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GIOIA
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GIOIA.
Definiz: Pietra preziosa. Lat. gemma, lapis preciosus.
Esempio: Boc. Nov. 14. tit. Sopra una cassetta di gioie carissime, piena, scampa.
Esempio: Tac. Dav. An. 3. 73. E per le gioie loro lo spandere i nostri tesori.
Esempio: Dant. Par. 10. Nella Corte del Ciel, dond'io rivegno, Si truovan molte gioie care, e belle; Tanto che non si posson trar del regno (cioè le bellezze del Paradiso)
Definiz: §. Gioia: si dice all'Huomo ironicamente, quasi tacciandolo, o di malizia, o di dappocaggine, o di qualsivoglia altro vizio, o mancamento. I Latini avrebbero forse detto, vir egregius: da Terenzio fu detto vir bonus.
Esempio: Boc. Nov. 68. 21. Ed essi vollon pur darti a questa bella gioia.
Esempio: E Bocc. Nov. 85. 22. Ella dee ben sicuramente esser cattiva cosa, ad aver vaghezza di così bella gioia, come se tu.
Esempio: Franc. Sacch. E se la matrigna l'avea prima guatato in cagnesco, ora lo guatò a squarcia sacco, dicendo: Guatate gioia.
Definiz: §. Gioia: Dassi tal volta questo attributo senza ironia, ed usasi in buona parte. Latin. egregius, selectus.
Esempio: Dant. Rim. Ciò, che m'incontra nella mente more, Quando vengo a veder voi bella gioia.
Definiz: §. Gioia: diremmo pure anche ironicamente a Cose inanimate cioè, che ci paressero, o malvage, o di poco pregio.
Definiz: §. Gioia: dicesi fuori d'ironia, da buon senno, ad una Cosa per mostrare la sua perfezione, e bontà.
Definiz: §. Gioia: vale Allegrezza, giubilo, letizia, giocondità, forse dall'allegrezza, che col loro splendore, arrecano altrui le gioie. Lat. iucunditas, laetitia, voluptas, hilaritas.
Esempio: Boc. Nov. 46. 17. Lungamente in piacere, ed in gioia poi vissero.
Esempio: Lib. Sagr. E quando il suo Signore è irato, elli non dee far gioia.
Esempio: Dan. Inf. 2. Perchè non sali il dilettoso monte, Ch'è principio, e cagion di tutta gioia?
Esempio: E Dan. Rim. Lo vostro presto fino In gioia si rinnovelli.
Esempio: Petr. Canz. 18. 7. Tal che mi trae del cuore ogni altra gioia.
Esempio: E Petr. Trionf. 4. Dubbia speme d'avanti, e breve gioia.