, e per le cosce ec. apparivano a molti.
Esempio: E Bocc. num. 25. Per le sparte ville, e per li campi ec. per le vie, e per li loro colti, e per le case di dì, e di notte ec. morieno.
Esempio: Dant. Purg. 4. E tanto che 'l su andar ti sia leggiero, Come a seconda giù l'andar per nave (cioè: stando in nave)
Esempio: E Dan. Purg. 7. Rade volte risurge per li rami L'umana probitate.
Esempio: E Dan. Par. 2. Per la natura lieta, onde deriva La virtù mista, per lo corpo luce, Come letizia per pupilla viva.
Esempio: Petr. canz. 18. 3. Ma la paura un poco, Che 'l sangue vago per le vene agghiaccia, Risalda 'l cor, perchè più tempo avvampi.
Esempio: G. V. 7. 21. 1. E' Fiorentini vi cavalcarono per comune in mezzo Luglio.
Definiz: §. II. Per, In vece di Da.
Esempio: Bocc. proem. 4. Ho meco stesso proposto di volere in quel poco, che per me si può ec. alcuno alleggiamento prestare.
Esempio: E Bocc. introd. 52. Quelle vivande diligentemente apparecchieranno, che per Parmeno loro saranno imposte.
Esempio: E Bocc. nov. 26. 20. Tu hai creduto avere la moglie quì, ed è come se avuto l'avessi, in quanto per te non è rimaso.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 21. Per voi non rimase ec. ch'egli non s'uccidesse colle sue mani.
Esempio: E Bocc. nov. 44. 4. Per me non istarà mai cosa, che a grado ti sia.
Esempio: Guid. G. 37. Voi per detto, e per fatto sapete, come li Greci instigati per piccola, e per vana cagione con testereccia superbia si avventarono nella nostra cittade, e occisero a me, e a voi li nostri genitori.
Esempio: Dial. S. Greg. M. Quel sasso non si potrebbe muovere per cinquanta paia di buoi.
Definiz: §. III. Per, in vece di A.
Esempio: G. V. 7. 14. 3. Noi gli taglieremo tutti per pezzi.
Esempio: E G. V. nov. 49. 8. Per modo di diporto se n'andò alla piccola casetta di Federigo.
Definiz: §. IV. Per, in vece di Con.
Esempio: Guid. G. 123. Al quale errore per queste parole rispose.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Lo quale nello 'nferno tormenta l'anime per fuoco.
Definiz: §. V. Per, in vece di Per cagione, Per amore, In grazia, A richiesta. Lat. caussa.
Esempio: Dant. Purg. 1. Più muover non mi può per quella legge, Che fatta fu quando me n'uscì fuora.
Esempio: E Dan. Purg. appresso: E per essere in parte, Ove adorezza, poco si dirada.
Esempio: E Dan. Purg. 2. E come a messaggier, che porta olivo, Tragge la gente per udir novelle.
Esempio: Bocc. proem. 2. Non per crudeltà della donna amata, ma per soverchio fuoco nella mente concetto da poco regolato appetito.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 35. Comandò ad uno de' suoi famigliari, che ec. gli facesse dare da mangiare per Dio.
Esempio: E Bocc. nov. 61. 8. Ella non ci può per potere, che ella abbia, nuocere.
Esempio: Petr. canz. 18. 5. Felice l'alma, che per voi sospira.
Esempio: Cronichett. d'Amar. 48. E perch'era signore, non volle mostrare d'essere per forte casamento, anzi per sua virtù.
Definiz: §. VI. Per, in vece di In favore di. Lat. pro. Gr. ὑπέρ.
Esempio: Bocc. nov. 16. 35. Io farei per Currado ogni cosa, che io potessi, che gli piacesse.
Esempio: Fir. disc. an. 17. Molti ec. si abbiano fatto far largo, e guadagnatosi per loro gli orrevoli gradi, e pe' loro figliuoli gran tesoro, e amplissimi stati.
Definiz: §. VII. Per, in vece di In ricompensa. Lat. pro. Gr. ὑπέρ.
Esempio: Bocc. nov. 18. 42. Chi il conte d'Anguersa, o alcuno de' figliuoli gli rinsegnasse, maravigliosamente da lui per ognuno guiderdonato sarebbe.
Definiz: §. VIII. Per, in vece di Mediante, Per mezzo. Lat. ob, per. Gr. διά.
Esempio: Bocc. proem. 3. Diede per legge incommutabile a tutte le cose mondane aver fine.
Esempio: Dant. Inf. 3. Per me si va nella città dolente, Per me si va nell'eterno dolore, Per me si va tra la perduta gente.
Esempio: E Dan. Purg. 1. Donna scese dal ciel, per li cui preghi Della mia compagnía costui sovvenni.
Esempio: E Dan. Purg. 3. Che quì per quei di là molto s'avanza.
Esempio: G. V. 8. 52. 1. Si rubellò a' Fiorentini il castello di Piano Travigne di Valdarno per Carlino de' Pazzi di Valdarno.
Esempio: Cas. lett. 90. Manda quanto prima la tua spedizione per uomo a posta.
Esempio: Alleg. 151. Per la ragione sono ec. gli uomini dalle bestie differenti, come pel ragionare son gli stessi l'un dall'altro diversi.
Definiz: §. IX. Per, in vece di Come, In luogo di. Lat. ut, loco. Gr. ἀντί.
Esempio: Dant. Purg. 1. Che 'n vista ancor ti prega, O santo petto, che per tua la tegni.
Esempio: E Dan. Purg.29. E 'l dolce suon per canto era già inteso.
Esempio: Nov. ant. 35. 9. E molto il lodava, siccome egli era, per lo più cortese signore del mondo.
Esempio: Bocc. nov. 1. tit. Essendo stato un pessimo uomo in vita, in morte è reputato per santo.
Esempio: E Bocc. nov. 15. 13. Ebbe ciò, ch'ella diceva, più che per vero.
Esempio: E Bocc. nov. 28. 2. Dico adunque, come un vivo per morto seppellito fosse, e come poi per risuscitato, e non pr vivo egli stesso, moti altri lui credessero essere della sepoltura uscito.
Esempio: E Bocc. nov. 83. 5. Calandrino udendo ciascun di costor così dire, per certissimo ebbe seco medesimo d'esser malato.
Esempio: G. V. 9. 77. 5. Volendo essere recato vivo in palagio a vedere a' Priori, che allora erano, per maraviglia, non vollero.
Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 71. E non potendosi così intirizzati rizzare, gli lasciavano per morti.
Esempio: Fir. disc. an. 11. Pregollo, che l'avesse per raccomandato, finchè egli mandasse per esso.
Definiz: §. X. Per, vale talora In vece, In cambio. Lat. pro. Gr. ἀντί.
Esempio: Dant. Purg. 3. Star li convien da questa ripa in fuore, Per ogni tempo, ch'egli è stato, trenta, In sua presunzion.
Esempio: E Dan. Par. 4. Non è l'affezion mia tanto profonda, Che basti a render voi grazia per grazia.
Esempio: Petr. son. 249. O speranza, o desir sempre fallace! E degli amanti più ben per un cento.
