Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
A GRADO.
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A GRADO.
Definiz: Posto avverbialm. In grado, In piacere. Lat. gratiosè, ad gratiam. Gr. πρὸς χάριν.
Esempio: Petr. canz. 18. 5. Per li quali io ringrazio La vita, che per altro non m'è a grado.
Esempio: E Petr. cap. 12. O felice colui, che trova il guado Di questo alpestro, e rapido torrente, Ch'a nome vita, che a molti è sì a grado.
Esempio: Nov. ant. 2. 4. Non mi rispondere a grado: dimmi sicuramente la veritade (cioè, nè per piacermi, nè per adularmi)
Esempio: Bocc. 19. 24. Lo incominciò a servire sì bene, e sì acconciamente, che egli li venne oltre modo a grado.
Esempio: E Bocc. Introd. 11. E molto più ciò per l'altrui case faccendo, solamente che cose vi sentissero che loro venissero a grado, o in piacere.
Esempio: E Fiamm. 1. Il che sommamente mi fu a grado.
Definiz: §. Servire a grado, vale con aggradimento del signore.
Esempio: Bocc. nov. 16. 16. E quivi per ventura con Currado Malespina si mise per famigliare, lui assai acconciamente, e a grado servendo.
Esempio: E Bocc. nov. 67. 5. Tanto bene, e sì a grado cominciò a servire Egano, che egli pose tanto amore, che senza lui niuna casa sapeva fare.