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CARICO, e in poesia talvolta per sincope anche CARCO
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CARICO, e in poesia talvolta per sincope anche CARCO.
Definiz: Add. Che ha sopra sè o addosso un carico di checchessia, Caricato di checchessia, Su cui è stato posto un dato carico, a fine per lo più di trasportarlo. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 34: Eccoti subitamente venire.... uomini con somieri, cavalli, carri, carichi di pane e di vino, di fave ec.
Esempio: Vill. G. 694: Galee.... cariche di ricco avere.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 275: Quivi era nuove, che in Portogallo erano tornate da Galigutte quattro carovelle cariche di spezierie.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol.7, 183: Passarono giù per l'Adige più foderi carichi d'ogni qualità di munizioni.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 12: E conducean con loro i muli carchi D'oro e di vesti e d'altri ricchi arnesi.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 375: Potessono avere dalla Morea alcuni navilj carichi di vettovaglia.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 83: Ed ha con seco Il Mangia, a morte carico di cose.
Definiz: § I. E nel medesimo significato, usato assolutam. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Lo Duca mio discese nella barca, E poi mi fece entrare appresso lui, E sol quand'io fui dentro parve carca.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 256: Dove egli non istette guari, che due schiave venner cariche: l'una aveva un materasso di bambagia bello e grande in capo, e l'altra un grandissimo paniere pien di cose.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 18: Poi di menarsi dietro gli diè cura I duo cavalli, un carco e l'altro a mano.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 25: E disioso di saper se fusse La nave sola, e fusse o vota o carca, Con Brandimarte a quella si condusse.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 121: Tu riscontrerai uno asino con una soma di legne, con un vetturale carico come lui.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 380: Oh! tu sei così carico? N. Mi caricorno quaggiù com'un asino Al cominciar dell'erta.
Definiz: § II. E per Posto, Collocato, Assettato, sopra un carro od altro veicolo, a fine di essere trasportato da luogo a luogo; più comunemente Caricato. –
Esempio: Vill. M. 117: Volsono le grosse catene che serravano il Porto, e quelle cariche a due carri mandarono a Firenze.
Definiz: § III. Per Aggravato. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 47: Perciocchè, tornando iersera un poco tardetto da cenar fuor di casa, essendo assai ben carico (io non posso già negar quello che io conosco esser vero) così del cibo come del vino ec.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 8: La scimitarra al fianco, e 'l tergo carco Della faretra, e nelle mani ha l'arco.
Definiz: § IV. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 19: Seguendo lui, portava la mia fronte Come colui che l'ha di pensier carca, Che fa di sè un mezzo arco di ponte.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 238: Carico d'anni e di peccati pieno.
Esempio: Varch. Stor. 1, 65: Il quale essendo povero e carico di figliuoli, bisogno n'aveva.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 99: Li mando la supplica e li preghi del signor Balducci.... carico di famiglia.
Esempio: Segner. Mann. apr. 18, 2: Quegli è morto, perch'era carico d'anni.
Esempio: Alf. Trag. 1, 96: In trono io seggo, e l'almo sole io veggio, Mentre infelice ed innocente Edippo Privo del dì, carco d'infamia, giace Negletto.
Definiz: § V. E per Aggravato d'umori, riferito al petto o al capo; nel qual senso usasi anche assolutam. –
Esempio: Benciv. Aldobr.: Son buone a coloro che hanno tossa, e il petto carico di grossi e di malvagi umori.
Definiz: § VI. Per Pieno o Coperto di checchessia, Che ha o porta addosso o sopra a sè gran quantità di checchessia. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Qui son gli eresiarche Co' lor seguaci d'ogni setta, e molto Più che non credi son le tombe carche.
Esempio: E Dant. Parad. 22: Infin lassù la vide [la scala] il patriarca Iacob isporger la superna parte, Quando gli apparve d'angeli sì carca.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 182: E ben che possan gir di preda carchi, Salvin pur sè, che fanno assai guadagno.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 23, 71: La quale [Doralice] avea con un troncon di cerro Tolta a cento guerrier carchi di ferro.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 42: E qual bosco, qual colle o piaggia fosse, Onde più d'animai si torni carco?
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 63: Fruttificano di primo tratto e presto il pero ed il melo;.... ed il persico prima di tutti questi:.... ed è ancora in essi quando son carichi qualche particolar differenza, perciocchè i ciriegi ec.
Esempio: Segner. Pred. 97: Poco rileverebbe dunque che Dio vi lasciasse ed i vostri alberi carichi di saporosissime frutte, e le vostre vigne fiorite ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 17: Tutti stan per attender per vedere Carico di catene il gran demonio.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 29: Ed esso mi rispose Con vista carca di stupor non meno.
Esempio: Tass. Dial. 1, 361: Non potrete essere se non convenevole giudice di un ragionamento, che 'l mio buon padre carico d'anni e di senno, mi fece alcuni anni innanzi che morisse.
Esempio: E Tass. Gerus. 4, 89: Ma fra lo sdegno, onde la fronte è carca, Pur anco un raggio di pietà riluce.
Definiz: § VIII. Per Grave, Pesante a cagione di soverchia quantità di checchessia; detto più specialmente di lavori, opere d'arte, e simili. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 115: Questi che fanno li carri per l'artiglierie, e che fanno li letti e le ruote a caso or più basse or più alte, ora più sottili ed ora più grosse, e più cariche di legname, che al peso e alle forze dell'artiglierie non si convengano.
Definiz: § IX. Riferito a colore, vale Forte, Che nella sua specie pende al cupo: e a cosa colorita, vale Su cui si è disteso colore in buona dose. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 302: Il cielo d'intorno sia d'azzurro più carico.
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 10: Bisogna all'orefice aver della foglia più e manco carica di colore, secondo l'opportunità delle gioie.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Introd. 1, 159: Siccome gli orecchi restano offesi da una musica che fa strepito o dissonanza o durezza,.... così restano offesi gli occhi da' colori troppo carichi o troppo crudi.
Esempio: Ner. Art. vetr. 22: Il quale colore si fa più carico e men carico, secondo i lavori a che deve servire.
Definiz: § X. Carico dicesi comunemente di certe bibite, quando contengono una forte dose della sostanza, del liquore o simile, che costituisce la qualità e il sapore di esse bibite.
Definiz: § XI. Detto di armi da fuoco, balestre o archi, oriuoli, girarrosti ed altri simili ordigni, vale Che è già stato caricato. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 189: Il Marchese dunque uscito d'una stanza, tutto infuriato con una balestra carica, corse alla volta del facchino.
Esempio: Magal. Lett. At. 469: L'oriuolo è manifattura dell'uomo: e dell'oriuolo ognuno si riderà di chi ci racconti, che da una miniera del Perù, se ne sia cavato uno carico, e andante, e colla punta della lancetta in su quell'ora per l'appunto, nella quale il cavatore l'aveva separato dalla rocca.
Esempio: E Magal. Lett. At. 470: In forma di un oriuolo carico, e andante.
Esempio: E Magal. Lett. At. appr.: Piccole mostre (cioè orologi) d'oro col pendolo, e tutte cariche.
Definiz: § XII. Trovasi detto di cielo, o tempo, per Coperto di nubi, Che minaccia tempesta. –
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 849: E quando è carco il ciel, di frondi e fieno Empia la mensa lor sotto il suo tetto, E dell'acque miglior.