Esempio: Cas. lett. 19. Avendo pochi giorni sono pregato il sig. Duca di Somma, che facesse reverenza per me a V. Ecc. Illustriss.
Definiz: §. XI. Per, in vece di Da lato di; modo comune a' Greci, come Per madre, cioè Da lato di madre. Gr. ματρόθεν.
Esempio: Bocc. nov. 18. 38. Egli son per madre discesi di paltoniere.
Esempio: G. V. 4. 10. 1. E di loro per donna nacquero tutti i conti Guidi della figliuola del buono messer Bellincione Berti.
Definiz: §. XII. Per, in signific. di Quanto comporta, Per quanto è possibile.
Esempio: Dant. Inf. 19. Quivi soavemente spose il carco, Soave per lo scoglio sconcio, ed erto.
Definiz: §. XIII. Per, dinotante tempo, vale Dentro allo spazio, Quanto dura.
Esempio: Bocc. introd. 50. A ciascun per un giorno s'attribuisca il peso, e l'onore.
Esempio: E Bocc. num. 54. Come terza suona, ciascun quì sia, acciocchè per lo fresco si mangi.
Esempio: E Bocc. num. 59. Per questa prima giornata voglio, che libero sia a ciascuno di quella materia ragionare, che più gli sarà a grado.
Esempio: Red. cons. 1. 163. L'uso del latte asinino, che per quaranta giorni vien proposto dal signor Longo, è da me tanto volentieri applaudito, che ec.
Definiz: §. XIV. Per, dinotante strumento, o mezzo, mediante il quale si faccia alcuna operazione.
Esempio: Bocc. nov. 14. 13. Fattasi alquanto per lo mare, che già era tranquillo, e per gli capelli presolo, con tutta la cassa il tirò in terra.
Esempio: E Bocc. nov. 44. 10. S'addormentarono avendo Caterina col destro braccio abbracciato sotto il collo Ricciardo, e colla sinistra mano presolo per quella cosa, che voi tra gli uomini vi vergognate di nominare.
Esempio: Salv. Granch. 2. 4. Ella saríe la prima volta, ch'io T'ho menato pel naso, com'un bufolo.
Definiz: §. XV. Per, talora è nota di distribuzione.
Esempio: Bocc. nov. 52. 8. Di quello un mezzo bicchier per uomo desse alle prime mense.
Esempio: E Bocc. nov. 99. 16. Fattesi venire per ciascuno due paia di robe ec. disse: prendete queste.
Definiz: §. XVI. Per, preposto allo 'nfinito col verbo Essere, gli dà quella forza, e quel significato, che ha il participio de' Latini; come:
Esempio: Esempio del Compilatore Io son per fare, io son per amare, io son per ritrarmi; che anche si dice: Io ho a fare, io ho a ritrarmi, io ho ad amare. Lat. facturus sum, amaturus sum. Gr. μέλλω ποιεῖν, μέλλω ἀγαπήσειν.
Esempio: Bocc. nov. 1. 9. Io sono per ritrarmi del tutto di quì.
Esempio: Petr. son. 64. E son per amar più di giorno in giorno.
Definiz: §. XVII. Per, pur preposto all'infinito co' verbi Stare, Essere ec. vale anche Correr risico, Portar pericolo, Essere in procinto di fare, o di farsi alcuna cosa, Mancar poco, che ella non segua; come
Esempio: Esempio del Compilatore Egli sta per cadere, Egli è stato per morire, E' fu per andare, e simili. Lat. parum abfuit quin. Gr. παρὰ μικρὸν ἐδέησα.
Esempio: Bocc. introd. 34. Nè altra cosa alcuna ci udiamo, se non i cotali son morti, e gli altrettali sono per morire.
Esempio: E Bocc. nov. 14. 11. Tenendo forte con amendue le mani gli orli della cassa, a quella guisa, che far veggiamo a coloro, che per affogar sono, quando prendono alcuna cosa.
Esempio: E Bocc. nov. 83. 10. Odo fare alle femmine un sì gran romore, quando son per partorire.
Definiz: §. XVIII. Per, aggiunto a' nomi sust. accenna una particolar considerazione, come:
Esempio: Esempio del Compilatore Questa donna è sufficientemente bella per moglie, Questo cavallo è troppo grasso per barbero; cioè Considerandola come moglie, Considerandolo come barbero.
Definiz: §. XIX. Per, aggiunto a' nomi add. dà loro alquanto di forza.
Esempio: Stor. Eur. 1. 19. Tanto spiacque a' Romani, che alienatisi ec. non restarono mai di noiarlo, e di fargli dispetto in ciò, ch'e' poterono, sino a tanto che egli per istracco, e per disperato si gittò nelle braccia di Arnolfo.
Definiz: §. XX. Pel, In vece di Per lo.
Esempio: Varch. Ercol. 81. Si dice di coloro, che dimandati, o richiesti d'una qualche cosa rispondono finalmente, senza troppo volersi ristrignere, e venire, come si dice, a' ferri, spacciare pel generale.
Esempio: Salv. Granch. 2. 4. Ella saríe la prima volta, ch'io T'ho menato pel naso com'un bufolo.
Esempio: E Salv. Granch. 3. 8. Fa' conto, che io abbia sciolta La bocca al sacco, e presolo, e scossolo Pel pellicino.
Esempio: Fir. As. 101. Preso con quell'altra mano, che gli era restata, il suo coltello, e baciatolo più volte, con grandissimo impeto se lo ficcò pel mezzo del petto.
Esempio: E disc. an. 82. Lasciandoli gracchiare, badassi a ir pel fatto tuo.
Esempio: Alleg. 99. Volete vo' veder, s'io pescava pel Proconsolo al barlume?
Definiz: §. XXI. Pe', In vece di Per li.
Esempio: Bocc. nov. 60. 18. E quindi passai in terra d'Abruzzi, dove gli uomini, e le femmine vanno in zoccoli su pe' monti.
Esempio: Dant. Inf. 16. Lascio lo fele, e vo pe' dolci pomi, Promessi a me per lo verace Duca.
Esempio: Fir. disc. an. 17. Molti ec. si abbiano fatto far largo, e guadagnatosi per loro gli orrevoli gradi, e pe' loro figliuoli gran tesoro, e amplissimi stati.
Esempio: E Fir. disc. an. 72. Fecelo restare finalmente al suo servigio, di maniera che per la lieta cera, pe' favori, per la buona pasciona e' diventò sì grasso, e sì fresco, ec. che non pareva quel desso.
Definiz: §. XXII. Andar pe' fatti suoi, vale Andare a far le sue faccende, Non badare. Lat. ire curatum res suas. Gr. ἰέναι εἰς τὰ ἑαυτοῦ.
Esempio: Bocc. nov. 15. 34. Mentrechè io penerò ad uscire dell'arca, egli se ne andranno pe' fatti loro.
Esempio: Nov. ant. 56. 4. Allora si partì da lei, e andossi per li fatti suoi.
Esempio: Bern. Orl. 1. 3. 83. Disse: fratel, non mi guastar la festa, E va' pe' fatti tuoi, che tu ha' il torto.
