Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
METTERE
Apri Voce completa

pag.226


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» METTERE
Dizion. 3 ° Ed.
METTERE.
Definiz: Verbo vario di significato, e copioso di maniere: onde a maggior comodità se ne trarrano fuori ordinatamente molti sentimenti, e molte frasi.
Definiz: METTERE. Por dentro, Inchiudere. Lat. condere, deponere, ingerere. Gr. ταμιεύειν, ἀποσωζειν, ἀποτιθέναι.
Esempio: Bocc. introd. 24. Si facevano ec. fosse grandissime, nelle quali a centinaia si mettevano i sopravvegnenti, e in quelle stivati, come si mettono le mercatanzie nelle navi a suolo, a suolo, con poca terra si ricoprieno.
Esempio: Cron. Vell. 34. Dovendo mettere la gente sua per una porticciuola è nel prato d'Ognissanti.
Definiz: §. I. Porre, Collocare. Lat. ponere, collocare. Gr. τιθέναι, ἱστάναι.
Esempio: Bocc. nov. 21. 7. Appresso questo gli mise innanzi certi ceppi.
Definiz: §. II. Per metaf.
Esempio: Petr. son. 257. Come m'avete in basso stato messo (cioè: abbassato. Lat. deprimere. Gr. ἐπικαταβάλλειν)
Esempio: G. V. 11. 117. 9. Misono fuoco a capo di due ponti di legname, che allora v'erano (cioè: attaccaron fuoco)
Esempio: Bocc. nov. 31. 14. Di che tu in grandissimo affanno d'animo messo m'hai (cioè: forte travagliato. Lat. divexare, angore afficere. Gr. ἐλαύνεῖν κακοῖς)
Esempio: Petr. cap. 2. Avendo in quel somm'uom tutto 'l cuor messo (cioè: posta ogni fede in lui)
Definiz: §. III. Per Introdurre, e Far ricevere. Lat. introducere. Gr. εἰσάγειν .
Esempio: Bocc. nov. 79. 24. E chi è capitano può molto in mettervi, e fare, che messo vi sia chi egli vuole.
Esempio: Dav. Acc. 141. Più forestieri più volte ha messi quà entro, e quello, che peggio è, fatto salire in cattedra messer Giovanni Dati a darci la materia di ragionare.
Definiz: §. IV. Mettere, per Proporre ad effetto di mandare a partito.
Esempio: Cron. Vell. 111. Il fatto de' divieti scemare missono più volte, e nol poterono mai vincere.
Definiz: §. V. Per Pullulare, Germinare. Lat. pullulare, germinare. Gr. βλαστεῖν, ἀναβλαστάνειν.
Esempio: Cr. 2. 9. 6. Ma il tempo, nel quale spezialmente si piantano, è nel cominciamento della primavera, quando andrà tutta la virtù nella pianta, imperocchè già ha tratto in se l'umore, e 'l calore, per li quale pullula, e mette.
Esempio: E Cr. 11. 11. 3. Quelle della primavera, le quali son nella concavità della terra, allora metteranno, e aiutate dal sole temperato germoglieranno, e fioriranno.
Definiz: §. VI. Per Cominciare a nascere, o Spuntare; e si dice delle corna, de' denti, delle penne, e simili. Lat. enasci dentes, cornua et c. Gr. ἀναϕύεσθαι, ὀδόντας, κέρατα.
Esempio: Petr. son. 280. È questo il nido, in che la mia fenice Mise l'aurate, e le purpuree penne?
Esempio: Alam. Gir. 14. 155. Vedetel morto là non altrimenti, Ch'un picciol garzoncel, che metta i denti.
Esempio: Red. esp. nat. 85. Supposto dunque per vero, che i soli cervi maschi abbiano le corna, è ora da sapere, che quando e' nascono, nascono senz'esse, e pel prim'anno non le mettono, ma bensì nel secondo, e mettono due corni senza rami.
Esempio: E Red. esp. nat. 91. Se sia castrato un cervo giovane, che per ancora non abbia messe le corna, non le mette mai in vita sua.
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 289. Amore ec. fa metter l'ale all'anima, e questo metter dell'ale è come il metter de' denti de' fanciulli, che è una cosa mista di diletto, e di consumamento.
Definiz: §. VII. Per Ammettere, nel signific. del §. IV. Lat. admittere.
Esempio: Cr. 9. 77. 1. I quali (verri) insino al quarto anno si possono mettere alle troie.
Esempio: E Cr. num. 6. I verri, che si deono mettere alle troie, si deono due mesi innanzi metter da parte, e l'ottimo tempo di mettere alle troie sì è da calendi di Febbraio insino a' 12 di Marzo.
Esempio: Pallad. Marz. 25. Di questo mese i cavalli ec. si vogliono mettere alle cavalle.
Definiz: §. VIII. Mettere, parlandosi di vestimenti, vale Vestire. Lat. induere. Gr. ἐνδύειν.
Esempio: Bocc. nov. 79. 37. Mi metterò la roba mia dello scarlatto.
Definiz: §. IX. Mettere, termine de' mercanti.
v. MESSA §. I.
Esempio: Cron. Vell. 25. Feciono una bottega d'arte di lana, ove il detto Iacopo mettè 2000. fiorini.
Definiz: §. X. E neutr. pass. Indursi, Muoversi, Imprendere. Lat. aggredi. Gr. ἐγχειρεῖν .
Esempio: Bocc. nov. 13. 8. Messo s'era a prestare a' baroni sopra castella.
Esempio: E Bocc. nov. 24. 7. Affermando, che se tal fosse, che esso seguir la potesse, di mettervisi.
Esempio: E Bocc. nov. 25. 2. Reputo gran follía di chi si mette senza bisogno a tentar le forze dello altrui ingegno.
Esempio: E Bocc. nov. 28. 9. Voi potete non meno adoperar per me, che sia quello, che io mi metto a far per voi.
Esempio: E Bocc. nov. 29. 21. Essa ad onesto fine a far ciò si metteva.
Esempio: E Bocc. nov. 30. 13. Messosi a cercarla, e ritrovatala ec. la rimenò in Capsa.
Esempio: Fir. As. 108. Chi sarebbe mai stato quello ec. che non si fosse messo a fuggire?
Esempio: E Firenz. As. d'oro. 207. Io, per voler fuggire, mi metteva a correre.
Definiz: §. XI. Pur neutr. pass. Entrare. Lat. ingredi. Gr. εἰσβαίνειν.
Esempio: Dant. Par. 3. Non vi mettete in pelago, che forse, Perdendo me, rimarreste smarriti.
Esempio: Petr. son. 240. Quante fiate sol pien di sospetto Per luoghi ombrosi, e foschi mi son messo?
Esempio: Bocc. introd. 54. Con lento passo si misero per un giardino.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 34. Perchè messosi in cammino prima non ristette, che in Londra pervenne (cioè: avviatosi)
Definiz: §. XII. Per Isboccare; e si dice de' fiumi, fossi, e simili. Lat. corrivare, corrivari.
Esempio: G. V. 11. 1. 3. Ogni fossato, che mettea in Arno, parea un fiume.
Esempio: E G. V. cap. 1. 10. Per la giunta di più fiumi, che di sotto a Firenze mettono in Arno.
Esempio: Pecor. g. 11. nov. 1. Il primo suo confino comincia in levante dal fiume dett Tanai, il quale è in Soldanía, e mette nella Meotica palude.
Definiz: §. XIII. per Collocare in matrimonio, maritare. Lat. nuptui dare. Gr. ἀνδρὶ συζευγνεύειν.
Esempio: Ar. Supp. 3. 4. Ma perchè non la maritai, potendola Già maritar tre anni? se ben metterla Non si potea sì riccamente, messola Avrei almen nobilmente.
Definiz: §. XIV. Mettere, termine di giuoco, lo stesso, che Metter su. Lat. in ludum symbolam conferre.
