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1) Dizion. 5° Ed. .
NETTO.
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NETTO.
Definiz: Add. Privo d'ogni sozzura, Mondo, Pulito, Terso; ed usasi anche con un compimento retto dalla particella Di o Da.
Dal lat. nitidus, donde anche il provenz. net, ned, nede, e il franc. net. –
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 13: E truovo questo modo, che, quando l'uomo e la femmina sono bene netti, allora ec.
Esempio: Nov. ant. S. 21: Cercando gli omini la ruga per li più netti mangiari e più dilicati, ec.
Esempio: Dant. Purg. 30: Nè quantunque perdeo l'antica madre Valse alle guance nette di rugiada, Che lagrimando non tornassero adre.
Esempio: Petr. Rim. F. 197: Candido, leggiadretto e caro guanto, Che Copria netto avorio e fresche rose.
Esempio: Dat. Gor. Stor. 111: Tutta la città è bella..., le strade lastricate di pietre piane e ugnali, che sta sempre netta più che in altri luoghi.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 112: Ricordati, quando il mio Matteo c'è, che tu gli faccia vezzi, e faccia istia netto e pulito; chè ancora ha bisogno gli sia ricordato.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 72: Fra tre persone arete quattro letti, Bianchi, ben fatti, isprimacciati; e voglio Che mi diciate poi se saran netti.
Esempio: E Bern. Rim. burl. V. 139: Avere.... Una mano imbrattata, e una netta; Una gamba calzata e una scalza; ec.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 411: Rassettate la camera, ch'ella sia netta come uno specchio.
Esempio: Cas. Pros. 3, 298: Conciano in guisa le tovagliole, che le pezze degli agiamenti sono più nette.
Esempio: E Cas. Pros. 3, 299: Deono.... averle [le mani] con ogni diligenza lavate e nette, senza avervi su pure un segnuzzo di bruttura in alcuna parte.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 151: Tutte le stanze per gli uccelli vogliono essere pulite, pure, nette, e massimo per i colombi.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 9: È (l'anima) sì morbida.... e sì netta, che se tocca fiore le sozzure a gnudo, incontanente si sozza.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 52: Tenete la povertà santa, netta, e pura, e non la guastate, nè corrompete.
Esempio: Machiav. Comm. 266: Veramente e' non ci è boccone del netto. O Iddio! io vi chiamo in testimonio, che io mi pensavo che questo Panfilo fusse alla padrona mia un sommo bene...; ma ella, misera, quanto dolore piglia per suo amore!
Esempio: Borgh. V. Scritt. 612: Io credo anche che darebbono di molti aiuti, se non a l'arte, alla lingua; e se lo stile fusse duro, ineguale, non sonoro ec. sarebbero le voci pure, buone, nette.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 366: Prese non solo maestevole altezza di concetti, ma dignità di linguaggio netto da ogni bassezza popolaresca.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 233: Di necessità, se il compagno sarà lordo, e che tu gli praticherai dattorno, tu ti lorderai, ponghiamo che ora sii netto.
Definiz: § II. Detto di fuoco, vale Senza fumo, Chiaro, e simili. –
Esempio: Cellin. Pros. 49: Il quale colore si dà a fuoco temperato e netto, tenendo la tua pezza di foglia (da colorire) appresso al detto fuoco.
Definiz: § III. Pur figuratam., detto di mente, intelletto, e simili, vale Che intende con facilità e chiarezza, Perspicace. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 57: E ne' suoi bei discorsi l'intelletto Rivenne, più che mai lucido e netto.
Definiz: § IV. Parlandosi di febbre o altra malattia, e detto di persona, vale Immune, Non affetto, Libero, da essa. –
Esempio: Maur. Rim. burl. 1, 121: Io sento, a dirvi il vero, un grande affanno De' casi vostri, poichè sète netto Di febbre, e medicine pur vi danno.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 192: A' dì 12 li venne febbre, la quale li continuò di rimetterli ogni dì insino a' di 18, e nelli ultimi dì lo strinse in modo che da' medici ne fu fatto caso assai; pure dipoi rimase netto.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 10, 81: Rimettendogli ogni dì la febbre e non restando mai netto, morì detto dì.