Definiz: §. XXIII. Andare per legato, capitano, o Venire per legato, capitano, o simili; vale Venire, o Andare ad esercitar l'uficio della legazione, del capitano, o simili.
Esempio: Bocc. nov. 84. 3. Sentendo nella Marca d'Ancona esser per legato del Papa venuto un Cardinale, che molto suo signore era.
Definiz: §. XXIV. Andare per uno, o Mandar per uno, vale Andare, o Mandare a chiamarlo, che venga a te. Lat. aliquem accersere. Gr. μετακαλεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 11. 14. Sandro dopo molte risa andatosene al signore, impetrò, che per Martellino fosse mandato, e così fu; il quale coloro, che per lui andarono, trovarono ancora in camicia dinanzi al giudice.
Definiz: §. XXV. Andare per alcuna cosa, Mandare per alcuna cosa, o Tornare per alcuna cosa; vale Andare, Mandare, o Tornare a pigliarla.
Esempio: Dant. Inf. 16. Lascio lo fele, e vo pe' dolci pomi, Promessi a me per lo verace Duca.
Esempio: E Dan. Inf. 21. Mettetel sotto, ch'i' torno per anche.
Esempio: Bocc. introd. 48. Gli miei (pensieri) lasciai io dentro dalla porta della città, allorachè io con voi poco fa me n'uscì fuori; e perciò o voi a sollazzare ec. vi disponete, o voi mi licenziate, che io per li miei pensier mi ritorni.
Esempio: Ar. Fur. 34. 91. De' quali senza mai farvi ristoro Portarne via non si vedea mai stanco Un vecchio, e ritornar sempre per anco.
Definiz: §. XXVI. Avere alcuna per moglie, vale Esser congiunto in matrimonio con quella cotal donna. Lat. habere uxorem. Gr. ἄλοχον ἔχειν.
Esempio: G. V. 6. 1. 2. Arrigo il padre suo ebbe per moglie Gostanza Reina di Cicilia.
Esempio: Guid. G. 167. Poichè Pari l'aveva per moglie, hae passato l'ultimo díe.
Definiz: §. XXVII. Aver per niente, o per nulla, vale Non istimar punto, Disprezzare. Lat. nihili pendere. Gr. ἐν οὐδενὶ λόγῳ τίθεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 11. 11. Martellino rispondea motteggiando, quasi per niente avesse quella presura.
Esempio: Fiamm. 1. 10. Io brevemente aveva il mondo per nulla.
Definiz: §. XXVIII. Cader per mano, vale Venire in acconcio. Lat. usuvenire. Gr. ἀποβαίνειν.
Esempio: Bocc. nov. 80. 4. Con li quali poi essi, secondochè lor cade per mano, ragionano di cambi, di baratti, e di vendite, e d'alti spacci.
Definiz: §. XXIX. Per Accidente, vale Accidentalmente. Lat. forte, casu. Gr. ἐκ τύχης.
Esempio: Bocc. nov. 9. 1. Una parola molte volte per accidente, non che ex proposito detta, l'ha operato.
Esempio: E Bocc. nov. 31. 18. Guiscardo non per accidente tolsi, come molte fanno, ma con diliberato consiglio elessi innanzi ad ogni altro.
Definiz: §. XXX. Per addietro, che anche si dice Per l'addietro, vale Per lo passato. Lat. antehac. Gr. ἔμπροσθεν.
Esempio: Nov. ant. 35. 7. Tu non vuoli il mio palafreno, e lasciare il tuo, come io t'ho detto; per addietro io t'ho atato, quanto ho potuto, sicch'io non so, ch'io mi ti possa più atare.
Esempio: E N. ant. 116. 1. In vivere sì lungamente, che l'uomo quando l'altre cose avvengono n'abbia tante vedute per l'addietro, che le conosca, e sappia per usanza.
Esempio: Bocc. introd. 27. Quanti nobili abituri per addietro di famiglie pieni, di signori, e di donne infino al menomo fante rimasero voti!
Esempio: E Bocc. nov. 21. 19. Apertosi tra tutte ciò, che per addietro da tutte era stato fatto.
Definiz: §. XXXI. Per affatto, vale lo stesso, che Affatto. Lat. omnino, prorsus. Gr. ἄρδην.
Definiz: §. XXXII. Per al presente, vale lo stesso, che Per ora, Presentemente, Senza considerare il futuro. Lat. nunc, in praesentia. Gr. νῦν.
Esempio: Serd. stor. 8. 333. Desiderava solamente per al presente polvere, e vettovaglie.
Esempio: E Serd. stor. 9. 337. Dalle due successioni era per risultare un pericolo non poco minore, che quello, che per al presente era proposto.
Definiz: §. XXXIII. Per altro, vale Quanto al rimanente. Lat. ceterum. Gr. πλήν.
Esempio: Bocc. nov. 25. 2. Uomo molto ricco, e savio, ed avveduto per altro, ma avarissimo senza modo.
Esempio: E Bocc. nov. 88. 2. Essendo per altro assai costumato, e tutto pieno di belli, e di piacevoli motti.
Definiz: §. XXXIV. Per amore, vale lo stesso, che A cagione, Per cagione, Per rispetto. Lat. caussâ. Gr. αἰτία.
Esempio: G. V. 11. 72. 3. Per amore, che con Castruccio ci fu a sconfiggere ad Altopascio.
Esempio: Bocc. nov. 80. 30. dio il sa, che ben me ne rincresce per tuo amore.
Esempio: Fir. Luc. 3. 3. Donatemi per vostra cortesia uno scudo, che per quello amore io dirò mille beni di voi alla signora.
Definiz: §. XXXV. Per amor di Dio, vale Di grazia, In grazia. Lat. obsecro. Gr. δέομαι.
Esempio: Fav. Esop. Sta cheto per amor di Dio.
Definiz: §. XXXVI. Per ancora, vale Ancora , Tuttavia. Lat. etiam, adhuc. Gr. ἔτι. E si usa il più delle volte colla negativa, e vale Fino ad ora, Fino allora. Lat. nondum. Gr. μήπω.
Esempio: Tac. Dav. stor. 1. 243. E tu non ti dei perder d'animo, se due legioni in questo trambusto del mondo non si quietano per ancora.
Esempio: Red. Ins. 59. Non avea per ancora avuto tanto tempo da poterne rigenerare.
Definiz: §. XXXVII. Per antico, vale Anticamente. Lat. antiquitus. Gr. πάλαι.
Esempio: G. V. 8. 1. 2. Come per gli ordini consueto era di fare per antico.
Esempio: M. V. 6. 42. Certa cosa fu, che per antico la villa, e gli uomini di Mellina in Brabante erano della chiesa cattedrale di Legge.
Definiz: §. XXXVIII. Per appunto, e Per l'appunto, vagliono Nè più quà, nè più là, Nè più giù, nè più su, Nè troppo, nè poco, Giusto, Appunto. Lat. ad amussim. Gr. ἐπὶ στάθμην.
