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CESTO.
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CESTO.
Definiz: Pianta di frutice, e d'erba. Lat. cespes. Gr. βῶλον.
Esempio: Bocc. nov. 37. 5. Era in quella parte del giardino, dove Pasquino, e la Simona andati se n'erano, un grandissimo, e bel cesto di salvia.
Esempio: Dant. Inf. 13. Raccoglietele al piè del tristo cesto.
Esempio: Ovid. Pist. Per troppa fame prendi il tuo cibo dalle frondi, e da' fogliuti cesti.
Esempio: Varch. stor. 11. 430. Un cesto di lattuga (vendevasi) tre o quattro crazie.
Esempio: Cr. 6. 26. 1. Le cipolle malige si piantano come i porri ec. le quali gran cesto fanno.
Esempio: M. Aldobr. Imperciò disse Galieno: io mangiava ciascuna sera cesti di lattuga con buone spezie.
Definiz: §. I. Diciamo in proverb. Grano pesto, fa buon cesto.
Esempio: Dep. Decam. 77. Onde è il proverbio comune, gran pesto, fa buon cesto, come per lo più usavano i nostri vecchi pronunziare cota' proverbj in rima.
Definiz: §. II. Essere un bel cesto, si dice per ischerno, e per ironía, d'Uomo, che si tenga bello.
Definiz: §. III. Cesto per Cesta. Lat. cista. Gr. κίστη.
Esempio: Dep. Decam. 77. Ma egli è ancor voce nostra cesto, non solamente per uno strumento, ed arnese da riporre, e portar cose, come quello, che con voce presa da' Latini diciamo paniere, ec. e l'uso comune dice più volentieri: cesta.
Definiz: §. IV. Cesti, e canestri; modo di dire, che esprime il dire or una cosa, or un'altra senza conchiusione, e senza venire a capo di nulla; simile a quell'altro: L'andò, la stette. Lat. gerrae, inania. Gr. οἱ λῆροι.
Esempio: Matt. Franz. rim. burl. In quel tanto baciare e gote, e mani, E dir, quando arriva cesti, e canestri ec.