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Dizion. 3° Ed. .
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pag.1087
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Definiz: | Avverb. di Negazione, contrario di Sì. Lo stesso, che Non. Si usa talora colla corrispondenza espressa di Sì suo
contrario, talora si costruisce con maniera, che benchè non espresso il Si, vi si intende, e vi se ne contiene la
forza. Lat. non. |
Esempio: | Petr. Canz. 5. 6. Cortese no, ma conoscente, e pia. |
Esempio: | Boc. Nov. 77. 5. Se gli occhi miei, si saranno turbati, o no. |
Esempio: | Filoc. 6. Folle no, ma innamorato si. |
Esempio: | Boc. Nov. 60. 8. E se avviene, che io d'alcuna cosa sia domandato, prestamente
risponde, e si, e no, come giudica si convenga. |
Definiz: | §. Quando la negazione s'ha da porre due volte in un medesimo ragionare, sempre una d'esse è No, o si anteponga, o
si posponga. |
Esempio: | Bocc. Nov. 62. 11. No per quello non rimarrà il mercato. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 69. 24. Non farnetico no, Madonna? |
Esempio: | Petr. Canz. 12. I' diè in guardia a San Piero, or non più no.
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Definiz: | §. Si usa a maniera di nome, coll'articolo avanti. |
Esempio: | Dant. Inf. 8. Che 'l sì, e 'l no nel capo mi tenzona. |
Esempio: | Fiam. 6. Benchè il si, ed il no credendo nel capo mi vacillasse. |
Definiz: | §. Si scrive No 'l, o pure Nol, in vece di Non il. |
Esempio: | Dan. Inf. 3. Temendo no 'l mio dir gli fusse grave. |
Esempio: | Petr. Son. 111. Ch'io piango l'altrui noia, e no 'l mio danno.
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Definiz: | §. Dir di no: Negare. |
Esempio: | Galat. E volentieri a ogni cosa dicon di no. |
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