Esempio: Segn. B. Vit. Capp. 42: Fu la notte assalito dalla febbre, che, ritrovatolo afflitto e incollerito e sbattuto, ebbe forza d'aggravarlo più forte, e, seguitando a ripigliargli ogni giorno senza punto lasciarlo netto, lo finì nell'ottavo giorno.
Esempio: Cellin. Vit. 127: Mi trovai in modo netto dalle mie infirmità, come se rinato io fussi.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 2, 50: Sua Maestà ha avute alcune doppie terzane,... ma ora il male è in gran declinazione, e quasi netta di febbre.
Definiz: § V. Figuratam. detto di persona, o di suoi costumi, ed altresì di suoi atti, sentimenti, vita, e simili, vale Puro, Innocente. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 32: Che davanti e dipoi, Siccome saven noi, Fa netta e casta tutta, Vergine non corrotta.
Esempio: Liv. Dec. 1, 305: La sua moglie, ch'era morta, fu [del pari] buona donna e onesta, e di netta vita.
Esempio: Cavalc. Poes. 442: Ricerca il tuo cuore in ogni canto, E netto il tiene.
Esempio: Petr. Trionf. 233: Quella greca che saltò nel mare Per morir netta e fuggir dura sorte.
Esempio: Albizz. F. Laud. 30: Virgin visse, netto e puro, Più che un candido ermellino.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 274: Se ad altri ti diè carico, non so: questo mi disse Giovanni aver da lui. Non è in questo fatto farne più caso si bisogni, sentendoti netto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 29: Che credo ch'ancor netta si ritrova La moglie tua.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 21: Gli ho scritto che trovandosi in colpa non mi ci aspetti (a Roma).... Ma perchè egli mi scrive lettere piene di tanta confidenza..., m'è nata grandissima confusione, ed ho tenuto quasi di certo ch'egli sia netto.
Definiz: § VI. Pure per Innocente, Puro, e simili, costruito con un compimento retto dalla particella Di o Da. –
Esempio: Collaz. SS. PP. R. 44 t.: Comanda (Dio).... che non solamente ci conserviamo netti da ogne turbazione d'ira, ma eziandio ec.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 104: Mondizia di corpo si è, che l'uomo sia netto delle sozzure della carne.
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 77: E non però si reputi netto da questo peccato, chi dirà falso testimonio contra se stesso.
Esempio: Barber. Docum. Am. 129: Non è netto di colpa Chi pon la mano, o parlando la bocca, In quella cosa, che già no' li tocca.
Esempio: Pitt. B. Cron. 92: Essendo richiesto il detto Carlo dal Podestà, compari, perchè di ciò si sentia netto.
Esempio: Pulc. L. Morg. 21, 138: Non fu mai guercio di malizia netto.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 51: Fu di buono cervello, animoso, liberale, servente e buono, almeno netto di quegli vizj che sono più maligni.
Esempio: Car. Lett. Farn. 1, 364: La riverenza e l'obbligo che io tengo a Nostro Signore..., mi faranno sempre netto d'alterigia e di far cose disconvenevoli al grado mio.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 84: Era in Roma un certo Tito Latino..., netto da qualunque superstizione, lontanissimo ancora da ogni vanità.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 104: Gli uomini prudenti ebbero in abominazione la maniera di procedere nel governo di Alcibiade, troppo affettata e non netta da dissoluzione e vile lusinga.
Definiz: § VII. E nello stesso senso, anche con un compimento; detto di età, secolo, e simili. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 167: Fu umanissimo e alieno da ogni pompa, nè in casa nè fuori di casa, di quella buona e pura e netta antichità.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 19: Questo un secolo fu purgato e netto D'ogni malvagio e perfido pensiero.
Definiz: § VIII. E per Probo, Leale, Integro, Fedele, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 3: O dignitosa coscienzia e netta, Come t'è picciol fallo amaro morso!
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 234: Ed è per ire tanto netto e con tanta sincerità, quanta si possa richiedere da un reale signore.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 121: Era savio nomo, e delle cose del Monte e altre entrate della città intendeva tanto quanto si poteva intendere, e ancora, rispetto al potere e autorità che aveva, era stato netto uomo.
Esempio: Dav. Tac. 2, 246: Si farie' torto alle virtù di tant'uomo a dire ch'ei fu leale e netto, perchè insin nell'acquistarsi fama.... s'astenne d'usar arte, o far mostra di sue virtù.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 255: Giudice incorrotto, mercatante leale, tutor netto, bottegaio veritiere.
