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Dizion. 1° Ed. .
DIRIZZARE,
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DIRIZZARE,
Definiz: | ridurre, e far tornar diritto il torto, o 'l piegato. Lat. dirigere. |
Esempio: | Passav. 23. E però più malagevolmente si piega, e dirizza, come il legno vecchio
e torto, più tosto si rompe, e arde, che non si dirizza, o piega. |
Esempio: | Lab. n. 233. La cui lancia, per sei, o per otto aringhi, o per diece, in una
notte non si piega in guisa, che poi non si dirizzi. |
Definiz: | ¶ Per, volgersi verso qualche luogo. Lat. se dirigere. |
Esempio: | Bocc. n. 79. 41. Allora Buffalmacco pianamente s'incominciò a dirizzare verso
Santa Maria della Scala. |
Esempio: | E Bocc. nov. 41. 13. Entrata in Mare, verso Rodi
dirizzaron la proda, e andar via. |
Definiz: | ¶ Per, volgere. Lat. convertere, dirigere. |
Esempio: | Bocc. nov. 17. 34. E a far guerra al Duca d'Atene si dirizzò. |
Esempio: | E Bocc. nov. 97. 20. Male a me convenirsi in si alto luogo
l'ardor dell'animo dirizzare. |
Esempio: | Bocc. n. 98. 7. E ad altro dirizza i tuo' pensieri. |
Esempio: | Lab. n. 173. Quante volte tu dietro alle femmine l'appetito dirizzi.
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Esempio: | Dan. Purg. c. 1. E tutto mi ritrassi Al Duca mio, e gli occhi a lui drizzai.
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Esempio: | E Dan. Purg. can. 9. Che rifletteva i raggi sì ver noi,
ch'i' dirizzava spesso il viso in vano. |
Esempio: | M. V. 8. 74. Un fedele del Conte Guido, con 18. compagni, arditamente si dirizzò
al Conte di Lando, e valentemente l'assalì. |
Definiz: | ¶ per rizzarsi. Lat. surgere. |
Esempio: | Petr. canz. 9. 3. Drizzasi in piede, e con l'usata verga, ec. Muove la schiera
sua soavemente. |
Definiz: | ¶ Per, istabilíre, e fondare. Lat. firmare, constituere. |
Esempio: | Petr. canz. 11. 7. Che puoi drizzar, s'io non falso discerno, In stato la più
nobil monarchia. |
Definiz: | ¶ Per correggere, emendare. Lat. dirigere, corrigere. |
Esempio: | Cavalc. fr. ling. Li ciechi dell'anima, come quelli del corpo, sono da guidare,
e dirizzare, e non da fargli inciampare, e cadere. |
Definiz: | ¶ Diciamo in proverbio: Voler dirizzare il becco a gli Sparvieri, le gambe a' cani: trattar dello
'mpossibile. |
Definiz: | E da DIRIZZARE, DIRIZZATOIO, ch'è uno strumento sottile, di lunghezza, e di grossezza quanto un fuso,
ma acuto, del qual le donne si servono per partire, e separare i capelli del capo in due parti eguali, cominciandosi
dal mezzo della fronte, e andando infino al cocuzzolo. Lat. discerniculum: E nella
scrittura sacra: discriminale, acus crinalis: e quel rigo, che fa quel separamento, la
chiamano DIRIZZATURA. |
Esempio: | Firenz. asin. d'oro. Preso un dirizzatoio d'acciaio, e fittolo per mezzo d'ambe le luci, lo dannò, ad una perpetua notte. |
Esempio: | E Firenz. As. d'oro. altrove. E raccoltigli un poco insieme
intorno, al fine, con benigno modo, se gli aveva ritirati in su la sommita della dirizzatúra. |
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