Esempio: Tac. Dav. ann. 12. 160. Il che si riseppe poi tanto per l'appunto, che gli scrittori di que' tempi contano, che gli fu dato in su gli uovoli, de' quali era ghiotto.
Esempio: E Tac. Dav. ann. 15. 226. Fece registrare a i libri publici i lor processi per l'appunto.
Esempio: Red. Vip. 2. 44. Replicai per appunto la stessa esperienza.
Esempio: E Ins. 119. La grossezza, e la figura di esso pomo era come d'un'arancia di mediocre grandezza, di quel colore per appunto, che hanno i funghi porcini.
Definiz: §. XXXIX. Per avventura, vale Forse. Lat. fortasse. Gr. ἴσως.
Esempio: Bocc. pr. 5. Alli quali per avventura per lo lor senno, o per la loro buona ventura non abbisogna.
Esempio: Ovvid. Pist. Se per avvventura le mie preghiere ti toccano il cuore.
Esempio: Coll. SS. Pad. Perocchè già parrebbe per avventura, ch'egli avesse detto di colui, il quale ec.
Esempio: Boez. Varch. 1. 1. Io lo comporterei per avventura meno molestamente.
Definiz: §. XL. Talora vale A sorte, A caso, Per la non pensata. Lat. forte. Gr. ἐκ τύχης.
Esempio: Bocc. nov. 11. 7. Era per avventura un Fiorentino vicino a questo luogo, il quale molto bene conoscea Martellino.
Esempio: Lab. 64. Abitaci egli alcuna persona ec. li quali per avventura amor della sua corte avendo sbanditi, quì li mandasse?
Definiz: §. XLI. Per beffa, vale Scherzevolmente, Sprezzevolmente, Per istrazio.
Esempio: Galat. 31. Fu alcuno, che non avendo questa nuova, e stolta usanza ancor nome, la chiamò cirimonia, credo io per istrazio; siccome il bere, e il godere si nominano per beffa trionfare.
Definiz: §. XLII. Per benchè, vale lo stesso, che Benchè; maniera antica. Lat. quamvis. Gr. καίπερ.
Esempio: Libr. Amor. Se per benchè l'uomo spenda, in se di lode fosse degno, la memoria di molti dannati sarebbe.
Definiz: §. XLIII. Per caso, vale lo stesso, che A caso, Impensatamente. Lat. forte, forte fortuna. Gr. ἴσως, ἐκ τύχης.
Esempio: Bocc. introd. 30. Non già da alcuno proponimento tirate, ma per caso in una delle parti della chiesa adunatesi.
Definiz: §. XLIV. Per certo, vale Certamente, che anche si dice Al certo, Di certo, e Del certo. Lat. certe. Gr. δήπου.
Esempio: Bocc. introd. 26. Oltre a centomilia creature umane si crede per certo dentro alle mura della città di Firenze essere stati di vita tolti.
Esempio: E Bocc. nov. 12. 16. E se io non avessi temuto, che dispiaciuto vi fosse, per certo io l'avrei fatto.
Esempio: E Bocc. nov. 21. 7. Se io so far vista d'esser mutolo, per certo io vi sarò ricevuto.
Esempio: Petr. cap. 11. Che per certo Infinita è la schiera degli sciocchi.
Definiz: §. XLV. Per conseguente, vale Conseguentemente, In conseguenza. Lat. ex consequenti, ac proinde. Gr. τοιγάρτοι, τοιγαροῦν.
Esempio: Bocc. nov. 33. 12. Gl'incominciò a rincrescere, e per conseguente a mancar verso lei l'amore.
Esempio: E Bocc. nov. 93. 15. Non hanno quasi con altra arte ec. li loro regni ampliati, e per conseguente la fama loro.
Esempio: G. V. 7. 111. 1. Condannò i Fiorentini in 40000. marchi d'argento, e per conseguente per errata tutte l'altre terre Guelfe di Toscana, che non vollono ubbidire.
Definiz: §. XLVI. Per conseguenza, vale Per conseguente. Lat. ac proinde. Gr. τοιγαροῦν.
Esempio: Fir. disc. an. 107. Conoscerai quanto si possa sperare della preda presa con inganno, e per conseguenza quanto possa persuaderti del Re da te ingannato, e tradito.
Definiz: §. XLVII. Per converso, vale Per l'opposito, A rovescio. Lat. contra. Gr. ἐναντίον.
Esempio: G. V. 11. 51. 1. Prima avemo detto di messer Mastino, che di grande amico del nostro comune fatto perverso nimico ec. e così per converso diremo de' Rossi da Parma.
Definiz: §. XLVIII. Per costa, vale Da lato, Per fianco. Lat. e latere. Gr. πλευρόθεν.
Esempio: M. V. 2. 31. E con le lance, e con le spade in mano fedieno per costa i combattitori.
Esempio: Din. Comp. 1. 9. Messer Corso Donati colla brigata de' Pistolesi fedì i nemici per costa. Le quadrella piovevano, li Aretini n'avevan poche, ed erano fediti per costa.
Definiz: §. XLIX. Per costante, vale Per fermo, Per certo; e per lo più s'accompagna co' verbi Avere, Tenere, o simili. Lat. pro certe habere. Gr. βεβαίως νομίζεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 28. 15. Toccandogli 'l polso, e niun sentimento trovandogli, tutti per costante ebbero, ch'e' fosse morto.
Esempio: Lab. 225. Dei tu avere assai per costante, le savie persone, come ella ti scrive, gradirle.
Definiz: §. L. Per costato, vale Di fianco, Per banda. Lat. e latere. Gr. πλευρόθεν.
Esempio: Alam. Gir. 14. 69. Alzal così da terra, e per costato, Mentre innanzi l'arcion sel ritenea.
Definiz: §. LI. Per diametro, vale A dirimpetto. Lat. contra, e regione. Gr. ἐκ διαμέτρου.
Esempio: Filoc. 7. 22. Tra 'l cervio, e Filocolo era quasi per diametro posto uno altissimo pino.
Definiz: §. LII. Per Dio. Avverb. di giuramento, e di confermazione di detto, o di fatto, e corrisponde al Lat. mediusfidius, mehercule, aedepol. Gr. νὴ τὸν Ἡρακλέα.
Esempio: Bocc. nov. 26. 18. Per Dio tanto sa altri, quanto altri.
Esempio: Bern. Orl. 1. 25. 6. Che s'esserci altro sotto non credeste, Per Dio avreste fatti pochi avanzi.
Definiz: §. LIII. Talora è avverb. di priego, e di scongiuro, e corrisponde al Lat. amabo, quaeso, sodes.
Esempio: Bocc. introd. 45. Pampinea, per Dio guarda ciò, che tu dichi.
Esempio: Petr. canz. 29. 6. Per Dio, questo la mente Talor vi muova.
Esempio: E Petr. son. 102. S'Amor non è, che dunque è quel, ch'io sento, Ma s'egli è Amor, per Dio, che cosa, e quale?
Definiz: §. LIV. Per diretto, e Per diritto, vagliono lo stesso, che Dirittamente. Lat. recto tramite. Gr. εὐθύς.
