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1) Dizion. 5° Ed. .
FRIGGERE.
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FRIGGERE.
Definiz: Att. Cuocere checchessia in padella nell'olio, lardo, o burro, bollente.
Dal lat. frigere. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 120: S'ella sarà formentata (la pasta del frumento), farà buono e lodevole nutrimento; ma se sarà fritta, o sotto la brace cotta, rea è.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 26: Ci avvedemmo che egli era l'oste che friggeva de' granelli.
Esempio: E Panciat. Scritt. var. 47: Il frigger sempre fu laudabil cosa, Friggasi in burro, in lardo, o pur coll'olio.
Esempio: Red. Lett. 1, 382: Avendo a questi giorni tra mano alcuni di questi cervelli a fine di osservarne la fabbrica, e parendomi cervelli paffuti, belli, benfatti e di buona sustanza, m'arrisicai.... farne friggere una solenne padellata.
Esempio: Not. Malm. 2, 828: Friggere.... vuol dire Cuocere carne o altro in padella con lardo o olio.
Definiz: § I. E per estensione, riferito a certe medicine; nel qual senso non è oggi comune. –
Esempio: Ricett. fior. 83: Il friggere è cuocere quelle medesime [medicine], o altre, che sieno secche, aggiugnendovi olj o grassi o altri umori in poca quantità.
Esempio: E Ricett. fior. appr.: Il friggere si fa o in padella o in tegame.
Definiz: § II. E per similit. –
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 199: Questi.... aveva fatto friggere in caldaie piene d'olio di que' paesi tutte le sue concubine.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 18: Molte ei v'ha caldaie, Dove fra più e strani lavorii,... Egli ha tolto a voler pietrificare Delle donne le lacrime.... Frigger gli vidi nell'agresto 'l pianto Di quei meschini, che per mala cura Si son lasciati tor la sorte loro (qui scherzevolmente).
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Galil. Op. lett. 255: Come potrà mai, avendo orecchio e senso, aver detto Poi la spada gli fisse e gli rifisse, indegno di qualunque più bisunto pedante, che mai frisse o rifrisse peducci!
Definiz: § IV. Per ischerzo e in locuz. figur., parlandosi di persone, per Conciarle male, Rovinarle, e simili. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 21: I semplici avannotti Per taverne, per bische e per raddotti, A più d'un'esca trasse, e prese, e frisse.
Definiz: § V. Riferito a sale, vale Abbrustolirlo alquanto per prosciugarlo. –
Esempio: Pallad. Agric. 288: Se l'olio è sordido, friggi il sale, e caldo il vi mischia e ricuopri; e dopo poco tempo purifica. (Il lat. ha sales frictos.)
Definiz: § VI. Usato in modo assoluto e familiarm., vale Fare il fritto, la frittura. –
Esempio: Fag. Comm. 2, 92: Sicchè tu non sai friggere, nè girare?
Definiz: § VII. Neutr. pass. friggersi Cuocersi in olio, o in lardo, bollente.
Definiz: § VIII. Per similit. e in scherzo, per Abbruciarsi, Ardere. –
Esempio: Corsin. B. Torracch. 13, 6: Stridon le fiamme, e si friggono intanto I corpi immersi entro le fiamme istesse (qui per similit.).
Definiz: § IX. Neutr. Crepitare, Bollire, che fa l'olio, il lardo o il burro, messi al fuoco in padella, teglia e simili. E figuratam. dicesi anche della padella stessa. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 37: E si sente la musica più bella, Girar l'arrosto, e frigger la padella.
Definiz: § X. E per similit., detto sia di metalli riscaldati che si tuffino in acqua, sia di pasta, o simile cosa, che si ponga su ferri caldi. –
Esempio: Med. L. Op. 3, 172: Quando lo 'ntriso nelle forme metti, E senti frigger, tieni i ferri stretti.
Esempio: Cellin. Pros. 119: Quando tu l'arai fatta rossa con quella discrezione che io t'insegnai alle monete, pigliala con la tua tanaglia, e tuffala subito ricoperta nell'acqua, e non la tener mai ferma.... insino a tanto che tu senti quel rumore del friggere. E quando saranno fatte rosse dal fuoco colla discrezione che dicemmo, pigliandole colle tanaglie, si debbono subito tuffare nella dett'acqua, tenendole in essa ricoperte e non mai fuori, ma girare così ricoperte intorno, fintantochè si senta cessare quel rumore del friggere che fa il fuoco per la violenza dell'acqua.
Esempio: Salvin. Odiss. 187: Le palpebre e le ciglia [di Polifemo] ardea la vampa. Bruciando la pupilla, e per lo fuoco Stridean le barbe, come quando l'uomo Fabbro una gran scure o zappa in acqua Fredda tuffa, che frigge grandemente.
Definiz: § XI. Pure per similit., detto della chiocciola che ritirando il capo, o mettendolo fuori del proprio guscio, fa un leggiero crepitío, col mandar fuori l'umore. –
Esempio: Giust. Vers. 100: Essa al contrario (la chiocciola) Bestia com'è, Tira a proposito Le corna a sè; Non fa l'audace, Ma frigge, e tace.
