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DOTE.
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DOTE.
Definiz: Sost. femm. Ciò che la donna porta espressamente al marito, per sostenere i pesi del matrimonio.
Dal lat. dos. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 2, 141: La Spina.... è vedova, e la sua dote è grande e buona.
Esempio: But. Comm. Dant.: Dannosi li 400 fiorini, e oltre, per dote, come se fossono fave o lupini; le quali dote non si possono acquistare in sì poco tempo, se non usureggiando e rubando e male acquistando.
Esempio: Med. Aridos. 5, 6: Gli ha promesso in dote sei mila scudi.
Esempio: Cecch. Dot. Prol.: Perchè E' si sapeva quel che usava dare Quella casa di dote.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 10: Altri dicono che.... il suo figliuolo Callia sposò Ipparete ad Alcibiade con dote di dieci talenti.
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 62: Nobil secondo la mia condizione, Gli è pur dover, che s'io non tiro a dote, Ch'io spacci almanco un po' d'opinïone.
Esempio: Forteguerr. Cap. 270: Sarebbero ancor meno i maritati Che mossi dall'amor, non dalla dote, Andrian con pace al gran giogo accoppiati.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 219: Cerco ad ogni mio potere di far loro fare, secondo lo stato loro, buona vita; e aiuto con le doti a maritarti le figliuole, e fo vezzi a tutti.
Esempio: Capp. Econ. 393: Tutti [gli agricoltori] hanno un piccolo peculio, e le doti che danno alle loro figlie ne sono prova bastante.
Definiz: § I. Figuratam. e poeticam.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 316: Ella recar dovea A marito stranier dote di morte.
Definiz: § II. E parlandosi di territorio, città, provincia, regno, che si assegnava a qualche figliuola di principe nell'atto che andava sposa, e sul quale lo sposo otteneva giurisdizione. ‒
Esempio: Dant. Purg. 20: Mentre che la gran dote provenzale Al sangue mio non tolse la vergogna, Poco valea ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 472: Loisio primo genito e Carlo discesi del sangue di Ugo.... presono per donne due filliuole del conte di Provensa,... ed ebbono per dote la Provensa; ed allora incomincionno ad avere richessa e forsa:... ma poi che ebbeno quella dote, incomincionno ad insuperbire e cerconno d'acquistare più.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 76: Vedi Alberto il figliuolo ir fra' Germani, E colà far le sue virtù sì note, Che, vinti in giostra e vinti in guerra i Dani, Genero il compra Otton con larga dote.
Definiz: § III. E per Quella determinata somma di denaro che una donna reca al convento, nell'atto di prender l'abito. ‒
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 10: Poco dopo ne feci un'altra (delle sorelle) monaca,... dando al monasterio oltre alla dote,... una tavola d'una Nunziata di mia mano.
Definiz: § IV. E per Quei beni o Quella rendita che si assegna a una chiesa, a un monastero, a un'opera pia, e simili; e poeticam. per Quei primi possedimenti che da Costantino, secondo che fu erroneamente creduto, vennero dati alla Chiesa. ‒
Esempio: Dant. Inf. 19: Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 510: E perchè innanzi che la Chiesa fosse dotata da Costantino, tutti li prelati erano spirituali, santi e buoni; e poi che fu dotata, fu di quelli che furono carnali e mondani; però dice che la dote che ricevette da lui il primo ricco patre, fu matre di molto male.
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 21: Fabbricata che fu la chiesa,... furonle assegnate per dote alcune casette ed un podere.
Definiz: § V. Ed altresì per Quel primo fondo che si costituisce a un'Istituzione di credito, a una Cassa di risparmio, a un Monte, e simili. ‒
Esempio: Legg. Band. C. 14, 37: Per doti e fondo di quelli Monti sono state assegnate tutte l'entrate che si cavano dalla Decima della città di Firenze.
Esempio: Lambr. Elog. 27: Il Municchi.... fu uno dei cento che contribuirono per farle la dote [alla Cassa di risparmio].
Definiz: § VI. E per Quella somma di denaro, che un Municipio o un'Accademia assegna annualmente a un teatro; ed altresì per Quell'assegnamento annuale che dal Governo, o dal Municipio, o dalla Provincia, o anche da un privato, vien fatto a una biblioteca, a un museo, o simile istituzione.
Definiz: § VII. Dote dicesi anche Quella parte di concime che si dà a una pianta.
Definiz: § VIII. Dote, figuratam., dicesi per Prerogativa, Dono naturale, Qualità pregevole, e simili, riferito a persona, a popolo, ovvero all'animo, all'ingegno. ‒
Esempio: Petr. Rim. 1, 95: Perch'io veggio, e mi spiace, Che natural mia dote a me non vale.
Esempio: But. Comm. Dant. L. 198 t.: Ancora dote è la probità e la virtù.
Esempio: E But. Comm. Dant. L. altrove: E viene l'anima umana dotata delle dette tre dote.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 11: Ma ella (l'anima razionale) ha tre doti della ragione principalmente in sè stessa, e poi anche quelle del senso e della vegetazione a comune co' bruti.
Esempio: Rucell. L. Eseq. 37: Dentro a i sedici scudi delle navi minori si rappresentavano otto imprese, che simboleggiavano le virtù o doti soprammentovate, e otto ec.
Esempio: Parin. Poes. 19: Di tant'alte doti, Tu non orni così lo spirto e i membri, Perchè in mezzo alla tua nobil carriera Sospender debbi 'l corso.
Esempio: Capp. Longob. 138: Io tengo di questa razza latina gran dote essere il concetto della unità comprensiva in religione ed in politica ed in ogni cosa.
Definiz: § IX. E riferito a luogo ed altresì a pianta, vale Proprietà, Qualità, buona. ‒
Esempio: Vett. Colt. 63: Fra l'altre doti che hanno in loro le piante giovani di ulivo.... una è questa, che elle si possono porre sicuramente in ogni stagione.
Esempio: Dav. Colt. 513: Ogni paese ha qualche sua dote, o proprietà naturale, e non bisogna contendere con la natura, ma secondarla.
Definiz: § X. Riferito a componimento, opera d'arte, stile, elocuzione, e simili, vale Pregio.
Definiz: § XI. Sposare la dote, dicesi familiarmente per Contrarre matrimonio con alcuna donna, a cagione solamente della ricca dote che ella ha.