Definiz: § IX. Pur detto di persona, si usò per Destro, Svelto, e simili. –
Esempio: Bern. Orl. 12, 82: Era quel cameriero un piccoletto.... Assiduo, diligente, accorto e netto.
Definiz: § X. E detto di cosa, per Che non ha mescolanza di sostanze impure o eterogenee, Sbietto. –
Esempio: Lenz. Diar. 88 t.: Quasi ogni dì per tutto il detto mese vendessi del grano del Comune in piazza, quando mescolato il nostrale col sardesco, e quando netto.
Esempio: Soder. Op. 1, 100: Il che tutto è contrario a quella (acqua) semplice, che tale si desidera, pura e netta, limpida, senza mescolanza alcuna.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 8: Oltre a questo, recherebbero (certe piante) grandissimo danno anche alle culture avvenire, in quanto che farebbero loro trovare un terreno non abbastanza netto, che sarebbe dalla vegetazione spontanea impoverito.
Definiz: § XI. Figuratam. –
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 167: È sempre facile all'immaginazione, che opera intorno alle nostre idee.... di unire a quelle nozioni sì semplici, qual che suo ornamentuccio, che fa tutte confondere le nozioni prime e nette della sostanza e dell'accidente (male la stampa sa).
Definiz: § XII. E per Libero, Sgombro, Purgato, pur detto di cose; anche figuratam. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 148: Tutta la terra si dee cavare dove il campo non è netto, acciocchè.... dell'erbe nocevoli gli spazj si liberino.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 474: E 'l luogo davanti a loro (ai paoncini) vuole esser netto e aperto, acciocchè possano uscire a beccare.
Esempio: Bin. Rim. burl. 1, 191: Ma or che tutti i mai vostri son netti (da' corsari), E che ci vengon tante carovane.... Saria pur bene ec.
Esempio: Vett. Colt. 36: Abbiano (le talee) sopra terra trita e leggieri e sopra tutto netta di sassi, che non chiuggano loro la via.
Esempio: Soder. Op. 1, 38: Il circolo latteo chiamato strada Romana, sendo netto, limpido e chiaro puro,... dà indizio di tempo buono.
Esempio: E Soder. Op. 2, 3: Dee il giardino.... contenere in sè.... il verziere per i fruttiferi arbori, che sotto abbino lo spazio netto, pulito e spazzato, con erbosa prateria verde, ec.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 597: I compagni si misero in cuore di non seminar più oltre sopra le spine, ma secondo l'antico precetto, lavorare la terra netta e pura.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 8: Da Trezene ad Atene era pericolo, e non era parte della campagna netta e purgata da' ladri e uomini di mal affare.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 4, 261: E dicesi ancora che, sedendo (Alessandro) da principio in giudizio nelle cause criminali, l'uno degli orecchi si turava con la mano per conservarlo sincero e netto da calunnie alla giustificazione del reo (qui figuratam.).
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 81: Mandate fuori le già dette galee sotto nome di tener netti que' mari dalle fuste de' Turchi, fu ordinato a' Capitani, che spalleggiassero i legni del Malatesta.
Esempio: Castell. Opusc. filos. 5: Ed in somma senza controversia fu da tutti concesso che la vista si faceva assai più terminata e netta co 'l beneficio del fóro, che con l'occhio libero.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 1, 57: Sentì quasi agghiacciarsi il cor nel petto, Credendo ivi esser giunti i due insolenti: Quei dico, ond'era omai restato netto Il prato dalla calca delle genti.
Definiz: § XIII. E semplicemente per Privo, Mancante, di ciò che è espresso dal compimento; anche figuratam. –
Esempio: Rim. Ant. F. 1, 406: O miseri dolenti sciagurati, O netti d'allegrezza e di piacere.
Esempio: Pucc. A. Rim. V. 89: Perch'ognun di danari è netto e pulo.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 443: Piacemi molto che le cose del Re sieno assodate, e nette de' dubbj che si potevano avere.
Esempio: Canig. Ristor. 21: Niun può sanza queste virtudi Amare Iddio, ch'e netto di difetti.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 436: Determinò il tempo e 'l luogo a menar duolo, ordinando che chi voleva piangesse in casa per trenta giorni al più, dopo 'quali conveniva che 'l duolo cessasse, acciò rimanesse la città netta del tutto da atti somiglianti.
