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Dizion. 5° Ed. .
BARBA
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pag.59
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BARBA. Definiz: | Sost. femm. I peli che l'uomo ha nelle guance e nel mento. |
Dal lat. barba. − Esempio: | Dant. Inf. 12: Chiron prese uno strale, e con la cocca Fece la barba indietro alle mascelle. | Esempio: | E Dant. Inf. 23: Quando ci vide, tutto si distorse, Soffiando nella barba co' sospiri. |
Esempio: | Bocc. Decam. 2, 102: Mostrava di dovere essere un gran bacalare con una barba nera e folta al volto. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 34, 54: I crini ha bianchi e bianca la mascella Di folta barba ch'al petto discorre. | Esempio: | Tass. Dial. 1, 368: Amore non barbuto, ma senza barba, da la giudiciosa antichità è stato figurato. |
Definiz: | § I. Per similit. dicesi anche ai peli lunghi del muso di alcuni animali, come di cani, becchi, e simili. − |
Esempio: | Dant. Inf. 6: Gli occhi ha vermigli [Cerbero], e la barba unta ed atra. |
Esempio: | Car. Long. 85: Guardate becchi rigogliosi che son questi, come sono barbuti, e le barbe come sono lucignolate. |
Esempio: | Domen. Plin. 912: E prima dicono che la rabbia dei becchi si mitiga lisciando loro la barba, e s'ella si taglia loro, essi non vanno nel gregge altrui. |
Definiz: | § II. E pur dicesi a quel Gruppo di penne, che alcuni uccelli hanno sotto il mento, pendente sopra la gola. − | Crusca Vocab. IV alla voce Barbagianni.
Definiz: | § III. E pure per similit. dicesi Barba a quella Specie di pelo o lanugine, che circonda la carta dei libri intonsi. |
Definiz: | § IV. Barba trovasi detto figuratam. per Tutto il volto, ma parlando con intenzione di pungere e di rampognare.− | Esempio: | Dant. Purg. 31: Ed ella disse: quando Per udir se' dolente alza la barba, E prenderai più doglia riguardando. | Esempio: | E Dant. Purg. appr.: E quando per la barba il viso chiese, Ben conobbi il velen dell'argomento (qui parla Beatrice, la quale vuol rimproverar Dante de' suoi trascorsi). |
Esempio: | Papin. Lez. Burch. 157: Alza la barba, cioè il volto, il viso, dicevano gli antichi ad un adulto, per farlo vergognare de' suoi errori, più dicevoli a fanciullo che ad uomo fatto. |
Definiz: | § V. Barba pur figuratam. dicesi per Uomo, ma sempre intendendo di un'abilità, di un valore, di un'autorità, e simili, che si richiederebbe per far checchessia. − |
Esempio: | Cecch. Servig. 5, 12: Avvertite che questa non sia trappola Di quel baro impiccato di Travaglio. V. Che trappole? son'io omo da essere Barato? D. O maggior barbe ci son state Colte! | Esempio: | Red. Lett. 1, 95: Sappia pur ella che altre barbe, più lunghe e più folte della mia, se la sono creduta. | Esempio: | Magal. Lett. 208: Per sigillar con un Giove in tutta maestà, bisognerebbe essere altra barba che io non sono. |
Definiz: | § VI. Barba d'Oloferne. − | Esempio: | Lipp. Malm. 7, 81: I' ho una rabbia addosso ch'i' avvampo Con quel vecchiaccio, barba d'Oloferne. | Esempio: | Not. Malm. 2, 606: Barba d'Oloferne, barbaccia. È nota la storia sacra di Iuditta che tagliò la testa ad Oloferne: nel rappresentar detta storia, i pittori, per far conoscere Oloferne per uomo crudele, dipingono la di lui testa tagliata brutta, e con barba lunga, folta e rabbuffata; e da questo il dire a uno Barba d'Oloferne è ingiurioso, perchè suona anche lo stesso che Testa d'impiccato. |
Definiz: | § VII. Persona colla barba o Cosa colla barba, dicesi figuratam. per Persona o Cosa d'importanza, di pregio; modo basso. − |
Esempio: | Fag. Rim. 1, 53: O questo è un magistrato che in Toscana Si dice colla barba, ed oltre a ciò Nell'autorità tien del sovrano. |
Definiz: | § VIII. Alla barba d'uno, posto avverbialm., vale A dispetto, A scherno, A danno, A spese di uno. − | Esempio: | Pulc. L. Morg. 22, 18: Disse Rinaldo: alla barba mia, Gano, Tu hai pur fatto a questa volta netto. |
Esempio: | Firenz. Comm. 1, 337: Buon pro ci faccia; alla barba tua, padrone. |
Esempio: | Grazz. Pros. 27: Hanno un cotale proverbio o ribobolo, dicendo sempre: alla barba di chi non ha debito. |
Esempio: | Lipp. Malm. 6, 70: Mentr'alla barba lor pappò sì bene. | Esempio: | Forteguerr. Ricciard. 16, 64: Sbenda poscia i cugini, e che s'inceda Per la fiumana alla barba del veglio Comanda. | Esempio: | Panant. Paret. 35: Alle spalle e alla barba degli gnocchi, Voi pure ite in campagna a far tripudio, O rabule forensi, o cavalocchi. |
Definiz: | § IX. E figuratam. − |
Esempio: | Fag. Comm. 5, 330: Da ultimo la verità vuol avere il suo luogo alla barba della bugia. |
Definiz: | § X. Di prima barba, detto d'uomo, vale Che è nel primo fiore degli anni, quando comincia a spuntare la barba; e dicesi anche Di primo pelo. − | Esempio: | Virg. Eneid. 67 t.: Allora io era giovane di prima barba. | Esempio: | Varch. Stor. 2, 231: Era Bertino giovanotto di prima barba. | Esempio: | Cellin. Vit. 264: Quel mio invisibile allora visibilmente mi si mostrava in forma umana, in modo d'un giovane di prima barba. |
Definiz: | § XI. In barba ad uno o di uno, lo stesso che Alla barba di uno. − | Esempio: | Car. Lett. ined. 2, 145: La grazia che il re Cristianissimo ha fatto a VS. Illustrissima de l'arcivescovato di Tours è per se medesima di quel contento, che ella può pensare, a gli amici e servitori suoi, e d'altrettanto per esser venuta in barba de' malevoli. | Esempio: | Fag. Rim. 1, 195: Giurar da cavaliero a ogni momento, E dar parola, e poi non farne straccio In barba a quel solenne giuramento (qui figuratam.). |
Definiz: | § XII. In barba di gatto o di micio. − | V. Gatto e Micio.