Esempio: Cant. Carn. 6. No' abbiam carte a fare alla bassetta, E convien, che l'un alzi, e l'altro metta.
Esempio: E Cant. Carn. 8. Se volete giucar, com'abbiam mostro, Noi siam contenti metter tutto il nostro.
Definiz: METTERE A BASSO. Ridurre in luogo inferiore. Lat. submittere, demittere. Gr. ἐπικαταβάλλειν.
Definiz: METTERE A BOTTINO. Saccheggiare. Lat. depopulari. Gr. κατασυλεύειν.
Esempio: Bern. Orl. 2. 22. 6. Diciam del Re Agramante, che si vanta Di disfar Carlo, e metterlo a bottino.
Definiz: METTERE A CAVALLO. Acconciare altrui sul cavallo.
Esempio: G. V. 8. 78. 7. Furonli morti a' piè parecchi gran borghesi di Parigi, ch'aveano l'ufficiodi metterlo a cavallo.
Definiz: §. Metter a cavallo una spada, e simili, vale Acconciarla con i suoi arredi, cioè Porvi gli elsi, ec.
Esempio: Red. esp. nat. 29. Si poteva farne la prova con una lama di spada, armata de' suoi fornimenti, o, come la dicono messa a cavallo.
Definiz: METTERE A DOSSO, o ADDOSSO. Addossare. Lat. ingerere, Sen.
Esempio: Sen. Pist. 94. Tu erri, se tu credi, che' vizi nascano con noi. E' ci sono messi addosso.
Definiz: §. I. Per Accusare, Incolpare. Lat. criminari. Gr. αἰτιᾶσθαι.
Esempio: G. V. 8. 72. 2. Per iscusarsi al Papa di quello, che il Cardinal da Prato avea lor messo a dosso.
Esempio: E G. V. 9. 22. 1. Era stato cattolico, e non in caso di resía, come il Re di Francia gli mettea a dosso.
Definiz: §. II. Per Importunare, o Fare importunare con mezzi, o per via d'amicizia.
Esempio: Fir. Luc. 4. 1. M'è bisognato andare al governatore, e mettergli addosso tutta Bologna.
Esempio: Cecch. Corr. 1. 2. E sì m'ha messo addosso tanti, e tanti, Che per istracca i' glien'ebbi a promettere.
Definiz: METTERE A ENTRATA. Scrivere tra le rendite, o tra' guadagni. Lat. rationibus accepti referre.
Esempio: Malm. 7. 21. Ben sen'avvede, e già mette a entrata Di macinarsi, e fare una stiacciata (quì figuratam. e vale Creder sicuramente)
Definiz: METTERE A ESECUZIONE. Eseguire. Lat. exsequi. Gr. ἐπιτελεῖν.
Esempio: Mor. S. Greg. 1. 15. Se non ha seco la fortezza da metterlo ad esecuzione, già non può pervenire a perfezione.
Esempio: Cron. Morell. 296. Dipoi ho riconosciuto quello riputai disavventura, grandissima grazia da Dio, e da santa Caterina, la quale ec. pregai mettesse ad esecuzione quello, che fosse salute di me, e di mi famiglia, e dell'anima mia.
Esempio: E Cron. Mor. 361. Furono consigliati fermassono la pace, e con più vantaggio si potesse; e così fu messo a secuzione.
Definiz: METTERE A FORTEZZA. Neutr. pass. Fortificarsi. Lat. se munire. Gr. κρατύνειν, Tucid.
Esempio: Stor. Pist. 25. Quando i Lucchesi sentirono, che' Pistolesi veniano per racquistare il castello, incontanente uscirono fuori a cavallo, e a piedi ec. e misonsi a fortezza.
Definiz: METTERE A FUOCO. Porre le vivande al fuoco per cuocerle. Lat. ad ignem admovere. Gr. πρὸς πῦρ προστιθέναι.
Esempio: Bocc. nov. 54. 3. Acconcia la gru, la mise a fuoco.
Esempio: Ar. Len. 4. 10. Lasciami prima mettere la cena a fuoco. L. No, va' pur, che mettere Io saprò senza te al fuoco na pentola.
Esempio: E Supp. 5. 3. A fuoco non si mettano, Finchè non siamo per entrare a tavola.
Esempio: Burch. 2. 12. Abbiamo un cuoco, Che tien la carne sotto la grondaia, E con la neve strutta mette a fuoco.
Definiz: §. Mettere a fuoco, e fiamma, vale Impetuosamente abbruciare. Lat. perdere, depopulari, igni tradere. Gr. κακῶς ποιεῖν πορθεῖν, δηιοῦν.
Esempio: G. V. 1. 14. 2. Di notte v'entraro, e rubarla, e miserla tutta a fuoco, e fiamma.
Definiz: METTERE A GUADAGNO. Render fruttifero.
v. GUADAGNO §. I.
Definiz: METTERE AL DI SOTTO. Deprimere. Lat. subigere, subiicere. Gr. ὑπερβάλλειν.
Esempio: Sen. Pist. 92. Colui solamente è beato, che per neuna cosa può esser menomato, nè messo al di sotto, ed è salito nel più alto luogo sanza appoggiarsi ad alcun'altra cosa, che a se medesimo (il Lat. ha: quem nulla res minorem facit)
Definiz: METTERE ALLA PRUOVA. Pruovare. Lat. exponere ad periculum. Gr. πειρᾷν δοκιμάζειν.
Esempio: Bocc. nov. 18. 31. Lasciò star le parole, e pensossi metterla alla pruova.
Definiz: METTERE ALLA VIA. Porre in arnese, Ridurre in pronto. Lat. parare, expedire. Gr. παρασκευάζειν.
Definiz: §. E neutr. pass. per Inviarsi. Lat. iter arripere. Gr. ὀδοῦ ἄρχεσθαι.
Esempio: Ovvid. Pist. 63. Nella notte passata fu più leggiere il vento, ec. perchè non ti mettesti alla via?
Definiz: METTERE ALLE COLTELLA. Ammazzare. Lat. gladio interficere, vel interimere, *in manus gladii tradere. Gr. φασγάνῳ κτείνει, ἀποσφάττειν.
Esempio: Guid. G. 57. E tutti quelli, che trovarono armati, misero alle coltella, e disarmati menarono prigioni alle navi.
Definiz: METTERE AL LIBRO. Scriver nel libro, Passar le partite.
Definiz: METTERE AL LOTTO. Correr la sorte nel lotto, pagando la somma dovuta per tale effetto.
Definiz: METTERE AL NIENTE. Annientare, Distruggere. Lat. absumere, extinguere, conficere, in nihilum redigere. Gr. ἀναλίσκειν, σβεννεύειν, ἀϕανίζειν, τὸ μηδὲν ποιεῖν.
Esempio: G. V. 8. 21. 1. Mai poi non pensò, se non di metterli al niente.
Esempio: E G. V. cap. 92. 8. In questo modo fu distrutta, e messa al niente la ricca, e possente Magione del Tempio.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 21. Ciò è una principal cosa del corpo sanamente mantenere, e del corpo mettere a niente chi temperatamente non sa fare, e usare.
Definiz: METTERE AL PUNTO. Piccare. Lat. adigere. Gr. ἀναγκάζειν.
Esempio: Lasc. Streg. 3. 3. La forca lo mette al punto.
Esempio: Bern. Orl. 2. 11. 3. E mettessimo al punto le brigate.
Definiz: METTERE A MORTE. Ammazzare. Lat. interficere, interimere. Gr. ἀναίρειν, κτείνειν.
Esempio: G. V. 10. 91. 1. Mettendo a morte chiunque vi trovaron dentro.
Esempio: E G. V. 11. 71. 5. Quanti Fiamminghi vi trovarono, misono a morte.
Definiz: METTERE A NON CALERE, e METTERE IN NON CALE. Non curare, Non far conto.
v. CALERE §. I.
Definiz: Lat. posthabere. Gr. ὕστερον τίθεσθαι.
