Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
GRANDE
Apri Voce completa

pag.389


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
GRANDE
Definiz: add. Abbondante di quantità. Lat. magnus, grandis.
Esempio: Dan. Inf. c. 3. Vidi gente alla riva d'un gran fiume.
Esempio: E Dan. Inf. can. 14. Chi è quel grande, che non par, che curi lo 'nferno?
Esempio: Boccac. n. 6. 3. Sentendo che li suo' poderi eran grandi, e ben tirata la borsa.
Esempio: Petr. canz. 4. 6. Gran tempo umido tenni quel viaggio.
Definiz: ¶ Per similit. abbondanza, e copia, od eccellenza a tutte quelle cose, alle quali s'aggiugne. Latin. magnus, excelsus, egregius.
Esempio: Dan. Purg. 22. Perch'egli è glorioso, e tanto grande.
Esempio: E Dan. Par. 24. O sodalizio eletto alla gran cena.
Esempio: Petr. canz. 5. 6. Al grande Augusto, che di verde Lauro, Tre volte, trionfando, ornò la chioma.
Esempio: Boccac. n. 1. 8. Bevitor grande tanto, che alcuna volta sconciamente gli facea noia.
Esempio: E Bocc. nov. 13. 9. Con gran piacere di ciascuna delle parti.
Esempio: E Bocc. nov. 42. 15. In grande, e ricco stato.
Esempio: E Bocc. nov. 7. 6. Fu oltre ad ogni altro grande, e presto versificatore.
Esempio: E Bocc. n. 14. 4. Gli convenne far gran mercato di ciò, che portato avea [cioè darla a vil prezzo, cioè copia di buon mercato.]
Esempio: E Bocc. nov. 69. 29. Gran cosa mi parrebbe, che tu il risapessi giammai [cioè maravigliosa cosa]