Esempio: Com. Inf. 29. Dice di rimbalzo, perchè per l'obliquo, non per diritto a loro venne il sermone.
Esempio: Fiamm. 4. 107. E quel, che per dritto non puoi, convien, che per obliquo fornischi.
Esempio: Pass. 332. Avvegnachè non possa adoperare dentro alla mente per diretto, o per indiretto.
Definiz: §. LV. Per eccellenza, vale Eccellentemente. Lat. egregie. Gr. ὑπερκαλῶς.
Esempio: Stor. Eur. 5. 117. Signore, ecco alla volta nostra due altre schiere di gente riposata, e fresca, ed armate per eccellenzia.
Definiz: §. LVI. Per entro, vale lo stesso, che Entro. Lat. intra. Gr. ἐντός.
Esempio: Dant. Purg. 27. Dritta salía la via per entro 'l sasso Verso tal parte.
Esempio: Petr. canz. 42. 6. Al fin vid'io per entro i fiori, e l'erba, Pensosa ir sì leggiadra, e bella donna.
Esempio: Bocc. nov. 15. 17. Napoli non era terra da andarvi per entro di notte.
Esempio: Bemb. Asol. 1. 10. Pervennero in un pratello ec. d'alquante maniere di vaghi fiori dipinto per entro, e segnato.
Definiz: §. LVII. Per errata.
v. Per rata.
Definiz: §. LVIII. Per fermo, o Per lo fermo, vagliono Fermmente, Certamente. Lat. pro certo, procul dubio. Gr. ἀναμφιδόξως.
Esempio: Bocc. nov. 19. 34. Maravigliossi forte Bernabò, il quale lei per fermo morta credea.
Esempio: Petr. canz. 27. 5. Costei per fermo nacque in Paradiso.
Esempio: G. V. 4. 3. 2. Non si sa per lo fermo s'elle furono di lignaggio di Carlo Magno, o de' primi Re venuti di Sicambra.
Esempio: E G. V. 5. 14. 1. Sappiendo per lo fermo, come la Reina Isabella di Ierusalemme avea la detta reliqua santa, disiderando d'averla ec. la domandò alla detta Reina.
Definiz: §. LIX. Per forza, vale Forzatamente. Lat. vi. Gr. βίᾳ.
Esempio: Alam. Colt. 5. 110. Poi di sparto, o di giunco in man ti reca Due corde antiche, in cui per forza immergi L'intrigata sementa.
Definiz: §. LX. Per furto, vale Furtivamente, Di nascoso. Lat. clam.
Esempio: G. V. 12. 5. tit. Come i Ghibellini d'Arezzo entrarono per furto nella terra, e furonne cacciati.
Definiz: §. LXI. Per giorno, vale Ogni giorno. Lat. singulis diebus. Gr. καθ'ἑκάστην.
Esempio: Bocc. introd. 21. A migliaia per giorno infermavano.
Definiz: §. LXII. Per grado, vale Di buona voglia, Spontaneamente. Lat. sponte, libenter. Gr. ἐκουσίως.
Esempio: Liv. M. La moltitudine si partì tutta per grado.
Definiz: §. LXIII. Per indi, vale Per quel luogo. Lat. illac. Gr. ἐκεῖ.
Esempio: Dant. Inf. 9. Per indi, ove quel fummo è più acerbo.
Definiz: §. LXIV. Per indiretto, vale Indirettamente. Lat. indirecte.
Esempio: Pass. 289. Quanto alla carità del prossimo la vanagloria ec. non è contraria, se non fosse già di rimbalzo, o per indiretto.
Esempio: E Passav. 332. Avvegnachè non possa adoperare dentro alla mente per diretto, o per indiretto.
Esempio: Guicc. stor. 19. 137. Il Pontefice volendo per indiretto rompere questa condotta ec.
Definiz: §. LXV. Per innanzi, vale Per l'avvenire. Lat. post hac, ante hac. Gr. μετὰ ταῦτα, τὸ λοιπόν.
Esempio: Bocc. nov. 23. 11. Disse più non intramettersene per innanzi.
Esempio: Pass. 3. I peccati passati si debbono piagnere, e per innanzi non farne più.
Definiz: §. LXVI. Per innanzi, vale talora Per lo passato. Lat. prius. Gr. ἔμπροσθεν.
Esempio: Petr. canz. 4. 4. Ma molto più di quel, ch'è per innanzi, Della dolce, ed acerba mia nemica È bisogno, ch'io dica.
Definiz: §. LXVII. Per ischisa, vale A schiancío.
Esempio: Fr. Giord. Pred. F. P. Ma come è detto, togli la tavola ingessata; se la terrai per ischisa, manderai la luce del sole per la casa, ove non è.
Definiz: §. LXVIII. Per istraforo.
v. STRAFORO.
Definiz: §. LXIX. Per istrazio, vale Derisivamente, Schernevolmente. Lat. derisorie, per iocum. Gr. κατφρονηκτικῶς.
Esempio: Cas. Gal. 31. Fu alcuno, che non avendo questa nuova, e stolta usanza ancora nome, la chiamò cirimonia, credo io, per istrazio, siccome il bere, e il godere si nominano per beffa trionfare.
Esempio: Stor. Eur. 7. 155. A questa proposta altiera, e superba rispose il Re, come per istrazio, che aveva molti più capelli di paglia, che nè esso, nè il padre suo non avevano visto mai.
Definiz: §. LXX. Per la buona, e Per la mala, vagliono In buono, o in cattivo stato.
Esempio: Malm. 2. 8. Vedendomi spedato, e per la mala.
Esempio: E Malm. 6. 29. In oggi è favorito, e per la buona.
Definiz: §. LXXI. Per là entro, vale Per entro quel luogo.
Esempio: Liv. M. E fu per là entro molto teneramente pianto.
Definiz: §. LXXII. Per la non pensata, vale Improvvisamente, Inaspettatamente. Lat. improvise, ex improviso, repente. Gr. ἐξαίφνης.
Esempio: M. V. 3. 100. E così per la non pensata perdè quello, che avea provveduto lungo tempo.
Esempio: Petr. uom. ill. E così per la non pensata venuto il consolo ec.
Esempio: Stor. Eur. 1. 4. Uscito così per la non pensata di pericolo tanto eccessivo.
Definiz: §. LXXIII. Per la qual cosa; maniera denotante cagione, e vale Per la qual cagione, Laonde. Lat. quamobrem, quapropter, ex quo. Gr. διὰ τοῦτο, ἀφ'ὧν.
Esempio: Bocc. introd. 13. Per la qual cosa era a ciascuno licito quanto a grado gli era d'adoperare.
Esempio: Galat. 22. Per la qual cosa conviene, che altri si avvezzi a salutare, e favellare.
Esempio: E Galat. 30. Per la qual cosa si potrebbe peravventura dire, che Giotto non meritasse quelle commendazioni, che alcuno crede.
Definiz: §. LXXIV. Per l'avvenire, vale Pel tempo avvenire.
Esempio: Fir. As. 139. Nè per lo avvenire sarà da te manco approvata la fermezza dell'animo mio.