Esempio: Ricett. fior. C. 5: L'acqua buona dev'essere limpida, pura e netta da ogn'altra cosa.
Definiz: § XIV. Assolutam. e figuratam., coi verbi Lasciare netto, Restare netto, e simili, vale scherzevolmente Privo affatto di denaro; che familiarmente dicesi Pulito. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 84: E così a vicenda or l'uno or l'altro (dei giocatori) guadagna e perde, fin che viene in un punto chi da un lato raccoglie il tutto, e lascia netto l'altro più che una bambola di specchio.
Definiz: § XV. Detto figuratam. di atti, movimenti, colpi, e simili, vale anche Pronto, Risoluto, Spedito, e simili. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 209: Leggiere offese..., Già non curarle E parte è di prudenza; Chè tornan grevi Poi le levi, Chi mostra vedelle; E fai vendetta Talor non netta, In vergogna di quelle.
Esempio: Vill. M. 136: S'accostarono a Barga sanza niuno sentore de' terrazzani, tanto fu netto e presto l'assalto.
Esempio: Sacch. Rim. G. 63 t.: A dare un colpo sì tostano e netto.
Esempio: Burch. Son. 220: Ben so che fusti figliuol di Lighieri (Alighieri), Accorgomene pure alla vendetta Che facesti di lui sì bella e netta Degli auguglin (auguglini, cioè aquilini), che ec.
Esempio: Pulc. L. Morg. 7, 29: Poi disse: noi siam sì sotto alle mura, che non si può spiccar qui netto il salto.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 221: Ballavano sì maravigliosamente.... quelle capriolette minute, quelle riprese nette..., ch'e' pareva che ogni loro movimento fusse degli instrumenti medesimi.
Definiz: § XVI. E detto di cose che soffrano un'azione materiale, o dello strumento col quale si compia, vale Tutto intero, Tutto quanto. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 82: Dietro le spalle un braccio il ferro netto Si vide uscir: tanto fu il colpo crudo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 25, 13: A quattro o sei dai colli i capi netti Levò Ruggier.
Esempio: Car. Eneid. 10, 614: Sol or Pallante (ahi! troppo duramente) Vi fe' diversi: ch'a te 'l capo netto, Timbro, recise; a te, Laride, in terra Mandò la destra.
Definiz: § XVII. E per Ben riuscito, Che ha avuto buon esito, detto di giuoco, tratto, e simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 233: Non fu netto il tratto che volle fare Cecco degli Ardalaffi, come furono netti li tratti del Gonnella.
Definiz: § XVIII. Netto, si dice delle figure di getto quando sono senza difetti nei loro contorni, o nella loro superficie; ed altresì degli intagli, disegni, e simili, quando i tratti ne sono ben terminati. –
Esempio: Cellin. Vit. 402: Il primo getto ch'io feci in detta mia fornacina venne bene superlativo grado, ed era tanto netto, ch'e' non pareva alli amici mia il dovere che io altrimenti la dovessi rinettare.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 143: Finito questo, l'artefice sotterra questa forma vicino alla fucina dove il bronzo si fonde; e puntella sì che il bronzo non la sforzi, e gli fa le vie che possa buttarsi, ed al sommo lascia una quantità di grossezza che si possa poi segare il bronzo che avanza di questa materia; e questo si fa perchè venga più netta.
Esempio: E Vit. Pitt. 3, 64: Tutto questo lavoro (di bronzo) è tanto pulito e netto chè è una maraviglia, e fa conoscere che molto giovò a Luca essere stato orefice.
Esempio: E Vit. Pitt. 9, 282: Non è anco stata se non lodevole invenzione l'essere stato trovato il modo da intagliare le stampe più facilmente che col bulino, se bene non vengono così nette; cioè, con l'acquaforte.
Esempio: E Vit. Pitt. 12, 264: Michelagnolo dunque, per le cose d'architettura, non possendo disegnare più per la vecchiaia, nè tirar linee nette, si andava servendo di Tiberio.
Esempio: E Vit. Pitt. 265: Dato la pianta (della chiesa di San Giovanni de' Fiorentini) a Tiberio, che la riducessi netta e disegnata giusta, gli ordinò i profili di fuori e di drento, e che ne facessi un modello di terra.
