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1) Dizion. 5° Ed. .
MONDARE
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MONDARE.
Definiz: Att. Nettare, Separare, dalla buccia o scorza, Sbucciare; riferito a piante, a frutta, e simili.
Dal lat. mundare, per Pulire. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 73: Mondando uno pome con uno coltellino, in questa disperazione vollelsi ficcare per lo petto.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 156: Radasi il sermento (da innestare) a misura di due dita, sì che dall'una parte sia la corteccia, e non mondar la midolla, ma lievemente radi.
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 177: A mondar fichi a lui furon già otto A san Miniato là presso a Fiorenza.
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 24: Vi sono delle pere, quasi tutte d'una spezie, assai buone, e molto grosse e sugose, con una buccia sottilissima, che a gran pena si possono mondare.
Esempio: E Carlett. Viagg. appr.: Èvvi delle pesche e dell'albicocche assai e de' poponi ch'hanno il seme com'i nostri,... e si possono quasimente mangiare senza mondarli, perchè la scorza è tanto sottile, che si leva come quella d'una cipolla.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 69: E come son ben secchi (i marroni), e che non abbiano avuto il fuoco troppo, che sieno bianchi e non lividi, si mondano e si macinano.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 1, 3: Un bocconcino Di pan con essa (noce), ti darà buon bere Se tu la mondi.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 509: Se tu la mondi; cioè, se tu la sbucci.
Definiz: § I. Riferito in particolare ad alberi, vale Sfrondare dei rami e altre parti secche ed inutili, Rimondare; riferito a biade o legumi in pianta, e simili, vale Pulire dall'erbe nocive, sarchiandole, o estirpandole in altra guisa; e riferiscesi pure alle erbe stesse che si estirpano. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 118: Poichè 'l grano è di quattro foglie, col sarchiello, e con le mani, da tutte le bastarde erbe si mondi.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 129: Questo è ancora dall'erba due volte da mondare con mano, imperocchè se crescerà o avvolgerassi al lino, il lino sarà agevolmente affogato; e imperò l'erba la quale s'avvolge al lino, dee ssere avaccio stirpata.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 165: Utile esser penso, ne' luoghi campestri umidi, spampanare la vigna ne' tempi convenevoli, cioè del mese di Maggio e di Giugno, e quella mondar da ogni soperchio, e di disutili pampani e sermenti.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 42: Gli alberi così tagliati.... ne ammoniscono che si debbino mondare, perchè facilmente, mentre stanno coperti dalla scozza, si guastano sotto la buccia.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 263: Nella seconda (epoca), bisogna mondarle (le piante da taglio), e nello stesso tempo disgombrare i boschi dalla macchia, e dai legni morti, e schiarirli se ve n'à bisogno.
Esempio: E Lastr. Agric. 1, 264: Si può anche di tempo in tempo schiarire e mondare i boschi destinati a fornir legnami da costruzione.
Definiz: § II. E per similit., riferito al corpo umano, per Scorticare. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 2, 3: Si monderà gli stinchi con un segolo.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 553: Si monderà gli stinchi con un segolo. Si sbuccerà, si scorticherà.
Definiz: § III. Vale anche Pulire, Ripulire, Nettare, parlandosi di checchessia. –
Esempio: Fr. Gid. Espos. Vang. volg. R. 205: Il buono figliuolo, se trovasse alcuna buona e cara cosa del padre involta nel loto, or che credete che facesse? Or non si ingegnerebbe quanto potesse ed isforzerebbesi di levare quella cosa della bruttura e di lavarla e nettarla e di portarla al padre netta? E se non la potesse lavare, or nolla vi porterebbe così lercia, o farebbelo assapere al padre che la mondasse?
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 169: Eufragia.... apparecchiava quelle cose, ch'erano necessarie alle suore; mondava, e spazzava tutta la casa, faceva ella sola tutti i letti ec.
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 278: Venuto il nuovo giorno, il duca e Ascalione e gli altri compagni, insieme con Galeone, furono a chiamar Florio, il qual levato, fece l'antico tempio mondare come l'altra volta avea fatto.
Esempio: Giord. Op. 1, 5: Troverete (in certi bagni) quanto a mondare o sanare o rinvigorire il corpo, e ricrear la mente e ornarla si può desiderare.
Definiz: § IV. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 66: Nel cominciamento di ciascun bene ordinato convito sogliono li sergenti prendere lo pane apposito, e quello purgare da ogni macola; per ch'io, che nella presente scrittura tengo luogo di quelli, da due macole mondare intendo primieramente questa sposizione, che per pane si conta nel mio corredo.
Esempio: S. Ag. C. D. 4, 169: Però che se l'essere perfettamente mondato fa dimenticare di tutti li mali ec. (il lat. ha: si enim quod perfecte mundantur, hoc efficit ec.).
Esempio: Cavalc. Ammon. Paol. 81: Dice santo Isidoro che per l'orazione siamo mondati, e per la lezione siamo informati.
Esempio: Imit. Crist. 104: Figliuolo mio, io debbo essere il tuo fine, se tu desideri d'esser beato; il quale desiderio purificherà e monderà il tuo affetto, che spesse volte s'inclina all'amor proprio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 71: Difendi queste genti, che son quelle Che 'l tuo sepulcro hanno purgato e mondo Da brutti cani.
