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1) Dizion. 5° Ed. .
CAFFÈ
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CAFFÈ.
Definiz: Sost. masc. Grano o Seme di una pianticella originaria dell'Arabia; e chiamasi con tal nome anche quando è polverizzato.
Dall'arabo cahuè. –
Esempio: Red. Lett. 2, 81: Se vi fosse costì in Livorno qualche ebreo, il quale avesse veramente notizia di che sorte sia la pianta che produce il caffè, prego VS. ad interrogarnelo.
Esempio: E Red. Lett. 2, 115: Puntualissimamente ho ricevuto il cartoccino di circa due once di caffè vestito.
Esempio: E Red. Lett. appr.: Circa le foglie della pianta che produce il caffè io sono stato bravo, perchè ne ho una appresso di me.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 316: Ad ogni tuo cenno ci è chi ti fa bollire il caffè, il cioccolatte ec.
Definiz: § I. E per la Bevanda fatta con questo legume tostato e polverizzato, infuso nell'acqua bollente. –
Esempio: Red. Ditir. 10: Beverei prima il veleno, Che un bicchier che fosse pieno Dell'amaro e reo caffè.
Esempio: ERed. Ditir. A. 41: Caffè, beveraggio usato anticamente tra gli Arabi, ed oggi tra' Turchi e tra' Persiani, e quasi in tutto l'Oriente; ed è fatto d'un certo legume, abbronzato prima e poscia polverizzato, e bollito nell'acqua, con un poco di zucchero per temprarne l'amarezza.
Esempio: Crudel. Rim. 65: Per cui tremò nel sen di porcellana L'amaro e reo caffè.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 61: Ma fra tutti uno solo non si diè Che mi offrisse una tazza di caffè.
Definiz: § II. Caffè, chiamasi anche la Pianta che produce il legume di questo nome; ed è la Caffea arabica dei Botanici. –
Esempio: Targ. Rag. Agric. 13: Per le medesime utilità che ci arrecano i semi, noi rileviam il fagopiro detto erba leprina,.... la senapa, e sia lecito anche aggiugnere il caffè, il cacao, ed altre [piante] che appresso di noi richiedono una coltura assai dispendiosa.
Definiz: § III. Caffè, dicesi pure la Bottega, dove si mesce il caffè con altre bevande calde e fredde, acque acconcie e liquori, e che in altri tempi si chiamava Bottega dell'acquacedrataio. –
Esempio: Nell. Iac. Amant. 2, 3: Non ci fu nissuno fra tanta gente ch'era dentro al caffè, che v'impedisse di battervi?
Esempio: Lam. Dial. 54: Ci mancherebbe questa, ella sarebbe compagna di quella di Iacopo Martinengo, che voleva mettere all'Inquisizione quegli che avevano detto male di lui nel caffè dello Svizzero.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 127: I caffè eran divenuti come le scuole o palestre pubbliche, dove gli oratori popolari montando sulle scranne o sulle tavole, predicavan le dottrine alla gente.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 2, 336: Certe cose esser buone a dirsi nei caffè e nei discorsi, ma non ai governi.
Esempio: Leopard. Paralip. 3, 18: E cessato il picchiar le palme e il petto, Pei caffè, per le case e per le strade.
Definiz: § IV. Caffè d'orzo, di ghiande, di cicoria o simili, dicesi una Bevanda fatta con orzo, ghiande ec., tostati e polverizzati a modo del caffè.
Definiz: § V. Al caffè, Dopo il caffè, valgono Alla fine del desinare, Dopo il desinare; dall'uso di prendere questa bevanda, appena finito il pranzo. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 69: Un dì dopo il caffè stavam girando.