Esempio: E disc. an. 34. Il quale ladrone poi per l'avvenire, per meglio assicurare il romito ec. lo servì con tanta ben mascherata amorevolezza ec.
Definiz: §. LXXV. Per lo continuo, vale Continuamente. Lat. continue. Gr. συνεχῶς.
Esempio: Bemb. Asol. 1. 8. Soleva la Reina per lo continuo, fornito che s'era di desinare ec. con le sue damigelle ritrarsi nelle sue camere.
Definiz: §. LXXVI. Per lo contrario, Per lo contradio, o Pel contradio, vagliono Allo 'ncontro. Lat. contra, contrario. Gr. αὖ, αὖθις.
Esempio: G. V. 8. 58. 5. Non v'era Fiammingo a piede con suo Gondedac in mano, che non attendesse il cavalier Francesco per la baldanza presa sopra loro, e i Franceschi pel contradio inviliti.
Esempio: Buon. Tanc. 1. 4. E sento un gran piacer, quand'ei mi guata, E 'l sento più, quand'e' s'appressa a mene, E pel contradio, poich'e' m'ha lasciata, Par, ch'e' mi lasci un nidio senza l'uova.
Definiz: §. LXXVII. Per lo meno, vale Almeno. Lat. saltem. Gr. τοὐλάχιστον.
Definiz: §. LXXVIII. Per lo più, vale Il più delle volte. Lat. ut plurimum. Gr. ὡς πλεῖστα.
Esempio: Cr. 10. 11. 3. Alcuni (falconi pruovano bene) avvegnachè pochi, quando saranno più magri; e di questa generazione i rossi, secondochè per lo più si dice.
Esempio: Bemb. pros. 2. 65. Siccome se io dicessi eziandío, che in alcune parti delle composizioni loro nè gravità, nè piacevolezza vi si vede alcuna, direi, ciò avvenire per lo più.
Definiz: §. LXXIX. Per l'opposito, o Per l'opposto, vale Per lo contrario. Lat. contra. Gr. δέ.
Esempio: Stor. Eur. 4. 92. Sono tutti abbondantemente forniti di cavalli, e di armadure perfette; ove noi per l'opposito assai bene siamo disagiati, e dell'una, e dell'altra cosa.
Esempio: E Stor. Eur. 6. 124. E noi per l'opposito siamo freschi, e quieti.
Definiz: §. LXXX. Per lunga, denota lunghezza di tempo, e vale In lunga, Lungamente, come Menar per lunga ec. Lat. diem ex die ducere, prolatare. Gr. ἀναβάλλεσθαι.
Esempio: G. V. 11. 44. 1. Parendo a' Fiorentini, che messer Mastino, e messer Alberto della Scala gli menassono per lunga di dare loro la città di Lucca.
Esempio: E G. V. appresso: E con false promesse menando per lunga di giornata in giornata i detti nostri Ambasciadori.
Definiz: §. LXXXI. Per lungo, vale Per lo verso della lunghezza della cosa.
Esempio: Dittam. 5. 28. All'Affrica per traverso, e per lungo.
Esempio: Cr. 9. 31. 3. Faccendo spesso molte linee per lungo, e per traverso, che dall'una all'altra parte delle reni si distendano.
Esempio: E Cr. cap. 37. 2. Incontanente cotale ingrossamento così per lungo, come per traverso, acconciamente s'incuoca.
Definiz: §. LXXXII. Per mano d'alcuno, vale Mediante colui, Per suo mezzo.
Esempio: G. V. 8. 86. 2. Il patteggiaro co' Fiorentini, per mano di messer Geri Spini.
Definiz: §. LXXXIII. Per me, Per se, e simili, vagliono Quanto a me, Quanto a se ec. Lat. ego quidem etc. Gr. ἐγὼ μέν etc.
Esempio: Petr. canz. 17. 3. Vedete, che madonna ha 'l cor di smalto Sì forte, ch'io per me dentro nol passo.
Esempio: Nov. ant. 35. 2. Elli per se non avea avuto impedimento di sua persona.
Definiz: §. LXXXIV. Talora vagliono Da per me, Da per se, Separatamente.
Esempio: Dant. Inf. 3. Mischiate sono a quel cattivo coro Degli Angeli, che non furon ribelli, Nè fur fedeli a Dio, ma per se foro.
Esempio: G. V. 8. 58. 4. E ciascuna terra, e villa per se si soprassegnaro di sberge, e arme ciascuno mestiere per se.
Esempio: M. V. 3. 106. E fecene uno monte, facendo in quattro libri, catuno quartiere per se, scrivere i creditori per alfabeto.
Definiz: §. LXXXV. Per me', e Per mei, vagliono Per mezzo, Nel mezzo, Vicino, Allato, Dirimpetto, o In quel luogo appunto, di cui si ragiona. Lat. prope, iuxta. Gr. ἐγγύς, παρά.
Esempio: Bocc. nov. 76. 13. E come fu per mei Calandrino, presa una delle canine, gliele porse in mano.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 12. Io dico infino alla Scinchimurra del Presto Giovanni, che ha per me 'l culo le corna.
Esempio: Liv. M. E gittaronli addietro dentro alla cittade, e allo 'ncalciare s'abbattero, per me' le porte, co' nemici.
Esempio: Vit. Crist. 148. E quando venne per me' san Piero.
Definiz: §. LXXXVI. Per me' quì, vale In questo luogo appunto. Lat. hic, hoc in loco. Gr. ἐνθάδε.
Esempio: Vit. Crist. E per me' quì fu così fortemente incalciato.
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. O san Giovanni, che buono stallo era ora per me' quì.
Definiz: §. LXXXVII. Per Minuto, e Per lo minuto, vagliono Minutamente; e per metaf. Attentamente, A parte, a parte. Lat. minutatim. Gr. κατὰ μέρη.
Esempio: Bemb. Asol. 2. 126. Questo tuo amante, Gismondo, per certo molto baldanzosamene guata, e per minuto.
Esempio: Fir. As. 237. I compratori, come egli mi avevano visto ben per lo minuto ec. tutti mi lasciavano indietro.
Definiz: §. LXXXVIII. Per mio avviso, o simili, vagliono Secondoch'io stimo. Lat. mea quidem sententia. Gr. κατὰ γνώμην μοῦ.
Esempio: Dant. Purg. 13. Credo, che l'udirai per mio avviso, Prima che giunghi al passo del perdono.
Esempio: Bocc. nov. 12. 5. Se fallito non ci viene, per mio avviso tu albergherai male.
Definiz: §. LXXXIX. Per modo che, vale In guisa che. Lat. ita ut. Gr. ὥστε.
Esempio: Bocc. nov. 14. 10. Temendo, non quella cassa forse il percotesse per modo che gli noiasse.
Esempio: Din. Comp. 1. 14. E così scomunati conciamgli, per modo che più non si rilievino.
Esempio: E Din. Comp. 2. 48. Gli condannava nell'avere, e nella persona, e i beni confiscava in comune, per modo che dal comune ebbe fiorini ventiquattromila.
Definiz: §. XC. Per niente, vale In vano. Lat. frustra. Gr. οὐδαμῶς.