Definiz: § XIX. E detto di espressione, parola, e simili, vale Evidente, Spiccato, e simili. –
Esempio: Card. Pros. 4: Ella (la scuola del rinnovamento classico).... ha spedito e sicuro il movimento del pensiero, e nervosa e netta la espressione.
Definiz: § XX. Netto, figuratam., vale altresì Senza danno, Salvo, Franco, Impunito; anche nelle maniere Andar netto, Uscir netto, Passar netto, e simili. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 317: Veggiamo de' rei, che sempre fanno male, e non ne sono puniti, e vannosene infino alla fine cosi netti.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 167: Trattansi insieme gli uomin, come cani, Poichè e' malvagi son multiplicati: Chi vuole ir netto non vi metta mani.
Esempio: Morell. Cron. 278: Se vedi per questa via andare netto, e fare piacere alle parti, fallo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 118: Sì il bosco e sì una nebbia lo soccorse..., Che di man di Zerbin si levò netto, Fin che l'ira e il furor gli uscì del petto.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 473: Nè Enrico anche egli se ne passò netto, o si riposò, finchè dopo molte fortune, divenuto odioso a Dio e a gli uomini, spogliato del regno, e dal figliuolo villanamente trattato, fece misera e vilissima fine.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 522: Così sta; chi ha Le prime (busse) non ne va mai netto.
Esempio: Dav. Tac. 2, 74: E niuno ne andò così netto che non piangesse qualcuno.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 29: Acciecandoli.... la cupidigia in maniera, che se bene veggono tanti, che per maneggiarli (i panni infetti) si muoiono, eglino si danno ad intendere di poterla campare e uscirne netti.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 3: Non si pensi d'averne a uscir netta: S'intrighi pur col diavol, ch'io le dico, Se forse aver da lui gran cose aspetta, Che nulla dar le può.
Definiz: § XXI. Pur figuratam., per Compiuto, Senza difetto o inconveniente. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 414: Or voglion dire alcuni, che i Pisani essendo certi che i Fiorentini prenderebbero le colonne, acciocchè essi non avesser netto così fatto guiderdone, quelle abbronzarono.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 163: Non bisogna fare così: ma pesati gli inconvenienti di ciascuna parte, resolversi a quelli che pesano manco; ricordandosi non potere pigliare partito che sia netto e perfetto da ogni parte.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 2: E pur chi vive, sta sempre soggetto A ber qualche sciroppo che dispiace; Perchè al mondo non v'è nulla di netto, E non si può mangiar boccone in pace.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 10: Non si dee volere Il tutto così liscio, così netto; Non si può il miei senza le mosche avere.
Definiz: § XXII. Detto di quantità, spazio, misura, e simili, vale Esatto, Preciso, e simili. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 4, 92: E ciaschedun durava un anno netto.
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 54: Si provvede che ciascun uomo e ciascuna donna debba dormire del mese almeno quindici dì netti.
Definiz: § XXIII. Parlandosi di merce, vale figuratam. Da cui è detratto il peso di ciò che la contiene; e il suo contrario è Lordo. –
Esempio: Cellin. Pros. 253: Il Perseo pesa libbre cinquemila cento cinque, netto, sbattuto libbre 50 di canapo in dua pesi.
Esempio: E Cellin. Pros. appr.: Ho pesato la storia a Raffaello del Lavacchio; pesa libbre dugento settanta, netta (parla di bassirilievi).
Esempio: Legg. Band. C. 9, 119: Sia lecito al venditore dare il vino a peso, purchè il comperatore abbi libbre centoventi di vino netto per barile.
Definiz: § XXIV. Detto di prezzo, rendita, guadagno, prodotto, somma, stipendio, e simili, vale A cui sia stata fatta la tara consueta, o Da cui sia stata defalcata la ritenzione, l'imposta, le spese necessarie a produrli, e simili; anche con un compimento indicante tali sottrazioni. E il suo contrario è Lordo. –
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 194: Mi fa conto evidentissimo e de l'entrate e de le uscite tale, che io tocco con mano che non se ne caveriano netti 50 scudi l'anno.
Esempio: Lambr. Elog. 47: Così l'economia pubblica e l'agricoltura, quando sono ingiuste ed avare, pongono a scapito la mercede di chi lavora, e chiamano netta (meglio direbbero immonda) la rendita attribuita al solo capitale.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 379: I proprietarj lombardi sono per questo beati, perchè dal ricchissimo capitale terra, hanno il massimo prodotto netto, con poca man d'opera.
