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Dizion. 4° Ed. .
INTRIDERE
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INTRIDERE.
Definiz: | Stemperare, o Ridurre in paniccia con acqua, o altra cosa liquida checchessia. Lat. subigere. Gr. ἀναμάττειν. |
Esempio: | G. V. 5. 7. 3. E la prima pietra, che si fondò, la calcina s'intrise di sangue.
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Esempio: | Cr. 1. 11. 4. Quando s'intride (la calcina) si mescoli con essa delle
tre parti le due di rena. |
Esempio: | E Cr. 4. 46. 2. Prendi del migliore aceto, che troverrai, e
distempera, ovvero intridi con quella polvere, sicchè faccia panicci ben secchi. |
Esempio: | Franc. Sacch. Op. div. 105. Questi minuzzoli non si possono fare pane intero, se
non s'intridono da capo con acqua, e con sangue. |
Esempio: | Fir. rim. 36. Non ti doler, che non fur rei i saponi, Che ti lavaro il viso, nè
nimica Colei, che 'ntrise i dolci maccheroni. |
Definiz: | §. Intridere, diciamo anche per Imbrattare, Sozzare. Lat. coinquinare, foedare.
Gr. μολύνειν,
κοινοῦν. |
Esempio: | Filoc. 2. 297. Nè mai s'intrisero le mie mani, nè l'altrui per me d'alcun sangue.
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Esempio: | Libr. Son. 33. Tu ci hai mio padre, tu mia madre intriso (quì figuratam.)
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