Esempio: Bocc. nov. 17. 9. Cominciò a chiamare ora uno, e ora un altro della sua famiglia, ma per niente chiamava; i chiamati eran troppo lontani.
Esempio: Bern. Orl. 1. 4. 12. Poi volta a Ferraù disse: tu stai A combattere in Francia per niente.
Definiz: §. XCI. Per novello, Novellamente. Lat. recenter, nuper. Gr. νεωστί.
Esempio: G. V. 11. 129. 2. Le quali per isperienza si manifesta per antico, e per novello, essere la morte, e abbassamento del nostro comune.
Esempio: Pass. 310. Come molte fiate, e per antico, e per novello s'è provato.
Esempio: Fr. Iac. T. Tanti ben Dio t'ha fatti Per novello, e per antico.
Definiz: §. XCII. Per nuovo, vale Nuovamente, Modernamente. Lat. recenter. Gr. νεαλής.
Esempio: Petr. uom. ill. Il quale per antico chiamato Arar, e per nuovo chiamato Sona, il quale sta cheto a modo d'un lago.
Definiz: §. XCIII. Per obbliquo, e Per obliquo, Obbliquamente, Indirettamente. Lat. oblique. Gr. πλαγίως.
Esempio: Fiamm. 4. 107. Quel, che per dritto non puoi, convien, che er obliquo fornischi.
Esempio: Com. Inf. 29. Dice di rimbalzo, perchè per obliquo, non per diritto, a loro venne il sermone.
Definiz: §. XCIV. Per opposito, Per opposto, o simili, vagliono In contrario. Lat. contra, e contrario. Gr. ἀντίον.
Esempio: Cr. 2. 7. 2. Quanto più giù si fa, tanto il suo frutto, e sapor si muta, e dimestica, e per opposito quano più alto si fa, tanto meno si muta.
Esempio: Sagg. nat. esp. 178. Così per l'opposito sollevati che e' sono ec. non solamente ritornano ec.
Definiz: §. XCV. Per ora, vale lo stesso, che Ora, Fino ad ora. Lat. nunc, modo, usque modo. Gr. νῦν.
Definiz: §. XCVI. Per parte d'alcuno, vale In nome o Per commissione d'alcuno. Lat. alicuius nomine, verbis alicuius. Gr. ἐξ ὀνόματός τινος.
Esempio: Bocc. introd. 45. Pregógli per parte di tutte, che con puro, e fratellevole animo a tenere loro compagnía si dovessero disporre.
Esempio: Cas. lett. 13. Io la supplico ec. credere al detto Duca quanto le esporrà per parte di sua Beatitudine, e mia.
Definiz: §. XCVII. Per passo, vale Di passaggio, Senza fermarsi; ed è anche termine delle dogane, o simili, usato per esprimere il gabellare di quelle merci, che non si fermano nel paese, ove è quella dogana, ma passano avanti.
Esempio: Serd. stor. 2. 72. Il quale partito tosto di Lisbona per passo diede tanto terrore ad Abraemo tiranno di Quiloa, che si fece soggetto al Re Emanuele.
Esempio: E Serd. stor. 8. 297. Il Sequeria ec. accostò di nuovo per passo a Dio.
Esempio: E Serd. stor. 14. 543. Perchè avea da visitare per passo la chiesa de' Paravi.
Definiz: §. XCVIII. Per poco, vale Quasi, Quasi che, Poco manco che, Agevolmente. Lat. facile, quasi, fere. Gr. ὡς, μικροῦ δεῖν, μονονουχί.
Esempio: Bocc. nov. 15. 4. Ogni cosa così particularmente de' fatti d'Andreuccio le disse, come avrebbe per poco detto egli stesso.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 18. E per poco se tu mi dicessi, che io andassi di quì a Peretola, io credo, che io v'andrei.
Esempio: E Bocc. nov. 97. 13. Quanti nella real sala n'erano, parevano uomini adombrati, sì tutti stavano taciti, e sospesi ad ascoltare, ed il Re per poco più, che gli altri.
Esempio: Rim. ant. Guitt. 98. Non puote dimostrare La lingua mia, com'è dolce lo core, Per poco non vien fore A dirvi ei stesso, quanto è 'l suo disire.
Esempio: G. V. 8. 35. 5. Partorío, come piacque a Dio, la più orda, e orribile creatura, che mai si vedesse, e quasi per poco non avea forma umana.
Esempio: E G. V. 10. 123. 1. Subitamente venne da cielo la maggior tempesta di gragnuola, e acqua con terribil vento, che per poco mai venisse in Pisa.
Esempio: Dant. Purg. 25. Per questo loco Si vuol tenere agli occhi stretto 'l freno, Perocch'errar potrebbesi per poco.
Definiz: §. XCIX. Per punto, vale Per l'appunto, A pennello. Lat. ad amussim. Gr. ἐπὶ στάθμην.
Esempio: Bocc. nov. 88. 3. Con una zazzerina bionda, e per punto, senza un capel torto avervi.
Definiz: §. C. Per quanto, vale Secondo che, A misura che. Lat. quatenus. Gr. παρ'ὅσον.
Esempio: Bocc. introd. 53. Per quanto egli avrà cara la nostra grazia ec. si guardi.
Definiz: §. CI. Per rata, e Per errata, vagliono Proporzionalmente, Secondo quella parte, che tocca convenevolmente a ciascuno. Lat. rata portione.
Esempio: G. V. 8. 10. 1. Ebbe dal comune di Firenze tremila fiorini d'oro, e simile per errata dell'altre terre Guelfe di Toscana.
Esempio: E G. V. 12. 35. 5. Dare il comune ogni anno per provvisione, e usufrutto a ragione di cinque per centinaio l'anno, dando ogni mese la paga per rata di mese.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 28. Chiunque è cittadino, o buono, o reo, che egli sia, ne partecipa per l'errata sua.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 91. Quivi Ciriffo il legno, che recollo, A tutti lo donava per sua rata, Nè più all'un, che all'altro fe vantaggio.
Definiz: §. CII. Per simile, vale lo stesso, che Similmente. Lat. simili modo, similiter. Gr. ὁμοίως.
Esempio: Franc. Barb. 49. 5. Per simil d'ogni via, Che lassi antica, se nova non provi, Gran tuo periglio movi.
Esempio: E Franc. Barb. 71. 15. E tu più d'altri cento Porai di questi per simile avere.
Esempio: E Franc. Barb. 82. 21. Per simil dei pigliare, E della luna, e degli altri pianeti.
Definiz: §. CIII. Per singulo, vale Particolarmente, Puntualmente, A cosa per cosa. Lat. singillatim. Gr. καθ'ἕκαστον.
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. E così diceva per singulo di tutte l'altre cose della passione.
Esempio: Cr. 1. 13. 4. Appresso il domandi quello avrà fatto del grano, e del lino, e di tutte l'altre cose per singulo.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Troppo sarebbe lunga materia a denominare per singulo le diverse qualità delle persone.
Definiz: §. CIV. Per tanto, vale Perciò. Lat. quapropter, ideo, itaque. Gr. διὰ τοῦτο.