Esempio: E Capp. Scritt. appr.: Si ha da cercare in agricoltura, come per ogni altro lavoro, la rendita netta; ma questa rendita netta come calcolarla, e in che farla consistere?
Esempio: E Capp. Scritt. appr.: Quando il prodotto che viene dall'opera si divide tra gli opranti, e da loro si consuma; allora la somma di queste mercedi ingrossa la cifra del prodotto netto.
Definiz: § XXV. In forza di Sost. vale Luogo sgombro da ogni vegetazione, che oggi diciamo comunemente Pulito. –
Esempio: Buonarr. Tanc$. 5, 4: Mi par vedegli (vedergli). Gio. E dove? mostra un poco. Gia. Su quel netto. Gio. Non gli scorgo. T. Nè io.
Esempio: Salvin. Iliad. 624: Ma Pelide sul lido del sonoro Mar si giacea, altamente sospirando Tra molti Mirmidon, sul netto, dove L'onde sopra del lido si buttavano.
Definiz: § XXVI. E figuratam., parlandosi di fatti, notizie, e simili, vale La parte più sicura, accertata, di essi; Lo stato vero, senza esagerazioni o falsità, di una cosa. –
Esempio: Guidicc. Op. M. 2, 251: Vi mando un'altra lettera.... la quale.... ne riporterà subita risposta,... e, senza tanti strepiti, verrete al vero e al netto delle cose vostre.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 2, 411: Io non so d'avergli fatto altro mal ufficio che d'aver rappresentato a V. S. illustrissima il netto di quel ch'è succeduto.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 744: Imperocchè, finitisi d'esporre i pareri di tutti in molte adunanze e non potendosi.... cavar il netto delle sentenze sopra l'articolo più disputato, i legati ec.
Esempio: Segner. Lett. 196: Il più difficile, secondo me, è il non potersi ora giustamente sapere il netto delle cose; tante sono le passioni che dominano da ogni banda. E 259: Ma pochi sanno il netto, e così ciascuno scrive quello che giudica.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 26, 91: D'un tempo tanto antico e oscuro, Pazzo è colui che vuol saperne il netto.
Esempio: E Forteguerr. Terenz. 311: Ecco qui le mie fanti. Sovra loro Usate ogni tormento, onde possiate Saperne il netto.
Definiz: § XXVII. In forza d'Avverb. Nettamente, Pulitamente; ed altresì Sicuramente, Liberamente, Senza impedimento. –
Esempio: Sacch. Rim. G. 20: Tu dei saper che questo mio diffetto Non vuol ch'io scriva, com'io soglio, netto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 103: Se porti il cimier di Cornovaglia, Il vin ti spargerai tutto sul petto, Nè gocciola sarà ch'in bocca saglia; Ma s'hai moglie fedel, tu berai netto.
Definiz: § XXVIII. E per In un sol tratto, Di colpo, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 129: Il re di Sarza (come avesse un'ala Per ciascun de' suoi membri) levò il pondo Di sì gran corpo e con tant'arme indosso, E netto si lanciò di là dal fosso.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 20, 126: Ed ella in guisa a lui toccò l'elmetto, Che stordito il mandò di sella netto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 116: Ruggier la lancia parimente a porre Gli andò allo scudo, e glie le passò netto.
Definiz: § XXIX. E per In modo preciso, Esattamente. –
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 10: Che il detto Niccolò sia tenuto di fare uno antiporto nel palagio di Cennina, lungo per l'uno verso braccia dieci, e per l'altro tre netto.
Definiz: § XXX. Al netto, e talora anche Di netto. Term. della Mercatura, che vale Detratti i cali, le spese e altro, secondo i patti o le consuetudini; e si usa anche coi verbi Mettere, Recare, Ridurre, e simili, per Liquidare, riferito a spesa, conto, pagamento, e simili. –
Esempio: Lenz. Diar. 48 t.: Vendessi lo staio mescolato soldi XXVIII; viene di netto soldi XXXII.
Esempio: E Lenz. Diar. 90: Per tutto il detto mese di maggio s'è venduto del grano del comune nostrale e sardesco mescolato per mezzo e 'l quarto orzo. Vendessi il detto dì, lo staio, soldi XXIV; viene di netto lo staio soldi XXVI e denari VI.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 203: Mi scrisse che, come avesse recato al netto, t'avviserebbe.