Esempio: Guitt. lett. E però umiliatevi a lui (a Dio) riconoscendo ciò, ch'avete da lui, in tal guisa, che l'altezza dell'animo vostro, nè la grandezza del cuore, nè la beltà, nè 'l piacere dell'onorata persona vostra non vi faccia obbliare, nè mettere a non calere lui, che ec.
Esempio: G. V. 8. 63. 3. E se alcuna cosa ne sentì, per suo gran cuore il mise a non calere.
Esempio: E G. V. 11. 3. 21. Figliuol mio, non mettere in non calere la disciplina del Signore.
Definiz: METTERE A ORO, o D'ORO. Indorare. Lat. auro oblinere, inaurare. Gr. χρυσοῦν, καταχρυσοῦν.
Esempio: Morg. 12. 43. Era tutto di cuoio di srrpente Con certi Macometti messi a oro.
Esempio: Borgh. Rip. 223. Chi volesse poi mettere d'oro a bolo, gli fa luogo primieramente sopra il legno, che vuol dorare, dar tre mane di gesso Volterrano.
Definiz: METTERE A PARTITO. Proporre la deliberazione d'alcuna cosa. Lat. aliquid decernendum proponere. Gr. ψηφίσματι ὑποτιθέναι.
Esempio: Stor. Pist. 158. Portati questi patti a Firenze, quivi si tenne consiglio di trecento uomini, e messi li detti patti a partito nel detto consiglio, trovaronvisi dugento sessantacinque consiglieri.
Definiz: METTERE A PETTO. Confrontare.
Definiz: §. I. Mettere a petto chicchessia, vale Porlo per avversario. Lat. opponere, committere cum aliquo. Gr. συμβάλλειν.
Esempio: Tac. Dav. ann. 15. 215. Procolo rapportò il tutto a Nerone, e ad Epicari messagli a petto.
Esempio: Sen. ben. Varch. 5. 5. Non si può dire, che io sia men forte, e valoroso, se tu mi fai combattere, e mi metti a petto uno, il quale sia fatato.
Definiz: §. II. Mettere a petto, per Porre per guardia, o per osservatore.
Esempio: Cron. Morell. 258. Ma mettile a petto chi le abbia cura alle mani.
Definiz: METTERE A RAGIONE, o ALLA RAGIONE. Fare stare a dovere.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 13. Quelli della regione di Persia beevano buono vino, avantichè volessero consigliare, o sentenziare, o mettere a ragione le genti.
Definiz: METTERE ARGENTO, o simili, Coprir con argento.
Definiz: §. Mettere in argento, Inargentare. Lat. argento bracteare, inargentare. Gr. περιαργυροῦν .
Definiz: METTERE A RIPENTAGLIO. Arrisicare. Lat. periclitari, periculum facere. Gr. κινδυνεύειν.
Esempio: Salv. Granch. 2. 2. Io la voglio ingaggiar seco, e mettermi A ripentaglio.
Esempio: Fir. disc. an. 78. Perchè io non voglio col cercar via di mantenermi il luogo, ch'io tengo appresso il Signore, mettere la vita a ripentaglio.
Definiz: METTERE A ROMORE.
v. METTER ROMORE.
Definiz: METTERE A SACCO. Saccheggiare. Lat. depraedari. Gr. κατασυλεῖν.
Esempio: Fir. As. 188. Quanto alla casa di Petronio Luppatino, la quale noi mettemmo a sacco pochi giorni sono, noi ne possiamo dormire con gli occhi sicuri.
Definiz: METTERE A SEDERE. Figuratam. vale Deporre altrui di carica, o simili. Lat. honore privare. Gr. ἀξιώματος στερεῖν.
Definiz: METTERE A SOQQUADRO. Lo stesso, che Metter sossopra.
Esempio: Fir. As. 291. Gridando, e mettendo a soqquadro la casa, diede ad intendere all'infelice padre, che ec.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 1. 1. Ch'egli rapì, quando e' messe a soqquadro Questa città, e ne portò quel pezzo Della croce di Cristo.
Esempio: Red. Ditir. 35. Con furor perfido, e ladro Terra, e ciel mette a soqquadro.
Definiz: METTERE A STRAPAZZO. Strapazzare.
Definiz: METTERE A USCITA. Scrivere tra le spese.
Esempio: Borgh. Mon. 185. Ma in capo al mese, o quel tempo, che piace al padre di famiglia, si mette la somma in una partita a uscita.
Definiz: §. Figuratam. vale Avere per dimenticato.
Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 2. Non si può immaginare la più brutta sorta d'usura, che mettere i benifizj a uscita.
Definiz: METTERE BENE TRA ALCUNI. Farsi autore di bene, Rappacificare.
Definiz: §. Metter bene, per Esser utile, Tornare in acconcio. Lat. conducere, expedire. Gr. συμφέρειν.
Esempio: Amm. ant. 2. 3. 11. A neuno uomo mette bene volere fare quello, che natura gli niega.
Esempio: M. V. 3. 28. Avea dimostrato più volte di tenerla, quando per lo Re di Unghería, e quando per lo Re Luigi, come bene gli mettea.
Esempio: Fir. Luc. 3. 4. Dio ci mandi male, che ben ci metta.
Definiz: METTERE CASA. Aprire casa, Venire ad abitare. Lat. domicilium incolere. Gr. οἰκητήριον κατοικεῖν.
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 20. Che colà volentier si mette casa, Dove o 'l rettor del luogo vi t'invita, ec.
Definiz: METTERE CAPO. Dar altrui superiore.
Definiz: §. I. Mettere capo, Metter foce, Sboccare.
Esempio: G. V. 1. 3. 2. Per lo fiume del nilo, che fa foce a Damiata in Egitto, e mette capo nel nostro mare.
Esempio: Red. Oss. an. 8. La quale, col suo canale cistico metteva capo nell'intestino.
Esempio: E Red. Oss. an. 9. Altri canali metton capo nell'intestino senza l'accompagnatura de' suddetti canali pancreatici.
Definiz: §. II. Metter nel capo ad alcuno, vale Farlo capace d'alcuna cosa, Insegnargliene. Lat. instruere, docilem reddere. Gr. παιδεύειν, διδάσκειν.
Esempio: Bocc. nov. 41. 4. Mai ec. gli s'era potuto metter nel capo nè lettere, nè costume alcuno.
Definiz: §. III. Mettere nel capo, nel cuore ec. vale Persuadere. Lat. persuadere. Gr. πείθειν.
Esempio: Bocc. nov. 1. 35. E come esso a pena gli avea potuto mettere nel capo, che Iddio gliele dovesse perdonare.
Definiz: §. IV. Mettere il capo in grembo ad alcuno, vale figuratam. Riposarsi sopra d'alcuno, Fidarsi di lui. Lat. alicui fidem habere. Gr. πιστεύειν τινι.
Esempio: Segr. Fior. Mandr. 2. 1. Se parlato gli avete, e non vi pare per presenzia, per dottrina, per lingua un uomo da mettergli il capo in grembo, dite, ch'io non sia desso.
Definiz: METTERE CERVELLO. Cominciare ad usar prudenza.
Definiz: §. I. Mettere il cervello a partito, vale Mettere in confusione, Dar da pensare. Lat. perturbationem iniicere, perturbare. Gr. ταράττειν θορυβεῖν.
Esempio: Fir. Trin. 1. 1. Con cotesto tuo discorso tu mi hai messo il cervello a partito.
Esempio: Tac. Dav. stor. 2. 298. Credettesi per molti, che Flavio Sabino mettesse a Cecina il cervello a partito.
Definiz: §. Mettere il cervello a bottega, vale Ingegnarsi, Industriarsi
Definiz: METTERE COMPASSIONE. Muovere a compassione. Lat. misericordiam concitare. Gr. ἔλεος ἐμποιεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 82. 8. La giovane vergognosa, e timida, siccome colpevole, non sapeva che si rispondere, ma tacendo, di se metteva compassion nell'altre.
