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Dizion. 5° Ed. .
CESTO
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CESTO. Definiz: | Sost. masc. Arnese intessuto di vimini o stecche, in forma di piccolo corbello; ma talora prendesi per Cesta. – | Esempio: | Deput. Decam. 77: Ma egli è ancor voce nostra cesto, non solamente per un strumento ed arnese da riporre e portar cose;.... e l'uso comune dice più volentieri cesta. | Esempio: | Tass. Lett. 2, 433: S'io non avessi misurate le mie forze, non avrei detto di portar il cesto, ma la soma. | Esempio: | Soder. Cult. Ort. 196: Dipoi cacciati per ordine in un cesto di vimini, si carican con una tavola piena di grosse e pesanti pietre. | Esempio: | Lorin. Fortif. 218: Si potrà comodissimamente con detta ruota alzare terre o pietre, e qualsivoglia materia, co' cesti ovver corbelli. |
Esempio: | Fag. Rim. 4, 110: Non si posson dir cesti, ma cestoni, Così grandi, paffuti e badiali, Che paion camerelle e padiglioni. |
Definiz: | § Cesti e canestri; si usò, in modo proverbiale, quando alcuno dice or una cosa or un'altra, senza venire a capo di nulla. – |
Esempio: | Franz. M. Rim. burl. 2, 194: In quel tanto baciare e gote e mani, E dir, quando arrivai, cesti e canestri ec. | Esempio: | Varch. Ercol. 96: Sogliono alcuni, quando favellano, usare a ogni piè sospinto, come oggi s'usa: sapete, in effetto, o vero in conclusione. Altri dicono, che è che non è, o l'andò e la stette; altri, dàlle che le desti, o cesti e canestri. |
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