Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
BERE, e BEVERE
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BERE, e BEVERE.
Definiz: Prender per bocca vino, o acqua, o altro liquore, per cavarsi principalmente la sete. Lat. bibere, potare. Gr. πίνειν. E non che nell'att. anche nel neutr. si adopera comunemente.
Esempio: Bocc. Introd. 11. Ora a quella taverna, ora a quell'altra andando, bevendo senza modo.
Esempio: E Bocc. nov. 7. 7. Non esser mai ad alcuno, che andasse là, dove egli fosse, negato nè mangiare, nè bere.
Esempio: E Bocc. nov. 73. 5. E ivi presso correva uno fiumicel di vernaccia della migliore, che mai si bevve.
Esempio: E Bocc. nov. 76. 5. Calandrino, veggendo, che 'l Prete non lasciava pagare, si diede in sul bere.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 12. E un'altra volta bevendo, e confettando, si riconfortarono alquanto.
Esempio: G. V. 1. 44. 2. E portò seco del vino, il quale dagli Oltramontani non era usato, nè conosciuto per bere.
Esempio: E G. V. 8. 35. 8. Svenan l'uno de' lor cavalli, e beonsi il sangue.
Esempio: Petr. canz. 31. 6. Fuor tutti i nostri lidi Nell'isole famose di fortuna Due fonti ha: chi dell'una Bee, muor ridendo.
Esempio: E Petr. son. 45. E col terzo bevete un succo d'erba, Che purghe ogni pensier, che 'l cor affligge.
Esempio: Dant. Inf. 33. E mangia, e bee, e dorme, e veste panni.
Esempio: E Dan. Purg. 21. E però si gode Tanto del ber, quanto è grande la sete.
Esempio: E Dan. Purg. 31. Chi pallido si fece sotto l'ombra Sì di Parnaso, o bevve in sua citerna.
Definiz: §. I. Dicesi anche Bere uova del Pigliar l'uova cotte tanto sol, che si possan bere. Lat. ova sorbere. Gr. ὠὰ ῥοφεῖν.
Esempio: Lab. 281. Ella stette de' dì presso a otto, ch'ella non volle bere uova.
Definiz: §. II. Esser come bere un uovo, vale Esser cosa facile. Lat. in proclivi, in promptu esse. Gr. πρόχειρονεῖραι πρόχειρον εἶναι.
Definiz: §. III. Per similit.
Esempio: Cr. 3. 23. 1. Non nell'aurora, quando la rugiada è, ma due ore, o tre, quando il sole se l'avrà bevuta.
Esempio: Amet. 10. Bevendo cogli occhi il non conosciuto fuoco, s'accende tutto.
Esempio: Bocc. nov. 17. 27. E non accorgendosi, riguardandola, dell'amoroso veleno, che egli cogli occhi bevea ec.
Esempio: Tac. Dav. Perd. Eloq. 418. Da Filone Accademico, e da Dione Stoico bevve tutta la filosofia.
Definiz: §. IV. Diciamo Ber grosso, che è Non la guardare in ogni cosa minutamente. Lat. connivere, dissimulare.
Esempio: Varch. Suoc. 2. 1. Bisogna ber grosso oggi, e a mala pena ci si può egli vivere a far così
Esempio: Malm. 7. 86. Ma io, che da' miei dì mai bevvi grosso, E le mosche levarmi so dal naso.
Esempio: Buon. Fier. 3. 4. 4. E quella è d'un cordone, Ben doppio orlata, e serve per coloro, Che soglion dilettarsi di ber grosso. N. Ber grosso berestù ben a paesi.
Esempio: E Buon. Fier. appresso: Ad ogni cosa bisogna ber grosso.
Esempio: Car. lett. 171. Non vi posso dir altro, se non che mi risolvo con voi di ber grosso.
Definiz: §. V. Bere, o affogare, di chi è sforzato dalla necessità a fare una cosa. Lat. inter sacrum, saxumque stare.
Definiz: §. VI. Dare a bere, Dare ad intendere, e far credere quel, che non è. Lat. imponere.
Esempio: Bern. Orl. 1. 10. 3. Però si dice volgarmente in piazza Per un proverbio: e' glie l'ha data a bere.
Definiz: §. VII. Bersi una cosa, cioè Crederla quando ell'è detta, ancorchè non vera. Lat. figmento fidem adhibere.
Esempio: Pataff. 4. Non sa chi la si bevve Papi pazzo.
Esempio: Varch. Ercol. Gli altri stanno sospesi, e i volgari se la beono.
Esempio: Fir. Rag. Che diavol direte voi, ch'e' se la cominciarono a bere?
Esempio: E disc. an. Somigliando a questa volta un prudente, fece vista di bersela.
Definiz: §. VIII. Ber Bianco dicesi proverbialm. di chi non gli riescano i suoi disegni.
Esempio: Varch. Suoc. 5. 5. Tu berai bianco, Pistoia, e non arai le calze.
Definiz: §. IX. Ber paesi, di chi giudica il vino, non dal sapore, ma dal luogo.
Esempio: Lasc. rim. Che non più il vin, ma beonsi paesi.
Definiz: §. X. E per similit. si dice anche di chi fa giudizio d'altrui, non dall'operazioni, nè da' costumi, ma di donde e' trae l'origine.
Definiz: §. X. I paperi menano a ber l'oche, dicesi in proverb. per significare, che gli imperiti voglion saperne più de' periti, ovvero quando i giovani vogliono insegnare a' vecchi. Lat. ante barbam senes docere; sus minervam.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. E così son menate l'oche a bere Qualche volta da' paperi in su monti.
Esempio: Segr. Fior. Cliz. 3. 1. Ch'io non intendo, ch'e' paperi menino a ber l'oche.
Definiz: §. XII. Bere per convento, e Bere a garganella, vale Bere senza toccare il vaso colle labbra. Lat. laxo gutture bibere. Gr. ἀπνευστί, ἀμυστί.
Esempio: Nov. ant. 22. 1. Prestami tuo barlione, e io berò per convento, che mia bocca non vi appresserà.
Definiz: §. XIII. Il mangiare insegna bere.
v. MANGIARE. Sust.
Definiz: §. XIV. In proverb. Egli è dovere che Berto bea, il fiasco è suo, o Egli è di ragione, che Berto bea, il fiasco è suo; e vale assolutam. Egli è dovere.
Esempio: Pataff. 9. Che Berto bea egli è pur di ragione.