Definiz: | § XIII. Aver la barba, Avere la barba bianca, Avere un palmo di barba, dicesi volgarmente di fatti o di cose che sian note da gran tempo. − |
Esempio: | Bern. Lett. fam. 45: Qua non si ha una nuova al mondo dalla presa di Milano in poi, che ha già la barba. | Esempio: | Magal. Lett. scient. 251: Quand'anche me gli venga spacciata per una novità un'osservazione che abbia un palmo di barba, che import'ella? |
Definiz: | § XIV. Averla alla barba o in barba, vale Ricevere a suo dispetto qualche danno o vergogna. − |
Esempio: | Pulc. L. Morg. 3, 45: Dicea Rinaldo: alla barba l'arai; E cominciò a mangiar com'un arlotto. |
Esempio: | E Pulc. L. Morg. 11, 89: Diceva Gano: alla barba l'arai; Tira pur su, ribaldo, traditore, Che più le strade non assalterai. | Esempio: | Bern. Orl. 55, 38: Se giuramento ci può dare aiuto, Alla barba l'arai, becco cornuto. |
Esempio: | Car. Lett. fam. 2, 236: Gl'Imperiali mossero una pratica per Puteo tanto gagliarda, che senza dubbio s'è portato pericolo di non averla in barba. |
Definiz: | § XV. Dare di barba, per Assalire con ogni sforzo, ma vanamente; modo dispregiativo. − |
Esempio: | Tocc. Lett. 156: Eccolo, vivaddio, l'argomento in piedi, forte più che mai e incontrastabile, e dite che il P. Orsi gli dia di barba. |
Definiz: | § XVI. Far la barba, vale Raderla. − |
Esempio: | Firenz. Pros. 1, 175: Fattosi dare dal fratello un certo rasoiaccio tutto pieno di tacche, col quale alcuna volta il sabbato la moglie gli faceva la barba, lo mise ec. | Esempio: | Magal. Lett. At. 126: Domandandomi se questo [rasoio] non fa bene, io gli rispondo di sì, e mi lascio finir di far la barba con esso. |
Esempio: | Forteguerr. Cap. 232: Quel non pensare a mai farsi un vestito,.... Nè a farsi barba, nè ad andar pulito,.... Nipote mia, son cose buone assai. |
Definiz: | § XVII. Figuratam. e in modo basso, Far la barba ad uno, vale Essergli di molto superiore in checchessia, Vincerlo, ma per lo più con un certo scorno. Questa locuzione nacque forse dall'uso che ebbero gli antichi di radere i vinti. |
Definiz: | § XVIII. Far la barba di stoppa, proverbialm. vale Far qualche male ad uno che non se lo pensi; Fargli qualche brutto tiro, Sopraffarlo con danno e beffa. Questo modo è forse nato da ciò, che quando volevasi beffare alcuno, si soleva porgli una barba di stoppa e poi darle fuoco. − | Esempio: | Pulc. L. Morg. 18, 55: Quanti ne giunge, riscontra o rintoppa, Faceva a tutti la barba di stoppa. |
Esempio: | Car. Lett. ined. 2, 48: Tutto ieri combattè con Tornone per far la barba di stoppa a casa Farnese. | Esempio: | Buonarr. Fier. 3, 4, 5: E colui v'era fisso Che ti vendè la barba, e che la barba A te fece di stoppa. | Esempio: | Lipp. Malm. 11, 10: Tutta l'armata ha irsene in sbaraglio, Che la barba pensò farvi di stoppa. |
Esempio: | Fag. Comm. 4, 366: In non son corribia nè babbaccia come voi, che vi fanno la barba di stoppa, e vi lasciate mangiar la torta in capo. |
Definiz: | § XIX. Farla ad alcuno vedere in barba vale Dargliela a divedere, Sgarirlo, con suo danno e vergogna. − |
Esempio: | Nell. Iac. Forest. 3, 14: La voglio anche sbrigare, per farla veder in barba a quello smargiassone di Giramondo, che ci pretendeva. |
Definiz: | § XX. Pelarsi la barba, dicesi per Sentire rabbia, dispetto, o gran dispiacere. − |
Esempio: | Pitt. I. Apolog. Cappucc. 369: Chè come il re intese che egli si metteva in punto con le genti raccolte in Pisa, si pelava la barba, temendo che non fusse dalla fazione franzese d'Italia seguitato. |
Definiz: | § XXI. Prender Pietro per la barba, dicesi volgarmente per Negare, Porsi in sul niego. |
Definiz: | § XXII. Prendere un Turco per la barba, si dice proverbialm. per Fare un buono e grasso affare. |
Definiz: | § XXIII. Dicesi in proverbio: Poca barba e men colore, Sotto il ciel non è il peggiore; a significare che gli uomini di poca barba e di color pallido spesso riescono non buoni, e son da temere. |
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