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Dizion. 3° Ed. .
MENO
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pag.1021
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MENO.
Definiz: | Avverb. di quantità: val Manco, ed ha relazion col più. Talora anche si giugne con altre particelle. Vedi
Cin. Lat. minus. |
Esempio: | Boc. Nov. 23. 23. Egli parla, ne più, ne meno, come se un'anno, o due fosser
passati. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 26. 23. E perciò non fia men tosto creduto a me,
che a voi. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 81. 3. E avendo ella men saviamente più volte
gli orecchi porti, e volendosi saviamente ritrarre. |
Esempio: | Petrar. Son. 262. La rividi più bella, e meno altiera. |
Esempio: | Boc. Nov. 19. 12. Che meno ti deono esser cari, che la testa. |
Esempio: | E Bocc. g. 3. p. 6. Gittava tanta acqua, e sì chiara verso il
Cielo, che di meno avria macinato un mulino. |
Esempio: | Dan. Inf. 3. Cacciarli i Ciel, per non parer men belli. |
Esempio: | Amb. Furt. 4. 14. Ha per meno d'andar cento, o cencinquanta miglia, che disputare
in terra. |
Definiz: | §. Venir meno: Mancare, svenire, perder gli spiriti. Latin. consternari,
deficere. |
Esempio: | Petr. Canz. 4. 6. Com'io sentì me tutto venir meno. |
Esempio: | E Petr. Canz. 8. 6. Che mi fanno, anzi tempo, venir meno.
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Esempio: | E Petr. Son. 39. Io sentía dentro al cuor già venir meno Gli
spiriti. |
Esempio: | Cron. Morell. Come che il detto Matteo ci venne meno tosto, e nel tempo del
maggior bisogno [cioè morì] |
Esempio: | Dant. Vit. Nuov. Sbigottito della bella difesa, che mi era venuta
meno. |
Esempio: | Sen. Ben. Varch. 4. 39. Non è leggierezza il venirti meno, se sarà cosa alcuna di
nuovo nata (cioè mancarti di parola) |
Esempio: | E Sen. Ben. Varch. cap. 28. Ed è il migliore giovare a'
cattivi per amore de' buoni, che venir meno a' buoni, per cagione de' cattivi [cioè
mancare] |
Definiz: | §. Aver meno: vale Mancarne: Esserne privo. |
Esempio: | Nov. Ant. 54. Il cavallo non poteva mangiare niente, e perciocchè non si sentía in
podere da ciò, avendo meno il cuoio, e' cominciava grandemente a putire. |
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