Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
A BIZZEFFE
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A BIZZEFFE.
Definiz: Posto avverbialm., vale Abbondantemente, In gran copia: modo familiare. −
Esempio: Not. Malm. 130: Quando il sommo Magistrato romano intendeva fare ad un supplicante la grazia senza limitazione, ma pienamente, faceva il rescritto sotto al memoriale che diceva fiat fiat: che poi per brevità costumarono di dimostrare questa pienezza di grazia con segnare i memoriali con sole due effe; onde quello che conseguiva tal grazia diceva: Io ho avuto la grazia a bis effe, cioè due volte f, che s'intende grazia intera e piena.... E da questo bis effe s'è poi corrottamente introdotto il dir bizzeffe ec.
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 79: Non si dà danar coniati, Dassi polizze a bizzeffe.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 3: E dov'ei dava a' poveri a bizzeffe, Quando picchiavan poi, dalla finestra Facea lor dare il pan colla balestra.
Esempio: Monigl. Cical. III, 1, 226: Bisogna certo che in avvenire agli accademici della Crusca si abbia ad assegnare una grossa provvisione, o conceder privilegi a bizzeffe.
Esempio: Menz. Sat. 41: Or voi, che sempre avete il gozzo pieno Del nettare che qui beesi a bizzeffe, Fuggite in vasel d'oro atro veleno.
Esempio: Fag. Comm. 5, 225: E vo' spender a bizzeffe: non ho il granchio al borsello: de' quattrini non me ne mancano.
Definiz: § Fare a bizzeffe di checchessia, vale Usarne abbondantemente, profusamente. −
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 16: O questa veramente è bella: volete esser voi quello che faccia a bizzeffe delle lettere, e le scialacqui; e poi pretendete che gli altri ne facciano a miccino?