Definiz: METTERE CONSIGLIO. Maturamente discorrere, ed esaminare. Lat. perpendere, excutere. Gr. ἐξετάζειν.
Esempio: G. V. 11. 117. 2. Acciocchè mettano consiglio, e riparo a simili casi.
Definiz: METTERE CONTO. Esser utile, Tornar bene. Lat. bene in rem vertere. Gr. συμφέρειν.
Definiz: §. Mettere in conto, o a conto, vale Conteggiare, Computare. Lat. computare, reputare.
Esempio: M. V. 8. 106. Se bene si cercheranno le nostre scritture, e metterassi in conto tra le reee, e buone fortune.
Esempio: Filoc. 3. 130. Alcune sogliono donar gioie, le quali non sarieno degne di mettere in conto.
Esempio: Nov. ant. 61. 2. Quelle, che aveano valore, faceano mettere in conto.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 106. Non nascendo con questo peccato non si mette a conto la natività sua con quelli, che nati sono delle femmine.
Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 2. Chi dice d'aver perduto alcun benifizio, mostra, ch'egli aveva messo a conto, e fatto pensiero di riaverlo.
Definiz: METTERE CRISTEI. Dare serviziali. Lat. clysteribus purgare, curare. Gr. κλύζειν.
Esempio: Bern. rim. 1. 117. Non vi lasciate metter più cristeri, Che per Dio vi faranno poco onore.
Definiz: METTERE CUORE. Dare animo. Lat. animum addere. Gr. θαρσύνειν.
Definiz: §. Mettersi in cuore in signific. att. e neutr. pass. Persuadere, Far risolvere, Deliberare. Lat. constituere, deliberare, in animo suo statuere, suadere. Gr. βουλεύεσθαι, γιγνώσκειν, συμβουλεύεσθαι τινὶ τι.
Esempio: Bocc. nov. 43. 3. Ma pur si mise in cuore, se alla giovane piacesse, di far, che questa cosa avrebbe effetto.
Esempio: E Bocc. nov. 48. 3. Molte volte si mise in cuore di doverla del tutto lasciare stare.
Esempio: Ar. Fur. 43. 183. Di non partirsi quindi in cor si messe.
Definiz: METTERE CURA. badare, Por mente. Lat. animum, vel mentem intendere. Gr. προσέχειν τὸν νοῦν.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 151. Quanti noccioli ha la nespola? e quelli risponde: non so io, ch'io non vi misi mai cura.
Definiz: METTERE DA BANDA. Tralasciare. Lat. mittere, praetermittere. Gr. λείπειν, παραλείπειν.
Esempio: Gal. Gall. 223. Che io avessi del tutto messo da banda l'occuparmi intorno alle nuove osservazioni celesti.
Definiz: METTERE D'ACCORDO. Accordare. Lat. conciliare, concordes facere. Gr. φιλιοῦν, καταλλάττειν τινὰ τι.
Esempio: Gal. Sist. 419. A voi signor Simlicio lascerò il carico ec. di mettergli d'accordo.
Definiz: METTERE DADI FALSI. Introdurre, ed Adoperar dadi falsi; e si dice di quelli, che giuocano di vantaggio. Lat. falsos talos iacere, falsis talis inter ludendum abuti. Gr. τοῖς ἀστραγάλοις ἐξαπατᾷν.
Esempio: Maestruzz. 2. 11. 5. Se commise in esso giuoco inganno mettendo dadi falsi, ovvero volgendogli male, e ingannevolmente gittandogli.
Definiz: METTERE DEL SUO. Scapitare. Lat. detrimentum pati. Gr. ζημιοῦσθαι.
Esempio: Cant. Carn. 108. E benchè assai del nostro vi mettiano, per contentarvi appieno, Volentier lo fareno.
Definiz: §. Metter il suo, o checchessia in una cosa, vale Spenderlo, o Consumarlo nella medesima.
Esempio: Libr. Son. 57. E ch'io non sia da te per lui degnato, Ci metterei la Pieve, e 'l Piovan tutto.
Definiz: METTERE DI BOCCA. Parlare, o Trattar con parole. Lat. verbis agere. Gr. διαλέγεσθαι περὶ τινος.
Esempio: Varch. Ercol. 317. Se voi seguitate di così fare, voi non ci metterete troppo di bocca, nè di coscienza.
Definiz: METTERE DI COSCIENZA. Offendere, Intaccare la coscienza. Lat. conscientiam laedere. Gr. συνείδησις καταβλάττειν.
Esempio: Varch. Ercol. 317. Se voi seguitate di così fare, voi non ci metterete troppo di bocca, nè di coscienza.
Definiz: METTERE ERBA. Pullulare l'erba; e si usa nel signific. att. e neutr.
Definiz: §. Mettere a erba, o in erba, vale Aderbare, e Pascer d'erba.
Esempio: Libr. Masc. Quando l'animale si mette in erba si tragga sangue dal collo.
Definiz: METTERE FOCE. Sboccare. Lat. influere. Gr. εἰσρέειν.
Esempio: G. V. 1. 3. 1. Partendosi ec. dal fiume di Tanai in Soldanía, che mette foce in sul mare maggiore.
Esempio: Red. Oss. an. 8. Negli uccelli più che frequentissimamente si trova, che il canale cistico della borsetta del fiele, ed il canale epatico mette diverse foci, e lontane l'une dall'altre negl'intestini.
Esempio: E Red. Oss. an. 9. Alcuni (canali) vi metton foce in minore, altri in maggior lontananza dallo stomaco.
Definiz: METTERE FUORI. Cavare. Lat. eximere, emittere, ducere. Gr. ἐξάγειν, ἐκφέρειν, ἐκπέμπειν.
Esempio: Bocc. nov. 12. 18. Per quello usciuolo, onde era entrato, il mise fuori.
Definiz: METTERE GUAI. Piagner forte, Guaire. Lat. illacrymari, suspiria ducere, gemitus edere, eiulare. Gr. στενάζειν, στενάχειν, ὀλοφύρεσθαι.
Esempio: Galat. 84. Non istà bene nè mostrar la lingua ec. nè gittar sospiri, e metter guai.
Definiz: METTERE IL BECCO IN MOLLE. Entrare a parlare di checchessia. Lat. sermonis ansam arripere. Gr. λόγου ἁφορμὴν λαμβάνειν .
Esempio: Alleg. 184. Non vi muor la lingua in bocca, quando mettete il becco in molle a favor degli amici.
Definiz: METTERE IL GIOGO. Soggiogare, Mettere in servitù. Lat. iugum imponere. Gr. ζυγόν ἐπιθεῖναι .
Esempio: Sen. Pist. 80. Diliberati principalmente della paura della morte, perch'ella è quella, che ti mette il giogo.
Esempio: E Sen. Pist. 85. Franchigia, e libertà periscono, se noi non spregiamo le cose, che ci mettono il giogo (in questi esempj figuratam.)
Definiz: METTERE IN ABBANDONO. Trascurare, Abbandonare. Lat. deserere, negligere, contemnere. Gr. καταμελεῖν, ὀλιγορεῖν, καταφρονεῖν .
Esempio: Bocc. introd. 12. Ciascuno ec. aveva, siccome se, le sue cose messe in abbandono.
Esempio: Galat. 43. Ma il più della gente invaghisce sì di se stessa, ch'ella mette in abbandono il piacere altrui.
Definiz: METTERE IN ARNESE. Preparare.
Definiz: METTERE IN ASSETTO. Assettare, Accomodare, Disporre. Lat. aptare, accomodare. Gr. ἀρμόζειν, προσάπτειν.
Esempio: Bocc. nov. 17. 29. Tutti i suo' cavalli, e le sue cose fece mettere in assetto.
Esempio: G. V. 8. 48. 1. Trattato, e messo in assetto col Papa, e col Re Carlo il passaggio di Cicilia alla vegnente primavera.
Esempio: Cas. uff. com. 117. Le imprese con diligenza, e saviezza in assetto messe al contrario riescono.
