Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
A MENTE.
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A MENTE.
Definiz: Avverbialm. Per forza, e aiuto di memoria. Lat. memoriter.
Esempio: G. V. 7. 12. 3. Giucando con due a mente, e col terzo a vedúta.
Esempio: Boc. Nov. 70. 10. Fratel mio, com'io giunsi di la, si fu uno, il quale paréva, che tutti i miei peccati sapesse a mente.
Esempio: Boc. Nov. 19. 7. Avendo a mente ciascun se medesimo, e non altrúi.
Esempio: Dan. Inf. 9. E altro disse, ma non l'ho a mente.
Esempio: Boc. Filoc. 4. Io immaginava, che egli più non se ne ricordasse; poichè ancor gli è a mente, soccorriamo con un pronto argomento.
Esempio: Ar. Fur. 26. 100. Credo vi sia coll'altre storie a mente.
Esempio: E Ar. Fur. 36. 11. Non so se vi sia a mente, io dico, quello, Ch'al fin dell'altro canto vi lasciai Vecchio, ec.
Esempio: Dan. Inf. 18. E se di ciò vuoi fede, o testimonio, Recati a mente il nostro avaro seno.
Esempio: Dan. Rim. Ed è negli atti suoi tanto gentile, Che nessun la si può recare a mente, Che non sospiri in dolcezza d'amore.
Esempio: Dan. Par. 20. E quest'atto del Ciel mi venne a mente.
Esempio: Dant. da Maian. Rim. E m'allegra sovente, Quando mi vene a mente, Che vostro amore distretto mi tene.
Esempio: Bocc. Nov. 17. 59. La donna, la quale ottimamente gli ammestramenti d'Antigono avéa tenuti a mente, appresso al padre così cominciò a parlare.
Esempio: E Bocc. Nov. 50. 23. Chi te la fa, fagliela; e se tu non puoi, tienloti a mente, finchè tu possa.
Definiz: §. Dire che che sia a mente, fare che che sia a mente, recitare che che sia a mente. Lat. ex memoria, memoriter.
Esempio: Ber. Orl. Era facéto, e capitoli a mente D'orinali, e d'anguille recitava.