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 145: Ogni dieci dì era solito di rivedere le carceri, e scrivere quelli che fussero ammazzati, usando di dire che recava i conti al netto.
Esempio: Adr. G. B. Stor. 53: Così ancora erano alcuni che tenevano la cura dell'entrate pubbliche e delle gabelle, come maestri di dogana, maestri del sale, maestri de' contratti, l'uffizio de' quali è riscuotere e mettere al netto l'entrate comuni.
Definiz: § XXXI. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Magal. Lett. At. 23: Vi par egli che.... il raccolto del vostro conto, ridotto al netto ascenda a un numero così grande, che basl principale e più.... ordinario significato della voce (Occorrenza), spogliato da quel comune e generale di affare, negozio..., e di lordo, per così dire, recato al netto, cioè al proprio e particolare di Bisogno.
Esempio: Fag. Pros. 154: Quei poveri uomini che ad accasarsi riduconsi, se innanzi non son ben avvertiti in far la tara ed il defalco, e in ben ridurre al netto la quantità della donna, che pigliano, restan chiariti, senza rimedio, di quanto male a occhio ne presero la misura.
Esempio: Cocch. Matrim. 5: Chi dunque volesse esaminare se sia bene il prender moglie.... deve mettere in chiaro se finalmente ne resulti al netto maggior quantità di piacere o di dispiacere, o, quel che è l'istesso, di bene o di male.
Definiz: § XXXII. Pur figuratam., per Nettamente, Fedelmente, Esattamente, e simili. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 59: Nè è tanto agevole il contraffare così al netto la sincera e pura antichità che uno mezzanamente esercitato in questi studj non vi conosca facilmente le cose finte dalle vere.
Esempio: Dav. Lett. 2, 542: Rimanderò al netto il latino, e aspetterò l'emendato da V. S. del quale non uscirò.
Definiz: § XXXIII. Al netto, e talora anche In netto, vale In buona e definitiva forma; ed altresì In copia netta, Al pulito, e simile; detto di scritture, e in costrutto coi verbi Mettere al netto, Porre al netto, Ridurre al netto, e simili, espressi o sottintesi. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 316: Fra quelle (lettere) ch'egli medesimo n'ha buscate da diversi amici, alli quali io ho scritto, e quelle che si sono ricuperate da coloro che scrivendo sotto me, nel metterle in netto, ne serbano le minute, n'ho raunato un sì gran fascio, che mi sono meravigliato.
Esempio: Salv. Oraz. Vett. 19: A lui toccava a ordire, a lui a riempiere, a spianare, a pulire, a ornare, a ridurre al netto ciò che egli intendeva che fosse suo: solo dell' ultima copia rimaneva il carico allo scrivano.
Esempio: Bald. Pros. 637: Ho desiderio di porre in netto la Vita di Guidobaldo, ma non posso prima ch'io veda ec.
Esempio: Galil. Op. V, 292: Sopra questi capi ho distesa una scrittura molto copiosa, ma non l'ho ancora al netto in maniera che ne possa mandar copia a V. S., ma lo farò quanto prima.
Esempio: E Galil. Op. Cart. XVI, 59: Si contenti V. S., e si quieti e consoli nel mio essere ancora in stato di poter ridurre al netto le altre mie fatiche e pubblicarle.
Esempio: E Galil. Op. Cart. XVI, 535: Da queste amiche querele e gradite accuse mi voglio purgare ed insieme sincerarmi appresso V. S., con farle sapere che della dilazione ne è stata causa, prima alcune mie gravi occupazioni; tra le quali una è il ricopiare e mettere al netto i miei Dialoghi.
Esempio: Dat. Lett. ined. 64: Il medesimo sig. Price ha le note sopra tutti li altri opuscoli di Apuleio, ma non messe al netto.
Definiz: § XXXIV. Di netto, posto avverbialmente co' verbi Tagliare, Portar via, Gettare, e simili, vale Affatto, Interamente, Di un sol tratto. Di un colpo. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 244: Alle quali come Buffalmacco fu vicino, accostatosi alla proda d'una e preso tempo, messa la mano all'un de' piedi del medico, e con essa sospintolsi da dosso, di netto col capo innanzi il gittò in essa.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 173: E 'nun tratto gli fe' dua moncherini, Che l'una e l'altra man tagliò di netto.