Definiz: METTERE IN ATTO. Principiare a fare, Mettere in esecuzione, Esequire. Lat. agere, ad agendum se comparare. Gr. πράττειν, πρᾶξις ἐπιβάλλεσθαι.
Esempio: Ambr. Cof. 2. 1. E questo feci, acciocchè inendere Poteste voi questo discorso prima Che si mettesse in atto.
Definiz: §. Mettere in atti, vale Produrre.
v. ATTO §. VI. e VII.
Definiz: METTERE IN AVVENTURA. Arrischiare. Lat. fortunae committere. Gr. εἰς κίνδυνον καθιστάναι.
Esempio: Bocc. nov. 19. 16. In disiderio avesse di mettere in avventura la vita sua.
Esempio: Lab. 14. Non vedi tù tutto il giorno le persone, che hanno alcuno odio, per diradicarlo, e levarlo diterra, mettere le loro cose, e la propria vita in avventura?
Definiz: METTERE IN CANZONA, o IN CANZONE. Burlare. Lat. ioco habere, irridere. Gr. τίθεσθαι ἐν γέλωτι, ἐν παιδιᾷ ποῖειν.
Esempio: Bocc. nov. 50. 9. e peggio, che noi siamo messe in canzone, e dicono ec.
Esempio: Ambr. Cof. 5. 8. Una cosa, che importa, non s'ha a mettere In canzona.
Definiz: METTERE IN CAMPO. Cavar fuori, Produrre. Lat. in medium afferre, proferre. Gr. εἰσφέρεσθαί τινι .
Esempio: Bocc. nov. 50. 9. E peggio, che noi siamo messe in canzone, e dicono ec.
Esempio: Ambr. Cof. 5. 8. Una cosa, che importa, non s'ha a mettere In canzona.
Definiz: METTERE IN CHIUSA. Chiudere, e figuratam. Incarcerare. Lat. in carcerem inducere. Gr. καταβάλλειν εἰς τὴν εἰρκτεῖν.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 3. 10. Il fatto è, ch'egli han messo anco Ragnino , Che gli è mallevadore a questo debito ultimo, in chiusa lì da lui.
v. CHIUSA, ove sono gli altri significati.
Definiz: METTERE IN CIELO. Lodare in estremo, o sommamente. Lat. laudibus extollere, laudibus in coelum vehere. Gr. ἐν πολλῷ ἐπαίνῳ τίθεσθαι.
Esempio: Ar. Cass. 1. 5. Quando si sente lodar troppo, e mettere, Come si dice, in ciel beltà di femmina, ec.
Esempio: Buon. Fier. 5. 5. 1. Voi celebra la gente, Voi mette in ciel, voi guida.
Definiz: METTERE IN CONCIO. Acconciare, Accomodare, Preparare. Lat. aptare, parare. Gr. διασκευάζειν.
Esempio: G. V. 7. 57. 1. Ordinò, e mise in concio d'armare più di 100. galée di corso sottili, e 20. navi grosse.
Definiz: METTERE IN CONSIDERAZIONE. Fare avvertire. Lat. considerandum aliquid proponere. Gr. εἰς σκέψιν παραδοῦναι τινί τι .
Esempio: Gal. Gall. 241. parmi di sentire alcuno degli avversarj ec. mettermi primieramente in considerazione, che la figura ec. non opera cosa alcuna.
Definiz: METTERE IN CONVENTO. Introdurre in monasterio.
Esempio: Cron. Vell. 22. Mise a un tratto tre de' detti fanciulli nel convento, e luogo de' frati di santa Maria Novella.
Definiz: METTERE IN CORDE. Incordare nel signific. del §. Lat. musico instrumento chordas aptare. Gr. νεῦρα προσάπτειν.
Esempio: Fir. rim. burl. 124. Forse si pena a temperarla una anno, Come un liuto, che, quando lo vuoi Mettere in corde, è pure un grande affanno.
Definiz: METTERE IN DISGRAZIA.
v. METTERE IN GRAZIA.
Definiz: METTERE IN DOSSO. Neutr. pass. vale Vestirsi. Lat. se se induere. Gr. ἐνδύεσθαι.
Esempio: Burch. 2. 3. Ispacciati: sta' su: mettiti in dosso.
Definiz: METTERE IN ESECUZIONE, o simili. Esequire. Lat. exequi. Gr. ἐπιθελεῖν.
Esempio: G. V.8. 35. 3. La quale ambasciata fu intesa, ma male messa in esseguizione.
Esempio: Cron. Morell. 229. E questo immaginato, di subito messe in esecuzione.
Definiz: METTERE IN FACCENDE. Dar da fare. Lat. negocium imponere, negocium facessere. Gr. ἀσχολίαν παρέχειν.
Esempio: Bocc. nov. 15. 5. Mise la vecchia in faccenda per tutto il giorno.
Definiz: METTERE IN FORSE. Recare in dubbio. Lat. in dubium revocare. Gr. ἀμφιδοξεῖν .
Esempio: Vend. Crist. 17. Tue il vuoi mettere nel forse, e nella dubbiosa, e pericolosa battaglia.
Esempio: Malm. 7. 90. E vedde, senza metterla più in forse, Il pigiato esser lui al far de' conti.
Definiz: METTERE IN FUGA.
v. FUGA §.
Definiz: METTERE IN GANGHERI.
v. GANGHERO §. III.
Definiz: METTERE IN GRAZIA, o IN DISGRAZIA. Lat. laudare, vel vituperare aliquem. Gr. ἐπαινεῖν ἢ ψήγειν τινά.
Esempio: Varch. Ercol. 79. Mettere in grazia alcuno, cioè fargli acquistare la benevolenza, e il favore d'alcun gran maestro con lodarlo, e dirne bene; così si dice mettere in disgrazia, e far cader di collo alcuno, mediante il biasimarlo, e dirne male.
Definiz: METTERE IN MAZZO. Unire. Lat. in unum acervum immittere. Gr. συναλίζειν .
Esempio: Gal. Sist. 415. Non la mettiamo così presto in mazzo con le vecchie ridicolose (opinioni)
v. MAZZO §. V.
Definiz: METTERE IN MEZZO. Porre fra due, o più cose. Lat. in medio statuere, vel ponere, Sen. Gr. παρεντιϑέναι .
Esempio: Sen. Pist. 82. Queste cose ci sono messe in mezzo tra bene e male.
Definiz: §. I. Per Differire, Frammezzare. Lat. moram interponere. Gr. ἀναβολὴν ποιεῖσθαι.
Esempio: Amet. 53. Sanza mettere in mezzo alcuno spazio, così cominciò.
Definiz: §. II. Per Ingannare. Lat. circumvenire. Gr. πλεονεκτεῖν.
Esempio: Cant. Carn. Paol. Ott. 39. Con mille doppj dadi, e carte false Mettemmo in mezzo gli amici più cari.
Esempio: Buon. Tanc. 1. 3. E giucando, ratto 'l collo Mi fu spesso, e messo in mezzo Ben fui sì, ch'i' n'anda' al rezzo.
Definiz: METTERE IN MOLLE. Mettere alcuna cosa in acqua, e lasciarvela stare. Lat. in aquam infundere. Gr. εἰς ὕδωρ εἰσχέειν.
Esempio: Cant. Carn. 187. Scegliesi prima, e poi si mette in molle, E pesta ben di sopra.
v. MOLLE §. ult.
Definiz: METTERE IN MUSICA. Disporre al canto con note musicali.
Esempio: Buon. Fier. 3. 1. 9. E se non doman, l'altro Te la reco composta, e messa in musica.
Definiz: §. Figuratam. vale Porre difficultà, o impedimenti, Mandare in lungo.
Definiz: METTERE INNANZI. Aggrandire. Lat. promovere, provehere, evehere. Gr. παράγειν, προάγειν, προκομίζειν.
Esempio: Cron. Morell. 236. Fatta di Pagolo minore poca istima, e lasciatolo stare, e poco da loro messo innanzi, egli per se medesimo ec.