Esempio: Giambull. P. F. Lez. 21: Allegoricamente insegna egli (Dante) mondarsi da vizj alle anime de' viventi; e non a quelle de' morti.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 573: Quel culto Che tira l'uomo più verso lo spirito, E lo cerca spiccar da questa terra, E riformar l'interior dell'animo, E mondarlo dai vizj, e lo sollecita (Siccome Dio è carità perfetta) All'opre di pietade, è il vero culto.
Esempio: Segner. Mann. dic. 12, 4: E prega egli di essere parimente mondato dal suo peccato..., cioè mondato dalla malizia della sua volontà.
Esempio: E Segner. Op. 1, 719: Lavar la nostra anima dal peccato, e il mondarla, è un'opera comune a Dio, ed a noi cooperanti, col nostro libero arbitrio, al divino ajuto.
Definiz: § V. Riferito a grano battuto, a biade secche, e simili, vale Separare col vaglio, o con altro mezzo, dalla loppa o pula, dalle bucce, dalla polvere, o da altro sudiciume. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 17 t.: Trovorono dormire l'ostiaria, che era diputata a mondare el grano.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 117: Un'altra macchina.... è quella del ventilatore, che senza bisogno di molte opere, come segue nella ventilazione per mezzo della pala, pulisce e monda facilmente ed in poco tempo somme grandi di staia di frumento.
Esempio: E Lastr. Agric. 1, 123: Il migliore espediente (per pulire il grano) è quelle della ventilazione a mano, per via di certi vassoj di legno, simili a quegli de' quali si servono i fabbricatori della cioccolata per mondare il caccao.
Definiz: § VI. E per Spurgare, riferito a fossi, canali, pozzi, e simili. –
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 748: Or è il tempo miglior, quando si deggia Raffondar e mondar le fosse e i rivi.
Esempio: E Alam. L. Colt. 4, 859: Già non ti vieta il ciel seccare un rivo Che può il grano mondar...; Non le fosse mondar, purgar i prati.
Definiz: § VII. E riferito a corpo ammalato, o a malattia, per Purgare, Sanare. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 66: L'acqua di mare ch'è così salsa e pungente, però monda lo ventre.
Esempio: Vill. G. 38: Diede [Costantino] libertà a' cristiani al tempo del beato santo Silvestro papa, il quale lo battezò mondandolo della lebra per virtù di Cristo.
Esempio: Span. Cur. Occh. volg. Z. 42: La sua virtude (d'una medicina) è, che monda li lebrosi, lebra non naturale toglie e disfà.
Definiz: § VIII. Neutr. pass. Mondarsi Pulirsi, Farsi netto. –
Esempio: Vasar. Pitt. 1, 316: A' piedi di costei è la Mondizia, che lava persone nude; e la Fortezza va conducendo genti a lavarsi e mondarsi.
Definiz: § IX. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 16: O creatura, che ti mondi, Per tornar bella a colui che ti fece, Maraviglia udirai se mi secondi.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 407: Qui Vergilio (perocch'elli esce della purgazione del quinto circulo, dove si mondano li avari), credendo e maravigliandosi che avarizia fosse in Stazio, fa domanda, ec.
Esempio: Bambag. Tratt. Sent. 8: Quant'uomo alcuno è di maggior valore Cade in peggior sentenza Di piccola fallenza, Di che leggïermente non si monda.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 370: O creatura, che ti mondi; cioè ti purghi da la colpa del peccato commesso nel mondo.
Esempio: Speron. Op. 4, 386: Mondarommi, signor giusto e pietoso, Sol che mi asperga la tua santa mano Con quello issopo tuo misterïoso, Onde Israel non si consperse in vano.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 277: E questo è, figliolo, il corso che dobbiamo fare, e con veemenza gittarci in questo pelago grande, e quivi lavarci e mondarci, perchè è fatto tutto per noi.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 446: Il buon cristiano, dopo essersi mondato.... dalle colpe commesse dopo aver acquistati gli abiti virtuosi, ec.
Esempio: Segner. Mann. dic. 12, 5: Onde non par qui tanto propio, che Davide in vece di dire a Dio ch'egli vuol lavarsi e mondarsi, dimandi, ec.
Definiz: § X. E per Sbucciarsi, Scorticarsi. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 227: Poi la tolse Un certo unguento ed unselo, e di fatto Quella lebbra andò giù, come si monda Un'anguilla insalata.
Definiz: § XI. Mondagli l'orzo, ch'e' non è mattugio. –
V. Orzo.
Definiz: § XII. Mondarla con mano, vale figuratam., Fare, e altresì Dichiarare, una data cosa a modo, accuratamente, a dovere. –
Esempio: Mart. N. Lett. 12 t.: Or qui bisogna ben farsi da capo, e mondarla con mano, perchè 'l poeta volendo ancor la baia d'un altro suo aprico, pon qui l'autorità ec.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 143: Non vi scandalezzate, o là, ch' i' non favello a vanvera; ma facciamci dappiede a mondarla con mano.
Definiz: § XIII. Mondar l'uovo a uno. –
V. Uovo.
Definiz: § XIV. Non mondar nespole. –
V. Nespola.