Esempio: Bern. Orl. 33, 41: Proprio lo giunse nel corno ferrato, E glie l'ha tutto di netto tagliato.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 3, 104: Manda fuor (la tossa) ciò ch'ell'ha quasi di netto.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 358: Ebbe a dire tra' compagni, che e' non era sì piccol pomo, che posato sopra un bastone in distanzia conveniente, non gli bastassi la vista di levamelo giù di netto con una freccia, al primo colpo che e' vi tirava.
Esempio: Varch. Stor. 2, 230: La quale (palla) con un balzo solo saltò di netto tutta la piazza di San Giovanni.
Esempio: Cellin. Vit. 113: E girandogli un marrovescio, pensando levargli il collo di netto, voltosi anch'egli prestissimo, il colpo giunse nella punta della spalla Istanca.
Esempio: Soder. Op. 4, 338: Frolli si fanno (i pavoni) perchè è carne dura e suzza asciutta, con strappar lor la lingua di netto e lasciargli penzoloni scolare il sangue loro.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 35: E rimessa la briglia al suo giannetto, Come un pardo saltovvi su di netto.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 172: Fra quelle figure è una d'un pover uomo, al quale di netto è stata tagliata una mano.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 135: Tutte (le palle di cristallo) creparono in diversi modi: a quali spiccandosi di netto il collo; quali.... scoppiando da un lato; e quali ec.
Definiz: § XXXV. E per Subito, Immediatamente. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 120: Un rigiretto Scuopre l'amante, e piantale di netto.
Definiz: § XXXVI. Netto di specchio. –
V. Specchio.
Definiz: § XXXVII. Netto come un bacino, e Netto come un bacino da barbiere. –
V. Bacino, §§ VI–VII.
Definiz: § XXXVIII. Patente netta. –
V. Patente.
Definiz: § XXXIX. Coglierla netta, lo stesso che Farla netta. –
Esempio: Ambr. Cofan. 4, 15: Io non vo' che la colghino Così netta; e se ne nasce scandolo, Suo danno.
Definiz: § XL. Esser netto come un dado. –
V. Dado, § XXI.
Definiz: § XLI. Esser netto in un sito o paese, si usò per Non esservi contagio, Non avervi pestilenza. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 56: Mi vi sare' stata ancora duo mesi, tanto che qui fussi netto a fatto, che non ci morissi più niuno ec.
Definiz: § XLII. Essere alcuno, farina netta, o Parere, alcuno, farina netta. –
V. Farina, §§ XII, XIV–XVI.
Definiz: § XLIII. Fare il giuoco netto. –
V. Giuoco, § LXXVII.
Definiz: § XLIV. Far netto e presto, vale Riuscire in una cosa con buon esito e con destrezza. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 177: Disse Morgante: che diavolo è questo? Tu hai pur fatto, per Dio, netto e presto.
Definiz: § XLV. Farla netta, vale Eseguire un'azione o cattiva o rischiosa, in modo da non averne il meritato danno o gastigo. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 88: E sol facea ne la mente disegno Del modo breve, e poterla far netta.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 444: Io mi credeva averla fatta netta di quella vesta; e avevola, se quel poltrone dello Sparecchia non le rificcava in cupola ogni cosa.
Esempio: Ambr. Bern. 3, 3: Nè 'l saprà Albizzo Mai, tanto la saprò far netta.
Esempio: Cellin. Vit. 159: Commesse a un certo diavoletto d' un suo soldato corso, che la facessi più netta che poteva.
Definiz: § XLVI. Farla netta ad alcuno, vale Spacciarlo d'un colpo. –
Esempio: Bern. Orl. 35, 47: E fegli una gran piaga nel costato; E senza dubbio gliela facea netta, Se non che fu da' suoi tosto aiutato.
Definiz: § XLVII. Giocare netto. –
V. Giocare, § XXXVII.
Definiz: § XLVIII. Riuscire una cosa più netta che un bacino da barbiere. –
V. Bacino, § VIII.
Definiz: § XLIX. Venire il giuoco netto, vale Riuscir la cosa bene, Aver buon esito. –
Esempio: Giannott. Op. 2, 307: Or s'ha a pensar che 'l giuoco venga netto; E sopr'a tutto, s'osservi el secreto.