Esempio: E Cron. Mor. 269. E se è nel tuo gonfalone, che ti possa aitare, e metterti innanzi, accostati a esso.
Esempio: E Cron. Mor. 316. E perchè egli era molto astuto, e molto inframmettente, la Duchessa gli pose amore, e miselo innanzi.
Definiz: §. I. Mettere innanzi per Proporre. Lat. proponere. Gr. προτιθέναι.
Esempio: G. V. 8. 92. 1. Per voler guadagnare, e far guadagnare al Re, la misero innanzi a' suoi ufficiali, e' detti la misero innanzi al Re.
Esempio: E G. V. 10. 59. 1. Essendo meso innanzi segretamente a messer Filippo da Sangineto ec. come potevano avere la città di Pistoia per imbolío.
Esempio: Cas. Instr. Card. Caraff. 6. L'avere S. M. tentato quanto l'occasione fin quì le ha messo innanzi, fa, che ec.
Definiz: §. II. Mettere innanzi, per Palesare, Manifestare. Lat. manifestare. Gr. παραδεικνύειν.
Esempio: Sen. Pist. 83. Ebrezza non fa i vizj, ma ella gli mette innanzi, e piuvicagli.
Definiz: METTERE IN NEGOZIO. Cominciare a trattare.
Definiz: METTERE IN NON CALE.
v. METTERE A NON CALERE.
Definiz: METTERE IN NOTA. Notare, Descrivere. Lat. notare, describere. Gr. ἀπογράφειν, ἐπιγράφειν.
Esempio: G. V. 7. 92. 5. Questo avemo messo in nota per la poca fede, che hanno que' del Regno al loro signore.
Definiz: METTERE IN NOVELLE. Burlare, Deridere. Lat. aliquem irridere, illudere, ludibrio habere. Gr. ἐμπαίζειν ἐντρυφᾷν ἐπεντρυφᾷν.
Esempio: Bocc. nov. 21. 10. Incominciarono a dargli noia, ed a metterlo in novelle.
Definiz: METTERE IN OBLÍO. Scordarsi. Lat. oblivioni mandare. Gr. τῇ ληθῇ παραδιδόναι.
Esempio: Amet. 37. La cui benivolenza a me mostrata ne i giovani anni mai non misi in oblío.
Esempio: Dant. Purg. 10. L'altrui bene A te che fia, se il tuo metti in oblío?
Definiz: METTERE IN PRATICA. Praticare, Esercitare. Lat. efficere, perficere. Gr. ἐπιτελεῖν, διαπράττειν.
Esempio: M. V. 7. 92. Che se fosse messa in pratica, e tornata in consuetudine, era gran beneficio dell'anime, e de' corpi.
Esempio: Sagg. nat. esp. 97. Tuttochè allora non la mettesse in pratica, per mancamento di artefice atto a fabbricarne l'ordigno.
Definiz: METTERE IN PUNTELLI. Puntellare. Lat. fulcire. Gr. ἐρείδειν, στερίζειν .
Esempio: G. V. 7. 100. 1. Quella con cave misero gran parte in puntegli.
Esempio: E G. V. 11. 52. 5. Presono la Rocca di Ganghereto ec. e quella misono in puntelli, e fecionla rovinare.
Definiz: METTERE IN PUNTO. Mettere in ordine, Preparare. Lat. parare, comparare. Gr. συκευάζειν, πορίζεσθαι .
Esempio: Cron. Morell. 286. E comandato, che ognuno si mettesse in punto, di subito il campo fu assalito.
Definiz: METTERE IN QUETO. Acquietare. Lat. pacare. Gr. ἐξιλάσκειν .
Esempio: G. V. 8. 68. 4. Feciono ciascuna parte disarmare, e misono in queto la terra.
Definiz: METTERE IN REPUTAZIONE. Accreditare. Lat. laudare apud aliquem. Gr. ἐπαινεῖν πρός τινα .
Esempio: Cas. lett. 34. Ella mi ha messo in reputazione appresso sua Signoría Illustriss. e con le parole, e con le scritture.
Definiz: METTERE IN SANTO.
Esempio: Borgh. Vesc. Fior. 427. Il quale nome di santo ec. si diede allora per suo proprio alle Chiese, che lungamente durò, ed a' nostri dì si è in alcune speciali cirimonie mantenuto; che mettendosi, come è l'usanza, dopo il parto la donna in Chiesa, si dice ancora, ritenendo coll'antica usanza il vecchio nome, mettere in santo.
Definiz: METTERE IN SCONFITTA. Sconfiggere.
Esempio: G. V. 7. 135. 1. Tornando la detta oste de' Chiusini, gli assalirono francamente, e gli misono in isconfitta.
Esempio: E G. V. 8. 35. 2. Gli misono in isconfitta, e in fuga.
Definiz: METTERE IN SESTO. Vale lo stesso, che Mettere in assetto. Lat. parare, apparare. Gr. ἐξαρτύειν, παρασευάζειν.
Esempio: Malm. 1. 15. Ma quanto aveva tolto Di quella cassa, ei rende, e mette in sesto.
Definiz: METTERE IN SOSPETTO. Fare insospettire. Lat. in suspicionem adducere. Gr. ὑποψιάν προσάγειν .
Esempio: Gal. Gall. 224. La quale appresso di molti mette in sospetto di falso ciò, che non esce dalle scuole Peripatetiche.
Definiz: METTERE IN TESTA. Coprirsi di capo, Mettersi il cappello, o altro. Lat. tegere caput. Gr. κεφαλὴν καλύπτειν .
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 18. Fanno cenno al maggiore, Che metta in testa.
Definiz: METTERE IN VOCE. Sparger voce, Pubblicare, Susurrare, Vociferare. Lat. inquirere, edicere. Gr. κηρύττειν.
Esempio: Nov. ant. 19. 1. Li siniscalchi, al levar delle tavole riguardaro l'ariento; trovaronlo meno; cominciaronlo a mettere in voce, e a cercare i cavalieri alle porte.
Definiz: METTERE IN UN CALCETTO.
v. CALCETTO §. III.
Definiz: METTERE IN VOLTA. Mettere in fuga, Far dar volta addietro. Lat. in fugam vertere. Gr. πρέπειν εἰς ϕυγήν.
Esempio: G. V. 8. 78. 6. E più altre schiere furon rotte, e messe in volta.
Esempio: E G. V. appresso: Ebbesi riscosso da' nimici, e miseli in volta.
Esempio: E G. V. 9. 45. 2. E col vantaggio, ch'aveano del poggio, gli misono in volta, e in isconfitta.
Definiz: METTERE MALE. Incitare altrui contro chicchessia, Irritare, Commetter male. Lat. discordias serere. Gr. δικοστασίαν ποιεῖν .
Definiz: METTERE MANO. Cominciare, Darsi a fare. Lat. manum operi admovere. Gr. προσάγειν τὴν χεῖρα.
Esempio: Circ. Gell. 5. 124. Noi faremmo ancora così nelle maggiori, se voi lasciassi mettervici le mani.
Esempio: Alleg. 215. Ma se voi aveste a mettervi oggi mano, Si vedrebbe tra lor più differenza, Che s'un gigante fosse, e l'altro nano.
Esempio: Bocc. nov. 48. 12. Messo mano ad un coltello, quella aprì nelle reni.
Definiz: §. I. Metter mano per Cavar l'armi del fodero, Impugnarle. Lat. gladium arripere, stringere, e vagina ensem educere. Gr. ξιφουλκεῖν, ξίφος γυμνοῦν.
Esempio: Bocc. nov. 48. 12. Messo mano ad un coltello, quella aprì nelle reni.
Esempio: Malm. 2. 26. Ciò detto, in capo il berrettin si serra, Mette man, chiude gli occhi, e stringe i denti.
Definiz: §. II. Metter le mani addosso, vale Catturare, Pigliare. Lat. prehendere. Gr. λαμβάνειν.
