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Dizion. 5° Ed. .
MERITO
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MERITO. Definiz: | Add. Lo stesso che Meritato; ma è voce che oggi non si userebbe se non talvolta in nobile scrittura. |
Dal lat. meritus, participio passivo di merere, Meritare. – Esempio: | Rinucc. F. Ricord. 233: Gli renderai per parte nostra e di tutto il nostro popolo quelle merite grazie che si convengono a tanti e tanto singulari ed eccellenti beneficj. |
Esempio: | Rep. Fir. Diec. Bal. 5, 175: Noi giudichiamo questo caso di tanta importanza, che sia degno di pensare e dì e notte il modo a ridurre la lega nella sua merita riputazione. | Esempio: | Sannazz. Arcad. 16: Andavamo per lo silenzio della serena notte ragionando delle canzoni cantate, e commendando maravigliosamente il novo cominciare di Montano, ma molto più il pronto e sicuro rispondere di Uranio, al quale niente il sonno.... delle merite lode scemare potuto avea. | Esempio: | E Sannazz. Arcad. 94: Che dirò io de' giuochi..., e, tra le altre cose, delle merito lode del mio virtuosissimo Caracciolo, non picciola gloria delle volgari muse? |
Definiz: | § I. Si disse di persona, per Che ha meriti; comunemente Benemerito. – | Esempio: | Rep. Fir. Lett. Istr. 47, 122: Conferirete certamente onore in uomo merito, e noi ne resteremo obbligatissimi a V. R. S. non altrimenti che se tale beneficio ricevessimo noi proprj. |
Definiz: | § II. Trovasi per Meritevole, reggente un compimento per mezzo della particella Di. – | Esempio: | Bemb. Lett. 1, 105: Ella conoscerà non avere amato persona non merita della sua buona grazia, avendo me amato ed onorato come ha. |
Definiz: | § III. Si usò assolutam., detto di atti, per Meritevole di premio o ricompensa, Che fa altrui acquistar meriti. – |
Esempio: | Liv. Dec. IV, 3: E questi, i quali per merita operazione cosi meritarono con nome di nobiltà separarsi dal vulgo, non solamente a sé quello onore, ma eziandio a' discendenti da sè acquistarono. |
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