Definiz: § XII. E figuratam. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 102: Vi si vede il calore del sole friggendo abbruciar l'ali del misero giovane [Icaro], il fuoco acceso far fumo, e quasi si sente lo scoppiare delle penne che abbruciano.
Definiz: § XIII. Vale anche Ribollire, Cominciare a bollire, a secco; detto di certe sostanze. –
Esempio: Ricett. fior. 80: Si struggono [gli olj agghiacciati] con poco fuoco o al sole;... la cera e le gomme hanno bisogno di maggior caldo, non però tanto che frigghino.
Definiz: § XIV. Figuratam. adoprasi comunemente per Rammaricarsi che fanno i bambini quando non si sentono bene. Dicesi altresì di persona infermiccia, e segnatamente di donne le quali siano molto prossime a partorire. –
Esempio: Not. Malm. 2, 626: Ànno le nostre donne alcuni detti per esprimere l'essere ammalato, come v. gr. Friggere o Essere infrigno.
Definiz: § XV. Aver fritto, Aver bell'e fritto, e più comunemente Esser fritto, vale Aver mandato a male la cosa, l'affare, di cui si tratta; Avere avuto una disgrazia senza rimedio; Esser rovinato, spacciato: detto anche di cose. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 34: Se per avventura e' non è questo, i' ho bell'e fritto.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 1, 5: Chiusa fiamma d'amor sorda lavora; E se non se le dà qualche pertuso, Ond'ella esali un po', l'amante è fritto.
Esempio: Lipp. Malm. 11, 54: Addio cucina, dice, ch'io ho fritto.
Esempio: Not. Malm. 2, 660: Noi abbiam fritto. Qui intende: Tu avresti finito, cioè tu avresti rovinato questo negozio.
Esempio: E Not. Malm. 2, 828: Ho fritto.... significa Il negozio è andato in malora.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 423: Frigger, per figura, si dice di chi s'è rovinato; dicendosi: egli ha fritto, periit.
Esempio: Fag. Rim. 1, 99: Ma se voi non vorrete far da madre, Con tutte le sue bocche il Nilo ha fritto.
Esempio: E Fag. Comm. 6, 314: Sta' cheta, che in oggi le fanno ogni cosa da loro: noi altri mezzani abbiam fritto.
Esempio: Nell. Iac. Dottoress. 2, 3: E qual sarebbe? P. Farla innamorar di qualche giovane di garbo, che fosse per piacerle; che allora il sig. Terenziano averebbe fritto.
Definiz: § XVI. Nel medesimo senso trovasi anche Esser fritto l'aglio. –
Esempio: Nell. Iac. Gelos. 3, 21: Eh; badate però che non vi scappi qualche ventosità generale, o qualche nodo di tosse; perchè sarebbe fritto l'aglio.
Definiz: § XVII. Friggersi chicchessia col suo lardo, o nel suo lardo, vale Operare con suo danno, Danneggiarsi da sè medesimo, che più comunemente dicesi Darsi la scure su' piedi. –
Esempio: Buonarr. Sat. 9, 277: Spesso ci friggiam col nostro lardo. Farmacopoli a noi diam lo sciloppo Ben spesse volte, che noi stessi attosca.
Definiz: § XVIII. Friggersi alcuno una data cosa, o Potersi friggere, alcuno una data cosa, dicesi familiarm. e in modo scherzevole, quando quegli non può più adoperare una cosa o trarne vantaggio, per non essere più atta, o per esser passata l'occasione di valersene opportunamente. –
Esempio: Red. Lett. M. 53: Costui al certo averà detto tutto quello ch'io in molti anni aveva osservato; e le mie osservazioni, fatte con tanto stento e spesa, me le potrò friggere.
Esempio: Nell. Iac. Serv. padr. 1, 13: Ecco, una veste tutta andata al diavolo: ora me la vo' friggere.
Definiz: § XIX. Andare uno a farsi friggere, o Mandare, uno a farsi friggere; maniera bassa, un po' imprecatoria, per Andare o Mandare in perdizione, in malora, al diavolo. –
Esempio: Fag. Rim. 5, 90: Se colle rime non ti puoi tu reggere, Colla tua poesia vatti a far friggere.
Definiz: § XX. Da' buone parole e friggi, e anche assolutam. Buone parole e friggi. Maniere proverbiali, dette di chi promette bene e non lo fa; e altresì di chi dà buone promesse o buone parole per fine ingannevole, avendo intenzione di non mantenerle. –
Esempio: Varch. Ercol. 113: Trattenere e non venire a' fatti, cavato da' Latini, che dicevano dare verba, e lo pigliavano per ingannare:... onde nacque quel proverbio plebeo: Da' buone parole e friggi.
Esempio: E Varch. Ercol. 135: D'uno che dà buone parole e frigge, si dice: Egli ha 'l mele in bocca e 'l rasoio a cintola.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 212: M'arrecorno.... l'uno da fare una sola e saporita minestrina di prugnuoli, e l'altro da far una badialissima corpacciata di corbezzole, da me in contracambio riportandone buone parole e friggi.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 48: E qui finisce la cicalata sopra la frittura, fatta alla carlona, e per questo sciocca; perchè il proverbio dice: Buone parole e friggi.