Esempio: Ar. Cass. 3. 7. E a farci metter Le mani addosso saría troppo indizio.
Esempio: Borgh. Rip. 305. Morte invidiosa ec. mettendogli le mani addosso, gli tolse ec. (quì figuratam.)
Definiz: §. III. Metter mano in pasta, vale Cominciare una faccenda. Lat. manus operi admovere, admoliri, aggredi. Gr. ἐπιβάλλεσθαι ἔργον, Plat.
Esempio: Alleg. 2. Peròcchè quella ec. fu vera, sola, e principal cagione, ch'io mettessi le mani in tanta pasta.
Definiz: §. IV. Metter tra le mani, vale Raccomandare, Commettere. Lat. alicuius fidei commendare. Gr. ἐπιτρέπειν τινί τι .
Esempio: Bocc. nov. 27. 4. Gran parte de' suoi fatti mettendogli tra le mani.
Definiz: §. V. Metter nelle mani, vale Dare altrui in potere.
Definiz: §. VI. Metter per le mani, vale Proporre.
Esempio: Bern. rim. 1. 105. Compar, che per le man me la metteste Per una fante dal dì delle feste, Credo, che lo faceste ec.
Definiz: §. VII. Mettere alle mani, vale Indurre a rissa.
Definiz: §. VIII. Metter le mani nel fuoco.
v. FUOCO §. XXX.
Definiz: §. IX. Molti altri significati di questa locuzione si possono vedere alla voce MANO.
Definiz: METTERE MENTE. Por mente, Considerare. Lat. mentem adhibere, animadvertere. Gr. προσέχειν τὸν νοῦν .
Esempio: Rim. ant. M. Pier. Vign. 112. Non avea miso mente Allo viso piacente, e poi sguardai In quello punto, ed io m'innamorai.
Esempio: M. Pier. Vign. Rim. Ant. Non avea miso mente Allo viso piacente.
Definiz: METTERE MEZZO. Aiutarsi con intercessioni, e ufficj. Lat. in rem suam interponere.
Definiz: METTERE NE' FERRI, IN FERRO, o AL FERRO. Imprigionare con ferri a' piedi. Lat. in vincula coniicere. Gr. ἀπάγειν ἐς τὸ δεσμωτήριον.
Esempio: Cron. Vell. 127. E' presi mise in ferro nell'Agosta.
Esempio: Boez. Varch. 2. 6. Regolo aveva impregionato, e messo ne' ferri molti Cartaginesi suoi pregioni; ma poco andò, che egli vinto da loro fu incatenato.
Definiz: METTERE NELL'ANIMO. Far concepire, Introdurre, Cagionare. Lat. in animum iniicere. Gr. ἐμβάλλεσθαι εἰς νοῦν.
Esempio: Bocc. nov. 48. 7. Questa cosa ad un'ora maraviglia, e spavento gli mise nell'animo.
Definiz: METTERE NELLA STRADA. Incamminare, Indirizzare. Lat. monstrare viam. Gr. προδοιπορεῖν.
Esempio: Fir. As. 144. Noi ti metteremo per quella strada, che, secondo da noi è stato più, e più fiate pensato, sola ti può condurre al bramato porto della tua salute (quì per metaf.)
Definiz: METTERE NELLA VIA. Insegnare la via. Lat. viam monstrare. Gr. προδοιπορεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 30. 4. A lui te n'andrai; e misela nella via.
Definiz: §. In sentim. figurato, vale Instruire, Ammaestrare. Lat. erudire, docere. Gr. διδάσκειν.
Definiz: METTERE NEVE. Cader neve dal cielo, Nevicare. Lat. ningere. Gr. νίφειν.
Esempio: Bocc. nov. 77. 16. Da poco in quà s'è messa la più folta neve del mondo, e nevica tuttavia.
Definiz: METTERE OPERA. Operare. Lat. operari, efficere. Gr. ἐργάζεσθαι, ἐπιτελεῖν.
Definiz: §. I. Mettere in opera, Effettuare. Lat. exsequi. Gr. ἐπιτελεῖν.
Esempio: Bocc. introd. 11. Il mettevano in opera a lor potere.
Definiz: §. II. Per Adoprare, Servirsi. Lat. uti. Gr. χρῆσθαι.
Esempio: Ar. Len. 2. 1. E che conto ti rendano De' legni verdi, che hanno messo in opera.
Definiz: METTERE ORDINE. Ordinare. Lat. parare, ordinare. Gr. παρασκευάζειν.
Definiz: §. Mettere a ordine, o in ordine, vale Preparare, Acconciare. Lat. parare, instruere. Gr. εὐτρεπίζειν.
Esempio: Fir. As. 112. I ladroni levatisi del letto mossero il campo, e misersi a ordine in più partite (quì neutr. pass.)
Esempio: E Firenz. As. d'oro. 244. Io gli sentíi bisbigliare non so che l'un coll'altro, e vedeva, che egli mettevono a ordine per ammazzarmi.
Esempio: D. Gio. Cell. lett. 16. Dell'una, e dell'altra ho molto bisogno d'esser messo bene in ordine.
Esempio: Ambr. Furt. 1. 3. Va' tu dunque a mettere in ordine quanto hai pensato.
Definiz: METTERE PAURA. Intimorire. Lat. metum iniicere. Gr. δέος ἐνεργάζεσθαί τινι.
Esempio: Amet. 12. Niuno pericolo gli mette paura.
Esempio: E Amet. 32. Ricordandolo, mi mette paura.
Esempio: Albert. cap. 17. E non solamente l'amistade per paura non s'accatta, e non si ritiene, ma eziandío lo imperio per metter paura si perde.
Esempio: E Albert. appresso: Niuna forza d'imperio è tanta che mettendo paura possa bastar lungamente.
Definiz: METTERE PEGNO. Assicurare con pegno. Lat. pignore securum reddere. Gr. παραδιδόναι ἐνέχυρον .
Esempio: Cron. Morell. 315. Missonsene più pegni, e fucci chi sicurò a cinque per cento.
Definiz: §. Per Iscommettere.
Esempio: Fr. Iac. T. 2. 6. 1. Cinque sensi mess'han pegno Ciascun d'esser il più breve.
Esempio: Galat. 42. Colui, che ama di essere amichevole, e dolce nel conversare, non dee avere così presto: il non su così, e lo: anzi sta come vi dico io, nè il mettere su de' pegni.
Definiz: METTERE PER SERVIDORE. Porre alcuno al servigio altrui.
Definiz: §. E neutr. pass. vale Andare a servire altri. Lat. alicuius se in servitutem dare. Gr. εἰς δουλείαν ἑαυτόν παραδιδόναι.
Esempio: Bocc. nov. 27. 3. Con lui si mise per servidore.
Definiz: METTERE PIEDE. Entrare in alcun luogo. Lat. ingredi. Gr. εἰσβαίνειν.
Esempio: Dant. Inf. 14. Guarda, che non metti Ancor li piedi nella rena arsiccia.
Esempio: Ar. Len. 1. 2. Conchiudo, ch'egli a mettere Non ha quà dentro il piede, se non vengono prima questi danari.
Definiz: §. I. Mettere piede fuori d'alcun luogo, vale Uscirne. Lat. solum vertere. Gr. μετανίστασθαι .
Esempio: Ar. Len. 1. 1. Perchè il meschino non ardisce mettere Piè fuor di casa.
Definiz: §. II. Mettersi sotto i piedi alcuna cosa, vale Disprezzarla.
Esempio: Esp. Vang. Però si mette tutte le cose sotto i piedi.
Esempio: Fir. As. 154. La prima cosa, mettersi sotto i piedi a' comandamenti della sua madre.
Definiz: §. III. Metter piede addosso a chicchessia, vale Signoreggiarlo, Strapazzarlo.
Definiz: METTERE RAGIONE. Calculare, Far conto, Riandar diligentemente, Esaminare. Lat. perpendere, examinare, calculos ponere. Gr. ἐξετάζειν, σκοπεῖν, λογίζεσθαι.