Esempio: M. V. 9. 88. 1. Li figliuoli di Tano da Castello della casa degli Ubaldini seguaci de' signori di Milano, e per tanto a i loro consorti nimici ec. una mattina innanzi il fare del giorno presono Montebene.
Esempio: Segr. Fior. Art. guerr. 5. Voi per tanto ec. considererete le qualità di queste mie fatiche.
Esempio: Pecor. g. 1. nov. 2. Non vorrei, che costui avesse apparato alla mie spese, e per tanto io il vo' sapere.
Esempio: E Pecor. 3. 1. Ieri, messere, toccò a me l'andare pensoso, oggi pare, che tocchi a voi, e per tanto io non voglio, che pensiate più sopra questo fatto.
Definiz: §. CV. Per tanto, vale anche Tuttavía, Nondimeno. Lat. attamen, nihilominus. Gr. οὐδὲν ἧττον.
Esempio: Lab. 346. A questo servigio, e ad ogni altro molti, anzi tutti quanti, che di là ne sono, sarebbono stati più di me sufficienti ec. ma per tanto a me toccò la volta, perchè la cosa ec. in parte a me apparteneva.
Definiz: §. CVI. Per tanto che, vale Perciocchè. Lat. quoniam. Gr. ἐπεί.
Esempio: Mor. S. Greg. 1. 2. Armossi, come detto è, colle lingue degli amici, le quali per tanto che erano antichi, forse meno si potea dolere delle parole loro.
Definiz: §. CVII. Per tempissimo, superl. di Per tempo. Lat. summo mane.
Esempio: Bocc. nov. 89. 15. La mattina vegnente per tempissimo levatasi fe domandar Giosefo quello, che voleva si facesse da desinare.
Esempio: Cr. 10. 4. 2. Dimesticasi (lo sparviere) se molto si tenga in mano, e massimamente per tempissimo nell'ora della aurora.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 18. La mattina per tempissimo levandosi, disse.
Definiz: §. CVIII. Per tempo, vale lo stesso, che buon'ora, A buon'ora. Lat. diluculo, primo mane.
Esempio: Bocc. nov. 65. 9. E quivi andasse la mattina per tempo, e confessassesi.
Esempio: Petr. son. 65. Vattene trista, che non va per tempo Chi dopo lassa i suo' dì più sereni.
Esempio: E Petr. 172. Perchè non venne Ella più tardi, ovver io più per tempo?
Esempio: Dant. Inf. 26. E se già fosse, non saria per tempo.
Definiz: §. CIX. Per tempo, vale anche In alcun tempo, Mai.
Esempio: Petr. son. 85. Prima poría per tempo venir meno Un'immagine salda di diamante.
Esempio: Bemb. rim. 20. E prima fia di stelle ignudo il cielo, E il giorno andrà senza l'usato lume, Ch'io muti stile, o volontà per tempo.
Definiz: §. CX. Per torto, vale Tortamente. Lat. oblique. Gr. πλαγίως.
Esempio: Cr. 4. 8. 5. La misura del sermento d'un cubito, secondo Palladio, esser dee; ma a me pare più lungo esser dovere, massimamente in luoghi chinati, in montuosi, e secchi, quando sono posti nelle fosse per torto.
Definiz: §. CXI. Per traverso, vale A traverso. Lat. oblique. Gr. πλαγίως.
Esempio: Dittam. 5. 28. All'Affrica per traverso, e per lungo.
Esempio: Cr. 9. 31. 3. Faccendo spesso molte linee per lungo, e per traverso, che dall'una all'altra parte delle reni si distendano.
Definiz: §. CXII. Per tutto, vale In ogni luogo. Lat. ubique. Gr. πανταχοῦ.
Esempio: Bocc. introd. 15. Quasi abbandonati per tutto languieno.
Esempio: E Bocc. nov. 1. 6. Non Cappello, ma Ciappelletto il chiamavano, e per Ciappelletto era conosciuto per tutto.
Esempio: E Bocc. nov. 62. 2. Il dovreste voi medesime andar dicendo per tutto.
Esempio: Guar. past. fid. 5. 1. Per tutto è buona stanza, ov'altri goda.
Definiz: §. CXIII. Per tutto ciò, vale Tuttavia, Con tutto ciò, Con tutto questo. Lat. tamen, nihilominus. Gr. οὐδὲν ἧττον.
Esempio: Petr. son. 117. Per tutto ciò la mente non s'acqueta, Rompendo 'l duol, che 'n lei s'accoglie, e stagna.
Esempio: Bocc. introd. 16. L'avarizia de' serventi, li quali da grossi salarj, e sconvenevoli tratti servieno, quantunque per tutto ciò molti non fossero divenuti.
Esempio: E Bocc. nov. 86. 6. Nè v'era per tutto ciò tanto di spazio rimaso ec. che altro, che strettamente andar vi si potesse.
Esempio: Bemb. Asol. 1. 13. Quantunque egli amoroso giovane, e sollazzevole fosse, per tutto ciò sempre altro, che modestamente, non parlava.
Definiz: §. CXIV. Per tutto questo, vale Per tutto ciò. Lat. nihilominus, attamen. Gr. οὐδὲν ἧττον.
Esempio: Bocc. nov. 89. 14. Giosefo per tutto questo non rifinava.
Esempio: Petr. son. 80. Per tutto questo amor non mi sprigiona, Che l'usato tributo agli occhi chiede.
Definiz: §. CXV. Per udita, vale Per fama, Per avere udito.
Esempio: Bocc. nov. 34. 1. Coloro schernendo, che tener vogliono, che alcuno per udita si possa innamorare.
Definiz: §. CXVI. Per ventura, vale A caso, A sorte, Accidentalmente. Lat. forte, forte fortuna. Gr. ἴσως.
Esempio: Bocc. introd. 43. Andavano cercando ec. di vedere le lor donne, le quali per ventura tutte e tre erano tra le predette sette.
Esempio: E Bocc. nov. 7. 9. Per ventura il primo uomo, che agli occhi gli corse, fu Primasso.
Esempio: E Bocc. nov. 44. 2. A cui per ventura, vicino alla sua vecchiezza, una figliuola nacque.
Esempio: E Bocc. nov. 98. 45. Era Tito per ventura in quella ora venuto al pretorio.
Esempio: Boez. Varch. 1. 3. Se tu per ventura non sai, nè che Anassagora s'ebbe a fuggire, nè che Socrate fu costretto a pigliare il veleno, nè ec.
Definiz: §. CXVII. Per verità, vale Di vero, Certamente. Lat. equidem, revera. Gr. μὲν, τοί, γέ.
Esempio: Vend. Cr. 101. Egli così facendo lo seguitava, e non sapea per verità quello, che l'Angiolo facea.
Definiz: §. CXVIII. Per vicenda, vale Vicendevolmente, A vicenda. Lat. vicissim. Gr. ἐναλλάξ.
Esempio: G. V. 8. 82. 5. Convenne, che tutti i cittadini v'andassono, o mandassono, come toccava per vicenda.
Definiz: §. CXIX. Otta per vicenda.
v. OTTA §. I.