Esempio: Dial. S. Greg. M. La qual cosa udendo la moglie, mise ragione, e trovò, che in que' dì, ec.
Esempio: Amm. ant. 3. 2. 3. La sera metti ragione del passato dì, e fa' ordinamento della notte vegnente.
Definiz: METTERE RIMEDIO. Rimediare. Lat. prospicere, consulere, providere. Gr. προνοεῖσθαι.
Esempio: Cron. Vell. 82. La necessità gli avea là condotti, non mettendosi rimedio in Firenze.
Esempio: Cron. Morell. 263. E tienvi mente, e mettivi rimedio.
Definiz: METTERE ROMORE. Far romore, Romoreggiare.
Definiz: §. Mettere a romore, vale Indurre a sollevazione, e a tumulto, Porre in confusione. Lat. omnia sus deque miscere. Gr. ἄνω καὶ κατω ποιεῖσθαι .
Esempio: G. V. 8. 8. 4. Opponendo, come aveano messa la terra a romore.
Esempio: Fir. As. 257. Io non mi era prima fermato, ch'e' mi erano parecchi addosso con bastoni, e mettendo a romore ciò, che vi era, non restavano di caricarmi di bastonate.
Esempio: E Firenz. As. d'oro. 290. Piangendo, e mettendo a romore ogni cosa, che vi era, fece ivi correr la madre, e tutta la famiglia.
Definiz: METTERE SOSSOPRA, o SOTTOSOPRA. Confondere, Commuovere. Lat. omnia sus deque miscere. Gr. ἄνω καὶ κατω ποιεῖσθαι .
Esempio: Segr. Fior. Cliz. 5. 3. Chi lo sa, se tu non lo sai tu, che hai messo sottosopra Firenze per far questo parentado?
Definiz: METTERE STRIDA, o GRIDA, e simili. Stridere. Lat. vociferari, stridere. Gr. βοᾷν.
Esempio: Bocc. nov. 15. 38. Mise uno strido grandissimo, e presto dell'arca si gittò fuori.
Esempio: Malm. 4. 10. Così domandan chi sia quei, ch'esclama, E mette grida, ed urli sì bestiali.
Esempio: Morg. 21. 71. Ella mettea talvolta certe strida, Che par, che dell'Inferno proprio sieno.
Definiz: METTERE SU. Detto assolutam. vale Mettere fuori danari per giucare. Lat. *ludiariam pecuniam in medium statuere.
Esempio: Galat. 67. Il tacersi colà, dove altri parlano a vicenda, pare un non voler metter su la sua parte dello scotto (quì per similit.)
Definiz: §. I. Per Iscommettere.
Esempio: Bocc. nov. 56. 4. E se egli ce n'è niuno, che voglia metter su una cena a doverla dare a chi vince ec. io la metterò volentieri.
Definiz: §. I. Metter su alcuno, vale Irritarlo, Metterlo al punto contra un altro. Lat. instigare. Gr. παροξύνειν.
Esempio: Tac. Dav. stor. 3. 320. Ma i primi di Roma segretamente mettevan su Flavio Sabino prefetto, a farsi partecipe di questa vittoria, e fama.
Esempio: Varch. Suoc. 5. 1. Nè il padre, o la madre si pensassero, che fossi io, che lo mettessi su.
Definiz: §. II. Metter su, per cominciare ad usare, Introdurre. Lat. incipere habere, uti. Gr. κατάρχεσθαι, ἔχειν, χρᾶσθαι.
Esempio: Menz. sat. 1. Ed ora ha messo su cocchio, e cavalli, E beve in tazza di forbito argento.
Esempio: E Menz. sat. 2. E Momo, che nel dar certi bottoni Vedeva anch'ei di buscacchiar de' bezzi, Messe su le commedie, e gl'istrioni.
Definiz: METTERE TAVOLA. Far convito. Lat. convivium facere. Gr. συμπόσιον κατασκευάζειν.
Esempio: Bocc. nov. 59. 3. Tutti mettevan tavola, ciascuno il suo dì.
Esempio: E Bocc. 89. 8. Io sono ricco giovane, e spendo il mio in metter tavola, ed onorare i miei cittadini.
Esempio: G. V. 7. 88. 2. Avea ne' detti tempi in Firenze da 200. cavalieri di corredo, e molte brigate cavalieri, e donzelli, che sera, e mattina metteano tavola.
Esempio: Cron. Morell. 290. Ad ogni uscio era messo tavola.
Esempio: Varch. stor. 9. 265. Non vi mancano delle famiglie, le quali mettono tavola, e vivono splendidamente da gentiluomini.
Definiz: §. I. Mettere in tavola, vale Portar le vivande in tavola.
Definiz: §. II. Metter la tavola, vale Apprestar la mensa. Lat. mensam parare. Gr. τράπεζαν κατασκευάζειν.
Esempio: Bocc. g. 3. f. 5. Messe le tavole d'intorno alla bella fonte.
Esempio: E Bocc. nov. 96. 5. Essendo le tavole messe allato al vivaio, ad una di quelle, lavato, si mise a sedere.
Definiz: METTERE TEMPO. Consumare il tempo, Spendere il tempo. Lat. remittere tempus. Gr. ἀναπαύεσθαι.
Esempio: Cron. Vell. 76. non si fece alcuna cosa, se non di fare capitoli, e di mettere tempo d'andare a' Comuni loro.
Definiz: §. Mettere tempo in mezzo, vale Indugiare. Lat. intermittere. Gr. διαλείπειν.
Esempio: Bocc. vit. Dant. 44. Senza metter tempo in mezzo raccolse, ed ordinatamente, come poste erano state, recitò quelle.
Esempio: Fir. Trin. 1. 2. Voglio andar via adesso, che non è da mettere tempo in mezzo.
Esempio: Varch. Suoc. 5. 1. Sempre si vorrebbe far le cose, quando l'uomo le ha a fare, e non metter mai tempo in mezzo.
Definiz: METTERE TROPPA MAZZA.
v. MAZZA §. IV.
Definiz: METTERE VENTO. Cominciare a soffiare, o a tirare il vento. Lat. ventum flare incipere.
Esempio: Bocc. nov. 14. 8. Nel far della sera si mise un vento tempestoso.
Definiz: METTERE UN TALLO SUL VECCHIO. Ringiovanire. Lat. iuvenescere. Gr. ἀκμάζειν . v. Flos 9.
Esempio: Segr. Fior. Mandr. 5. 6. Voi, madonna Sostrata, avete, secondo mi pare, messo un tallo in sul vecchio.
Definiz: METTERE VOCE. Vale lo stesso, che Dar voce. Lat. edicere. Gr. ἐπαγγέλλειν.
Esempio: Stor. Pist. 167. Messer Toro cavalcò, e mise boce, che andava per giurare la figliuola, che fue di Castruccio.
Esempio: E Stor. Pist. appresso: Questa boce fece mettere, acciocch' il Conte, nè altri si pensasse quello, perchè egli andava.
Esempio: E Stor. Pist. 169. Messer Luchino lo tenne più tempo in parole, e mise boce, che gli dava 1500. barbute.
Definiz: METTERSI COLL'ARCO DELL'OSSO. Mettersi a fare alcuna operazione con tutte le sue forze. Lat. omnes nervos intendere. Gr. διατείνεσθαι . v. Flos 294.
Esempio: Tac. Dav. ann. 15. 224. Onde altri, e Cervario Proculo con l'arco dell'ossa si misero a convincerlo.
Esempio: E Tac. Dav. stor. 3. 309. Coll'arco dell'osso vi si mise Antonio con aiuti fortissimi.
Definiz: METTERSI SOTTO. Atterrare, Ricuoprire, Passar sopra. Lat. obruere. Gr. καταβάλλειν .
Esempio: Gr. S. Gir. 8. Come la grande acqua, che si mette acqua sotto tutto ciò, che si trova innanzi.